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Libretto Di Impianto Elettrico...


remo williams

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Maurizio Colombi

E tu ritieni di eliminare tutte le incombenze relative all'uso e manutenzione dell'impianto elettrico, con un liberculo di qualche pagina? Ci vorrebbe un enciclopedia!

se volete vi racconto tutti gli aneddoti che volete, ma tenete presente che una abitazione civile non va in mano ad un tecnico.

Ho clienti che, dopo tanti anni, non hanno ancora capito:

che quella chiavetta di plastica nera appesa da qualche parte.... serve a sbloccare i "pistoni" del cancello elettrico,

che al campanello senza fili..... vanno cambiate le batterie,

che se non c'è "corrente" in casa...... oltre al contatore ed al "salvavita" bisogna alzare anche la "levetta nera" che c'è da parte al contatore,

che se non c'è "corrente" in casa...... il cancello elettrico non funziona nemmeno con la chiavetta che c'è sul pilastro,

che se non si vede RAI1, non si vedono nemmeno RAI2 e RAI3...... magari si vedono CANALE5, RETE4 ed ITALIA1,

Altro che libretto!

da citare così a mente, ma un utente medio, come fa a sapere che deve ad esempio: sostituire i rilevatori di gas ogni tot, verificare i differenziali ogni tot, verificare l'illiminazione di sicurezza ogni tot, eventuali pile ogni tot, scaricatori di sovratensione, e poi,

e' scritto chiaramente sul manuale di uso e manutenzione dell'apparecchio che IO consegno sempre al cliente con preghiera di conservarlo e magari di leggerlo!

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remo williams

Volutamente Anonimo,non metto i dubbio l evolversi egli impianti con,relativi aumenti di eventuali problematiche.

Come facciamo ad obbligare(!)l utente medio,del appartamento x,a effettuare manutenzione?

Ho pochi mesi fa,rifatto un laboratorio per un gruppo di ingegneri che testano materiali,di vario tipo.

Bè,posso garantirti che l ing capo,mi ha fatto tribolare per fare un impianto come dico io..

Appuntava l attenzione su palesi menate,mentre io insistevo nell installare spd e cosucce un po' più serie...

Il tutto condito a una certa faciloneria nel giudicare l impianto elettrico in genere...cosa che mi ha alquanto indispettito...

Questo,per rimarcare,il modo in cui,è vista l installazione elettrica e,il suo esecutore...

Sui punti 3 e 4,deltuo post,con me,sfondi una porta aperta.

Ti dico in più,che io sono prolibretto,ma,a condizione che,non sia obbligatorio,che economiamente,non sia carico dell utente finale,o almeno non in parte.

Come lo organizzerei io?

Elenco comunale di cittadini ben disposti verso la propia sicurezza e,diciamo,una volta ogni 2 o 3 anni si fa questa specie d ispezione con annessa timbratura ed eventuale miglioria dell impianto.

Per non far torto a nessuno,gli elettricisti gestiranno la cosa a cicli.Un anno Tizio,l anno dopo Sempronio e cosi via...

Modificato: da remo williams
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Volutamente Anonimo

E tu ritieni di eliminare tutte le incombenze relative all'uso e manutenzione dell'impianto elettrico, con un liberculo di qualche pagina?

e' scritto chiaramente sul manuale di uso e manutenzione dell'apparecchio che IO consegno sempre al cliente con preghiera di conservarlo e magari di leggerlo!

premesso ceh al momento non ho letto come deve essere costituito il libretto di impianto ma, potrebbe darsi che sia fatto esattamente così.

Magari c'e' chi non lo fa.

Magari c'e' chi raccoglie tutti i documenti in un contenitore con un minimo di targhetta.

C'e' anche hoi prende i documenti sudcici da cantire li mette in un saccetto del supermercato, li da al cliente e dice, "tieni è quello che ti meriti".

Come facciamo ad obbligare(!)l utente medio,del appartamento x,a effettuare manutenzione?

Non mi sembra il topic.

Non saprei cosa risponderti, perchè la risposta sarebbe. sposizionata.

Si sta parlando di un impianto di un appartametno popolare da 40 mq in cui il proprietario ci abita?

O si sta parlando di un edificio ad uso, bho semi terziario, che il proprietario affitta a terzi?

In questo momento non ho una opinione, a me sembra che per un edificio in cui ci vive il proprietario stesso sia una forzatura obbligarlo ad delle manutenzioni periodiche.

Ti dico in più,che io sono prolibretto,

Io al momento preferisco. . non parteggiare.

Diciamo che a volte mi trovo spesso nei panni del committente, e un minimo di documentazione per l'uso sarebbe necessaria.

O si è die tuttologi

O ritrovarsi come si imposta un orologio programmatoare di una certa marca, oppure come si sostitusice un spd di un'altra marca moltiplicato per enne costruttori è un vero macello.

Nel mio caso, ricevere una documentazioni conclisiva completa e ben riepilogata, sarebbe una vera manna.

Modificato: da Volutamente Anonimo
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Si sta parlando di un impianto di un appartametno popolare da 40 mq in cui il proprietario ci abita?

O si sta parlando di un edificio ad uso, bho semi terziario, che il proprietario affitta a terzi?

Cambia poco,qualsiasi persona avrebbe il diritto di un minimo per la sicurezza all'interno di ogni qual si voglia abitazione,secondo me fare un controllo una tantum con un ciclo di 5 anni sulle utenze ufficialmente allacciate per aggiornare i sistemi di sicurezza non è male come idea,creando poi un libretto specifico al fine di valutare da parte degli enti preposti al controllo, i sistemi adottati per questa ragione.

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Volutamente Anonimo

Da quello che ho letto (velocemente) non mi pare che si obblighi nessun tipo di manutenzione.

Per intendersi non mi pare assimilabile al "libretto d'impianto" degli impianti termici.

Certo tutto sommato si potrebbe aprire una falla.

Se io installatore nel mio libretto di impianto, ti prescrivo che una volta ogni 5 anni, devi fare un test dei differenziali con lo strumento, e una prova di continuta delle connessioni del PE.

Bhe, giocoforza mi ritrovo lavoro ;-)

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Maurizio Colombi

QUI c'è un "libretto dell'impianto elettrico"

QUI c'è una specie di articolo che spiega di cosa si tratta.

Il mio parere rimane sempre quello, anzi, dopo aver visto cosa stanno cercando di proporre....... NON HO PAROLE! :superlol:

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Buongiorno, secondo me è un grande iniziativa. Chi urla allo scandalo e tra quelli che zuppano il biscotto nella totale mancanza di regole serie. Un serio professionista sa quali sono i pericoli oggettivi di un impianto elettrico vecchio o mal realizzato. Ben venga il libretto di impianto se può arginare il mal costume del fai da te sconsiderato. Ci sono cose con cui non si scherza e la corrente ed il gas sono due di quelle cose.....

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Chi urla allo scandalo e tra quelli che zuppano il biscotto nella totale mancanza di regole..

Ma per favore non scriviamo assurdità!

Chi lavora senza regole o in spregio alle regole continuerà a farloo sino a quando non verrà messo .....a riposo.

Già oggi se la documentazione d'impianto è fatta correttamente ci si dovrebbe trovare tutto quello che si propone sul libretto.

Poi alla domanda: "quale manutenzione periodica può necessitare un impianto domestico" nessuno ha sapiuto dare una risposta seria.

Si sproloquiato di morsetti allentati, di verifica se gli addattori delle spine non siano sfondati, ed altre amenità del genere.

La verità è che un impianto elettrico, realizzato secondo la regola dell'arte, è sicuro e non necessita di manutenzione periodica.

Se un impianto è stato raffazzonato alla meno peggio da qualche incompetente, allora non sarà mai sicuro nemmeno con dieci libretti d'impianto.

Torno a ripetere: un eventuale obbligatoriatetà di un simile documento serve solo a rubare soldi ai cittadini per mantenere la solita burocrazia parassitaria ed ad alimentare il solito mercato parallelo di certificazioni fasulle.

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Volutamente Anonimo

Poi alla domanda: "quale manutenzione periodica può necessitare un impianto domestico" nessuno ha sapiuto dare una risposta seria.

Controllo dell'integrità del circuito di protezione (connessione pe, collettore, dispersore) ogni. . 10 anni? potrebbe andare?

Controllo del tempo di intervento dei differenziali ogni. . 5 anni?

Ora, senza entrare nella polemica corporativistica e condividendo ceh molto spesso le prescrizioni normative sono frutto di logiche corporativistiche, è indibbio (statistiche alla mano) che la casa è il luogo meno sicuro in assoluto,

Mi pare che il libretto d'impianto, così come l'ho letto, è solo fuffa.

E' indubbio però che nell'arco della sua vita totale i componenti di sicurezza di un impianto necessitano quantomeno di una verifica periodica della sua integrità.

Quantomeno poliennale.

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Perchè il libretto elettrico si e gli altri no?

Controllo annuo del cappotto termico delle case.

Questi con il passare degli anni può avere fughe di calore ed un indubbio spreco energetico che va a danno della collettività e dell'ambiente , non solo ma bisogna anche considerare che spesso ci sono stati incentivi statali è quindi opportuno un controllo annuale con la fotocamera termica da parte di un igegnere abilitati.

Controllo annuo della canna fumaria.

E' indubbio che una canna fumaria sporca (come sopra).

Controllo idrico.

Se un tubo di un appartamento dovesse saltare si allaga tutto il condominio.

Controllo gas.

Ma siamo sicura la sora Maria ogni 5 anni cambia il tubo del gas della bombola GPL?

Controllo carta igienica.

Un suo abuso è un danno enorme alla natura e quindi alla colletività. Mi sembra giusto che ci sia un contatore nel portacarta.

E' perchè ho di meglio da fare ma con buona volontà di motivi validi se ne trovano a bizzeffe.

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La verità è che un impianto elettrico, realizzato secondo la regola dell'arte,

Mi viene in mente una domanda Livio,secondo la regola di quale anno?

Mi riferisco alle persone che citava Maurizio,generalmente anziane,con la vecchia Magic con portafrutti in metallo,o in impianti dove le prese in cucina nascoste a malapena tengono il contatto(di questo se ne pure discusso se ricordi)oppure cavo antenna passato insieme all'alta tensione e chi più ne ha ne metta.

Un aggiornamento a queste tipologie d'impianto necessita quantomeno di una verifica ,che poi il controllo una volta messo in sicurezza arrivi dopo 5 -10 anni diventa secondario come problema.

Oggi poi va di moda la doccia che fa il caffè mentre ascolti Money for nothing dei Dire Straits(non a caso :lol: ),quante di queste installazioni vengono protette adeguatamente?

Modificato: da simon1991
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Volutamente Anonimo

Nino

La tua dissertazione è simpatica, ma ti propongo un diverso punto di vista e sopratutto più sereno.

Premesso che ho espresso solo un punto di vista, ovviamente dubitativo, non essendo depositario della verità assoluta.

Ma visto che sei un tecnico:

Se tu vivessi un un condominio, ovviamente con la tua famiglia, avresti piacere se un tuo confinante magari:

1) non controlla caldaie e tubi del gas, e magari è un arroffone arrogante che pensa di sapere di tutto.

2) Magari non controlla nemmeno la sua parte di canna fumaria.

c) magari ha smontato i differenziali, perchè gli saltavano proprio mentre guardava i filmettini osè con la mogliettina.

Sei proprio sicuro che un comportamento totalmente LIBERO del tuo vicino non influsca sulla TUA sicurezza???

Ecco, io fortunatametne non vivo in condominio, MA ritengo che il problema della sicurezza si possa porre e conh questo la necessità di opportune verifiche periodiche.

Poi, sulle condizioni di contorno se ne può parlare.

Modificato: da Volutamente Anonimo
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Io rimango dell idea che è una buona iniziativa. Tutto ciò che riguarda la sicurezza ben venga. Se poi si vuole ridurre tutto ad un mero costo allora perché non aboliamo il controllo alle caldaie, la verifica alle vecchie auto e quant altro. Forse perché tali cose fanno parte di un Paese civile? Aboliamo piuttosto gli sprechi e le tasse non giuste... Su queste, caro Livio senza offesa, dovresti meditare che sono veramente cose assurde.

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Se poi si vuole ridurre tutto ad un mero costo allora perché non aboliamo il controllo alle caldaie

Beh penso che paragonare il controllo delle caldaie, calcolando quello che potrebbe provocare una inefficienza nel sistema di evacuazione dei fumi, con non ho ancora capito cosa possa succedere ad un impianto elettrico dopo anche 20 anni , mi sembra assurdo.

Mentre per quanto riguarda:

la verifica alle vecchie auto

Meglio lasciar perdere perchè andremmo troppo O.T. ma personalmente cosi come è fatta, la considero l'ennesima legge ad hoc per fare ingrassare un po di gente....

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Io rimango dell idea che è una buona iniziativa.

Ma per favore.....

Meglio lasciar perdere perchè andremmo troppo O.T. ma personalmente cosi come è fatta, la considero l'ennesima legge ad hoc per fare ingrassare un po di gente....

e per farne dimagrire altra.....

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Quindi la sicurezza è aria fritta. Ok se la pensate così.....chi si accontenta gode. Io personalmente metterò l aspetto sicurezza per me e la mia famiglia al primo posto e farò di tutto per promuovere tali iniziative.

Poi caro Micco come puoi dire che dopo 20anni un impianto non hs bisogno di manutenzione.... Ma stai scherzando vero?

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Mi viene in mente una domanda Livio,secondo la regola di quale anno?

Tu dimentichi che ci sono leggi ben precise che fissano lo stato dell'arte a determinate date.

Certo che per chi ha un'attività di impiantista sarebbe quasi una vincita all'enalotto una legge che obbligasse al rifacimento di tutti gli impianati elettrici antecendenti il 2012.

Tutta la sicurezza può essere migliorata e incrementata, però esistono dei limiti ragionevoli per garantire una sistuazione accettabile.

Se un impianto era giudicato sicuro nel 1990 non è che ora non lo sia più, mantiene comunque un livello di sicurezza accettabile.

la vecchia Magic con portafrutti in metallo,o in impianti dove le prese in cucina nascoste a malapena tengono il contatto

In quanto alle prese magic sono qalitativamente migliori delle odierne bipasso e schuko e sono molto più sicure delle prese attuali.

Sono le uniche prese che, se montate correttamente, ti permettono di non avere inversioni tra fase e neutro prechè la spina è obbligata sempre nel medesimo verso. Anche la forma e la dimensione dei reofori è tale da garantire una migliore capacità di corrente.

Hanno solo un difetto: sono interamente italiane e per molti imbecilli nostrani malati di esterofilia, questo è insopportabile.

oppure cavo antenna passato insieme all'alta tensione e chi più ne ha ne metta.

A parte che è impossibile perchè negli impianti domestici viene distribuita la rete a 230 V o 400V per chi usa 3fasi, che per definizione sono bassa tensione.

Comunque il percorso comune tra cavi con differenti potenziali è consentito, purchè il grado di isolamento di tutti sia compatibile con l'isolamento per la tensione maggiore.

Se non c'è questo requisito l'impianto non è a regola d'arte indipendentemente dalla data di costruzione.

Oggi poi va di moda la doccia che fa il caffè mentre ascolti Money for nothing dei Dire Straits(non a caso laugh.png ),quante di queste installazioni vengono protette adeguatamente?

E questo che c'entra con il libretto di manutenzione?

Tuttalpiù è l'enensima testimonianza che in coircolazione ci sono troppi elettrecisti installatori incapaci.

Poi caro Micco come puoi dire che dopo 20anni un impianto non hs bisogno di manutenzione....

Contunuate a blaterare di manutenzione, ma nessuno che è capace di dire cosa e come. Tuttalpiù sono uscite perle del tipo "morsetti allentati" :lol:

Queste stupidate si possono lasciare ai politici, i tecnici devo supportare le loro affermazioni con dati di fatto attendibili e verificabili.

Modificato: da Livio Orsini
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Poi caro Micco come puoi dire che dopo 20anni un impianto non hs bisogno di manutenzione.... Ma stai scherzando vero?

E' dal post numero 12 di Livio che sto cercando di capire che tipo di manutenzione si debba fare ad un impianto elettrico civile (pigiare il bottoncino del differenziale non la considero certo una manutenzione) ma ancora nessuna risposta in merito, rimango fiducioso in attesa......

Quindi la sicurezza è aria fritta. Ok se la pensate così

Chi ha mai detto questo?

Dico solo che un conto è la sicurezza, un'altro è buttare sodi a causa di leggi inutili create solo per far gonfiare le tasche ad altri.......

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Livio,ma proprio sui limiti ragionevoli si sta discutendo,se leggi questa discussione non credi che qualcosa andrebbe fatto?

Per la serie Magic sai che mi riferivo solo ai portafrutti in metallo,purtroppo nelle vecchie case al mare spesso si trovano corrose di ruggine creando un contatto con la presa,MTD e o MT,se inesistenti chi avvisa il malcapitato che qualcosa non va?La doccia "multimediale" non richiede l'approvazione del l'elettricista,la compri e la installi...secondo me tra dire di un impianto a regola dell'arte e a mantenere la stessa regola ne passa,poi é chiaro che una volta messo in sicurezza un impianto i controlli potrebbero slittare di qualche anno senza problemi,ma almeno i requisiti minimi come quello di verificare se l'isolamento della cavetteria TV e tensione hanno i requisiti per passarci assieme.

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Se tu vivessi un un condominio, ovviamente con la tua famiglia, avresti piacere se un tuo confinante magari:

No. Al di là della sicurezza di cui non mi importa nulla ci terrei molto affinchè il mio vicino avesse tutte le carte in regola.

Per la serie: non è un diploma che fa un professionista. Non è la qualifica a mettere una firma che fa un professinista. Non è un pezzo di carta che fa la sicurezza. Tradotto in itliano: basta un pezzo di carta firmato da un idiota abilitato e diplomato (m a anche analfabeta e cretino) a fare la sicurezza?

Sei proprio sicuro che un comportamento totalmente LIBERO del tuo vicino non influsca sulla TUA sicurezza???

Bisogna percorrere altre strade. Intanto sensibilizzare l'utente che in caso di danno paga e paga salata la sua strafottenza, molto salata! L'utente non avrà altra scelta che farsi un'assicurazione.

L'assicurazione esigerà un premio minmo solo se la casa nel suo complesso è sicura. L'utente avrà quindi cura di rivolgersi alle maestranze(competenti) che riterrà opportune perchè sà che l'assicurazione manderà i propri periti, si raggiungerà quindi un equilibrio fra due parti che hanno un comune interesse; l'assicurazione non vuole rimetterci del denaro, l'utente vuole pagare poco di premio assicurativo.

L'ISOLAMENTO DEI CAVI:

La tenuta dell'isolamento delle cordicelle è forse la parte più importante di un impianto. Che facciamo? Si controlla l'isolamento cordicella per cordicella? E' fattibile? O famo un controllo a mezzo?

.

Modificato: da Nino1001
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Livio,ma proprio sui limiti ragionevoli si sta discutendo,se leggi questa discussione non credi che qualcosa andrebbe fatto?

ma questo che c'enta con il libretto di manutenzione.

Qui si tratta di uncaso palese di impianto realizzato non secondo le regole dell'arte e delle normative vigenti. Qui è in discussione la conformità stessa dell'impianto.

Le barrette portafrutti in metallo non riguradano solo le prese magic ma tutti i tipi di frutti.

Anche in questo caso non è automatico il nesso tra metallo e dispersione.

Se il cablaggio è stato effettuato in modo corretto i conduttori non possono avere contatti elettrici con la barretta.

E' vero che il metallo è soggetto a corrosione, però le barrette in plastica tendono a incrinarsi ed a rompersi per le sollecitazioni di compressione e trazione quando si inserisce e disinserisce la spina.

Nel mio impianto domestico mi è capitato di dover sostituire una basetta perchè rotta.

secondo me tra dire di un impianto a regola dell'arte e a mantenere la stessa regola ne passa

Assolutamente no!

Ci sono due casi:

  1. L'impianto continua ad esistere così come è stato costruito; se era in regola continua ad essere in regola.
  2. L'impianto è stato modificato per ragioni di necessità. Se i lavori sono stati eseguiti a regola d'arte, l'impianto continua ad essere in regola. Se i lavori sono stati effettuati....alla cialtrona, non è una questione di manutenzione, ma di incapacità di chi li ha eseguiti. Ma questo può accadere anche per un impianto nuovo.
La doccia "multimediale" non richiede l'approvazione del l'elettricista...

I casi sono due:

  1. Nella doccia non è presente alcuna corrente elettrica, oppure è presente solo corrente elettrica derivata da alimentatori PELV o SELV, quindi la doccia è omologata come un qualsiasi dispositivo auto installante.
  2. Nella doccia sono presenti dispositivi che necessitano di connessione alla rete elettrica di bassa tensione. Automaticamente deve essere installata da un'azienda abilitata.

In entrambi i casi non c'è niente che abbia attinen za con la manutenzione eventuale dell'impianto elettrico.

....,ma almeno i requisiti minimi come quello di verificare se l'isolamento della cavetteria TV e tensione hanno i requisiti per passarci assieme.

Arridahie!

Ma che c'entra con la manutenzione.

Quando è stato eseguito l'impianto ed è stata rilasciata la dichiarazione di conformità, oppure la dichiarazione di rispondenza, successivamente alla realizzazione dell'impianto, nei casi previsti dalla legge, queste verifiche devone essere state eseguite e certificate.

Il termine manutenzione ha un significato ben preciso e non ha niente a che vedere con un'ispezione, lavoro che deve essere compiuto da un tecnico terzo, come avviene per gli impianti a gas.

Se tu vivessi un un condominio, ovviamente con la tua famiglia, avresti piacere se un tuo confinante magari:

Pensa a chi vive in condomini con forte presenza di extracomunitari.

Li la sicurezza non è nemmeno un optional: riscaldamenti effettuati con bombole di gpl e bruciatori che non dovrebbero nemmeno esistere. Bombole di gpl stivate nelle cantine e nei box, attacchi alla rete elettrica fuori legge, e via elencando.

Qui non è questione di manutenzione ma di rispetto delle leggi, cosa che nel nostro bel paese, patria del diritto e soprattutto del rovescio, si applicano solo a certe categorie di cittidani, quelli che le rispettano in modo naturale.

Qui si usa il grimaldello della sicurezza per far passare l'ennesimo balzello per chi di norma rispetta leggi e regolamenti, mentre chi se ne infischia continuerà ad infischiarsene, tanto nessuno va a vedere.

Lo si capisce osservando le ispezioni delle caldaie e impianti a gas. le ispezioni si effettuano solo su quegli impianti che fanno regolare manutenzione perchè sono catalogati. Quelli che se ne infischiano, non essendo catalogati non vengono ispezionati. :angry: :angry: :angry:

E questo perchè, data la legislazione italica, è sempre possibile travere qaulche cavillo a cui appigliarsi per spremere altri soldi al cittadino.

Modificato: da Livio Orsini
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non sono riuscito a leggere proprio tutti tutti gli interventi, ma un'idea me la sono fatta (non sul libretto in se, quanto sui diversi punti di vista)

ho lavorato come manutentore industriale per quasi 20 anni e non ci vedo nessuna assurdità sul fatto che un impianto civile abbia al pari di un impianto industriale, bisogno di manutenzione preventiva (verifica differenziali, controlli sull'efficienza dell'impianto di terra, etc), manutenzione straordinaria e manutenzione a rottura,

ovviamente, sono dell'idea che una manutenzione annuale su un impianto elettrico residenziale (appartamento) per verificare il serraggio dei morsetti (era partito come esempio poi secondo me si è esagerato) sia grottesca rispetto a quello che realmente sono abituato a vedere in giro,

mi spiego, in giro purtroppo, dipenderà anche dalla collocazione geografica, c'è davvero ancora una situazione che non sarebbe confacente nemmeno ai dettami della 46/90,

non sono pochi gli appartamenti in condomini, con montante direttamente collegato al contatore e aventi come unica protezione d'impianto un magnetotermico degli anni 70 o una base fusibili di pari periodo... altro che morsetti!

quello che mi chiedo è cosa c'entri il libretto di impianto, perché ancora non ho capito come eventualmente funzionerebbe,

potrebbe essere un occasione per prendere esempio da altri paesi, invece, a prescindere dallo specifico tema, sembra che l'italiano adori infilare i problemi all'interno di infinite scatole cinesi

perché non operare secondo virtu?

perché dietro la proposta di prevenzione in realtà spesso si cela tutt'altro

inoltre, per definizione, per quello che penso sia il pensiero di molti, non ci sarà mai una certezza assoluta di un sistema di "controllo", perché siamo affetti dall cultura clientelare (spesso ahimè necessaria per sfuggire ad un assurda, becera e vergognosa burocrazia), perché c'è sempre chi vuole fare il furbo, perché tutto si adegua con forma e tempi propri, è il sistema che dopo avere pontificato poi si adegua alla realtà dei fatti (proroghe, deroghe...)

io per quello che vedo, lo ripeto, sarei già ottimista, se sapessi di avere impianti senza manutenzione, ma realizzati in maniera almeno decente,

poi ricordiamoci che l'utente comune, non vede il pericolo finché non prende la scossa o finché non sente la puzza di bruciato, il fumo e le sfiammate, ma questo non si limita all'impianto elettrico

è il caos calmo di Moretti

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Il termine manutenzione ha un significato ben preciso e non ha niente a che vedere con un'ispezione, lavoro che deve essere compiuto da un tecnico terzo, come avviene per gli impianti a gas.

Se per questo con le caldaie non si cambia alcunchè se non necessario,il tutto è compreso in un ispezione visiva e pulizia per ripristino delle caratteristiche tecniche date dal costruttore ,ma prima si dichiara ciò che esiste e poi avviene l'ispezione a verificare il dichiarato...spostando il discorso sull'impianto elettrico potrà farsi allo stesso modo con un ispezione dell'impianto visiva per punti luce e prese con controllo continuità del conduttore di terra per i medesimi.

Mi pare sia questo alla fine l'aspetto principale della sicurezza di un impianto elettrico, oltre l'installazione di MT o MTD.

Un banale lampadario di metallo con fili aggrovigliati dietro il portalampade non potrà diventare un insidia se non si ha un conduttore di terra collegato?

Ma mettiamo pure che il signor Mario non prende la scossa e si folgora ,ma l'avverte e perde l'equilibrio sulla scala,il danno ricevuto non sarà causato direttamente dalla corrente,ma indirettamente si.

E' troppo banale per esser vero?

Non metterei la mano sul fuoco dicendo si..quanti chiamano l'elettricista per mettere un lampadario o plafoniera?

Quanti chiamano l'elettricista per cambiare una presa, piuttosto preferiscono lasciarla in balia di un bambino...già perchè nelle case vivono anche questi e non solo gli adulti organizzati e ben informati sui modi,non vuole essere una battuta nei tuoi confronti Livio per carità,ma c'è chi è capace di fare e chi non potrebbe nemmeno avvicinarsi.

Quindi l'elettricista che entra in casa,controlla lo stato dei punti presa(non i morsetti),verifica la continuità di terra per ogni punto presa,verifica che ogni punto luce installato sia collegato veramente a terra e che i sistemi di protezioni funzionino.

Se troppo poco per chiamarla menutenzione, nel caso potrebbe chiamarsi "Ispezione ed eventuale Manutenzione".

Oppure un lavoro del genere è inutile,perchè abbiamo ancora lo stato della regola dell'arte Livio?....non credo proprio.

Se i lavori sono stati effettuati....alla cialtrona, non è una questione di manutenzione, ma di incapacità di chi li ha eseguiti. Ma questo può accadere anche per un impianto nuovo.

E se dietro questi non passa nessun altro,lasciamo l'utilizzatore in balia dei cialtroni?

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