gtamax Inserito: 3 settembre 2009 Segnala Inserito: 3 settembre 2009 ciao a tuttiqualcuno conosce le distanze dalla linea di trazione dei treni (3000 V corrente continua) per classificare le masse come in pericolo di entrare in contatto con la stessa e quindi da trattare in un certo modo con certe sezioni oppure come normali messe a terra?vi ringrazio dell'attenzione Massimiliano
Benny Pascucci Inserita: 3 settembre 2009 Segnala Inserita: 3 settembre 2009 Faresti bene a leggere interamente la norma: CEI EN 50122-1 CEI 9-6 "Applicazioni ferroviarie - Installazioni fisse Parte 1: Provvedimenti di protezione concernenti la sicurezza elettrica e la messa a terra".Comunque ti allego il disegno delle distanze richieste: Distanze delle parti attive accessibili all'esterno di veicoli e delle parti attive della linea aerea di contatto rispetto alle superfici di calpestio accessibili alle persone nel caso di tensioni nominali superiori a 1 kV c.a./1,5 kV c.c. fino a 25 kV c.a. o c.c. rispetto a terraclicca quiLEGENDA a Area pubblicab Area di servizioc Superficie di calpestio
gtamax Inserita: 4 settembre 2009 Autore Segnala Inserita: 4 settembre 2009 Benny, ti ringrazio per la tua attenzione.non sò se mi sono spiegato bene, la norma Cei EN50122-1 al paragrafo 4.2.4.1 individua un volume dalla linea di contatto entro il quale le masse metalliche, pali,recinzioni,pensiline ecc. debbano essere messe a terra collegandole al binario e ad un diodo collegato a terra.questo per proteggere tali masse dalla possibilità di entrare in contatto con la linea e trasmettere questo grosso potenziale.Il mio problema è che non possiedo le norme in questione e vorrei evitare di comprarle.forse il tuo schema è giusto ma non riesco ad interpretarlo.grazie in ogni casoMassimiliano
Benny Pascucci Inserita: 4 settembre 2009 Segnala Inserita: 4 settembre 2009 No Max,il disegno che ti ho riportato io è relativo alle distanze minime (in metri) da osservare per evitare rischi di contatti diretti con parti attive (linea aerea e pantografo).Nel caso di strutture metalliche poste in vicinanza di tali parti attiva, la norma non indica distanze minime entro le quali connettere a terra tali masse, al fine di evitare che tali masse possano andare in tensione per rottura della linea o svio del pantografo in tensione.In tale caso devi consultare la sezione "Protezione contro i contatti indiretti" della norma che ti ho citato.Il mio problema è che non possiedo le norme in questione e vorrei evitare di comprarle.Beh, in tale caso è difficile aiutarti. Io ho la norma davanti, ma non è un semplice pezzetto che ti posso passare in copia e incolla.... le masse metalliche, pali,recinzioni,pensiline ecc. debbano essere messe a terra collegandole al binario e ad un diodo collegato a terra.Hai letto bene? Non è che è scritto che devono essere collegate a terra attraverso un diodo collegato al binario. Ciò avrebbe più senso al fine di evitare le correnti vaganti ed è anche una parte che mi ritrovo nella norma...
ivano65 Inserita: 4 settembre 2009 Segnala Inserita: 4 settembre 2009 in ogni caso non e' un normale diodo.da quanto ne so' lo forniscono le societa' ferroviarie.ivano65
gtamax Inserita: 4 settembre 2009 Autore Segnala Inserita: 4 settembre 2009 ne ho collegati diversi non sò che cosa intendi per normale, se per dimensione non è certo come quello che si può trovare dentro una radio, ma la funzione è molto simile, si lascia attraversare in una sola direzione, serve per chiudere la massa di apparecchi come paline per l'illuminazione ecc. sui binari senza che questi però vengano messi a terra, perche i binari per evitare le corrosioni dovute alla corrente sono isolati da terra e si richiudono come circuito nelle varie sottostazioni che incontrano sulla linea.In effetti me li hanno sempre forniti i ferrovieri
ivano65 Inserita: 4 settembre 2009 Segnala Inserita: 4 settembre 2009 tieni presente che e' un componente costruito allo scopose chiamato ad intervenire deve sopportare una corrente di migliaia di amper senza danneggiarsi.ivano65
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