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Divisori-derivatori - Tipologie e caratteristiche


Pierluigi Borga

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Provato su più prese il risultato non cambia. Possibile si tratti di maggior attenuazione, ma in un caso si ricevono 350 canali, nell'altro neanche uno, alla faccia della attenuazione.

Ma in pratica che differenza c'è tra CAD e CD ?

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Pierluigi Borga

Intanto stiamo parlando dei CD tipo vecchio costruttivamente identici ai CAD ? Oppure quelli nuovi schermati.?

In teoria il CAD è direzionale è ha alta separazione tra le uscite derivate, quindi è induttivo direzionale, mentre il CD (vecchio tipo) anche se non lo specificano dalla scarsa separazione tra le derivate sembrerebbe resistivo, prova ad aprirli e vedi cosa montano...!

A meno che non abbia semplicemente dei pezzi difettosi.

Modificato: da Pierluigi Borga
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Ciao.

E' da un bel po' che non frequento il Forum.

Dandoci oggi un'occhiata ho trovato questa discussione molto interessante, e che ben riassume le informazioni fondamentali relativi agli impianti di antenna.

Infatti non essendo un esperto in materia, che pero' mi piace e interessa, visto che ci sono sia informazioni che conoscevo, ma qui ben documentate e con esempi pratici dei prodotti, sia informazioni nuove, mi salvo la discussione.

Complimenti a Pierluigi che l'ha creata e a tutti quelli che hanno dato il loro contributo.

Volevo provare a dare anche il mio.

Leggendo la legittima domanda di sonar1970, che spesso e' venuta in mente anche a me:

Volevo far notare che un tecnico Offel a questo riguardo tempo fa' mi rispose:

Quindi in particolare per Offel le OPT non sono vere e proprie prese "semplici".

Infine, sperando di scrivere cose corrette, vorrei aggiungere un paio di considerazioni che spero potrebbero essere utili:

1) L'importante e' che agli utilizzatori finali (TV) ci si arrivi dopo aver "derivato" il segnale per garantire una buona separazione. Cio' puo' avvenire o "derivandolo" a monte delle prese tramite dei derivatori, o utilizzando delle prese passanti, che "derivano" il segnale per la presa; in questo caso a monte potro' usare anche un partitore in luogo di un derivatore (sempre che il segnale principale non debba proseguire verso altre abitazioni).

Puo' essere utile tenere conto di cio' in caso mi trovassi a dover usare, causa presenza di una sola tubazione e quindi di un solo cavo che in cascata raggiunge le prese che devo cablare, a dover usare delle prese passanti. Se il segnale a monte lo devo dividere, magari perche' ho diversi gruppi di prese in cascata da cablare, cio lo posso fare con un partitore (minor perdita) anziche' un derivatore.

E' anche vero che esistono derivatori (vedi Telewire) che volutamente hanno una grossa perdita sull'uscita passante in favore di una bassa perdita sulle uscite derivate, proprio per essere usati sulla parte finale dell'impianto.

2) Se mi trovo ad usare prese passanti, per poter bilanciare le uscite occorre che le sclega di modo che la loro perdita sull'uscita derivata verso quella passante sia a scalare. Ad esempio su una cascata di 3 prese mettere una Offel OP10 come prima, seguita da una OP7, seguita da una OP4/2; cosi si avrebbe una perdita bilanciata tra -10dB e -7,5 dB su tutte e 3 le prese.

Sperando di non aver scritto cavolate ... grazie e ciao.

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Pierluigi Borga

Ciao e garzie dell'apprezzamento, del resto qui si aprono diverse scuole di pensiero, l'importante è avere livelli adeguati alle prese e buona separazione o disaccoppiamento, è ciò si può ottenere combinando sapientemente sia divisori che derivatori e prese dirette e passanti.

Nel caso delle prese dirette se sono a valle di un derivatore sulle sue derivate mi preoccuperei meno della terminazione a 75ohm, ma è comunque da considerare.

Ciao

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Ciao.

Allora visto che non ho scritto cavolate pare smile.gif , aggiungo un paio di info.

Circa i derivatori "terminali" a cui facevo riferimento ecco la pagina del catalogo Telewire con il riferimento a loro evidenziato:

user posted image

Circa invece l'utilizzo di prese passanti "a scalare" volevo far notare che spesso i problemi di non corretto bilanciamento nascono dal fatto che negli impianti delle abitazioni vengono utilizzate quelle disponibili nelle varie serie civili BTicino, Vimar, Gewiss o altro. Non essendo questi marchi specializzati nei componenti di antennistica, nel loro catalogo e' spesso presente un solo modello di presa passante, quindi con un unico valore di attenuazone di passaggio e derivazione. Montandone piu' di una in cascata non e' quindi possibile ottenere una perdita equivalente e bilanciata sulle varie prese.

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  • 2 months later...

Ciao,Pierluigi.La citazione quì a seguito è tutt'ora conforme alla direttiva?

"L'articolo 5.1 specifica che l'impianto di distribuzione deve essere costruito in modo tale che non possano esserci tensioni pericolose sui conduttori esterni di qualunque cavo o su parti in metallo accessibili di qualunque apparecchiatura comprese le parti passive. Per realizzare quanto dettato dalla norma è quindi necessario rendere equipotenziali le parti interessate.

L'articolo 5.2.1 prescrive la messa a terra di tutti i contenitori metallici per le apparecchiature alimentate dalla rete, tranne che nei locali degli utenti per i quali si devono seguire le prescrizioni del documento HD 348.5.54. Inoltre secondo l'articolo 5.2.4 i conduttori esterni dei cavi coassiali che entrano od escono da un edificio devono essere connessi ad una comune barra di connessione equipotenziale. Peraltro è importante proteggere anche le persone che dovessero intervenire sull'impianto pertanto l'articolo 5.2.6 prescrive il collegamento equipotenziale realizzato in modo che nel caso si debba rimuovere una apparecchiatura, ad esempio il centralino tv o un divisore o un derivatore, venga mantenuta la continuità dell'impianto. Nella figura 1 è riportato un esempio di connessione equipotenziale.

La stessa norma EN 50083-1 prescrive, all'articolo 10, la protezione contro sovratensioni atmosferiche di antenne che siano a più di due metri al disotto della sommità del tetto e a meno di 1,5 metri di distanza dall'edificio.

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Pierluigi Borga

Leggendo il tuo post direi che le affermazioni sono abbastanza sensate e coerenti....come abbiamo spesso precisato qui e in altri topic.

Alla fine l'importante è che non si stabiliscano differenze di potenziale tra punti che possono essere accessibili "contemporaneamente".....e preciso che ho semplificato parecchio....

Ciao

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  • 1 month later...

Scusa Pierluigi, mi è venuto un dubbio sulle connessioni del partitore Fracarro PP12....

Come si vede anche dalla relativa figura che hai messo nel post, su una delle sei facce del PP12 c'è una connessione, e su una adiacente ce ne sono due. Logica vuole che il cavo in ingresso (portatore del segnale) vada inserito sulla connessione singola, ed i due cavi in uscita sulle due connessioni situate nella faccia adiacente (come si deduce anche dal disegno posto in una terza faccia), però....

sulla faccia dove ci sono le due connessioni c'è una freccia in ingresso ed una freccia in uscita!

Che cosa devo fare?

Grazie

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Pierluigi Borga

Nel caso dei divisori hai sempre un solo ingresso quindi una volta rispettato quello, freccia entrante, le altre sono tutte uscite, hai due frecce perché la carpenteria è la stessa....

Ciao

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Questo l'avevo capito, il problema è che la freccia in ingresso si trova sul bordo estremo di una faccia (dove ci sono due connessioni), e la connessione singola sta su un'altra faccia (dove non c'è alcuna freccia...) appena sopra la freccia in ingresso

Comunque chiederò alla Fracarro quale dei due è l'ingresso.

Grazie e ciao

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Pierluigi Borga

Allora devi guardarlo dalla faccia centrale dove vedi le due frecce e rispetti quella in ingresso...quelle laterali sono sempre uscite......

Ho appena guardato la foto del primo post, di solito non uso FR... lì si vede bene un PP14, visto che le uscite sono al massimo 4 ci stanno sui lati e il morsetto da solo, singolo è l'ingresso...!

Modificato: da Pierluigi Borga
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La Fracarro mi conferma che le due uscite sono su due facce diverse...

Su una faccia c'è sia l'ingresso che una delle due uscite.

Ciao e grazie

Modificato: da adrobe
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  • 1 month later...

quindi in parole molto povere...i divisori si differenziano dai partitori(derivatori ) dal fatto che i primi hanno un uscita passante mentre i partitori hanno uscite finali?

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No,i divisori o partitori sono la stessa cosa,si differenziano dai derivatori i quali hanno l'entrata di linea e l'uscita.

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Non e' esattamente cosi.

I partitori o divisori vengono usati principalmente per creare montanti di linea,per esempio per fare 4 calate di un condominio useremo un partitore a 4 uscite.Da queste uscite scenderemo ai piani dove verranno messi dei derivatori(di linea) ad ogni piano per la divisione degli appartamenti.

Se cerchi tra gli schemari sul sito della Fracarro ti renderai conto del loro uso in modo piu' visibile.

La resistenza di chiusura di 75 ohm la useremo sul derivatore piu' basso,cioe' l'ultimo della linea.

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il fatto che in un impianto con più derivazioni...i derivatori si usano con attenuazione maggiore o minore da cosa dipende? il derivatore che sta più vicino all'antenna si mette con maggiore attenuazione e l'ultimo con minore attenuazione è dovuto dal fatto che nella prima derivazione il segnale può arrivare + forte e quindi disturbato?

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Piu' che disturbato e' forte al punto da mandare il TV in saturazione.

Non disturbato.

Il concetto base comuqnue e' quello che hai esposto.

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  • 4 weeks later...

Scusate, ma più leggo, più ho confusione....

In base a cosa utilizzo un derivatore o un partitore?

Nel mio impianto il tecnico ha messo un PA3 dopo l'amplificatore (il cavo è lungo circa 10 metri), da cui partono i cavi a 2 televisori (1 metro) e poi un 3° cavo parte a un PA4 (altri 10 metri) da cui partono 4 cavi (circa 5 metri) che vanno ad altrettente televisioni.

Attualmente i canali in DTT che ricevo in uscita dal PA3 non li ricevo tutti in uscita dal PA4, ma non so se sia per questo....

Può funzionare così l'impianto o mi hanno tirato un bidone?

Grazie.

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Ciao,

provo a risponderti io con le mie conoscenze; poi altri potranno aggiungere o correggere.

Diciamo che prima di arrivare alle prese TV il segnale, da qualche parte, ad ognuna di esse, ci deve arrivare "derivato" dal cavo principale, per garantire una corretta separazione ("indipendenza") tra le varie prese, in modo che ognuna sia totalmente indipendente, in termini di potenziali disturbi causati o variazione della potenza dal segnale, da cio' che possa accadere (cosa venga collegato) alle altre prese.

Questa derivazione la puoi ottenere o con un derivatore a monte delle prese finali, che saranno quindi di tipo terminale (ovvero prese con attenuazione bassissima che in pratica e' come se collegassero il cavo direttamente al TV), o con delle prese finali di tipo derivato (prese che appunto "derivano" il segnale per la TV, con attenuazione maggiore).

Non so' che tipo di prese ti siano state montate; se fossero, per quanto sopra, di tipo derivato potrebbe anche andare bene cosi.

Se sono invece terminali rischi di non avere una corretta separazione tra le varie prese TV.

Io personalmente avrei fatto cosi:

- Al posto del PA3 un derivatore a 2 uscite (ad esempio restando in Fracarro un DE2-14) con le 2 uscite che vanno ai 2 televisori con una perdita un po' maggiore del PA3 (14dB conto 8dB circa), ma minore perdita sulla continuazione (uscita) che va' verso le altre TV (1,5dB contro gli 8dB circa). In pratica tolgo qualche dB in piu' ai primi 2 TV, che comunque pare non abbiano problemi di ricezione, a favore di un segnale piu' forte che continua a valle.

- Al posto del PA4 un derivatore a 4 uscite tipo "derivatore terminale" (ad esempio un DE4-12), ovvero un derivatore con bassa perdita sulle derivazioni (12dB circa - contro i 9dB del PA4: minore ma alla quale andavano sommati gli 8dB di perdita del PA3 a monte per un totale 17dB) a sfavore di una piu' alta perdita sull'uscita (4dB circa) che comunque noi non usiamo (quindi da chiudere con resistenza 75 Ohm).

- Tutte le prese TV di tipo terminale, quindi con perdita bassissima, sulle quali dovremmo quindi cosi avere una perdita bilanciata simile su tutte di circa 14dB (a parte quel poco di differenza dovuto alla diversa lunghezza del cavo).

Ciao.

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Pierluigi Borga

Indipendentemente dalle prese non và bene alimentare un PA 4 con una uscita del PA 3 perchè daremo lo stesso segnale a due prese e ad un gruppo di 4 prese che ha bisogno di più potenza, lasciando perdere che con il derivatore si ha maggiore attenuazione inversa, il PA 4 per collegare 4 prese terminali và anche bene perchè risparmi un pò sull'amplificatore, sempre che i segnali in gioco lo consentano.

Detto ciò al posto del PA 3 andava un DE 2-12 visto che poi il PA 4 dovrebbe avere 9 dB di attenuazione....

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Ciao Pierluigi,

condivido: ok provare a ignorare la separazione a favore di una perdita minore.

Quindi mi associo al suggerimento di DE2-12 dseguito dal PA4 con prese terminali.

Ciao e Aguroni.

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Necessariamente un 2-12 o cos'altro?

Chiedendo in negozio non ce l'hanno: hanno solo il Fracarro 2-10 o 2-14.

Comunque, riguardo le prese, sono quelle della Vimar (tutte terminali), ma non sono sicuro che ci siano dappertutto, penso che qualcuna sia collegata direttamente al televisore.

Modificato: da Killertechno
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Hanno ragione loro e ci siamo confusi noi .... il DE2-12 non esiste; solo il DE2-10 o il DE2-14 .

Direi che con il PA4 a valle che ha 9dB di attenuazione, con 10 metri di cavo di mezzo, va' bene un DE2-14: avrai 14dB di attenuazione sulle 2 uscite derivate e solo 1,5dB di attenuazione sulla uscita passante, che sommati ai 9dB del PA4 piu' qualche dB del cavo (teorici approssimativi 20dB ogni 100 metri quindi circa 2dB), arrivano ad essere un valore paragonabile ai 14dB sulle prime 2 prese.

Per le prese: meglio che ci siano sempre.

Inoltre, visto che sono prese terminali collegate a valle di un partitore e non di un derivatore, sarebbe meglio optare su delle terminali non "dirette".

Le cosidette "dirette", come la maggior parte delle terminali standard dei vari costruttori, non hanno adattamento di impedenza a 75 ohm, e perdono molto poco (circa 0,6 dB).

La Offel ha a catalogo le OPT come terminali, che permettono di adattare perfettamente la linea, a scapito di una perdita leggermente maggiore di un paio di dB.

Un tecnico Offel mi aveva infatti detto che (riporto testualmente quanto indicatomi anche per correttezza): "Da notare che un disadattamento della linea, in pratica un pezzo di cavo non collegato, può provocare dei "buchi" di segnale, specialmente a frequenze elevate (canali dal 60 al 69) ed in banda SAT (950 2150 MHz) dovute a riflessioni di segnali che tendono a "tornare indietro" verso il centralino amplificatore. Ciò non avviene se tutta la linea è adattata a 75 ohm".

Ciao e Buon Natale !

Modificato: da gimma
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