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Divisori-derivatori - Tipologie e caratteristiche


Pierluigi Borga

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Salve, ho letto con interesse questa discussione sui partitori e derivatori ed ero contento perchè (dopo aver letto anche altri Forum sull'argomento) finalmente avevo visto che gimma la pensava esattamante come me in quanto ha scritto:

Poi però sono rimasto interdetto quando alcuni post dopo ha cambiato un po' idea dicendo che era d'accordo con la proposta fatta da Pierluigi nel servire le ultime 4 prese attraverso un divisore/partitore per avere minore attenuazione.

Vedi quotatura sotto:

Io penso che nell'utilizzare un divisore/partitore al posto di un derivatore non c'è solo il problema della minor separazione in dB tra le uscite e tra quest'ultime e la linea d'ingresso ma anche il problema di conservare l'impedenza a 75 Ohm qualora una delle prese venga staccata dal carico.

Ho fatto delle prove col mio analizzatore di spettro abbinato ad un generatore di rumore e questo problema si nota.

Poi mi chiedevo, nella ricezione dei segnali del digitale terrestre secondo Voi un disadattamento di impedenza, magari anche non troppo marcato può rendere meno "leggibile" (con meno qualità di Ber e Mer) un segnale digitale ?

Qui nel Veneto dove abito siamo passati al digitale terrestre solo da un mese e non ho ancora fatto molta esperienza in merito per cui volevo sapere la vostra opinione in merito.

Grazie anticipate per le risposte che mi vorrete dare e Buon Anno 2011 a tutti gli utenti del Forum.

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Pierluigi Borga

La considerazione è buona, tuttavia basterebbe usare prese terminali in uscita dai divisori e prese semplici in uscita dai derivatori ( uscite derivate ) poi ogni giorno se ne vedono di tutti i colori, e quel problema in genere non dà grossi problemi se i segnali sono buoni come ho visto su certi impianti.

Del resto qui in Veneto alcuni impianti appena fatti e non si riesce ad avere un segnale agganciabile nemmeno in antenna, vedi ad esempio i mux di La7.....!

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Ciao Pierluigi e grazie per la risposta molto tempestiva!

Condivido quanto dici.

Però nella mia zona di Valdobbiadene e dintorni quasi nessuno installa le prese terminali quando la linea arriva da un divisore/derivatore, ma si utilizzano le prese semplici anche perchè le terminali non sono sempre disponibili in tutte le marche e modelli.

Se non si trovano le terminali si potrebbero utilizzare le derivate con la chiusura dell'uscita con resistenza da 75 ohm ma raramente queste vengono utilizzate per questo scopo in quanto la loro attenuazione è di 8-10-14 dB. Le prese derivate vengono utilizzate solo quando si deve servire un'altra presa in cascata.

Sta di fatto che verificando l'impianto e mettendo a monte un generatore lineare di rumore sulle frequenze televisive e contrtollando il segnale sulle prese con analizzatore di spettro si vede un andamento ondeggiante con avallamenti più o meno ampi (3-5-7 dB.)

Nel caso di utilizzo di n. 2 divisori in cascata e prese semplici ho visto anche avallamenti di segnale di 8-10-12 dB.

Ora come dici giustamente tu se il segnale digitale in arrivo è sufficientemente forte viene comunque decodificato.

Se però un segnale non molto forte cade dentro a questi "avallamenti"viene ulteriormente attenuato e in qualche caso il "panettone" digitale modifica la sua particolare forma rettangolare per assumere un "tetto" inclinato o irregolare cosa che non dovrebbe facilitare la decodifica del segnale.

Poi nella realtà si verificano anche cose strane che si fa fatica a comprendere.

Vedo che anche tu sei del Veneto, non so in che Provincia.

Nella mia zona(Valdobbiadene-Vidor- Provincia di Treviso) il Mux di La7 (Canale 48) che parte dai Colli Euganei viene ricevuto abbastanza bene anche se i segnali arrivano 15-20 dBµV inferiori ai Mux Rai e 4 dBµV inferiori ai Mux Mediaset.

Qui si fa fatica in alcuni casi a decodificare il Canale 36 di Mediaset un pò per il segnale non particolarmente forte un pò penso anche per il FEC 5/6.

Per concludere gradirei sapere se qualche utilizzatore di questo Forum, in particolare se residente in Veneto, possiede un misuratore di campo/analizzatore di spettro AP01 della Unaohm, con il quale avrei piacere di scambiare alcune considerazioni ed eventualmente effettuare delle prove comparative con il mio che ultimamente mi da dei problemini per la decodifica del segnale digitale.

Un cordiale saluto a te e agli altri utenti del Forum.

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Ciao darioi3liw e Auguri anche a te,

ti ringrazio inanzitutto per confermare che quanto penso sugli impianti sembra essere corretto, e anche per avere fatto delle prove pratiche specifiche in merito ! tongue.gif

Infatti io ho un po' studiato la materia, che penso e spero di essermi chiarito, sopratutto dal punto di vista teorico, ma le esperienze pratiche non sono molte, e non sono in grado di fare poi verifiche sul campo come stai facendo tu.

Grazie anche per avere sollevato questi ulteriori punti e dubbi, cosi vediamo se anche io riesco a chiarirmeli; ora ho io delle domande per te e Pierluigi ! wink.gif

Sul fatto che:

chiarisco che non e' che abbia cambiato idea.

Semplicemente si tratta di compromessi: se vuoi provare favorire una minor perdita del segnale usando un Partitore (che ha meno attenuazione di un Derivatore) a monte di prese Terminali semplici (anziche' Terminali induttive - ovvero delle prese Passanti chiuse con resistenza), a scapito di una minore separazione del segnale, si puo' provare. Da quel che so' non e' cosi sicuro che avrai dei disturbi, anche se ovviamente ne sei esposto. Se non hai alternative, si puo' provare questa soluzione, sopratutto se sei in presenza di un impianto condominiale "derivato" o se da esso hai gia' derivato a monte l'impianto del tuo appartamento tramite un Derivatore; in questo caso sei tranquillo che qualunque anomali del tuo impianto non vada a creare disturbi su quello degli altri.

Resto pero' convinto della validita' della teoria che "il segnale, da qualche parte, ad ognuna di esse, ci deve arrivare "derivato" dal cavo principale, per garantire una corretta separazione ("indipendenza") tra le varie prese, in modo che ognuna sia totalmente indipendente, in termini di potenziali disturbi causati o variazione della potenza dal segnale, da cio' che possa accadere (cosa venga collegato) alle altre prese. ecc. ecc.".

Anzi: tu me la confermi.

Ora pero' 2 punti da chiarire anche per me:

1) Perche' scrivi:

??

Non capisco come l'uso di un Derivatore anziche' di un Partitore ti possa garantire la conservazione del carico o impedenza a 75 Ohm .... cosa intedi ?

Solo il corretto collegamento di tutte le prese te lo puo' garantire.

E qui ci colleghiamo al secondo punto da chiarire legato a quanto scritto da Pierluigi ....

2)

Questo a dire il vero e' un punto che non mi sono mai chiarito bene neppure io, e sul quale avevo gia' avuto modo di discutere tempo fa' con altri del Forum ....

Io infatti in realta' ho sempre saputo che esistono 2 tipi di prese:

- Passanti : che derivano il segnale (tramite circuito induttivo) tanto quanto fa' un derivatore, da usare per derivare il segnale su una linea in cascata che va' verso altre prese, e che possono essere usate anche come terminali di tipo induttivo, e quindi a fondo della linea in cascata o a valle di un partitore, chiudendole con resistenza.

- Terminali in genere : sono le prese da usare in impianto mono-utenza, quindi derivato a monte se condominiale, o a valle di un derivatore (sulle uscite derivate come scrive Pierluigi). In genere queste prese sono da considerarsi prese "dirette", cioè che non hanno adattamento di impedenza a 75 ohm e che persono solo circa 0,6 dB (ad esempio OP-C o OP per Offel). Poi io ho solo saputo che Offel ha a Catalogo anche delle prese Terminali "caricate" (con resistenza di carico interna) che permettono di adattare perfettamente la linea, a scapito di una perdita leggermente maggiore. Pero' mi sembra di avere capito, o ho sempre supposto (sbagliando ?) che questa sia una peculiarita' Offel, e che gli altri costruttori come prese Terminali abbiano solo delle "dirette".

P.S. Nel frattempo che mettendo giu' questo post vedo che tu hai ri-postato, con altre info di prove interessanti, e che effettivamente anche tu indichi che le Terminali non "dirette" non sono comuni !

A voi risposte / altri commenti.

Ciao e grazie.

Modificato: da gimma
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Ciao gimma e grazie per la risposta e per le domande molto pertinenti che hai posto sulla questione.

Senz'altro lo sai che il circuito di accoppiamento (di solito induttivo) per divisori/partitori oppure per i derivatori è realizzato in modo diverso.

Per spiegare in modo semplice la differenza di comportamento tra divisore/partitore ed il derivatore cerco di utilizzare un paragone idraulico.

Premetto che non sempre i paragoni e gli esempi calzano a pennello in tutti i loro aspetti ma teniamo in considerazione solo alcuni punti che ci interessano.

Il divisore/partitore è come una condotta d’acqua principale che si divide in due o più condotte di dimensioni un po’ inferiori per servire più rioni di case.

A seconda dall’apertura o chiusura di un ramo che serve un rione di case ne risentono in modo apprezzabile la condotta principale e gli altri rami sia come variazione di pressione che di quantità d’acqua circolante.

Il derivatore è come la condotta d’acqua principale che passa davanti casa nostra costituita da un tubo abbastanza grosso con una buona portata ed una certa pressione sul quale viene effettuato "derivato" l’allacciamento che serve casa nostra con un tubo molto più piccolo.

Ora sia che io tenga il rubinetto di casa aperto oppure chiuso vado ad influenzare in misura insignificante la pressione dell’acqua sul tubo principale.

La pressione dell’acqua può essere paragonata grosso modo all’impedenza della linea di distribuzione del segnale televisivo.

Per quanto riguarda la domanda sulle prese derivate e terminali, quest'ultime divise in due categorie, che definiamo 1) semplici (o dirette) oppure 2) caricate attendo anch'io la risposta di Pierluigi in quanto qui vengono usati termini non sempre uguali per dire la stessa cosa e poi esistono alcune varianti che vanno classificate in modo appropriato.

L'unica cosa che mi sento di dire, e vorrei avere da Voi conferma, è che le prese terminali semplici (o dirette) al loro interno hanno solo un pezzo di filo che è collegato tra il piolino centrale della presa e il punto il cui viene fissato il polo centrale del cavo schermato senza altro componente passivo elettrico.

Gradirei sapere se la pensate allo stesso modo oppure se ho utilizzato termini non corretti perchè anch'io devo chiarirmi meglio le idee in merito.

In attesa di Vostre gradite risposte porgo cordiali saluti di nuovo a tutti.

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Ri Ciao darioi3liw e grazie anche a te per la bella e interessante discussione.

Daccordo per le Prese.

Sia per quanto riguarda il fatto che diversi costruttori definiscono i diversi tipi in modo differente e spesso fuorviante (pensa che tempo fa' ci misi un bel po' a capire che quelle che BTicino definisce tra le sue prese TV come derivate sono da intendersi prese che devono essere installate a valle di un Derivatore e quindi terminali dirette !), sia per il fatto che le terminali dirette sono come descrivi tu: ne piu' ne meno un cavo terminato con spinotto TV.

Devo invece dire la verita' che, benche' il tuo paragone idraulico sia appropriato (spesso e' perfetto usare l'idraulica come paragone) e spieghi il perche' usare un Derivatore mi permetta di avere la linea TV principale passante (la condotta d’acqua principale) nonche' le altre derivazioni, non influenzate da quanto accada su ognuna delle singole derivazioni, ancora non mi quadra per quel che riguarda il mantenimento dell'impedenza a 75 Ohm ....

Forse quello che mi sentirei di dire e' solo che a valle delle derivazioni di un derivatore il fatto che la linea sia caricata a 75 Ohm o meno risulta ininfluente ai fini del complessivo adattamento dell'impianto.

Che ne dite ?

Ciao e ancora grazie.

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Caro gimma in relazione alla tua risposta sotto quotata:

Ho capito che non ti accontenti del paragone idraulico per dissipare i tuoi dubbi sul fatto che i divisori/partitori non mantengono correttamente il valore dell’impedenza di 75 ohm quando vengono utilizzati per servire delle prese terminali semplici e ciò anche il relazione al fatto che il carico sia o meno collegato alla presa.

Per spiegare questa cosa in modo preciso ed esaustivo dal punto di vista elettrico bisognerebbe avere delle competenze specifiche in materia maggiori delle mie, magari da parte di qualcuno che ci ha studiato sopra a questi dispositivi o che ci ha lavorato per loro progettazione.

Io qualche idea di massima la ho in merito, ma non voglio al momento esprimermi se non dopo aver contattato qualcuno che ne sa’ più di me per non dire delle cose sbagliate o delle mezze verità.

Mi piace la precisione per quanto possibile.

Stavo pensando anche che potrei, attraverso degli amici che ci hanno lavorato, contattare qualche tecnico progettista della Fracarro o di un’altra Ditta della zona per sentire cosa mi dicono in merito.

Il fatto comunque che negli schemi degli impianti tipo forniti da questa Ditta non si metta mai un divisore/partitore a servire una presa terminale semplice, ma si anteponga sempre un derivatore, vorrà pur dire qualcosa……. e non è solo questione di attenuazione inversa.

E poi come ho detto in un precedente post, in questi casi, ho potuto verificare strumentalmente il disadattamento di impedenza che si verifica, il quale causa ROS nella linea, e a seconda anche della lunghezza dei cavi coassiali che servono le prese, si genera un andamento ondeggiante nella trasmissione del segnale sulla linea stessa con alti e bassi che variano a seconda della frequenza.

In questi casi che ho verificato utilizzando un generatore lineare di rumore applicato a monte e analizzatore di spettro a valle, la sostituzione dei divisori con dei derivatori ha linearizzato la risposta nelle varie frequenze confermando ulteriormente quanto da me asserito.

Ma vediamo se qualcun’altro che partecipa a questo Forum sa spiegare bene la cosa dal punto di vista elettrico!!

Ciao e alla prossima.

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Salve ragazzi

vedo che non ci sono più interventi nella discussione.

Mi dispiace....non vorrei aver "ucciso" io la discussione con le mie opinioni in merito ai divisori/partitori.

Voglio dire che pur essendo io convinto di quanto affermato non è detto che la mia opinione sia la verità assoluta!! Potrebbe anche non esserlo, o essere una verità parziale. Partecipando ai Forum tecnici ho imparato molte cose da chi ne sapeva più me e non mi offendo se qualcuno è di diverso avviso e mi argomenta le sue convinzioni diverse.

Io penso che ci sia ancora da discutere in merito all'argomento per approfondire la cosa.

A tal riguardo devo fare una precisazione. Nei casi in cui io ho rilevato questi disadattamenti di impedenza erano stati usati dei divisori al posto dei derivatori, e questi divisori erano di tipo vecchio a morsetto come i PP della Fracarro ed i DV della Mitan o i D della vecchia Ditta KTR.

Devo ancora verificare bene la differenza di comportamento tra i vecchi modelli sopra elencati a morsetto ed i nuovi tipi di divisori in pressofusione vedi i modelli CAD-S - DIGIT - PA che sicuramente sono realizzati con una nuova componentistica.

In linea di massima penso che siano realizzati con dei traformatori induttivi realizzati con delle perline di ferrite su cui passano delle spire di filo di rame smaltato o con delle linee induttive realizzate su circuito stampato.

Comunque dovrebbe rimanere il principio che più è "lasco" l'accoppiamento induttivo di una uscita, (quindi con più attenuazione) meno "perturbazione" si porta alla linea principale e alle linee secondarie e di conseguenza meno disadattamenti di impedenza.

Con soli 4 dB di attenuazione delle uscite di un divisore x2 non penso si possa ottenere un disaccopiamento tale da garantire il mantenimento dell'impedenza i tutte le situazioni ma querta è una mia opinione....opinabile!

E qui mi piacerebbe potesse intervenire nella discussione qualcuno che ha potuto approfondire la questione. L'ideale sarebbe che intervenisse a questo Forum qualcuno che progetta questi dispositivi e che quindi conosca a fondo le varie problematiche.

Anche perchè ho aperto alcuni divisori/partitori e ho visto varie soluzioni circuitali e non è detto che tutti si comportno alla stessa maniera.

Ma.... vediamo...

Per il momento un saluto ancora a tutti i partecipanti a questo Forum e aspetto vostre opinioni al riguardo.

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Pierluigi Borga

Ciao....scusate se non son intervenuto prima, ma ultimamente il tempo non è generoso, allora Dario io sono di Noventa Vicentina, se conosci, e in effetti ricordo bene che a Valdobbiadene c'era la KTR, c'è ancora ?

Devo innanzi tutto farti i complimenti per gli esperimenti fatti e tutte le conoscenze maturate e per l'ottimo paragone idraulico.

Io non ho studiato eletrronica e non saprei rispondere precisamente in merito ai circuiti interni di derivatori e divisori.

Alcune cose sono certe :

E ogni costruttore identifica a modo suo componenti e sigle per aumentare la non poca confusione che potrebbe esserci.

Del resto negli impianti possiamo chiederci: è meglio amplificare di più e mettere un derivatore oppure scendere dalle antenne passivi e mettere un divisore....!

Sapendo che la buona tecnica ci impedisce di fare così !

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Ciao Pierluigi e grazie per la risposta.

Ok che sei di Noventa Vicentina e che quindi sei dalla parte opposta dei colli Euganei rispetto a me, quindi tu direzioni le antenne grosso modo verso Est e io invece verso Sud-Ovest per puntare sugli Euganei.

La ditta KTR che era di Valdobbiadene non esiste più da circa 15 anni. Aveva continuato per due-tre anni poi con un'altro nome che adesso non ricordo e poi hanno chiuso definitivamente.

Esiste in zona, in Comune di Farra di Soligo, una ditta che lavora da diversi anni per produrre elementi per antennistica e che si chiama Mitan e che recentemente ha cambiato titolarietà conservando il marchio essendo stata assorbita da una ditta mi sembra di Vicenza che fa antenne.

Due -tre ex dipendenti della Mitan poi si sono messi in proprio e hanno creato la MyTeck che opera sempre dalla Provincia di Treviso.

Quindi Ditte che se ne vanno e Ditte nuove che arrivano.

Eh si!! come condivido che le uniche cose certe in tanti settori sono le "incertezze"!!!

Comunque ho visto che la discussione sui partitori - derivatori ha destato molto interesse tanto che ha raggiunto quasi le 11 mila visite il più alto indice del settore "Antennistica".

Speriamo che dopo tanti discorsi possiamo uscire da questa discussione con almeno mezza certezza HI - HI tongue.giflaugh.gif

Ciao

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Pierluigi Borga

Beh la Mitan è o era di un certo Favaro, poi al roadshow di raiway lì ho conosciuti.....mah....!

In giro comunque si trovano molti impianti con divisori ovunque e in cascata uno con l'altro e il bello è che qualcosa funziona pure perché il ROS và a fare buchi che possono vedersi e non in base alle lunghezze dei cavi.....

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Pierluigi Borga

Ciao di nuovo Pierluigi

Si l'ex titolare della Mitan si chiamava proprio Danilo Favero. Da un'anno, o due (non ricordo bene) da quando la Ditta è stata assorbita da altri, qualcuno mi ha riferito che lui rimaneva almeno per un paio d'anni all'interno dell'azienda stessa come dirigente. Non so se abbia già terminato o meno con questa mansione.

Per quanto riguarda gli impianti fatti con divisori al posto di derivatori sono d'accordo anch'io che sono molto frequenti. Io penso che non molti antennisti siano a conoscenza di come si comportano in realtà e adottano questo sistema anche per risparmiare sull'amplificatore.

Per quanto riguarda invece la lunghezza del cavo dopo un divisore verso una presa non caricata, questo a mio avviso inceve ha una sua influenza.

Ritengo che paradossalmente una determinata lunghezza del cavo potrebbe anche compensare il fenomeno della variazione dell'impedenza introdotta dal sistema errato di collegamento della linea. (Almeno su alcune frequenze).

Comunque con l'analizzatore di spettro si vedono comportamenti diversi a seconda della lunghezza del cavo collegato dal divisore/partitore verso una presa terminale semplice.

Ciò non si verifica con i derivatori regolarmente collegati che mantengono l'impedenza costante.

Questo è quanto ho potuto constatare.

Ciao

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Ciao,

discussione sempre interessante, che ovviamente tengo d'occhio wink.gif

Resta direi "aperta" la faccenda dell'impedenza mantenuta e garantita a valle di un derivatore per le stesse caratteristiche costruttive del derivatore; ipotesi riportata da darioi3liw, probabilmente corretta, ma che a me non torna del tutto ...

Se cosi fosse, e ripeto che probabilmente lo e', mi chiedo come mai esiste comunque il consiglio di chiudere con resistenza l'uscita passante e le uscite derivate di un derivatore eventualmente non usate ... idee / ulteriori spiegazioni ?

Da quello che vedo il problema nasce sopratutto quando durante i lavori di ristrutturazione di un appartamento le modifiche all'impianto TV vengono fatte da un elettricista senza specifiche conoscenze di antennistica, cosicche' si rivolge al rivenditore, anch'esso specializzato, e chiede genericamente di un "apparecchio" per dividere il segnale per poter aggiungere una o piu' nuove prese TV.

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Domenico Maschio

Anche a me è venuta la stessa perplessità .Ricordo che sui vecchi cataloghi di Offel o Fracarro negli esempi e spiegazioni che c'erano non veniva mai consigliato di chiudere le uscite dei derivatori , quella dell'uscita passante invece si .

Al contrario nei divisori /partitori veniva sempre ricordato di chiudere le uscite con la resistenza se non utilizzate.Nel partitore è giustificato ,perchè per come è costruito un partitore se non si chiudono le uscite si disadatta tutta la rete .

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Ciao Domenico,

il tuo post mi ha fatto venire in mente che forse, il solito tecnico OFFEL che mi ha dato in passato preziosi consigli, e che ovviamente ho attentamente salvato, una volta mi scrisse:

"Se un derivatore è utilizzato come ultimo elemento della linea di distribuzione, è INDISPENSABILE chiudere l'uscita passante (quella con bassa perdita) con una resistenza a 75 ohm. ... se anche una uscita derivata rimane scollegata, cioè non terminata a 75 ohm, le altre uscite soffrono di meno (rispetto ad un partitore) del fenomeno di disadattamento, essendo la perdita e la separazione più elevate."

Questo forse spiega anche il punto dell'impedenza "garantita" dai derivatori discusso con darioi3liw: come pensavo io non e' tanto che i derivatori garantiscano e mantengano la giusta impedenza, ma piuttosto il loro alto grado di separazione tra le uscite, e il livello di perdita presente sulle uscite derivate, fa' si che l'eventuale assenza del carico a 75 Ohm su una uscita sia ininfluente.

Modificato: da gimma
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Pierluigi Borga

Quando un' uscita derivata non è caricata correttamente a 75ohm l'impianto non ne risente perchè tra separazione e attenuazione inversa non và a creare problemi alle altre derivate e alla montante, invece il divisore da problemi in quanto il disadattamento ( punto in cui si formano le onde stazionarie ) percorre la linea a ritroso verso amplificatori e successivamente verso la distribuzione creando nodi e ventri dove l' onda può sovrapporsi o annullarsi al segnale utile creando buchi "notch" a frequenze quanto mai casuali e improbabili.....e di conseguenza problemi abbastanza strani su alcune prese piuttosto che altre visto che la lunghezza dei cavi sposta il "problema".

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  • 2 months later...

Complimenti ottimo topic wink.gif

Ma ho alcuni dubbi che spero possiate levarmi.

Andando a vedere gli schemi tipici sul sito Fracarro

Noto che adottano l' uso di una derie di Derivatori termiando

con un partitore ovviamente scendendo con le attenuazioni man mano

che si scende con i piani e quindi diminuscisce il sengale

in modo d'avere lo stesso segnale su tutti i piani ho capito bene?

Ma leggendo qui se non ho appreso male la soluzione migliore sarebbe:

Partire a monte del centralino con un Divisore per la quantita di motanti

dei piani presenti enlla palazzina e poi suddividere per ogni piano

con i derivatori esatto?

Se è cosi perche sul sito Fracarro invece adottano la serie di derivatori

in cascata? non capisco ? o lo fanno in modo da passare un unico cavo

anscihe piu montanti e quindi piu cavi?

E quindi nel caso fosse possibile sarebbe meglio la soluzione

del divisore e poi derivatori? ansiche piu derivatori in cascata esatto?

Altra cosa che non capisco sempre su uno schema tipico della Fracarro

Leggo 220854 CD4-14 CAD S - Derivatore 4 vie Attenuazione 14dB

Che deduco debba avere 6 morsetti ingresso uscita e 4 derivate

Come anche cosi sembrerebbe vedendo lo schema filare proposto dalla Fracarro

Ma se vedo una foto del articolo Fracarro vedo solo 4 morsetti ansiche 6 ohmy.gif

Allora mi domando cosa intendono per 4 vie?

Ingresso uscita e due derivate?

Se è cosi il due vie cosa è solo ingresso e uscita e cosa deriverebbe allora?

O è la foto che si trova in rete che non è aggiornata?

O cosaltro lo chiedo perche dovrei avere una situazione simile

Ingresso uscita e mi servono 4 derivate il rivenditore non ha il prodotto dentro

e non posso vederlo fisicamente quindi prima d' ordinare voglio capire

se è ingresso uscita e 4 derivate o meno Grazie

Modificato: da saviothecnic
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Ok a questa domanda posso rispondermi dasolo wink.gif

Dato che ieri è arrivato al negoziante

Quindi come presumevo ha 6 morsetti ingresso uscita e 4 derivate

Per gli altri quesiti attendo risposta da voi esperti Grazie

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La tipologia degli impianti credo dipende molto da come è fatta la distribuzione, non ricordo bene ma sul sito della fracarro è come dici tu, mentre sul sito della Fte è al contrario, cioè i divisori sono messi per distribuire il segnale alle prese.

Ciao.

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  • 2 months later...

Ciao a tutti.Approffitto e rilancio con un quesito.

Ho dato un occhiata ai "quaderni" sul sito fracarro.Al numero tre ci sono esempi di distribuzione di segnali su più livelli e per più utenze.

Quello che a me sembra di aver capito è che:in alcuni esempio la fracarro usa i derivatori già sotto l'amplificatore.Io credevo che ciò non fosse propio giusto.Però,magari è solo una mia convinziaone errata.Ad oggi,io ancora non riesco a capire in maniera giusta il corretto utilizzo dei derivatori e dei divosori.Vi posto il link,ditemi che ne pensate,grazie.

http://www.fracarro.it/index.php?option=co...d=66&Itemid=261

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Pierluigi Borga

Ciao non sono andato a vedere gli schemi però avendo una verticale di condominio che deve alimentare più appartamenti per piano si può benissimo mettere dei derivatori sulla montante ed arrivare negli appartamenti mettendo dei divisori oppure altri derivatori con attenuazioni minime, per esempio montante un P4-25 che alimenta la colonna passante e sulle derivate 4 derivatori P4-12 oppure 4 divisori CM 4 per limitare le perdite, l'importante è arrivare a tutte le prese con livelli simili vicine e lontane che siano con combinazioni di divisori e derivatori, cercando sempre di avere una buona separazione tra prese che si ottiene con derivatori oppure divisori e prese attenuate, cercando di amplificare il giusto....

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  • 4 weeks later...
daniele_paoluzzi

Ciao a tutti, stavo leggendo le vostre discussioni perchè vorrei modificare il mio impianto di antenna, vorrei renderlo più efficace, mi spiego:ho un impianto composto da un'antenna logaritmica con apposito amplificatore, un alimentatore da 100mA e 4 prese tv terminali.Devo aggiungerle altre 2 o 3 nel piano inferiore e ho gia portato la dorsale nella scatola dove sono i 4 cavi più il cavo dell'antenna .Ora il collegamento è quello che si faceva una volta e cioè collegando tutti i cavi tra loro e saldati con lo stagno e non ho avuto mai problemi ma capisco che con il digitale un po di cose sono cambiate ed è bene aggiornarsi.La mia domanda è :che tipo di derivatore e partitore devo usare per avere un collegamento affidabile e quindi con una minore dispersione di segnale ?

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Pierluigi Borga

Che il segnale sia analogico o digitale i problemi ci sono comunque con una saldatura, per un discorso tecnico, punto e basta.

poi che tutto andasse bene è solo fortuna e casualità.

Se hai fatto una scatola di derivazione al piano inferiore, puoi mettere due derivatori a 4 uscite con attenuazione decrescente, chiudendo con resistenza l'uscita passante dell'ultimo.

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daniele_paoluzzi

Grazie mille ,ma ho preferito fare in quel modo perchè non avevo l'occorrente (derivatore) e dato che vedevo bene tutti i canali che mi interessavano ho lasciato tutto così.Ora proverò a modernizzare il tutto compresa un antenna per il digitale.

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