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PLC Forum


Approccio Sviluppo Sw Per Un Impianto - Tecniche di approccio per sviluppare sw per impianti


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Inserito:

Ciao a tutti,

mi rivolgo a tutti coloro che sviluppano sw per impianti, linee automatiche,stazioni ecc.....

Vorrei conoscere che tipo di approccio usate prima di sviluppare il sw, al fine di avere un codice chiaro e flessibile a modifiche:

- come scomporre il ciclo in fasi (reti di petri e tecnica batch)

- come dividere il programma in blocchi OB,FC,FB,DB ecc..... (ciclo automatico,manuale,allarmi,comandi uscite,memorie di posizione,ecc.....)

-comandare EV monostabili e bistabili

-usare merker ritentivi oppure no

capisco che ognuno ha un proprio modo di approccio e sviluppo ma apprezzerei molto suggerimenti e confronti!

Inoltre vi chiedo se esistono già tutorial, libri,appunti o materiale in genere!

GRAZIE E BUON LAVORO!!! :)


Inserita:

Poni un problema a cui testi di centinaia di pagine non danno risposte univoche.

Ti posso riassumere come sono abituato a lavorare io.

Eseguo l'analisi del sistema dividendolo in macrofunzioni e stabilendo così la strategia generale di controllo. Poi suddivido ogni macrofunzione in funzioni applicando al metodologia precedente, Contunuo ad approfondire l'analisi fino ad arrivara ad un'analisi dettagliata, quasi a livello d'istruzione.

Questa tecnica è conosciuta come analisi deduttiva o top - down.

Al termine ripeto l'analisi al contrario, cioè partendo dall'analisi dettagliata, con la tecnica di analisi induttiva o bottom - up. Lo scopo di questo secondo passo è la verifica della validità della prima analisi e, contemporaneamente, la ricerca della portabilità di funzioni precedentemente sviluppate e consolidate.

Ovviamente questa metodologia non la applico sempre e comunque. CI sono problemi talmente semplici e talemte noti che mi permettono di saltare la quasi totalità dei passi.

Io non ho mai usato reti di PETRI (mi stanno antipatiche :) ) e faccio pochissimo uso dei diagrammi di flusso. Preferisco l'analisi ragionata.

Adotto una sorta di dizionario per determinare gli acronimi mnemonici della variabili. In questo modo determinati nomi indicano in modo univoco la funzione svolta dalla variabile. Chiarisco con un esempio. Se, rileggendo dopo anni un programma, incontro una variabile di nome "FLG_rmp_vel" so con certezza che è il flag che, se vero, indica che attiva la funzione "rampa di velocità". Questo perche le 3 lettere maiuscole "FLG" indicano la funzione e tipo di variabile (BOL per booleana, INT per intero, FLT per float, etc.) mentre le minuscole sono acronimi standard di due variabili molto usate

Inserita:

Grazie Livio del suggerimento!

Puoi indicarmi tutorial, libri,appunti o materiale in genere cosi confronto i diversi approcci!

Inserita:

Tutti i testi relativi alle tecniche di programmazione, indipendentemente dal linguaggio, danno indicazioni sulle tecniche di analisi. Poi ci sono i vari tutorial specialistici sui linguaggi da cui estrapolare informazioni. Bisogna armarsi di pazienza e ricercare

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