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Consumi Di Gas Metano Giornaliero...Voi Quanto?


lelelinux

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a casa controllo, ma ricordo che fosse sul 3 e che chiedendo se non fosse meglio rallentarla per avere un ritorno più freddo (e condensare per più tempo) mi disse di no... <_<

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Saluti a tutti,

quello che ho scritto non l'inventato io, ovviamente.

Il fatto di avere portate sovrabbondanti è in genere un errore.Sia che si parli di un radiatore o che si parli di tutto l'impianto. Dalla mia esperienza vedo che è più facile "mettere sul tre", piuttosto che mettere a punto un impianto che magari è sbilanciato correndo il rischio di avere dei radiatori freddo, con le conseguenti lamentele. Il problema è che "sul tre" le termostatiche hanno anche ottime probabilità di fischiare, svegliando tutti il vicinato al mattino alle 6:00 oltre a farmi rendere di meno la caldaia.

Riporto quanto leggo sulla rivista Idraulica della Caleffi (spero di non fare pubblicità, in tal caso prego gli amministratori di cancellare quando deve essere cancellato).

Si parla di valvole di preregolazione e quindi di bilanciamento con le termostatiche. Io quelle valvole non le capisco molto (preferisco regolare bene i dentori) ma è per far capire quanto sia importante il bilanciamento e la messa a punto dell'impianto. Riporto i punti che sono interessanti per la discussione "risparmio energetico".

Si dice:

Le forti variazioni fra le portate teoriche di progetto e quelle effettive − causa di malfunzionamento degli impianti e di elevati consumi delle pompe – possono essere normalmente evitate col corretto uso delle valvole di preregolazione. In particolare l’uso delle valvole di preregolazione può offrire i seguenti vantaggi:

2. Far funzionare gli impianti con pompe più piccole e quindi meno costose. Vantaggio, questo, significativo soprattutto in impianti a colonne di dimensioni medio-grandi.

Impianti in cui, come abbiamo visto, per poter dare ai corpi scaldanti più lontani le portate di progetto si è costretti (senza valvole di preregolazione) a mantenere in circolazione portate che superano anche del 200÷300% quelle teoriche di progetto

4. Ottenere temperature di ritorno al generatore di calore più basse. A parità di calore erogabile, infatti, gli impianti con valvole di preregolazione richiedono minori

portate. Di conseguenza i Delta T risultano più elevati e le temperature di ritorno più basse. Ne consegue che: le caldaie a condensazione possono funzionare

con rendimenti più elevati;

In sostanza, un impianto ben bilanciato, con le termostatiche che lavorano bene, con la portata giusta per ogni corpo scaldante, fa risparmiare.

La termostatica lavora bene quando ho il radiatore molto caldo sopra e freddo sotto (al contrario di quel che pensa la Signora Maria che pensa che l'impianto così non va). Se il radiatore va così, ho temperature di mandata di 65°C e ritorno nell'ordine dei 30-35°C, il rendimento aumenta e rispamio! Chiaro, in ambiente devo avere la temperatura voluta, non vale se in ambiente ho 16°C, è chiaro che lì risparmio...

Modificato: da Markciccio
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il fatto è capire come si bilancia un impianto....io da quando ho messo quest'anno un ventilconvettore.....la caldaia non mi fa' + (=più) il ricircolo dell'acqua calda ma brucia sempre...

Modificato: da Fulvio Persano
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una caldaia tradizionale 2/3 stelle ha il rendimento migliore alla massima portata termica, non alla massima temperatura di mandata. la verifica di combustione in opera andrebbe eseguita alla massima portata termica con una temperatura di mandata stabilizzata a circa 70c. nelle stesse condizione al calare della temperatura di mandata salgono i punti percentuali di rendimento per il semplice motivo che i fumi sono meno caldi e caldaia ed impianto non regimati.

Modificato: da THE CAT
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scusa ma non ho capito niente, me lo potresti rispiegare in termini semplici per uno che di caldaie non ne sa molto?

a dire il vero neanche io....non sono un termo-idraulico :toobad:

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In parole povere ogni caldaia ha una perdita per irraggiamento calcolata in percentuale della potenza al focolare ne consegue che a piena potenza la perdita è quella dichiarata dalla casa a regimi piu bassi la perdita aumenta.gli strumenti che vengono usati per la prova di combustione e rendimento calcolano il rendimento caldaia con il metodo indiretto ovvero sommano le perdite per irraggiamento con quelle per calore sensibile(temperatura fumi) e le sottraggono alla potenza del bruciatore calcolando il rendimento di combustione.

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Mi intrometto per dare i miei valori

Caldaia accesa 12 ore al giorno,temperatura 70 gradi e consuma 14 mq di gas metano.

Caldaia modello riello a basamento e a bruciatore con un solo regolatore di temperatura che regola sia acqua sanitaria che acqua termo sicche' e' un po' vecchiottaaaaa

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Si piu' o meno 1 mq all'ora pero' non so se e' tanto o poco.

So che la caldaia e' vecchiotta quindi dovrebbe essere un po' troppo e poi mi scalda tutti i termosifoni tranne uno e non capisco perche'.

La zona climatica e' veneto provincia padova

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io 4 mc al giorno, casa da 290 mc classe b/c, T mandata 70 gradi e temperatura ambiente 19 gradi.

La caldaia Ferroli Domi insert parte alle 14:30 circa e si spegne alle 21:00

La temperatura in casa alla mattina è di circa 17,5 gradi.

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oddio, non so come, forse perche' la casa e' nuova, le temperature in casa e' a 19 gradi massimo.

quando proprio fa freddo arrivo massjmo a 6 metri al giorno, ma parliamo di giornate di ghiaccio con temperature negative durante tutto il giorno

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beh, già il fatto che riesci a far andare solo 6 ore il riscaldamento e non 12 come me è una figata :thumb_yello:

io la mattina mi ritrovo con 15/16°! avessi i soldi mi farei subito un bel cappottone!

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Io casa vecchia muri esterni in pietra di 90cm nessuna coibentazione , altezza vani 3,50-3,60mt , caldaia di 20 anni , infissi che 'perdono' vetri di 4mm. , ma in condominio , quindi 4 lati del cubo appoggiati ad altri appartamenti , massimo 6mc/giorno quando fuori ci sono da 0 a 5° , riesco a tenere 20° con 12 ore di termostato on (se c'e' bisogno) , la notte al massimo scende a 19° , leggo contatore da anni tutti i primi del mese , negli ultimi 3 anni considrando i mesi freddi qui da me a Firenze, dic-gen-feb, riesco a consumare 400-470mc. , ora siamo in tre prima eravamo in due e con quella cifra ci facevo tutto l'anno , nelle misure e' compreso ACS e cucina ....

passare da casa in condomino a casa singola con 4 muri esterni e' come mangiare e stare a guardare.....

Modificato: da ginorosi
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Si piu' o meno 1 mq all'ora pero' non so se e' tanto o poco.

So che la caldaia e' vecchiotta quindi dovrebbe essere un po' troppo e poi mi scalda tutti i termosifoni tranne uno e non capisco perche'.

La zona climatica e' veneto provincia padova

Potrebbe darsi che sia il detentore, tentare non costa niente, prova ad aprirlo un po' di più, tipo di un paio di giri in senso antiorario.

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Casa singola e condominio sono due mondi completamente diversi.

Un mio amico vive in condominio, impianto autonomi, si "accontenta" di 19°C in casa e spende 200 euro all'anno di riscaldamento. La casa è abbastanza coibentata, però il segreto è che viene riscaldato da tutti i lati, (tranne uno) dai vicini che tengono temperature più alte. Anche se non accendesse proprio il riscaldamento non credo che scenderebbe mai sotto ai 16-17°C. Se lo faccio io vado a 4°C in due-tre giorni.

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Su questa differenza fra abitazioni in condominio e case singole ho trovato questo disegno, che credo riporti dati coerenti con la realtà:

figura03.jpg

http://www.garitec.com/edilizia_bioclimatica/requisiti_edilizia_bioclimatica.htm

E' interessante notare, per chi vuole mettersi a coibentare una abitazione singola, che sottotetto+soffito della cantina= 20+22%=42% di dispersioni, mentre muratura esterna=25%. Per chi vuole un ritorno immediato, meglio prima coibentare il tetto e soffitto della cantina, sicuramente si spende molto meno del cappotto esterno e si riparmia di più. In ultimo metterei i serramenti, piuttosto la prima cosa è tentare di arginare gli spifferi (si parla di un 10% medio di dispersione nella casa italiana media), piuttosto che cambiare completamente tutte le finestre.

Per il condominio, la vedo più difficile. Probabilmente lì per risparmiare c'è prima da intervenire sull'impianto (termostatiche+bilanciamenti) e sulla contabilizzazione. E poi sui serramenti.

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non sempre stando in condominio si risparmia .....certo è meglio della casa singola ma ci sono appartamenti e appartamenti in condominio...il mio per esempio 130mq circa ha tripla esposizione.....la zona notte esposta a nord e l'unica parte che confina con il vicino è la sala.....prendo vento da 3 lati anche se ho cambiato i serramenti ( basso emissivo Nurith)....le pareti perimetrali non hanno camera d'aria ma solo un mattone grande ( mi pare 32cm) di laterizio ( si chiama cosi il mattone forato?boh)

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scusate se mi intrometto, ma volevo capire anch'io i consumi che potrei avere con il metano.

Attualmente ho una caldaia riello di 32 anni e 29 kw di potenza la quale mi consuma 9/10 litri di gasolio al giorno, termo acceso dalla mattina alla sera a 20 °c e con sempre 1 doccia al giorno. Appartamento al piano terra direzione nord, pareti nord est ed ovest all'esterno.

Con il metano vengo realmente a risparmiare?

Per quanto riguarda la nuova caldaia a metano è meglio una sovradimensionata che modula oppure una piu' piccola ma magari risicata che lavori sempre a pieno regime?

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