papo Posted February 19, 2009 Report Share Posted February 19, 2009 (edited) E' giusto pensare che se effettuo un rifasamento tale da annullare completamente lo sfasamento tra tensione e corrente, dunque in modo che reattanza capacititive e induttiva siano uguali ma opposte, avrò sicuramente il fenomeno della risonanza??Credo che sia questo il motivo per cui il rifasamento lo si concepisce per mantenere il fattore di potenza sempre tra lo 0,5 e lo 0,9 e mai uguale a 1 o mi sbaglio??? Edited February 19, 2009 by papo Link to comment Share on other sites More sharing options...
Benny Pascucci Posted February 19, 2009 Report Share Posted February 19, 2009 (edited) E' giusto pensare che se effettuo un rifasamento tale da annullare completamente lo sfasamento tra tensione e corrente, dunque in modo che reattanza capacititive e induttiva siano uguali ma opposte, avrò sicuramente il fenomeno della risonanza??Nel momento in cui rifasi a cosfi=1, il circuito risultante diventa di natura ohmica e presenta la minima impedenza. Diciamo pure che siamo in condizioni di risonanza.Credo che sia questo il motivo per cui il rifasamento lo si concepisce per mantenere il fattore di potenza sempre tra lo 0,5 e lo 0,9 e mai uguale a 1 o mi sbaglio???Questa conclusione è invece sbagliata. Non si rifasa mai a cosfi=1 per il semplice motivo che, qualora dovesse diminuire la componente induttiva, il circuito risultante sarebbe di natura capacitiva e si andrebbe incontro al problema della sovracompensazione e si potrebbero avere delle situazioni per cui la tensione sul carico aumenta (effetto Ferranti).Il fenomeno della risonanza, che è un problema molto importante per il rifasamento si verifica per altri motivi (presenza di armoniche), ma non certo perchè il circuito diventa ohmico. Edited February 19, 2009 by Benny Pascucci Link to comment Share on other sites More sharing options...
magoxax Posted February 20, 2009 Report Share Posted February 20, 2009 Per papoSe hai voglia di leggere un po' per capire meglio i rifasamenti ti passo un link interessante:Tutto sul rifasamentoSaluti magoxax Link to comment Share on other sites More sharing options...
papo Posted February 20, 2009 Author Report Share Posted February 20, 2009 (edited) Questa conclusione è invece sbagliata.Non si rifasa mai a cosfi=1 per il semplice motivo che, qualora dovesse diminuire la componente induttiva, il circuito risultante sarebbe di natura capacitiva e si andrebbe incontro al problema della sovracompensazione e si potrebbero avere delle situazioni per cui la tensione sul carico aumenta (effetto Ferranti).Il fenomeno della risonanza, che è un problema molto importante per il rifasamento si verifica per altri motivi (presenza di armoniche), ma non certo perchè il circuito diventa ohmico.Ma alla fine l'aumento di tensione sul carico è il medesimo effetto (sgradevole ) che causa la risonanza o mi sbaglio??Vi ringrazio per le risposte e i link interessanti.Siete sempre gentilissimi. Edited February 20, 2009 by papo Link to comment Share on other sites More sharing options...
Benny Pascucci Posted February 20, 2009 Report Share Posted February 20, 2009 Ma alla fine l'aumento di tensione sul carico è il medesimo effetto (sgradevole ) che causa la risonanza o mi sbaglio??No, non è lo stesso....l'aumento di tensione a cui ti riferisci tu si verifica in corrispondenza del cosfi=1, ossia quando il circuito diventa complessivamente ohmico. Quello di cui parlo io si verifica quando il circuito diventa capacitivo e quanto più è capacitivo tanto più la tensione aumenta. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Livio Orsini Posted February 20, 2009 Report Share Posted February 20, 2009 I circuiti risonanti sono di due tipi, tra di loro duali: risonanti in parallelo e risonanti in serie. La definizione, come è ovvio, dipende se induttanza e capacità sono tra loro in serie o in parallelo.Nella risonaza serie, alla frequenza di risonanza, l'impedenza è teoricamente nulla; in pratica l'impedenza corrisponde alla pura resitenza presente nel circuito. La corrente è massima e vale Q volte la corrente noiminale, dove Q è detto "fattore di merito del circuito". Dualmente, nella risonanza parallela, nelle condizioni di risonanza l'impedenza è la massima possibile, la tensione anche e vale Q volte la tensione applicata la circuito. Q è sempre il fattore di merito. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Create an account or sign in to comment
You need to be a member in order to leave a comment
Create an account
Sign up for a new account in our community. It's easy!
Register a new accountSign in
Already have an account? Sign in here.
Sign In Now