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PLC Forum


Bjt Npn Come Interruttore - Il carico meglio tra emettitore e massa?


Marco__

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Salve, volevo una delucidazione se possibile.

Non sono un esperto di elettronica, però avevo bisogno di eccitare la bobina di una elettrovalvola (12V / 3A) attraverso un bjt npn (molto probabilmente utilizzero un darlington).

Il mio dubbio non è nel pilotaggio della base per mandare in saturazione l'integrato, ma dove posizionare il carico. Sui libri che ho di elettronica o guardando alcuni schemi in rete, il carico è sempre posizionato (per un NPN) tra alimentazione e collettore del BJT. Facendo così però, io avrei sempre l'alimentazione connessa al carico giusto? Non sarebbe meglio mettere il carico tra emettitore e massa avendo così l'alimentazione interrotta e non la massa?

Saluti

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Mirko Ceronti

E' una questione di scelte, io per esempio uso quasi sempre l' NPN col carico fra collettore e positivo di alimentazione, ovviamente in questo modo il carico si attiverà col livello logico "1" sulla base del transistor.

Usando il PNP (lecito anch'esso) hai il carico sì fra collettore e massa (come piace di più a Te), ma in questo caso per attivare il transistor serve il livello logico "0" sulla base, ovvero le condizioni si invertono.

Saluti

Mirko

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Intanto ti ringrazio mirko per la risposta.

Io più che altro ho bisogno di utilizzare un NPN per mandarlo in saturazione con il livello logico alto.

Solo che in termini di sicurezza non mi piace molto come configurazione. Suppongo però che mettendo il carico tra emettitore e massa, debba tenere conto per il calcolo della resistenza di base di una ulteriore caduta, o meglio, in sintesi:

Rb = (Vb - Vbesat - Re*Ie) / Ib

dove con Re * Ie ho indicato la caduta sul carico che ora è posizionato tra emettitore e massa.

E' giusta la considerazione?

Saluti

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devi inoltre tenere presente che i tarnsistor NPN sono noterolmente più commerciali, polto più robusti e con caratteristiche al limite migliori dei PNP, proprio a livello costruttivo, per una maggiore semplicità nei drogaggi, e per il materiale semiconduttore di base, che viene fissato sul contenitore ed appunto tipo N.

anche se rimane fattibilissimo ciò che hai detto, interrompendo la fase con il transistor, in caso di guasto, il transistor porterebbe comunque fuori la fase stessa.

comunque si può decidere di usare una o l'altra strada, valuta prima i componenti che hai a disposizione.

saluti.

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Perfetto. Intanto grazie per la delucidazione. E' comunque un cruccio mio personale di cercare se possibile di interrompere sempre la fase. Ho sempre timore che qualche "curioso" (per essere gentili rolleyes.gif ) metta le mani dove non le deve mettere quando realizzo gli impianti.

Sul fatto dell'PNP comunque ho riscontrato problemi su alcune schede, nel senso che a volte andava in interdizione e altre volte rimaneva sempre eccitato nonostante gli venisse fornito un segnale alto sulla base. Adesso se riesco a ritrovare quella scheda su cui ho avuto quel problema, semmai ve lo posto così mi spiego meglio perchè adesso non ricordo bene la problematica. So solo che era un fatto di saturazione del PNP. Una volta entrato in saturazione era possibile interdirlo nuovamente, poi per farlo ritornare in saturazione non andava. Occorreva staccare l'alimentazione della macchina per farlo ripartire. Poi come dico appena trovo quella scheda vi ridico meglio su un altro thread quale era il problema. L'unica cosa certa che mi ricordo è che la bobina del relè era tra alimentazione ed emettitore, ed il collettore era a massa. La bobina non aveva inoltre nemmeno un diodo antiparallelo.

Grazie a tutti.

Saluti

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Ti rimando a QUESTA discussione per la scelta del componente di commutazione, è un buon esempio di "criticità dei componenti". La bobina in questione è a 12Vdc 3A, come la Tua.

Condivido l'orrore di Mirko per il diodo mancante e approfitto per raccontare questa che è recentissima, di 2 giorni fa:

Un plc con uscite a relè, contatti 8A (resistivi), pilota la bobina di un teleruttore serie 3tf siemens, piccolo, bobina da 4w massimi. L'uso è frequente, anche 20 azionamenti al minuto. Comincia ad essere instabile, il contatto a volte fallisce, non chiude. Sulla bobina nessuna protezione. Collego, per curiosità, una lampadina spia da 130v (avevo quella a portata di mano) in parallelo alla bobina del teleruttore e, quando il contato del plc si chiude, la lampadina si accende appena, come è giusto che sia, ma quando il plc apre il contatto... la spia si accende al massimo con un lampo ohmy.gif !!! Ogni volta che apre il contatto del relè. Ho innestato un 1n4007 nei fori del teleruttore dedicati al soppressore e... sparito!!! Niente più lampo. Una dimostrazione "lampante" della extratensione inversa di circa 100v o più, prodotta dall'induttore che si è "mangiata" i contatti del relè. Probabilmente un semiconduttore sarebbe defunto prima... . Sempre per risparmiare 'sti 4 spiccioli....he?! mad.gif

In genere con PNP si da alimentazione positiva all'emettitore e il carico tra collettore e negativo.

Ciao

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Grazie mille Mariano. Proprio interessante questa discussione smile.gif .

Avendo una tensione di alimentazione che mi oscilla tra gli 11.9 e 12.3 max, leggendo la discussione forse il darlington non è l'ideale avendo cadute di tensione un pò elevate.

Forse è il caso che mi butti su un mosfet. Non mi sembra sia più complicato pilotarlo. Io conosco gli IRF540. Ma per il pilotaggio sul gate devo calcolare la resistenza in funzione della tensione di soglia Vgs sat che mi fornisce il datasheet e la corrente di carico max della mia elettevolavola ?

Il fatto di non mettere un diodo in antiparallelo a carichi fortemente induttivi è proprio una cosa che non concepisco considerato il costo irrisorio. La legge di Lenz parla chiaro (è un principio di azione e reazione elettromagnetico).

Infatti... mad.gif

Saluti

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Mirko Ceronti

Magari Mariano !

Invece il dubbio che mi attanaglia è un altro.....! mad.gif

Se fosse per un principio di speculazione (ovvero uno spreco travestito da risparmio) non lo giustificherei di certo, ma....lo capirei.

Invece temo si tratti di INCOMPETENZA allo stato fondamentale; ovvero non lo mettono o perchè non conoscono il fenomeno del colpo d'ariete induttivo (tanto per fare una similitudine idraulica) o perchè lo ritengono un optional del tipo : Anche se non c'è è lo stesso.

Lo stesso il cavolo !!!!

Per Marco : Prendi il tuo IRF 540, cacciagli in serie al Gate una 10 Ohm e pilota sul Drain il Tuo carico in Pull-Up a 12 Volt.

Poi (Importantissimo) metti tra Gate e Source (GND) una resistenza da 1K !

Quindi aggiungi un'aletta di raffreddamento che mi pare il minimo, (sale e pepe quanto basta laugh.gif ) e vai tranquillo.

Ciao

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Ciao, Questo piccolo documento spiega meglio di me come pilotare il mosfet, poi sei in condizione on / off, quindi ancora meglio... .

Però sei sicuramente modesto e sicuramente più competente di molti "progettisti" di quadri per automazione! biggrin.gif . La legge di Lenz non sanno cosa sia, ma nemmeno riescono ad applicare l'enunciato che "nulla si crea nulla si distrugge e tutto si trasforma" e "tutto comunque tende all'equilibrio, in fisica" ph34r.gif .

Per Mirko

biggrin.gif

Non è un dubbio, ma una certezza!!! Ma sai quante sassate ci tirano adesso????

Concordo con Te e ne ho la prova ogni volta che leggo certi messaggi e mi trovo di fronte a persone che pretendono di fare automazione senza avere nemmeno le basi teoriche della legge di ohm, che bene o male ti porta a capire gli elementi che stai maneggiando, la tensione, la corrente e gli annessi e connessi. Il resto è fisica... .

Ciao!!!!

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Perfetto! Proprio quello che avevo in mente.

Grazie mille Mirko.

Ringrazio Mariano per il file che mi ha allegato. Proprio quello che mi serviva. Troppo gentile.

tongue.gif Bè, sicuramente di cavolate ne ho fatte anche io, però diciamo che cerco sempre di usare la testa prima di fare una cosa, soprattutto se non sono sicuro di quello che sto facendo. E ci studio sopra prima di operare.

Poi se ogni tanto ci sono degli esperti del settore come voi a cui posso chiedere qualche suggerimento... Bè, non è affatto male! smile.gif

Grazie ancora di tutto.

Saluti

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sono d'accordo con tutti voi riguardo a chi lavora nel campo elettrico ed elettronico, non conoscendo le basi su cui poggia il loro lavoro.....non sono in grado di vedere più in la di quanto hanno sempre fatto, senza chiedrsi perchè l'hanno sempre fatto così.

però intendevo aggiungere anche un'altra cosa, mi è stata detta da un mio amico che progetta schede di professione:

----mi richiedono di progettare una scheda con un componente al limite, in modo che ogni tanto salti, così si fa assistenza sul prodotto----------------

ogni commento è superfluo. wub.gif

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ù

questo si fa dall'inizio dei tempi.Solo poche cose (quele la cui rottura puo provocare perdite di vite umane come per esempio il mozzo delle ruote delle macchine) vengono rpogettate a vita infinita.Prima o poi dovrai riparare anche il tuo LCD.

Il diodo in antiparallelo che spesso non trovi in configurazioni induttive, non c'è perche il mosfet utilizzato o il darlington o il normale bjt possiedono un diodo "affogato" con tecnica epitassiale all'interno del chip del componente.Sostanzialmente è già integrato nel componente un diodo con catodo sul Drain.Ecco perchè non lo trovi in antiparallelo alle bobine.

Le soluzioni con il diodo a vista in parallelo alla bobina sono al giorno d'oggi ingombranti e esteticamente fastidiose.wink.gif

Modificato: da hello
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