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PLC Forum


Plc Saia


Fabio_16

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Cristina Fantoni

Il Graftec di Saia e' quello che la IEC 61131-3 chiama SFC -Sequential Function Chart-. ;)

E' il Grafcet di Scheneider.

Mi pare che anche Step7 di Siemens possa programmare in questo modo con l'aggiunta di un tool (naturalmente a pagamento). :ph34r:

:wub:

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Roberto Gioachin

Graftec di Saia permette di rappresentare graficamente Passi e Transizioni, anche se questo linguaggio (o istruzioni come semplicisticamente qualcuno le definisce), è presente in molti PLC, sono ancora pochi quelli che permettono di programmare direttamente in modo grafico.

Lo stesso Siemens S7-200 infatti dispone di istruzioni "SFC" ma utilizzabili solamente in IL o Ladder.

Una apparecchiatura con caratteristiche quasi come SAIA, è Fpwin-pro di Nais

Roberto

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Grazie per le indicazioni !

Mi chiedo come un sistema simile sia così poco considerato. Specialmente da siemens che presumo sia tra i PLC più diffusi. La struttura a step e transizioni facilita notevolmente la gestione di allarmi e avarie nel cciclo di funzionamento della macchina.

Ciao.

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Roberto Gioachin

Concordo pienamente con te, anch'io utilizzo molto la programmazione a passi, ottenendo notevoli vantaggi, anche perchè il PLC non esegue il programma negli step che non sono attivi, risparmiando tempo sulla elaborazione del programma, inoltre si possono realizzare sequenze complesse, senza perderne il controllo.

Considera comunque che la programmazione "SFC" è più diffusa in Giappone che in Europa.

Roberto

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Io ho chiesto il Grafcet al primo giorno che lavoravo co Siemens, ma il rappresentate stesso me lo ha sconsigliato perchè diceva che il compilato occupa un sacco di memoria, rendendo quindi necessario l'utilizzo di cpu costose (da minimo 128kb di memoria in su).

Quindi mi tocca lavorare a contatti ed AWL :( .

E' un vero peccato perhè il Grafcet sarebbe l'ideale per fare macchine sequenziali e soprattutto dà una "leggibilità" al programma che non ha eguali.

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Ciao a tutti

Io uso un sistema "grafcet fai da te" nei cicli ripetitivi e mi trovo molto bene ; se volete dare un occhiata avevo postato un esempio su Plcforum Old .

Non serve nessun pacchetto aggintivo (solo AWL) e si puo' adattare a S7-300 ; lo uso anche sul S7-200.

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Comprendo sicuramente i vantaggi di un linguaggio di programmazione rispetto ad un altro, a seconda dei casi. Vorrei però far riflettere tutti sul fatto che si tratta di semplici convenzioni. Realizzare un programma a passi per un PLC è una stupidaggine, indipendentemente dal tipo di editor utilizzato.

Pur tralasciando tecniche che utilizzino task multiple e subroutine, è così difficile mettere un "semaforo" davanti ad una sequenza LD o ST per eseguirla solo quando è necessario? :blink: Con un'istruzione di salto dopo il semaforo, si può anche risparmiare tempo ciclo quando il suddetto è "rosso".

Riguardo poi alla leggibilità del programma, posso dire che a mio avviso dipende quasi esclusivamente dalla capacità del programmatore di strutturare adeguatamente la sua applicazione. Una buona architettura di base e una sapiente gestione dei simbolici e dei commenti rende leggibile anche il software più complesso. Per quanto mi concerne, impegno la maggior parte delle mie risorse di tempo nella compilazione del database variabili delle mie applicazioni... il programma vero e proprio di solito è la parte divertente. Commentando tutto il commentabile aumento i costi ma guadagno la certezza di riprendere in mano la situazione quando - anche molti anni dopo - dovrò revisionare il software.

Ciao.

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Sicuramente FranSys , ma insito nel fatto che sia un sistema molto più intuitivo e più semplice da riprendere in futuro . E metto un punto a favore di Saia ricordando che in un programma si possono combinare entrambe le logiche di programmazione , sfruttando quindi pregi e vantaggi di una e dell'altra.

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Cristina Fantoni
Considera comunque che la programmazione "SFC" è più diffusa in Giappone che in Europa.

Su dove e quanto sia utilizzato adesso questo sistema non sono informata, ma sta di fatto che GRA.F.C.E.T. (GRAphe Fonctionnel de Commande d’Étapes-Transitions) e' nato in Francia alla fine degli anni '70. :huh:

Tant'e' che fino a pochi anni fa la quasi totalita' della documentazione su questo sistema era in lingua francese, proveniente da atenei francesi o canadesi.

E metto un punto a favore di Saia ricordando che in un programma si possono combinare entrambe le logiche di programmazione , sfruttando quindi pregi e vantaggi di una e dell'altra.

Altre marche, per esempio =S= ti da' la possibilità di metterne insieme 4 di logiche di programmazione... quanti punti mettiamo? :ph34r:

Inoltre la programmazione del Saia ha indubbiamente alcuni vantaggi, ma ha anche tante spine... :(

:wub:

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antonellofiore@virgilio.it

Salve, conosco i Saia e penso che siano i PLC più "comodi" da usare,inoltre il graftec permette una programmazione più semplice e leggibile e permette l'individuazione del guasto su una macchina in tempi più brevi.Secondo me potrebbero essere più diffusi di quanto lo sono attualmente

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Roberto Gioachin
Comprendo sicuramente i vantaggi di un linguaggio di programmazione rispetto ad un altro, a seconda dei casi. Vorrei però far riflettere tutti sul fatto che si tratta di semplici convenzioni

Vorrei ritornare alla considerazione iniziale, non si tratta di riuscire o meno a realizzare delle sequenze, in realtà chiunque ci riesce, che si tratti di usare Siemens o A&B. Si tratta invece di avere a disposizione un tool che permetta di rappresentare graficamente la sequenza che si stà realizzando.

Quando si realizzano sequenze molto complesse e molte sequenze parallele, per esempio, diventa molto più facile monitorare e fare il debug di una applicazione realizzata con un sistema che la rappresenti graficamente.

Chi ha usato Saia comprende bene quello che dico.

Sono daccordo poi che Saia ha anche delle note dolenti, ma per quanto riguarda "SFC" è decisamente uno dei più performanti.

Roberto

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Mi chiedo quali sono le note dolenti ? Da tempo uso saia e devo dire che mi trovo decisamente bene.

E come altri mi chiedo perchè siano poco diffusi ?

Programmatori saia venite allo scoperto !!

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Io lavoro tantissimo utilizzando il Grafcet all'interno del PL7 di Schneider e mi trovo alla grande.

Certo porta via una bella fetta di memoria per la gestione della parte grafica, ma poi ti semplifica le cose in maniera esagerata all'atto della messa a punto e/o ricerca guasti.

Non conosco SAIA ma certo questo tipo di programmazione non dipende dalla Marca del PLC, come dice Cristina e' stato sviluppato negli anni 70/80 dagli atenei francesi, poi dopo mooolto tempo fu introdotto come standard (vedi IEC61131).

Altre marche, tipo Siemens, ti fanno pagare un pacchetto aggiuntivo x utilizzare SFC, altre te lo danno gratis... altre non lo prevedono nemmeno e se vuoi puoi "ricostruirti" un sistema simile utilizzando una serie di memorie interne, ciascuna x ogni fase...

Diversi anni fa volevo utilizzarlo col PS316 della Klockner Moeller, ma il rappresentante mi disse che si trattava di una cosa poco utile e difficile da usare :blink: ...

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