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PLC Forum


Gestione Gruppo Elettrogeno In Mancanza Di Enel


Franco56

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Per iniziare un grazie a Felipe e a Roberto per l'interessamento. Detto questo Devo dire che dal mio primo post il progetto a subito molte modifiche (molte delle quali sono quelle che giustamente mi avete suggerito) fino a diventare operativo con la seguente logica: (Riporto praticamente tutto l'allegato che ho fornito a chi me ne ha fatta precisa richiesta).

Premetto che oramai e dal dicembre scorso che il tutto è in funzione ma per mia fortuna oltre al controllo mensile non è si è reso necessario alcun intervento in emergenza (mi sto toccando......).

Anche l'avviamento a caldo funziona senza problemi e per quanto riguarda la batteria leggere sotto.

Ancora un grazie a tutti.

Esigenze:

Evitare futuri allagamenti di box e tavernetta

Soluzione:

Installazione di un gruppo elettrogeno con avvio automatico in caso di interruzione da parte dell’ente erogatore (leggi Enel)

Note:

Attualmente sono presenti 2 pompe aspiranti in due singoli pozzi per acque chiare e scure.

Ognuna è sotto controllo di singoli interruttori magnetotermici posizionati nel quadro generale.

Il gruppo elettrogeno da 3 kw è ad avviamento elettrico con batteria 12 volt, è alimentato a benzina con serbatoio a caduta quindi ha un classico rubinetto di tipo ciclomotoristico e inoltre per l’avviamento a freddo è presente una levetta per lo starter (aria).

Come anche previsto dalle norme sulla sicurezza, è vietato collegare un generatore direttamente sulla linea dell’ente erogante, pertanto quando il gruppo entra in funzione bisogna interrompere la linea principale per mezzo di contattori di potenza interbloccati, (se uno chiude l’altro apre e viceversa) io per maggior sicurezza ne ho utilizzati 2 in serie.

La centralina (Siemens Logo) deve ovviamente essere in grado di funzionare anche in mancanza di corrente dalla rete.

Problemi legati al gruppo:

a) Visto che il tutto deve funzionare anche quando in casa non è presente nessuno , il rubinetto carburante deve essere lasciato sempre aperto e per scongiurare eventuali perdite o ingolfamenti dovuti alla non perfetta tenuta dello spillo conico del carburatore è necessario aggiungere in serie alla tubazione una elettrovalvola per carburanti.

B) Lo starter che consiste in una levetta posta sul carburatore va controllato con un servocomando a 12 volt e deve ovviamente tornare in posizione di riposo quando il motore è ormai avviato.

c) Se il motore non si avvia (e questo è rilevabile in quanto il gruppo non fornisce corrente) la centralina di controllo deve, a secondo della stagione, prevedere la possibilità di ulteriori tentativi di avviamento (Aprile/Ottobre max. 2 – Novembre/Marzo max. 3). Ogni singolo tentativo di avviamento non deve durare più di 3,5 secondi..

d) Se il motore invece si avvia regolarmente la centralina deve dopo pochi istanti terminare la fase di avviamento altrimenti trascinerebbe in rotazione il motorino stesso con danni a quest’ultimo (come sulle comuni automobili).

Logiche di funzionamento:

1) Il gruppo deve avviarsi in automatico solo in caso di emergenza quindi perché questo si verifichi sono necessarie 2 condizioni, 1 che manchi la corrente erogata dall’ente fornitore da almeno 5 secondi e 2 che il galleggiante presente nel pozzo dia il suo consenso per almeno 1 secondo.

2) Come già spiegato nelle note bisogna evitare che la corrente fornita dal generatore possa finire nella linea principale e viceversa e pur con l’utilizzo di contattori adeguati c’è sempre il rischio che per una frazione millesimale di secondo questo possa accadere a causa della corrente latente in fase di apertura dei contatti (arco voltaico) quindi bisogna ovviare anche a questo problema.

Al verificarsi delle condizioni del punto 1 il programma (Ingresso 1 e 2 chiusi) opera nel seguente modo:

- L’uscita 1 del Logo apre il circuito di massa dell’accensione, apre l’elettrovalvola benzina, apre in contatti della linea Enel del primo contattore e sempre lo stesso contattore chiude i contatti della linea 220v proveniente dal generatore.

- L’uscita 2 trascorsi 5 secondi commuta il secondo contattore di scambio da ente erogante a gruppo elettrogeno.

- Trascorsi ulteriori 30 secondi, per dar modo al carburatore di portare a livello il carburante all’interno della vaschetta, l’uscita 3 comanda la chiusura della valvola starter (durata dell’impulso 2 secondi).

- Solo trascorsi ulteriori 2 secondi l’uscita 4 provvede al primo tentativo di avviamento del gruppo. Quindi dall’inizio della procedura sono trascorsi oltre 35 secondi, tempo che giudico più che sufficiente ad escludere il problema dell’arco voltaico (vedi punto 2).

- La fase di avviamento dura al massimo 3,5 secondi ( nel caso che il gruppo fornisca già energia prima questa viene interrotta).

- Se il gruppo non parte si ripete il ciclo ancora 2 o 3 volte (vedi sopra) poi il sistema va in blocco (è inutile insistere tanto se non è partito dopo due o tre tentativi non partirà sicuramente al quarto o quinto e il risultato sarebbe quello di fare ulteriormente ingolfare il motore con conseguente travasamento di vapori di benzina all’interno dello scarico).

- A gruppo avviato (questo viene rilevato dall’ingresso 3) o comunque dopo 2 secondi dalla fine della fase di avviamento l’uscita 5 comanda la riapertura dello starter (durata dell’impulso 2 secondi) .

- A questo punto diamo per scontato che il gruppo stia regolarmente funzionando e quindi stia fornendo energia.

- Al ritorno della corrente fornita dall’ente erogatore non è detto che quest’ultima sia già stabile (a volte la corrente va e viene per un certo periodo) quindi il programma solo dopo che sono trascorsi 2 minuti di fornitura continua (durante i quali la corrente alle pompe viene ancora fornita dal gruppo) provvede ad aprire i contatti dell’uscita 1 del Logo e il gruppo elettrogeno si spegne, il primo contattore ritorna allo stato di partenza, trascorsi ulteriori 5 secondi dall’effettivo spegnimento l’uscita 2 commuta lo scambio del secondo contattore facendo ritornare anche questo allo stato di partenza (lo so, sono eccessivi ma per 5 secondi anche se le pompe non ricevono corrente non succede nulla).

- A questo punto il tutto si resetta per un’eventuale nuovo intervento.

Procedure e note aggiuntive

Visto che per mia scelta ho voluto utilizzare il Logo alimentato a 12 Volt e non volendo utilizzare costosissimi gruppi UPS (con la gamma economica ho avuto brutte esperienze) ho optato per una comune batteria da automobile tenuta in carica di mantenimento da un caricabatteria definito intelligente (quanto mi piace questa definizione quando è attribuita ad un congegno hardware) della CTEK modello 3600. Le batterie in realtà sono due, una piccola (14 Ah) sul gruppo gestisce esclusivamente l’avviamento (tenete presente che durante questa fase la tensione ai poli della batteria scende attorno ai 10 Volt e quindi insufficienti per alimentare senza problemi il Logo) e un’altra con maggiore capacità (50 Ah) per gestire il Logo e tutti i relè , contattori , elettrovalvole ed attuatori vari. A proposito solo il Logo a riposo fa sì che la tensione della batteria scenda di 0,4 Volt nell’arco delle 24 ore.

Queste due batterie sono ovviamente indipendenti e per poter essere “mantenute” entrambi con un solo caricabatteria ho anche qui utilizzato il Logo che tramite l’uscita 6 ed un relè di scambio mi commuta automaticamente la ricarica su una o sull’altra batteria (un giorno per quella piccola che non lavora se non in caso di avviamento e 6 giorni per quella grande).

Per verificare che tutto funzioni, ho previsto la possibilità di fare avviare il gruppo anche in maniera manuale e questo tramite l’uso di 3 pulsanti NA (P1/P2/P3).

Una volta al mese (o quando mi ricordo) posso con la semplice pressione di P1 (per almeno 1 secondo) fare avviare il gruppo e questo si spegnerà automaticamente trascorsi 10 minuti.

Serve a far sì che a causa evaporazione il carburatore non si svuoti del tutto e dovrebbe anche evitare depositi e incrostazioni all’interno della vaschetta.

Non ho automatizzato questa fase perché voglio verificare di persona che tutto funzioni bene.

Con la pressione di P2 (per almeno 1 secondo) il gruppo si avvia e rimane acceso ad oltranza (finche c’è benzina).

Con P3 posso spegnere il gruppo quando voglio e resettare l’intera procedura.

Ovviamente tutte queste scelte sono state dettate da esigenze personali che sicuramente non combaceranno con buona parte di voi ma possono con le varianti del caso essere una base di partenza per un vostro progetto.

Materiale utilizzato:

- 1 Siemens Logo 0BA6 - 12/24 rc codice 6ED1 052-1MD00-0BA6

- 1 Modulo aggiuntivo DM8 12/24 codice 6ED1 055-1MB00-0BA1

- 1 Cavo interfaccia USB (Pc->Logo) codice 6ED1 057-1AA01-0BA0

- 2 Contattori di potenza Telemecanique codice LC1D258JD

- 1 relè Hager bobina 220v con contatti NA codice ESN220

- 1 relè Hager bobina 220v con contatti NC codice ESN230

- 3 Relè Finder bobina 12v c.c. codice 553290120040

- 3 Zoccoli per relè Finder codice 94.74

- 1 Attuatore controllo starter (un vecchio motorino bloccaporte Fiat Uno)

- 1 Elettrovalvola benzina 12 volt c.c. (si trova da chi monta impianti GPL per auto)

- 1 Batteria da auto 12v 50 ah

- 4 Fusibili (Uno da 1 Ampere e tre da 5 Ampere)

- 1 Caricabatteria CTEK 3600

- 1 Contenitore da parete marca Gewiss codice GW40045

- 1 Contenitore da parete marca Hager/Lume serie Madrid+ modello 35701

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Di logiche di funzionamento ce ne possono essere svariate a seconda della fantasia e naturalmente delle esigenze.

Da quello che ho potuto capire dalla tua descrizione, a parte tutta una serie di temporizzazioni, il gruppo si avvia e si spegna sotto carico, giusto?

Ora, l’automazione di un gruppo elettrogeno in emergenza deve si gestire la mancanza di tensione in sicurezza, ma deve soprattutto preservare il gruppo elettrogeno perchè rimanga sempre efficiente e duraturo.

Tutte le temporizzazioni che hai inserito, a mio avviso eccessive, non fanno certo male ma utilizzano risorse del logo che potrebbero essere invece utilizzate per una più accurata gestione del gruppo sia dal punto di vista meccanico e dal punto di vista elettrico (contaore, controllo temperatura dell’olio, controllo carburante, senza aggiungere nuovi moduli).

Penso che tu abbia già provato ad avviare il gruppo sotto carico, perchè se non l’hai fatto potresti trovarti nella condizione di mancata erogazione di corrente nonostante il gruppo sia in funzione e se dovesse comunque erogare, l’apparato si troverebbe in una condizione di stress elettrico e meccanico a dir poco eccessivo (prova a mettere in moto un automobile a motore freddo e con la quarta inserita).

Non sto a ripetermi sull’opportunità di riscaldare e raffreddare il motore a scoppio perchè penso di averlo già detto nel precedente post.

Queste due batterie sono ovviamente indipendenti e per poter essere “mantenute” entrambi con un solo caricabatteria ho anche qui utilizzato il Logo che tramite l’uscita 6 ed un relè di scambio mi commuta automaticamente la ricarica su una o sull’altra batteria (un giorno per quella piccola che non lavora se non in caso di avviamento e 6 giorni per quella grande).

Ma il tuo gruppo è predisposto anche di un alternatore per caricare la batteria di bordo, perchè se lo è sarei curioso di vedere cosa succede se il gruppo parte proprio nel giorno in cui la stai caricando con il caricabatterie.

Felipe

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Ciao Felipe,

Si ovviamente ho già provato a forzare l'avviamento con il carico delle 2 (due) pompe e tutto è andato bene. Non ha faticato ad avviarsi ed appena presi i giri l'alternatore a cominciato a fornire tensione.

Tutti i controlli dei quali tu parli sono in effetti validissimi ma ti ricordo che il tutto è stato fatto in economia e quindi il generatore non ha trasmettitori che controllano la temperatura del motore ne tantomeno il serbatoio è provvisto di galleggiante benzina quindi......

Rimanendo nell'economia di esercizio in effetti ho trovato in vendita dei gruppi elettrogeni diesel della "Pramac" che compresa la centralina di controllo portano ad una spesa attorno ai 1100 euro(spesa alla quale mi sono comunque avvicinato) ma visto che ritengo improbabile con quelle centraline personalizzare il tutto come piace a me, ho laciato perdere.

Per quanto riguarda la/le batterie il discorso è diverso. Quando facevo delle prove di avviamento ho notato che anche utilizzando la batteria grossa da 55 Ah la tensione in quel frangente scendeva sotto i 10 volt mandando in tilt il software del logo, pertanto ho dovuto ovviare con le due batterie. Una piccola serve solo per l'avviamento e in fase di riposo è ad assorbimento zero (esclusa l'autoscarica che qualsiasi batteria ha) e pertanto basta una caricatina ogni tanto per tenerla sempre arzilla. L'altra (quella grossa) invece dovendo alimentare il logo è sempre sotto carico.

Il caricabatterie che utilizzo è un dispositivo nato apposta per il mantenimento e viene usato principalmente per le motociclette che in inverno stanno a lungo ferme, e se andrai a cercarti le caratteristiche vedrai che sono proprio adatte allo scopo.

Sono comunque contento e ti ringrazio ancora del tuo interessamento e sono sempre pronto a recepire aiuti, idee e critiche specialmente quando queste ultime sono costruttive.

Se mi contatti privatamente posso mandarti anche il software e tutto lo schema elettrico, cosi possiamo approfondire meglio il tutto.

Ciao

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Se mi contatti privatamente posso mandarti anche il software e tutto lo schema elettrico, cosi possiamo approfondire meglio il tutto.

Penso sia più giusto parlare in pubblico, questo è un forum tecnico quindi se non si ha paura di dire baggianate si può parlare liberamente, altrimenti sembra come parlare in un orecchio: é cattiva educazione! :)

Tornando al discorso:

senza spendere altri soldi, dall’elenco dei componenti mi sa che ne hai spesi già un bel po’, potresti fare una serie di modifiche per migliorare, a mio modesto parere, la programmazione.

Per prima cosa avvierei il gruppo a vuoto e solo dopo un paio di minuti collegherei il carico, idem per quando riguarda l’arresto. Il motore arriverebbe così ad una temperature minima prima di lavorare a pieno regime (soprattutto d’inverno) e permetterebbe di abbattere i picchi di surriscaldamento inevitabili se si arresta il motore sotto carico; anche l'alternatore ringrazierebbe.

Per quanto riguarda il consumo di carburante non c’è bisogno di nessuna sonda, puoi programmare un contatore che azzererai quando fai il pieno. Calcolando il consumo medio orario del motore sotto carico puoi, con il contatore, capire quando sei in riserva.

Riguardo allo starter, se non vuoi usare sonde di temperatura, puoi utilizzare i vari temporizzatori predisposti da logo (accensione ritardata, spegnimento ritardato) per poter calcolare quando il motore si trova già a temperatura di esercizio e quindi non azionare lo starter (es. dopo 5 min dall’accensione è caldo, dopo 20 min dallo spegnimento è freddo.) Questi tempi naturalmente dovrai calcolarli tu in base anche all'ambiente in cui si trova il gruppo e alle temperature stagionali.

Prevederei comunque degli avvii automatici periodici con allarme in caso di mancato avviamento, sta a te decidere se utilizzare i timer settimanale/mensile, oppure contare le ore dall’ultimo avviamento, questo per evitare che dopo qualche tempo tu smetta di interessarti del gruppo perché la corrente da anni non manca più, salvo strapparti i capelli, se li hai, se alla prima mancanza di tensione il gruppo non parte.

Per interbloccare i contattori non servono due relè, come credo di aver capito tu abbia fatto, è sufficiente interbloccare l’azionamento di un contattore rispetto ad un altro negando (NOT) il comando al primo quando il secondo è azionato e viceversa, su una porta &.

Naturalmente inserirei un contaore generale di funzionamento.

Visto la potenza a disposizione e l’assorbimento delle pompe ne approfitterei per predisporre un piccolo impianto di emergenza che mi assicurasse l’illuminazione minima in casa quando manca la corrente (tutto calcolato naturalmente), in questo modo oltre a utilizzare il gruppo a pieno regime avresti un controllo diretto sul funzionamento del sistema, oltre naturalmente a non restare al buio.

Come puoi vedere senza aggiungere quattrini, semplicemente giocando sulla programmazione si possono avere molti controlli in più, naturalmente non è così semplice come programmare un timer per ritardare l' accensione o lo spegnimento di una lampada, ma penso che con pazienza e impegno tu possa tranquillamente apportare queste modifiche, tempo ne hai, per ora funziona tutto, no?.

Felipe

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io il mio gruppo l'ho gestito un po' diversamente utilizzando un logo 12volt ed un modulo di espansione

sul pannello del quadro ho messo un selettore 0 man aut, a 0 il gruppo rimane off in man si avvia ma non entra in barra mentre in automatico in caso di mancanza di rete entra in barra,inoltre c'e' una spia verde che lampeggia durante la fase di avvio e riscaldamento e diventa fissa quando entra in barra ed alimenta le utenze, un altra rossa che invece si accende dopo il 3 tentativo di mancato avviamento ,un pulsante reset (resetta la spia rossa9 ed uno stop di emergenza che blocca tutto istantaneamente

la seguenza funziona cosi

in assenza di rete dopo 10 secondi aziona il servo che tira l'aria ed esegue il primo avviamento,dopo 5 secondi controlla se in uscita c'e' tensione se la tensione e' 0 riprova cosi per tre volte e dopo di che si blocca, se invece l'avviamento riesce gira a vuoto per 20 secondio e dopo chiude il contattore,al rientro della rete, il contattore si apre e il gruppo rimane acceso per il rafffreddamento 30 secondi e dopo si spegne.

il gruppo l'ho messo in una piccola casetta di muratura,per raffreddarlo ci sono 4 ventole da pc a 12 volt 600ma l'una ed un termostato ambiente che controlla chela temperatura del vano non aumenti eccessivamente e nel caso blocca il gruppo

per tirare l'aria ho utilizzato un servocomando da modellismo a cui ho tolto l'elettronica e controllo il senso di rotazione tramite plc

sicuramente ancora dovro' fare qualche modifica ma per ora va bene

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in assenza di rete dopo 10 secondi aziona il servo che tira l'aria ed esegue il primo avviamento,dopo 5 secondi controlla se in uscita c'e' tensione se la tensione e' 0 riprova cosi per tre volte e dopo di che si blocca, se invece l'avviamento riesce gira a vuoto per 20 secondio e dopo chiude il contattore,al rientro della rete, il contattore si apre e il gruppo rimane acceso per il rafffreddamento 30 secondi e dopo si spegne.

Buono!

il gruppo l'ho messo in una piccola casetta di muratura,per raffreddarlo ci sono 4 ventole da pc a 12 volt 600ma l'una ed un termostato ambiente che controlla chela temperatura del vano non aumenti eccessivamente e nel caso blocca il gruppo

Secondo me non ha senso usare delle ventole supplemantari anche perché servirebbero a poco, se, per sovraccarico o avaria, il motore dovesse surriscaldarsi. Il gruppo è progettato per autoraffreddarsi, come tutti i motori a scoppio, naturalmente bisogna assicurare la necessaria ventilazione naturale e lo scambio d'aria per una idonea ossigenazione nonchè lo scarico del gas di combustione.

Anche il termostato ambiente serve a poco ai fini della protezione del motore da surriscaldamenti (se va a fuoco... forse).

Se si vuole monitorare la temperatura, e il raffreddamento è ad acqua, si può lavorare sulla temperatura dell'acqua di raffreddamento, se è ad aria basta assicurare un buon scambio termico naturale e una buona manutenzione evitando naturalmente sovraccarichi prolungati. (i motori delle vecchie 600 bruciava facilmente la guarnizione della testata, le mitiche 500 finché andava la ventola...)

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Questo topic è rimasto fermo per mesi, poi magicamente è ripreso l'interesse per l'argomento. Mi fa piacere perche mi da modo di confrontare le mie esperienze con le vostre.

Per quanto riguarda la condivisione del materiale che ho preparato, ricordo che il sito non permetteva di uploadare file di grosse dimensioni, mentre vedo ora che sono permessi upload fino a 2 mb.

Adesso ci provo !

No mannaggia, In basso a destra dice testualmente: Dimensione massima per singolo upload: 2mb, mentre pur cercando di uploadare un file di soli 185 kb in basso a sinistra viene fuori l'avviso: Upload fallito.Il file è più grande dello spazio disponibile.

Datemi una mano a risolvere il problema e condivido volentieri tutto il materiale altrimenti sono costretto ad inviarlo solo a chi me ne fa richiesta privatamente. eh ci mancherebbe!

Ancora un saluto

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Per postare le immagini puoi utilizzare un sito di appoggio tipo questo:

http://www.imageshack.us/

Scarichi l’immagine, copi la stringa e la incolli nel post, il risultato dovrebbe essere questo:

temporizzazionestarter.th.jpg

E’ un esempio di temporizzazione per attivare o disattivare lo starter.

I tempi impostati non sono effettivi per cui vanno settati alla bisogna, è giusto per farti vedere che basta poco, un po’d’impegno, per avere dei risultati.

Felipe

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Uh che bello !...non ci avevo pensato ad appogiarmi ad un sito di upload immagini.

ecco i link

1) schema elettrico molto ma molto pratico e pochissimo professionale (ma lo capiscono tutti).

http://img17.imageshack.us/img17/708/schemam.jpg

2) Prima raccolta di 4 fotografie

http://img513.imageshack.us/img513/8933/foto1r.jpg

3) Seconda raccolta di altre 4 fotografie

http://img14.imageshack.us/img14/1977/foto2rw.jpg

4) schema del software logo

http://img22.imageshack.us/img22/8354/logoproject.jpg

Cosi va bene ?

Saluti

Modificato: da Franco56
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Premetto che all'interno di questo forum mi sento un po' in difficolatà in quanto sono un hobbista di serie B, figuratevi quindi quanto sono lontano da un professionista.

Per essere un obbista di serie b devo dire che te la sei cavata bene: ho visto lavori di sedicenti elettricisti, con tanto di certificati, che a confronto fanno rabbrividire...

Penso tu abbia fatto bene a pubblicare il tuo lavoro, potrebbe dare spunti ad altri che si trovano nelle tue stesse condizioni e se anche copiassero tutto a te cosa ti cambia.

Tornado a bomba, ti consiglio comunque di riprogrammare il logo almeno per quanto riguarda l'avviamento sotto carico, le altre cose che elencavo sono marginali anche se utili, a mio avviso, quella dell'avviamento invece è necessaria se vuoi che il tuo gruppo non sia sollecitato eccessivamente.

Felipe

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Personalmente se qualcuno prende spunti o copia del tutto il progetto a me fa solo piacere anche perchè significa che almeno qualcosa di buono l'ho fatto.

Vedrò appena ho un pò di tempo di seguire i tuoi consigli anche perchè modificando il software del logo sono obbligato anche a modificare una piccola parte dell'impianto elettrico.

Tornando ai link che ho pubblicato mi rimane una perplessità: Essendo il sito ospitante gratuito, non è che dopo x giorni o x mesi le immagini vengono cancellate ?. Ho provato a cercare sul sito stesso ma non masticando molto l'inglese non ho trovato risponte al riguardo.

Qualcuno ne sa qualcosa ?

Saluti.

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le ventole servono solo per far circolare aria nel vano in cui si trova il gruppo in quanto e' chiuso per tre pareti in una piccola stanza 80*100 profondita 80 cm con l'uica aereazione possibile dallo sportello anteriore che ha una griglia il termostato serve solo a bloccare il gruppo qualora le ventole si fermassero e la temperatura del vano supera una soglia prefissata

presto pubblichero' le foto

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Questo

automatizzazionege.th.jpg

è quello che intendevo per automatizzazione minima di un gruppo elettrogeno in emergenza.

Funziona così:

Con presenza tensione di rete si aziona Q5 (Contattore rete)dopo 10s.

In mancanza di rete dopo 10s si diseccita Q5 (Contattore rete) e inizia la procedura di avviamento del gruppo, ovvero:

Si aziona il relè Q4 (EV carburante e massa avviamento) e in sequenza, il Q1 (Starter ON) se il motore è freddo;

Inizia il ciclo di avviamento motore tramite tre successivi impulsi al contattore Q3 (avviamento);

Alla partenza del motore, dopo circa 7s lo starter commuta in OFF azionando Q2;

dopo circa 10 secondi si diseccita Q6 (contattore GE).

Q4 (EV carburante e massa avv.) si disecciterà dopo circa 2 Minuti , con conseguente arresto del GE, per permettere la ventilazione del motore senza carico.

ALLARMI

Per malfunzionamento del gruppo sono previsti una serie di allarmi su Q7,ovvero:

Mancato avviamento al terzo tentativo, con visualizzazione di messaggio di errore;

Spegnimento inopportuno del gruppo, con visualizzazione di messaggio di errore;

Azionamento Interruttore emergenza.

E’ previsto anche un contatore di guasti resettabile tramite il pulsante I2.

L’allarme guasti è resettato anche in automatico col ritorno della tensione di rete, tranne il contatore. Questo permette al GE di provare a ripartire se tra una mancanza di tensione è l’altra non ci siano stati interventi di manutenzione.

COMANDI MANUALI

E’ previsto su I6 un pulsante di emergenza a fungo per l’arresto immediato del GE.

Su I7 un interruttore provvede all’avviamento del gruppo in presenza di rete senza la commutazione dei contattori rete/GE.

In caso di mancanza di rete durante la prova, si abilita la commutazione dei contattori Rete/GE.

CONTROLLO STARTER AVV.

Sono previsti due timer per il controllo della fase di riscaldamento (5m) e raffreddamento (2h) del motore per abilitare o meno l’azionamento dello starter.

CONTROLLO GE

Sono previsti due contatori con messaggio, uno per gli interventi di manutenzione, resettabile con I4 e uno per il consumo del carburante, resettabile con I3. E’ previsto inoltre un contaore funzionamento motore non resettabile.

Alcuni circuiti logici potrebbero sembrare inutili, e lo sono se il gruppo funziona correttamente, ma sono indispensabili ad evitare dei bug se ci fossero dei malfunzionamenti, o errori di gestione del GE da parte dell’operatore.

COMANDI AUTOMATICI

Sono previsti degli avviamenti programmati dopo ogni 160 ore di fermo gruppo e solo alle 10 di mattina, escluso la domenica. Questo permetterà un monitoraggio automatico del gruppo, la lubrificazione dei componenti meccanici e la movimentazione di quelli elettrici nonché la carica della batteria di avviamento.

Al momento non mi ricordo altro.

Per il cablaggio del quadro necessitano, come chiaramente indicato da Franco 56:

due relè presenza tensione;

due contattori con contatti ausiliari per interblocco elettrico;

servocomando per lo starter;

relè avviamento;

lampada allarme;

relè EV e Massa avv.;

pulsante reset;

interruttore Prova avvaimento;

Interruttore di emergenza a fungo.

Più tutta la minuteria necessaria.

I tempi settati sono etichettati con la lettera “V” per variabile e “F” per fissa, modificare quello fissi potrebbe compromettere il corretto funzionamento dell’apparato.

Felipe

Modificato: da FelipeGarcia
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Azz.... Felipe sei un mago!

Ho lavorato delle settimane per raggiungere il risultato che vi ho mostrato e tu in pochi giorni mi hai tirato su un progettino niente male.

Mi piacerebbe provarlo in simulazione ma in questo periodo non ho tempo per mettermi a copiare elemento per elemento da una immagine jpeg.

Se ti è possibile fammi avere via mail il file del programma e lo testerò volentieri, anche se come già specificato sopra non so quando potrò nell'eventualità renderlo operativo.

Grazie mille

Franco

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Sotto ad Inserisci il tuo messaggio troverai la casella Allegati + Browse. Cliccagli sopra e seleziona il file.

Spiacente ma 30k non sono sufficienti, il file pesa 250K.

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Spiacente ma 30k non sono sufficienti, il file pesa 250K.
Come spiegato nel link inserito da Livio puoi caricare l'immagine su un sito esterno e inserire il link, in questo modo non hai problemi di spazio.
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Come spiegato nel link inserito da Livio puoi caricare l'immagine su un sito esterno e inserire il link, in questo modo non hai problemi di spazio.

L'immagine l'ho già inserita, quello che mi si chiedeva era di inserire un file eseguibile...

Modificato: da FelipeGarcia
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Ragazzi! Buona Sera a Tutti! Sono nuovo nuovissimo!!!!!!!!!!! NON LAVATO CON PERLANA! Ho conosciuto il vostro forum oggi pomeriggio e questo topic particolarmente mi ha colpito per il bel lavoro di squadra che è stato fatto...

Un paio di premesse credo che siano fondamentali: ho iniziato a leggere il topic perchè vivo in un posto di campagna dove in inverno a volte nevica e la neve spesso butta giù qualche palo... risultato senza corrente per ore e ore... e quindi senza riscaldamento e menate varie.... come navigo?! come gioco?!?! no, scherzo.. ma di continuare a buttare via la cacciagione di tre freezer pieni mi girano... quindi avendo una cantina sotto la casa collegata al quadro elettrico sono un paio di anni che penso ad un utilizzo simile al vostro del mio generatore da 3kw però per illuminare casa e se sono in ufficio comunque per far funzionare freezer, frighi e riscaldamento...

Seconda premessa... il mio tentativo di creare un impianto come il vostro deve aspettare un qualcosa di fondamentale, ossia... L'IMPIANTO ELETTRICO IN CASA! eh già, mi devo trasferire nella casa della zia della mia fidanzata ma ho scperto che è tutta cablata con plastipiombo e ha una presa per stanza... un po poco direi.. quindi già che devo ancora andarci ad abitare lo rifaccio (o almeno provo, se no lo faccio rifare...)

Quindi è ovvio che il tentativo del gruppo lo dovrò posticipare a quando avrò fatto l'impianto...

ora sono in ufficio e ho dato una letta veloce, ma c'è un qualche passo o accorgimento che potrei fare o predisporre prima dell'inizio dell'impianto cosicchè possa essere avvantaggiato o facilitato durante il tentativo di collegare il gruppo?!?!

devo scappare.. ma voi non scappate per piacere che ho ancora un paio di domande da porvi!!

Grazie Mille, Gian. :thumb_yello:

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rieccomi... dunque, la mia situazione è questa... per ora ho usato il gruppo in diversi prati.. tutto a posto, ci collego stereo, lettore dvd, tv, caricabatterie vari per i cellulari e la sera ci attacco 3 faretti da 300W più alcune lampadine.. nessun grande problema ma le luci (sia faretti alogeni che lampadine) ballano... idem con dei neon che ultimamente alimento in un magazzino senza corrente elettrica (lo so, ho sbagliato, l'ho collegato direttamente ai neon bypassando qualsiasi protezione...).

Per precisare posso dire che tra le varie volte che ho utilizzato i faretti ho provato a metterci di mezzo pure un gruppo di continuità del pc... ma non è servito a nulla.. da quel poco che ho potuto capire nei vari topic che ho girato direi che il gruppo di continuità (non è da 2000€) non sta "dietro" alle variazioni di tensione del mio gruppo elettrogeno (neanche quello è da tanti soldi, mi sa che dovrò cambiarlo per poterlo utilizzare in casa) però volevo sapere se è corretto "l'obbligo" di dover posizionare delle specie di accumulatori (direi come quelli degli impianti fotovoltaici che però costano un'occhio della testa penso...)

Come nuovo per ora penso di aver già posto abbastanza problemi...

P.s. Io sono veramente ignorante in questo campo, spero di poter continuare a relazionarmi con voi su questo argomento.

Grazie Mille a tutti, Buona Notte!

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