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Chiarimento Sui Magnetotermici?


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Perchè dovrebbe?

Perchè così dice la curva.

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E' chiaro che con 1,25*In si è al limite di intervento, basta poco per ritardare o anticipare anche di ore, l'interveto. Temperatura ambiente <30°C può ritardare di parecchio, forse di decine di ore.

Poi molto dipende dalla tolleranza dell'apparecchio sotto controllo. Le curve so 2 proprio per dare i margini di tolleranza.

Se l'apparecchio si trova la limite superiore di tolleranza potrebbe anche non intevenire con 1.25.

per avere un intervento certo e sicuro in tutte le condizioni è necessario che la corrente sia >1.5*In

Modificato: da Livio Orsini
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La curva che hai postato secondo me va bene per capire il comportamento della parte magnetica perchè per quanto riguarda la termica permangono i limiti 1,13xIn e 1,45xIn alla temperatura di taratura del MT. Perciò concordo sulla seconda parte del tuo intervento, con 1,5xIn dovrebbe intervenire contando che la temperatura ambiente di 20°C è migliorativa rispetto a quella di taratura che immagino sia di 30°C.

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La curva che hai postato secondo me va bene per capire il comportamento della parte magnetica

Assolutamente no! Quella è la curva di una termica "C".

La CEI 23 -3 (domestica) prevede interveti della termica tra 1.13*In e 1.45*In, mentre la CEI EN 60947-2 (industriale) pone i limiti a 1.05* In e 1.3*In.

Il tempo convenzionale vale 1h per In < 63A e 2h per In ≥ 63A.

Come vedi 1.25 * In è un valore che cade nella zona indefinita, di indecisione.

Molto dipende dalle caratteristiche ambientali e dalla tolleranza dell'apparato sotto prova.

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Mirko che tensione CI hai tra i morsetti a valle

Ci sarà la tensione d'ingresso meno la cdt ai capi dell'interruttore.

E' da chiedersi con quale tensione d'ingresso effettua la prova, visto che il carico è uno spezzone di rame che avrà una resistenza di qualche milli ohm. ;)

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e' un sistema efficace e a basso costo che ho sempre utilizzato anch'io.

Un variac e un grosso trafo, 220v primario che ho fatto riavvolgere il secondario a pochi volt ma sopratutto con una sezione maggiore possibile.

non è una questione di tensione ma di pura corrente. tenere presente che la sezione dei cavi e dei morsetti deve essere adeguata alla corrente.

nel lavoro usavo un sistema simile con due grossi cavi flessibili e due pinze per i controlli sui grossi ta dei quadri MT e BT. con le pinze andavo a fare

un collegamento monte-valle del ta e poi con il tester seguivo la catena di misura. Attività di manutenzione in opera da fare TASSATIVAMENTE con i quadri in sicurezza

La messa a terra di sicurezza da un lato, delle sbarre che supportano i ta non creano problemi in quanto il collegamento in corto circuito del trafo generatore si chiude sul ta.stesso

poi pinza amperometrica sul lato primario e tester sul secondario del ta. L'amperometro disegnato da mirko, (in genere una pinza amperometrica) deve essere adeguato come scala alla corrente

di prova.

Attenzione che con questo sistema si possono raggiungere anche diverse centinaia di ampere sul secondario, dipende dal tipo di trafo e dalla posizione del variac, è pertanto

possibile anche danneggiare o distruggere l'apparecchio in prova. Gli ampere sono REALI. In un occasione avevo un trafo in grado tranquillamente di superare i 250A avevo costruito una

saldatrice artigianale di prova.

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Basta partire con il variac a zero e salire gradualmente osservando l'amperometro.

Conoscevo un "tecnico" che partiva sempre con il variac al massimo. mise in orbita i primi satelliti artificiali precedendo russi e americani. :superlol:

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Basta partire con il variac a zero e salire gradualmente osservando l'amperometro.

ok sempre a zero.

devi conoscere bene il tipo di trafo che usi, se del tipo artigianale, se il trafo da parecchi volt al secondario come rapporto di trasformazione,

lo spostamento di pochi gradi del variac può creare variazioni notevoli di corrente.

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devi conoscere bene il tipo di trafo che usi, se del tipo artigianale, se il trafo da parecchi volt al secondario come rapporto di trasformazione,

lo spostamento di pochi gradi del variac può creare variazioni notevoli di corrente.

Infatti.....proprio per ovviare a questo inconveniente, il dispositivo che ho realizzato per il mio laboratorio, prevede anche l'inserimento di una lampadina da 220 volt 25-40-60-100 Watt (all'occorrenza) in serie tra cursore del variac, e primario del trasfo 220-1 Volt, per mitigare la troppa "effervescenza" delle variazioni appena si tocca la manopola.

Ovviamente ciò limiterà la corrente massima prelevabile all'uscita, ma addolcisce di molto la repentinità delle variazioni.

In 2 parole.....migliora la risoluzione.

Poi, io ho un trasfo da 1 volt in uscita, e quindi non c'è malaccio, ma se come dice Adelino, si usa un trasfo che dà anche "della tensione" oltre che della corrente, allora il problema si accentua.

Saluti

Mirko

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Mirko una volta o l'altra devo venire a trovarti. Devi avere un laboratoria attrezzato che è una favola. Peccato che siam distanti più di 300 km. :(

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La CEI 23 -3 (domestica) prevede interveti della termica tra 1.13*In e 1.45*In, mentre la CEI EN 60947-2 (industriale) pone i limiti a 1.05* In e 1.3*In.

Il tempo convenzionale vale 1h per In < 63A e 2h per In ≥ 63A.

Prendo atto del test, avevo preso in esame le curve dei costruttori nel post dove avevo scritto della corrente di 18A..ma la curva di intervento, per la parte che riguarda la temperatura può dettare range molto elevati....ma a ragione di logica, le temperature indicate sono quelle dell'ambiente di posa, che dovrebbero essere vicine a quelle intrinseche del modulo MT, che può anche essere nettamente superiore a quella ambiente se sottoposto a corrente elevata per un tempo prolungato; il moduilo MT, ha una resitenza di apssaggio, che è quella che promuove la potenza dissipata, e di converso la temperatura del modulo.

A casa non ho attrezzatura idonea per eseguire un test del genere.

Solo una volta, ho appurato dell'interventoi istantaneo di un C3A Merlin - 3Ampere - associato ad una pompa che era bloccata e promuioveva una corrente di 6A; quindi 2 In.

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Molto dipende dalle caratteristiche ambientali e dalla tolleranza dell'apparato sotto prova.

Ragionandoci sopra, è chiaro che il valore 1,25 In relativo all'intervento è vincolato alla temperatora delle barrette bi-metallo, che non possiamo sapere con certezza a che temperatura si trovano al momento della sovracorrente transitoria. probabilmente avevo preso in esame una curva ove la temperatura ambiente era un parametro limite come 45°.

Modificato: da Elettroplc
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Mirko una volta o l'altra devo venire a trovarti. Devi avere un laboratoria attrezzato che è una favola. Peccato che siam distanti più di 300 km. :(

Sarebbe un onore per me Livio,oltre che un piacere

cavolo davvero che bel laboratorio, e che bello avere tutte le conoscenze che avete voi complimenti! :smile:

Beh se vuoi gustarti una sbirciatina.....eccotelo al completo ;)

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Saluti

Mirko

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Hai un bel laboratorio...ho notato che hai degli strumenti posati in sacatola di derivazione, quelli in alto...probabilemtne erano kit preassemblati..ti sei cimentato anche nell'autocostruzione..?

Io vorrei invece un bel oscilloscopio compatto con schermo LCD...di quelli moderni...

Quella pinza delle Fluke in foto che range di lavoro ha in corrente..?

Modificato: da Elettroplc
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Hai un bel laboratorio...ho notato che hai degli strumenti posati in sacatola di derivazione, quelli in alto...probabilemtne erano kit preassemblati..ti sei cimentato anche nell'autocostruzione..?

Grazie :smile:

Dunque quelle scatole di derivazione che vedi, GW 44206, 44207, e 44208 sono tutte con all'interno circuiti rigorosamente autoprogettati ed autocostruiti....nessun Kit quindi.

Quella pinza delle Fluke in foto che range di lavoro ha in corrente..?

Quella pinza ha un range sia in DC che in AC di 2000 Ampere R.M.S.

Saluti

Mirko

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Grazie :smile:

Dunque quelle scatole di derivazione che vedi, GW 44206, 44207, e 44208 sono tutte con all'interno circuiti rigorosamente autoprogettati ed autocostruiti....nessun Kit quindi.

^^^

Allora ti sei cimentato nell'autocostruzione pura e propria...? complimenti..! di norma tutti prendono i kit delle riviste...come quelli di nuova elettronica e similari.

Hai fatto bene a prendere una Fluke le legge anche la corrente DC....è utile...io ne ho una Fluke per le correnti AC, ed una USAG che legge le correnti DC.

Interessante il range di 2000A .....probabilmente, ma è un mio parere personale, la predetta potrebbe avere una accuratezza maggiore per le correnti elevate sopra i 100A; una volta vidi una rivista di elettroncia dove c'era un test comparativo tra molte pinze amperometriche in commercvio, tra cui Fluke e HT, peccato che non l'ho presa...!

Io come strumentazione di laboratorio, non ho nulla di proprio..a parte un piccolo alimentatore..

Modificato: da Elettroplc
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Interessante il range di 2000A .....probabilmente, ma è un mio parere personale, la predetta potrebbe avere una accuratezza maggiore per le correnti elevate sopra i 100A;

E' quello che pensavo anch'io quando la acquistai.

Ed invece rimasi letteralmente sbalordito, quando misurando 0,5 Ampere su una delle 3 fasi di un piccolo motore asincrono, rilevai che un amperometro fisicamente in serie al filo tagliato, forniva la medesima indicazione..... :o:o:o

Saluti

Mirko

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Incredibile!! ...per una pinza con un range di 2000A....la Fluke è certamente un riferimento qualitativo quasi assoluto per chi lavora in questo settore.

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