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Riscaldamento A Pavimento, Aiuto!


sf79bb

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Ciao a tutto il forum.

Sto costruendo casa e ho deciso fin dall'inizio di lanciarmi sul riscaldamento a pavimento.

La casa è 130 mq tutta a piano terra. I serramenti sono in alluminio/legno e i muri perimentrali sono profondi 40cm con al suo interno un foglio di poliuretamo ad alta densità da 3 cm.

L'idraulico mi ha proposto un impianto di riscaldamneto totalmente in bassa temperatura e una caldaia a condesazione della paradigma (Remeha) con sonda esterna e centralina climatica.

In bagno, oltre al pannello a pavimento, un termoarredo abbastanza grande in bassa temperatura con l'integrazione di una resistenza elettrica da accendere nella mezza stagione o come aiuto in pieno inverno.

I miei dubbi ora sono 2:

Avrò abbastanza caldo in bagno (sup. 9 mq) avendo un termoarredo in bassa temperatura?

Con la centralina climatica con sonda esterna mi è parso di capire che dovrei tenere aperte tutte le valvole sul collettore e lasciar modulare la mandata in funzione della temperatura esterna e di quella interna.

Ma questa centralina sente la temperatura di una sola stanza!.

Allora è il caso e montare dei termostati? Vanno d'accordo poi centralina e termostati?

Insonna, ho bisogno di far chiarezza...

Grazie a tutti

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Per un pannello a pavimento la sonda esterna è indispensabile. La sonda interna è solo di ritaratura e/o compensazione. Puoi comunque montare le valvole di zona per raffinare ancora meglio la temperatura per ogni singolo ambiente. Per il bagno il termoarredo se dimensionato correttamente è sufficinete inoltre hai sempre la resistenza elettrica come riserva anche se io non la vedo di grande utilità.

La marca della caldaia non la conosco, accertati solo d'avere un centro assitenza vicino ed efficente.

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Il centro d'assistenza è a 15km da casa mia mia e l'idraulico a 200 metri.

Il mio dubbio è se installare il termostato anche nella stanza dove c'è la centralina climatica.

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  • 2 weeks later...

Ho un impianto nuovo a pavimento simile al tuo:

Ho chiesto solo che le spirali del tubo a pavimento fossero poste a passi da 10 cm.

anzichè da 15 o 20 come fanno di norma. (questo dopo aver sentito un parere

di un noto studio di impiantistica per poter aventualmente sfruttare l'impianto

in raffrescamento d'estate).

L'idraulico ha consigliato anche lui un passo ravvicinato, dichiarando che avrei

avuto il caldo a regime in minor tempo come altro vantaggio.

Nei bagni ho installato due scaldasalviette in acciaio inox della emmesteel di PD.

Noto che comunque i bagni sono già di loro a circa 21-22 gradi grazie al riscaldamento

a pavimento e che facendo passare nei radiatori acqua a 45 gradi non ci mettono tanto

a portare la temperatura dei bagni a 24-25 gradi.

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Ospite ANTONIOMANCA

Il passo è un dato di progetto che non può essre valutato "ad minchiam", come avrebbe esclamato il compianto professor Scoglio;

Il tubo steso sulla lastra rappresenta ne + ne meno che un radiatore; più il tubo è lungo e più simuliamo un grande radiatore con la differenza che la specificità dell'impianto a pavimento batte il radiatore, pressochè su tutti i punti di vista (tranne il costo iniziale!); ad sempio una installazione su lastra piana piuttosto che su lastra bugnata porterebbe ad una scelta di passo differente;

la possibilità di sfruttare l'impianto in raffrescamento è remota per i problemi tecnici dovuti alla condensa e comunque non è un parametro significativo per la scelta del passo

L'idraulico ha consigliato anche lui un passo ravvicinato, dichiarando che avrei

avuto il caldo a regime in minor tempo come altro vantaggio.

E' ovvio che sovradimensionare velocizza i processi ma siccome l'impianto a pavimento ha senso proprio sul lungo periodo, la velocità alla quale il sistema si porta a règime non è proprio una cosa che può farci decidere di variare il passo;

oltretutto in base al passo avremo anche la quantità di liquido impegnato per riempire il circuito e la relativa capacità della pompa di ricircolare il tutto; insomma credo che ad oggi sarebbe meglio farsi fare un progettino da chi ci capisce; da quel che ne sò i fornitori di materiale eseguono lo sviluppo dell'impianto con la distinta dei materiali, passi, colltettori e quant'altro

cordialità

Antonio

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D'accordissimo con te in fatto che l'impianto deve essere valutato e non

pensato dall'idraulico che ne fa la posa, a priori infatti mi sono fatto fare

il progetto da uno studio affermato di impiantistica.l'avevo scritto anche:

(questo dopo aver sentito un parere di un noto studio di impiantistica).

Come dici il primo problema è di calcolare la pompa se può erogare tutti

i litri necessari, se i collettori sono adatti e dimensionati allo scopo etc.

Però anche l'idraulico stesso che notavo avere un'ottima esperienza in merito

affermava che col passo più stretto, appunto scaldi prima e che facendo la

battuta diceva che col passo 10 scaldi una chiesa o un ambiente molto alto.

Io da profano ipotizzo che dal troppo si fa sempre ora a calare ma dal poco

è impossibile se non difficile a crescere.

un grazie e un salutone

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Ospite ANTONIOMANCA

tutto perfetto tranne:

o un ambiente molto alto.
quando si scalda con pannelli radianti a pavimento è risaputo che la parte alta dell'ambiente non si riscalda!!!!

ciao

Antonio

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Lascia perdere il riscaldamento sotto il pavimento, particolarmente per un pianto terra, e usa i termosifoni.

Quanto alla caldaia evita le marche ignote o poco diffuse anche se buone. C'é anche il problema dell'assistenza .... Se fossi in te non uscirei da RIELLO. Quanto alla caldaia a condensazione, considera il maggiore costo e fai un'analisi dell'effettivo rapporto costo/beneficio ....

Caesar

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Boo con il riscaldamento a pavimento ci scaldano il Duomo di milano hangar autosaloni rifugi alpini ecc ed a oggi salta fuori ancora sta storia....

Perche dovrebbe lasciare perdere il riscaldamento a piano terra la dove é piu indicato!!!???

io ha da oltre 15 anni il riscaldamento a pavimento della velta e mi trovo benissimo e al piano terra é la soluzione migliore !! altro che pavimento ghiacciato,oltre al vantaggio di avere un ulteriore isolamento termico dai pannelli di tale sistema (i panneli a pavimento servono da isolante sotto i tubi e per inradiare verso l'alto il calore e non farlo disperdere nella soletta ) tengo a precisarlo dato che molti non sanno....

Se il tuo impianto é tarato bene stai tranquillo, al massimo all'inizio dovrai o meglio il tuo tecnico dovra' fare degli aggiustamenti di taratura sulla centralina ma niente di arabo, ti consiglio invece di chiudere leggermente le mandate dei circuiti piu corti esempio bagno ecc in modo che l'acqua circoli piu' uniformemente nell'impianto, nel mio tale operazione é semplificata dato che ad ogni ritorno,direttamente implementati sul collettore ci sono dei mini termometri sui ritorni di ogni circuito in modo che ad impianto a pavimento freddo e accendendolo vadano in temperatura tutti ugualie piu' o meno nello stesso tempo(lungo)

ti consiglio di non superare mai la mandata di 40° cosa che sicuramente gestira' la centralina modulando la mandata in base "tipo la mia vechia" alle temperature; esterna,interna,di mandata, di ritorno acqua ed opzionalmente temperatura del pavimento con sondino dedicato da affogare nel sottofondo, una funzione utile é la riduzione notturna con un dust alla prima ora del mattino in modo che l'impianto vada in temperatura piu velocemente ecc

Ciao e vai tranquillo se hai problemi chiedi, a io o solo un crono in casa ma volendo é predisposto per un termostato ad ogni stanza con elettrovalvola ad ogni mandata impianto.

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Scusa ma cosa intendi per riduzione notturna con un dust ?

Di quanti gradi si può abbassare un impianto nelle ore notturne o nelle ore in cui non c'è nessuno a casa?

Noi lavoriamo tutti e 2 e dalle 7:30 alle 16:00 non c'è nessuno.

Grazie

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