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Condensatori Al Tantalio


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Ciao a tutti spesso mi capita di vedere in microelettronica dei comssatori gialli rettangolari o quadrati con su scritto 107 c da un lato una linea.So che sono polarizzati vorrei qualche delucidazione da voi.se possibile e se c'è qualche tabella di classificazione!!si possono paragonare piu a elettrolitici o a ceramici?grazie a tutti :-)

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Ciao Riccardo il.riferimento era per capire se hanno usura come gli elettrolitici oppure sono completamente differenti??? Potete darmi un po di info ??Possono essere.rimpiazzati solo dagli stessi?? Come vengono classificati?grazie per le risposte! :)

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Riccardo Ottaviucci

Rispetto ai condensatori ad alluminio hanno una capacità più stabile e accurata, minori corrente di perdita e bassa impedenza alle basse frequenze. A differenza dei primi però, i condensatori al tantalio non tollerano i picchi di sovratensione e possono danneggiarsi, a volte esplodendo violentemente, cosa che avviene anche qualora vengano alimentati con polarità invertita o superiore al limite dichiarato. La capacità arriva a circa 100 µF con basse tensioni di lavoro,max 25V.

Nell'elettronica di consumo non sono quasi più utilizzati.

Se vuoi documentarti di più sui condensatori polarizzati leggi questo documento

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
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In aggiunta all'ottima spiegazione di Riccardo c'è da ricordare che i costruttori di questi componenti consigliano, con note scritte in piccolo come le assicurazioni :wacko:, di mettere in serie un resistore di basso valore. Non ricordo bene ma credo che si aggiri attorno agli 0.3 ohm / 1V

di tensione applicata.

Lo scopersi casualmente molti anni fa. Avevo adottato, per motivi di spazio, questi comoinenti per filtrare le alimentazioni su alcune schede. Venivano "a fagiolo" proprio per i pregi segnalati da Riccardo. L'apparato era un sintetizzatore di frequnza per un RX-Tx della benemerita.

Previdi dei condensatori 100uF/35V con tensione di 30 V; credevo dia verne a sufficienza di margine.

Poi pian pianino iniziò la moria; scoppiavano come mortaretti dopo alcuni spegnimenti e riaccensioni. Essendo un apparato in via di sviluppo, su cui stavo lavorando, di accensioni espegnimenti ne capitavano parecchi in una giornata.

Dopo un po di tempo passato asostituire i condensatori, mi studiai bene i data sheets e scoprii l'arcano. Misi in serie un'induttore, sfruttando anche la piccola resistenza dellos tesso. Improvvisamente gli scoppi terminarono.

Da quel momento li uso praticamente solo per filtrare le alimentazioni degli operazionali perchè in serie metto sempre una 33 ohm con lo scopo di migliorare il filtraggio.

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Ok grazie mille per queste preziose info!!!Livio volevo chiederti per mettere in serie una resistenza in serie un estremità la la dissaldi dalla pista e la colleghi con la.resistenza??per non farlo staccare usi della colla a caldo?? :-)

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Penso che la resistenza non vada posta in serie al condensatore, altrimenti si perde la sua efficacia, ma in serie all'alimentazione da filtrare.

Poi il condensatoe va posto piu' vicino possibile al punto da filtrare. (a volte si posiziona proprio sui piedini dell' IC)

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Patatino scusa, ma quello che affermi potrebbe prestarsi a fraintendimenti.

Penso che la resistenza non vada posta in serie al condensatore, altrimenti si perde la sua efficacia, ma in serie all'alimentazione da filtrare.

Se metti il condensatore come filtro sulla linea di alimentazione la resitenza risulta essere in serie al carico, per la componente continua, ed in serie alla capacità verso massa, per la componente alternata. La resistenza è altresì in serie al condensatore nella fase di carica e scarica del medesimo, limitandone la corrente. Almeno questo secondo le leggi dell'elettrotecnica.

Poi il condensatoe va posto piu' vicino possibile al punto da filtrare. (a volte si posiziona proprio sui piedini dell' IC)

Questo non è sempre vero.

Se realizzi, come dovrebbe essere d'obbligo, un filtraggio generale la capacità va posizionata immediatamente all'ingresso dell'alimentazione. Anzi la buona regola vuole che si metta un'induttore in serie connesso direttamente all'ingresso, seguito immediatamente dal condensatore, così da realizzare il classico filtro a "L" rovesciata.

Quando ero molto giovane ed ero impiegato nei laboratori di ricerca dell'Olivetti vigeva una regola scritta: per ogni alimentazione che intrava in una scheda dovrava essere prevista un'induttanza ed una capacità di filtro. posizionate immediatamente a ridosso del contatto della scheda. Ma allora le aziende lavoravano per progettare prodotti massimamente affidabili, i costi venivano valutati solo dopo che uil prodotto aveva superato tutti i test. A questo punto l'ingegnerizzazzione lavorava per ridurre i costi di produzione, mantenendo costante la'ffidabilità.

Modificato: da Livio Orsini
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