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PLC Forum


Siemens S5


gibbosky

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Salve, sto facendo una supplenza come assistente tecnico in un istituto professionale, laddove vengono utilizzati vecchi siemens s5 e s7 come PLC , con i quali comandare motori asincroni...e altro.

Vengo subito al punto, sono un Ing. dei Materiali, con un diploma da perito elettronico alle spalle e discrete nozioni di elettrotecnica...ma di plc non ne ho mai usati.

Mi piacerebbe , visto che ne ho oppurtinità, iniziare a comprenderne il funzionamento ed a utilizzarli nel modo più completo possibile.....gli alunni non vengono molto a laboratorio ed ho molto tempo da dedicare alla mia causa !

1) problema : non trovo un manuale, è pèossibile trovarne uno in rete ?

2) problema : so che il prof. ha difficoltà a gestire gli ingressi analogici...sapete dirmi il motivo?

la difficoltà da quanto mi ha detto risale in alcune sue lacune....non è hardware .

Se il post è incompleto e per una risposta necessitiate di altri parametri, lunedì posso postarli tutti.

grazie infinite a tutti !!

ciao

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grazie mille...ora vado a vedere, riguardo ai problemi per gli ingressi analogici non so che dirvi...

il prof evidentemente sapendo che sono ingegnere vorrebbe che mi studiassi per lui i manuali e che risolvessi al suo posto questi problemi...e non mi dispaicerebbe mica ;))

grazie ancora comunque

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Gli ingressi analogici hanno sempre avuto un alone di "difficoltà".

Insegnare le logiche programmabili è relativamente facile. La teoria degli 0 e 1 e qualche comando On Off sono di facile applicazione. Con questi comandi si comandano motori, elettrovalvole, luci, emergenze e altre applicazioni. La gestione analogica è più complessa specialmente nella fase didattica perchè per insegnarla bene bisogna avere bene in mente il modello applicativo di ciò che si vuol trasmettere agli altri. Il segnale analogico può assumere infiniti valori nell'ambito del suo campo e del processo applicativo di riferimento.

Diversi anni fa ho avuto un incarico di insegnante esterno in un istituto industriale di stato in elettronica industriale. Nei laboratori c'erano altri insegnanti che lavoravano a dei simulatori comandati da plc.

I colleghi di allora lavoravano, uno alla simulazione di un incrocio semaforico e uno ad un sistema di pistoni pneumatici per un sistema robotizzato, (tutti comandi on off), io mi dovevo occupare di una regiolazione PID di temperatura. Sembra facile, ma il problema era ottenere una simulazione abbastanza realistica e

sicura in laboratorio e dimostrabile in modo teorico e pratico agli allievi.

Mi sono fatto costruire da un amico, un pezzo di tubo di ferro con una idonea resistenza di riscaldamento avvolta, (ovviamente isolata opportunamente), un piccolo ventilatore per simulare la dissipazione dell'energia termica e ovviamente una sonda pt100 per la misura della temperatura nel campo 0 - 80 gradi C°. Per semplicità funzionale e di costi la resistenza era comandata da un SCR optoisolato tipo IR tramite una uscita logica a treno di impulsi. Il tutto controllato da un PLC siemens s5 intercacciato con un PC dotato di un software di supervisione in visual basic. le funzioni base del software erano regolazione, allarmi, trend e memorizzazione storica degli allarmi e dei valori di temperatura. Il sistema è stato ottimizzato prima di essere presentato nel modello didattico a scuola. Il tutto ha funzionato ed ha avuto un buon successo.

La particolarità è che per ottenere il risultato finale, ho speso molte ore a costruire il modello e a sviluppare un piccolo software dedicato. Ore non retribuite perchè non facenti parte delle ore di insegnamento.

Questo è solo uno degli infiniti esempi delle applicazioni analogiche. Nella scuola (a mio parere), al di la della teoria, può risultare difficoltoso esprimere efficacemente i concetti applicativi dell'analogico, per difficoltà oggettive nel realizzare dei simulatori di processo realistici dove l'insegnante per primo deve conoscere. Se l'insegnate è nato e vive in ambiente scolastico gli sarà sempre facile applicare le logiche on off che corrispondono a quanto riportato nei libri scolastici ma avrà difficolta ad inoltrarsi nelle complesse tematiche analogiche dei processi di produzione.

Sono tematiche che richiedono un impegno personale dell'insegnante complesso e spesso con ore di studio al di fuori dell'orario scolastico normalmente retribuito.

E' più semplice a volte evitare l'argomento.

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In sostanza che cosa mi consiglieresti di fare?

Lasciar perdere? Alla fine io non sono neanche il docente...però mi intrigherebbe la cosa...

Il mio problema è che sono abbastanza digiuno di tutto quanto detto da te sopra.

Io ad esempio pensavo che già con un termistore, o una termocoppia si potesse riuscire a far qualcosa..

Da profano...ciò che pensavo (evidentemente troppo semplicisticamente) è un esempio del genere...

termocoppia ( o magari un termistore ) che rileva una temperatura di soglia max di un forno (ipotizziamo una resistenza comandata da un scr) il segnale della termocoppia rilevato come una variazione di corrente in ingresso analogico al plc il quale capisce che deve smettere di far passare corrente sulla resistenza!

Insomma una sorta di retroazione ...impropria ovviamente.

a livello di software non saprei dove mettermi le mani...., ma vorrei sapere come sistema se potrebbe andare.

ciao e grazie dell'interessamento

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Un esempio semplice che può andare purchè tu abbia i materiali necessari, (termosonda e plc con scheda analogica di ingresso) per la dimostrazione. Devi avere una scheda analogica adatta al tipo di sonda di misura o devi anteporre un convertitore di misura in caso di incompatibilità dei segnali.

In ogni caso sei costretto a metter mano al software (anche se piccolo), con un dispositivo di programmazione che puoi usare anche per monitorare il programma mentre funziona. Il valore analogico in ingresso lo devi necessariamente leggere nel programma e una volta parametrizzato con il campo di lavoro, da 0 a x gradi, devi fare un confronto con un valore noto che rappresenta la soglia di intervento, poi il risultato va a pilotare l'uscita di comando. Se fai un segnale di allarme su soglia, l'esempio è più semplice se invece vuoi regolare dovresti fare almeno due soglie, una superiore per staccare e una inferiore per dare energia. Ci sono vari modi per gestire il software. I PLC serie S5 sono i più datati ma vanno ancora molto bene mentre la serie s7 e quella più recente attualmente sul mercato. Sono diversi sia come plc che come software di programmazione quindi devi decidere anche quale tipo scegliere. Poi un po di software lo devi necessariamente imparare e applicare.

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Ciao, anzitutto ti ringrazio moltissimo per la disponibilità che mostri, ho visto che in tutti questi forum, su plc inverter, motori di persone come te ce ne sono moltissime....e la cosa vi onora davvero molto !

Dopo la doverosa "sviolinata" ;) torno al dunque....

A scuola abbiamo sia gli S5 che gli S7, per la gestione di questi PLC è possibile utilizzare sia la tastierina in dotazione che un software in ambiente windows per l'S7 e dos per l'S5, ma non vorrei dire ca**ate.

A te dispiace se in settimana raccolgo infomrazioni dettagliate e te le posto ?

Così da fare in modo che tu possa essere più preciso nel darmi consigli per realizzare questa gestione di tipo analogico...

Capisco anche che sono quasi le feste natalizie...ovviamente rispondi limitatamente ai tuoi impegni.

Ciao e buona domenica

raffaele

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Ok però dato che attualmente non lavoro più con i plc, sono un pò fuori allenamento per i dettagli delle istruzioni software. Posta sempre nel forum cosi che quando serve andare nei dettagli del software, qualche altro amico che da una mano lo troviamo di sicuro.

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