tomas edison Inserito: 23 aprile 2012 Segnala Inserito: 23 aprile 2012 su di un impianto funzionante da più di un anno, da tre mesi l'inverter sgancia per limiti di tensione. ENEL doveva adeguare la linea elettrica in quanto non adeguata a reggere un aumento di potenza perché oltre all'impianto in questione ne hanno realizzati altri due nella zona. Tre mesi fà hanno rifatto un tratto di linea ed hanno collegato l'impianto sulla nuova dorsale, mentre gli altri due impianti sono rimasti sulla vecchia linea. Da allora l'inverter , nel momento che và in produzione sgancia per limite superiore di tensione. Ho rilevato tensioni di picco tra 250v e 265v (ho utilizzato un HT GSC 57 ). ho anche provato a cambiare inverter, ma il problema rimane ed il cliente pressa per la mancata produzione . L'inverte è un AROS 4600 monofase. Cosa posso fare? Devo rivolgermi ad ENEL? Attendo vostri consigli. Saluti.
fedenf Inserita: 8 giugno 2012 Segnala Inserita: 8 giugno 2012 Spero tu abbia risolto...se non fosse così le possibilità sono due: 1. rivolgerti ad Enel: Enel deve fornire 230 +/- 10% quindi già con 250V è fuori, ma la soluzione sarà lunga 2. modificare il range di funzionamento dell'inverter in modo che non sganci, alcuni inverter sono parametrizzabili, non è molto lecito ma è già successo in qualche caso, soprattutto su linee BT agricole dove il cliente era vicinissimo (tensione alta) o lontanissimo (tensione bassa) dalla cabina di trasformazione o da trasformatore a palo in boccca al lupo
ctonino Inserita: 3 ottobre 2012 Segnala Inserita: 3 ottobre 2012 Avevo lo stesso problema ho provato con cavi da 10mm per circa 30 metri ma non e cambiato quasi niente a ENEL di abbassare la tensione e una cosa che gli piace poco perchè accontenta uno e ne aggrava magari 10 .Io ho risolto con un variac oppure con un autotrasformatore appropriato ,da allora la tensione e Ok. Si può anche inserire vicino il bidirezionale uno stabilizzatore di tensione ma viene a costare troppo.
Livio Orsini Inserita: 3 ottobre 2012 Segnala Inserita: 3 ottobre 2012 1. rivolgerti ad Enel: Enel deve fornire 230 +/- 10% quindi già con 250V è fuori,... Assolutamente no! Il limite sarebbe 253 V, considerando il +10%, però la legge prevede ancora il +/- 15% per tutti le reti monofasi della comunità europea. I gestori possono tenere tolleranze più ristrette, però gli apparati marcati CE devono poter funzionare a 230 V +/- 15% o 400 V +/- 15%. L'unica soluzione è la paramentrizzazione dell'inverter in modo che si adegui agli standard europei. Purtroppo ci sono molti prodotti che son fuori standard.
Rossi Inserita: 4 ottobre 2012 Segnala Inserita: 4 ottobre 2012 Io ho risolto con un variac oppure con un autotrasformatore appropriato ,da allora la tensione e Ok. C'è qualcosa che non mi torna. Sono d'accordo che grazie all'autotrasformatore si può ottenere una tensione di uscita dell'inverter più bassa, ma la tensione di rete sarà sempre fuori limite perché dipende esclusivamente dalla potenza immessa e dall'impedenza della linea. L'autotrasformatore è quindi un trucchetto per eludere la protezione per limiti di tensione ma la rete ne potrebbe soffrire.
Livio Orsini Inserita: 4 ottobre 2012 Segnala Inserita: 4 ottobre 2012 Per generare potenza in rete è indispensabiel che il generatore abbia una tensione maggiore di quella di rete, altrimenti si comporterebbe da utilizzatore. E' uno dei classici esercizi che venivano dati agli studenti per verificare la preparazione sulle leggi di Kirchoff (almeno nelle scuole che ho frequentato io):
Rossi Inserita: 4 ottobre 2012 Segnala Inserita: 4 ottobre 2012 Sono d'accordo con Livio. Sono pronto a scommettere che l'installazione dell'autotrasformatore sia stata eseguita con tutta la buona fede del mondo, ma dal mio punto vista questa soluzione rasenta la criminalità.
remo williams Inserita: 4 ottobre 2012 Segnala Inserita: 4 ottobre 2012 Diciamo che il fortunato uomoEnel,potrebbe ritrovarsi imprecare in arabo........
DJ_Gabriele Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 , però la legge prevede ancora il +/- 15% per tutti le reti monofasi della comunità europea Livio, non lo sapevo mica, è possibile avere il numero di documento cui ti riferisci? Sarei proprio curioso finalmente di sapere tutte le varie tolleranze ammesse!
Livio Orsini Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 Livio, non lo sapevo mica, è possibile avere il numero di documento cui ti riferisci? Bella domanda, però a me è un po' difficile risalire alla legge. Devi risalire al secolo scorso, quando è stato deciso di unificare le tensioni in Europa. La bassa tensione trifase aveva 2 valori 380 V +/- 10% e 415 +/- 10 %. Normalizzando tutto a 400 V +/- 15 % si comprendono sia le reti 380 -10% che 415 +10%. Ovviamente il monofase derivato segue con le medeisme regole. La tolleranza allargata doveva essere transitoria per dar modo di modificare i trasformatori, però ne esistono ancora molti non aggiornati sia in Italia che negli altri paesi, quindi la legge è stata prorogata. Tieni presente che in Italia esistono ancora distributori che distribuiscono bifase. L'Enel sulle bollette dichiara ancora che ti sta fornendo energia elettrica a 220 V +/- 10 %. Quindi se fosse valido 230 V -10% sarebbe fuori legge. Poi Mommy dice che stanno aggiornando la carta scrivendo 230 V +/- 10%; io ho ricevuto la bolletta email pochi minuti fa e c'era ancora scritto 220 V +/- 10 %. Comunque io misuro sempre tensioni attorno ai 230 V, quindi è solo questione di burocrazia. Però i costruttori di macchine elettriche, elettrodomestici e quant'altro che marchiano CE (non CIna Export ) sono tenuti a garantire il funzionamento per 230 V +/- 15% o 400 V +/- 15%.
DJ_Gabriele Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 Ti chiedevo proprio per quello perché a me è stato insegnato all'università, al vecchio corso di elettrotecnica, (ti parlo del 2006!) che il voltaggio armonizzato era 230 -10% + 6% in Europa continentale (ex 220V) e 230-6% +10% in Gran Bretagna ed Irlanda (ex 240V). Mentre per le macchine connesse alla rete BT si chiedeva la tolleranza del 10%.
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