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Interpretazione simbolica Ladder S7-200 - Consiglio Principiante


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Saluti a tutto il forum

scrivo nel forum relativo al Siemens S7-200 semplicemente perché sto utilizzando questo PLC come riferimento. Spero di aver azzeccato il canale.

Mi scuso inoltre della banalità della domanda, ma temo che senza la giusta interpretazione di quanto sto per esporre, avrò difficoltà nel comprendere i concetti base della programmazione e poter quindi progredire nello studio.

Sto iniziando da poco ad immergermi nel mondo dei plc e, come consigliato spesso in questo forum, ho acquistato il libro di Bergamaschi relativo alla programmazione dei PLC con riferimento, appunto, all'S7-200.

In vari esempi ho difficoltà ad interpretare i contatti degli ingressi. Per esempio, nell'abilitazione di un'uscita (per un motore con autoritenzione) si ha spesso il seguente schema:

img1r.jpg

dove il contatto I0.0 rappresenta l'ingresso a cui è collegato il tasto di start, mentre il contatto I0.1 l'ingresso a cui collegherò il tasto di stop.

Ora, il problema sull'interpretazione riguarda l'ingresso I0.1, ovvero il tasto di stop.

Perchè è rappresentato esattamente come il tasto di start?

Sul libro di Bergamaschi è segnalato che tale tasto può essere associato ad un relè ideale a cui corrisponde un contatto normalmente aperto ma che il relè risulta eccitato costantemente finchè esso non viene premuto (e che, quindi, si disecciterà il relè e il flusso si interrompe, portando ovviamente l'uscita Q0.0 a zero).

Il tasto di start, viceversa, è collegato ad un relè ideale che risulta diseccitato fino alla pressione del tasto stesso.

Tuttavia i due tasti sono rappresentati nello stesso modo, ma vengono interpretati secondo una logica differente (opposta).

Anche se dalle premesse riportate qui sopra capisco il funzionamento globale della macchina e capisco che possa funzionare, da buon profano mi sarei aspettato uno schema come il seguente:

img2vv.jpg

Una terza persona che dovesse partire dallo schema per risalire al funzionamento del PLC, come può interpretare diversamente il funzionamento dei due ingressi se questi vengono rappresentati con la stessa simbologia?

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Premetto che uso l' S7-200 solo per la realizzazione di mie personali costruzioni (a livello privato) e sinceramente faccio fatica a seguire la tua descrizione,

ma il primo schema che hai postato, per azionamento di un relè/motore con autoritenuta ...... non funziona, a meno che non mettere uno schiavetto che tiene pigiato I0.1, il secondo schema è corretto, ripeto a parte piccole logiche, non ho preparazione in merito .........

Sul libro di Bergamaschi è segnalato che tale tasto può essere associato ad un relè ideale a cui corrisponde un contatto normalmente aperto

può essere che il tasto possa essere associato ad altro circuito, ovviamente ha priorità di azionamento ... ???

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Ciao Walter,

e grazie della risposta.

la tua osservazione dello schiavetto che tiene premuto I0.1 è esattamente il mio dubbio. Però ho notato che spesso tale schema (didattico certo) compare così come l'ho rappresentato e non come invece è rappresentato nella seconda immagine che è la mia pura interpretazione logica.

Per quanto riguarda la tua domanda, la risposta è no, non è associato a nessun altro circuito ma solo all'ingresso fisico I0.1 del PLC.

La spiegazione di Bergamaschi su questo punto, infatti, non mi è chiara.

Lo schema elettrico associato al circuito ladder postato sopra prevederebbe una serie di un interruttore normalmente aperto per il pulsante di start (I0.0) ed un interruttore normalmente chiuso per il pulsante di stop (I0.1) (oltre alla parte di autoritenuta). E fin qui va tutto bene, e dal punto di vista puramente elettrico ci siamo.

Interruttore normalmente aperto e normalmente chiuso hanno comportamenti logici (binari) opposti.

Per cui non mi spiego come mai a livello di ladder i simboli diventino i medesimi.

Purtroppo escludo un errore di stampa, in quanto questo schema viene ripetuto in più parti e anche in altri libri.

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In elettromeccanica è usuale trovare, come nel caso di accensione spegnimento di motori, autoritenute composte dal pulsante NA per lo start e NC per lo stop che comandano il relativo teleruttore con il contatto ausiliario per l'autoritenuta;supponiamo ora di voler sostituire la parte elettromeccanica con un più versatile PLC: basta utilizzare il circuito ladder del Bergamaschi per togliere il teleruttore e lasciare però i vecchi pulsanti NA di start e NC di stop sul pannello del quadro, "risparmiando" così sulle modifiche. In pratica, se il pulsante che fa capo all'ingresso I0.1 è già normalmente chiuso, non si deve segnarlo in quel modo nel KOP del PLC (una doppia negazione equivale ad un consenso).

Tra l'altro, mi pare chiaro quanto dice il libro a riguardo del contatto di stop:

tale tasto può essere associato ad un relè ideale a cui corrisponde un contatto normalmente aperto ma che il relè risulta eccitato costantemente

quindi l'ingresso è già normalmente chiuso.

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Mai sentito parlare di contatti normalmente chiusi?

Nella gestione con un plc oramai è normale utilizzare contatti N.O. anche per i pulsanti di arresto ma, in un circuito elettromeccanico, il pulsante di arresto dovrebbe tassativamente essere N.C.

Quindi, se all'ingresso I0.1 è collegato un contatto N.C., lo stato dell'ingresso è alto con pulsante non premuto.

Lo stesso discorso vale se si utilizza, per esempio, un finecorsa per arrestare un movimento.

Si può decidere di utilizzare il contatto N.C. del finecorsa, oppure il contatto N.O.

E' chiaro che, nella stesura programma, si dovrà tenerne conto.

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Ora mi è più chiaro.

Grazie delle delucidazioni

Quindi i due ingressi sono logicamente identici solo perchè i segnali logici ai rispettivi ingressi sono complementari.

Quindi è ovvio, a questo punto, che un programma così composto deve necessariamente, a livello di progetto, essere accompagnato da uno schema elettrico o comunque da qualche cosa di descrittivo che va al di fuori della rappresentazione ladder, in cui verrà specificato il valore del segnale negli ingressi (a riposo) o il collegamento elettrico agli ingressi costituiti uno da un interruttore N.O. ed uno da un interruttore N.C.

Ho inteso bene?

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Quindi è ovvio, a questo punto, che un programma così composto deve necessariamente, a livello di progetto, essere accompagnato da uno schema elettrico o comunque da qualche cosa di descrittivo che va al di fuori della rappresentazione ladder, in cui verrà specificato il valore del segnale negli ingressi (a riposo) o il collegamento elettrico agli ingressi costituiti uno da un interruttore N.O. ed uno da un interruttore N.C.

Il fatto che ad un ingresso sia collegato un contatto N.O. oppure uno N.C. lo puoi specificare anche nella lista I/O.

Ma un quadro elettrico, per piccolo e banale che sia, deve SEMPRE essere accompagnato da uno schema elettrico.

Definire il tipo di contatto cablato su un ingresso è solo una delle informazioni necessarie. Informazione che può essere sufficiente per chi deve sviluppare il software, ma non certo per chi deve cablare e/o manutenere il quadro.

Personalmente io chiedo sempre anche lo schema elettrico completo, e non solo la lista I/O. Anzi, nelle varie descrizioni che inserisco nella lista I/O generalmente indico anche la pagina dello schema relativa, in modo da rendere veloce la consultazione in caso di dubbi e in fase di collaudo.

A proposito di collaudo...

Tieni presente che, di solito, il lavoro del programmatore non si svolge solo in ufficio e non termina con la stesura del software. Questa è solo una fase del lavoro del programmatore nell'ambito dell'automazione industriale (e nemmeno la prima, visto che la stesura del sw dovrebbe essere preceduta da un'analisi). Poi segue la fase di collaudo.

E' assolutamente impossibile pensare di affrontare il collaudo senza uno schema elettrico e senza conoscenza, almeno di base, dei circuiti elettrici, dell'uso di strumenti di misura, delle apparecchiature in campo.

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Bene.

Grazie mille per tutte le informazioni e le spiegazioni

Ora è tutto molto più chiaro.

Per il momento non ho un plc su cui "giocare" e sperimentare fisicamente tutte le prove, ma prevedo di averlo entro breve. Fin'ora sto iniziando appunto con la parte teorica, magari meno divertente, però assolutamente necessaria.

Grazie a tutti per le risposte precise.

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  • 1 month later...
Nella gestione con un plc oramai è normale utilizzare contatti N.O. anche per i pulsanti di arresto.

Ritengo più sicuro usare i contatti N.C. anche sui pulsanti di stop collegati a un plc! Con il contatto N.O. in caso di rottura cavo o contatto ossidato la macchina non si arresterebbe e dovresti ricorrere all'arresto di emergenza!

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  • 6 months later...

sarebbe opportuno creare una tabellina I/O prima di iniziare a programmare; solitamente io suddivido le fasi di programmazione così:

1) Diagrammazione della automazione (o descrizione)

2) Determinazione Input/Output -- esempio:

INPUT

Denominazione | utilizzo | Indirizzo | Stato Logico

SM1 | P.Marcia | I0.0 | 0 (NA)

SM2 | P.Stop | I0.1 | 0 (NA)

FR | termica | I0.2 | 1 (NC)

OUTPUT

Denominazione | utilizzo | Indirizzo

KM1 | Marcia | Q0.0

3) Scelta della tecnica di programmazione; in questo caso un solo problema(KM)

risolvo la sua equazione:

KM funziona: Quando E' attivo SM1

O quando E' attivo KM stesso (autoritenuta)

E quando NON E' attivo SM2

E quando NON E' attivo FR

4) Passo alla programmazione usando le seguenti regole:

O = parallelo E = serie

E' attivo = contatto aperto ; NON E' attivo = contatto chiuso

in questo caso:

| I0.0

|----| |---

quando E' attivo SM1: mi serve un contatto aperto

sull'ingresso del PLC è collegato aperto (Vedi tabella I/O stato logico 0)

prendo il contatto così com'è --| |--

| I0.0

|----| |---

| Q0.0

|----| |---

O quando E' attivo KM1: mi serve un contatto aperto

è un uscita per cui normalmente a s.l. 0

prendo il contatto così com'è --| |--

| I0.0------I0.1

|----| |---|----|/|----

| Q0.0

|----| |---|

E quando NON E' attivo SM2: mi serve un contatto chiuso

sull'ingresso del PLC è collegato aperto (Vedi tabella I/O stato logico 0)

prendo il contatto al contrario di com'è collegato al PLC --|/|--

| I0.0-----I0.1---I0.2

|----| |---|----|/|----| |--------

| Q0.0

|----| |---|

E quando NON E' attivo FR: mi serve un contatto chiuso

sull'ingresso del PLC è collegato chiuso (Vedi tabella I/O stato logico 1)

prendo il contatto così com'è collegato al PLC --| |--

| I0.0-----I0.1---I0.2

|----| |---|----|/|----| |--------(Q0.0) Scrivo il risultato dell'equazione

| Q0.0

|----| |---|

Spero di esserti stato utile

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