Vai al contenuto
PLC Forum


Libretto Di Impianto Elettrico...


remo williams

Messaggi consigliati


  • Risposte 122
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

  • Livio Orsini

    24

  • remo williams

    14

  • Nino1001

    12

  • Maurizio Colombi

    12

sei stato all'incontro tecnico di tne per caso? io non so se potrò andarci, dalle mie parti è previsto il mese prossimo,

forse è solo una casualità

se invece c'ho azzeccato, vediamo che notizie hai

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

remo williams

No minore.

Non sono stato all incontro.

Ho notizie,sporadiche e,ho postato,per avere notizie rilevanti.

Comunque si parla di piani manutentivi da spalmare nel tempo e,altre quisquiglie...

Forse potrebbe adattarsi bene a strutture,private,terziario,medicali,e,o pubbliche.

Ma ho dubbi.

Nei casi sopracitati,potrebbe accavallarsi, con le verifiche obbligatorie.

Nelle abitazioni,lo vedo uno strumento,al pari di altri,per stangare la famiglia (tralasciando il discorso sicurezza).

Link al commento
Condividi su altri siti

Non ho molte notizie a riguardo, volevo solo dire che dove lavoro è prassi normale rilasciare insieme al certificato di conformità una sorta di libretto dell'impianto, alleghiamo tutta la documentazione possibile dei prodotti installati, manuali, schede tecniche eccetera, facciamo delle foto dopo la posa dei tubi prima di far chiudere le tracce e diamo copia anche di queste, scriviamo poi due righe riassumendo il lavoro fatto e consigliamo per iscritto dei termini per le manutenzioni dell'impianto. Molti colleghi e molti clienti la trovano una perdita di tempo e sinceramente non so se porta dei reali benefici ma è quello che facciamo.

Ora non so esattamente per chi o per cosa sarà obbligatorio il nuovo libretto dell'impianto elettrico ma per me è una cosa positiva, potrà servire a i proprietari per prendersi cura del loro bene e per responsabilizzarli sulla sicurezza domestica, se ci pensate ci sono impianti certificati che non vengono più controllati e a distanza di molti anni come si a essere sicuri che ad esempio i differenziali siano tutti a posto, che la resistenza di terra non sia cambiata in modo significativo, che le connessioni elettriche abbiano tenuto il giusto serraggio.

Link al commento
Condividi su altri siti

E' ancora da vedere se diventera' obbligatorio....

per ora associazioni come la Prosel e qualche altra hanno redatto un possibile libretto di impianto da compilare per facilitare il lavoro degli installatori qualora

venga veramente obbligatorio

Pero' se ci pensiamo bene, uno degli allegati obbligatori della dichiarazione di conformita' e' appunto la descrizione della manutenzione e dell'uso dell'impianto

per cui non e' che hanno inventato l'acqua calda....

magari sara' perche' hanno scoperto che in molti si dimenticano di compilare gli allegati... :whistling:

Pero' non so perche' ma io sento puzza di costi aggiuntivi.....

tra un po' si inventeranno anche il libretto per respirare......a pagamento...ovviamente....

Modificato: da bumbi
Link al commento
Condividi su altri siti

Pero' non so perche' ma io sento puzza di costi aggiuntivi.....

Si è sicuramente un altro modo per rapinare le famiglie in modo da mantenere la solita caterva degli inutili burocrati.

Oramai con la scusa della sicurezza o del risparmio energetico si fa di tutto.

E le associazioni dei consumatori stanno a guardare perchè mediaticamente opporvisi non è pagante. :angry:

Link al commento
Condividi su altri siti

ragioniamo certo in termini di costi per noi e per le famiglie

e guardiamo da più parti i pro e i contro della cosa....secondo il mio parere però , non è male, perché tutela gli installatori .

Un esempio : nelle planimetrie , indico sempre il bagno con esempio presa lavatrice piuttosto che la presa per la specchiera e a lato scrivo SEMPRE : non sono presenti utilizzatori in zona xx secondo o cei xx.....

Se il cliente rifà il bagno , e qualche installatore , o peggio, dopolavorista , riesce a mettere a fianco della doccia la presa per la lavatrice..... se succede qualche cosa io dalla mia parte ho la carta che canta.... e la firma che il proprietario ha ricevuto la documentazione e ne ha preso atto

se come installatori ci mettiamo un attimo al PC , facendo anche qualche copia incolla... avendo poco tempo...le scriviamo 2 pagine al mese ? magari anche 1 sola ?

Una volta citiamo la norma del bagno , l'altra volta spieghiamo la nuova Cei sulla classificazione 64 ecc , poi con qualche copia incolla spieghiamo che non si chiama salvavita ma differenziale e possono chiamarci per u n testo completo...

Nell'arco di un anno o poco più , rubando mezzore qua e la, avremo realizzato un libretto da dare come allegato

Ma non avremo scritto o inventato l'acqua calda.... avremo solo spiegato alcuni comportamenti per la manutenzione dell'impianto

Il cliente li legge o no ? noi li abbiamo consegnati

Secondo me è per tutela.....

Quando compri un maglione , c'è l'etichetta su come lavarlo..... di pura lana lo lavi a 80 gradi anziché a mano in acqua fredda ? cavoli tuoi...e hai perso 50...100 Euro.....

Quando compri un'auto , ne libretto di uso e manutenzione c'è scritto tutto relativo a quando cambiare l'olio.... non come..... ma quando...se poi non lo cambi e bruci il motore perché non ce ne è più di olio.....il fabbricante non è responsabile ( ancora oggi con l'elettronica di bordo il meccanico di saprebbe dire da quanto giri con un allarme acceso )

Quando facciamo un alloggio , con quella firmetta la fondo...ci prendiamo la responsabilità per anni decenni.....per avere guadagnato cosa... 1000 Euro ? e se succede qualche cosa ? (oramai tutti alla domenica mattina riempono i negozi del fai da te perché è di moda fare, modificare, ...)

Che poi il cliente lo sappia leggere.... questo è un altro problema.....

per maxpala al post 4 : in una villetta a due piani , due fratelli geometra , fatto le foto e addirittura con le stecche del metro di legno che si vedessero , i n maniera un domani con gli intonaci si sappia dove si era.... anni dopo si riempe uno scarico , spaccano la parete per cambiare l scarico : SONO RIUSCITI A PRENERE I TUBI.. fortuna che c'erano le foto ed erano geometri....

Buona giornata gente

Link al commento
Condividi su altri siti

Luigi il tuo ragionamento può essere valido se lo circoscrivi agli impianti di nuova costruzione.

Se si vuole generalizzare atuti gli impianti esistenti si tratta solo dell'ennesimo balzello.

Link al commento
Condividi su altri siti

remo williams

Luigi.

Non invalido il discorso tecnico o,di comodità, per eventuali modifiche...

È il metodo (italiano?!)che mi indispettisce...

Buona parte dei fruitori di questo forum,sono oramai scafati impiantisti/professionisti,che sanno bene dove il discorso voglia andare a parare...

Immagino:

Impianto presistente , mediamente ciofeca,età 20/30 anni...

Richiesta tramite ente,comune,provincia o,altro dell eventuale balzello...

In teoria,il cittadino,dovrebbe provvedere a incaricare una ditta con requisiti ad occuparsi della cosa...

Con quali denari?

Impianto nuovo; Il libretto verrebbe consegnato insieme all impianto e,ipoteticamente vidimati annualmente,tramite bollino.

Tipo impianti riscaldamento autonomo...

Link al commento
Condividi su altri siti

Microchip1967

Max e Luigi, sono perfettamente d'accordo con il vostro metodo di lavoro

Anche io allego disegni, faccio foto, documento tutto proprio per evitare sorprese.

E devo dire che questo metodo di lavoro alla fine ripaga sempre.

Per quanto riguarda il discorso manutenzioni, io allego sempre un vademecum (controfirmato dal cliente per presa visione) in cui segnalo le operazioni da fare preiodicamente (serraggio dei quadri, controllo strumentale del funzionamento dei differenziali, controllo strumentale dell'impianto di dispersione, controllo funzionamento lampade di sicurezza se presenti, verifica dell'integrità delle custodie e di eventuali cavi di collegamento)

Una DDC per un'abitazione non è composta da meno di 30 pagine e planimetrie.

Stessa cosa per gli impianti di allarme.

Ovviamente questo ha un costo, che viene esposto al cliente con voce separata sul preventivo.

pero' devo dire che ultimamente, vuoi anche il fatto che cominciano ad esserci degli RSPP che capiscono le cose, il mio lavoro viene sempre piu' apprezzato.


Remo, da quel poco che ho visto in giro le persone sono disposte a spendere 600 euro di telefonino o 300 euro in nero per le lezioni di sci ma non a spendere 100 euro per un controllo periodico dell'impianto.

Purtroppo la mentalità diffusa è che l'impianto elettrico non ha bisogno di manutenzioni, cosa che allo stato attuale non è vera.

Il vero problema è che queste manutenzioni/controlli devono essere fatte seriamente (e non come sta avvenendo adesso in campo lavorativo con il 462, che sta portando a risultati allucinanti con verifiche palesemente false)

Link al commento
Condividi su altri siti

Purtroppo la mentalità diffusa è che l'impianto elettrico non ha bisogno di manutenzioni, cosa che allo stato attuale non è vera.

Scusa ma a me la tua affermazione sembra un po' troppo drastica e un po' troppo pro domo tua.

Che manuutenzioni dovresti mai fare?

L'unica che ha senso è la verifica mensile degli interrutturi differenziali pigiando l'apposuto pulsantino di test, il cui scopo principale è evitare che il meccanismo tenda ad incepparsi.

Non vedo altro tipo di manutenzione preventiva.

Nulla da pulire, nulla che si consumi tranne i contatti degli interruttori ed i reofori delle prese, ma per questo tipo di inconveniente non c'è manutenzione preventiva, se non sostituire il dispositivo dopo un certo numero di manovre.

Però non ci sono ancora interruttori della luce e prese con il contatore di amnovre effettuate.

Link al commento
Condividi su altri siti

Può essere vero che per decenni ci hanno inculcato che l'impianto elettrico civile non ha bisogno di manutenzione, secondo me non farebbe male a nessuno se una volta all'anno un tecnico verifica il serraggio dei morsetti degli interruttori dei quadri ed esegue prove strumentali dei differenziali, magari altri interventi si possono fare con cadenza di cinque anni come ad esempio il controllo serraggio morsetti frutti o controllo misura resistenza di terra. Oltre a discutere sulla reale necessità di queste manutenzioni dovremo pensare che la visita periodica di un tecnico scoraggio il proprietario dell'impianto a far fare dei lavori non certificabili e da la possibilità al verificatore di accertare che le condizioni di sicurezza non siano compromesse, mi rifaccio all'esempio della doccia, magari le prese elettriche non sono state toccate ma un tuttofare ha installato un rubinetto affianco oppure nella casa ci sono state delle modifiche ed è spuntata una massa estranea potenzialmente pericolosa. Insomma secondo me potrebbe essere l'occasione per responsabilizzare gli utenti, con questo non voglio dire che ci debba essere una nuova tassa obbligatoria, ma rendere gratuito il libretto e poi eventualmente il cliente deciderà se spendere per sistemare le cose, ma non potrà nascondersi dietro il solito "non lo sapevo". Io sarei il primo ad offrire la compilazione gratuita del libretto, in poche ore mi sbrigherei i controlli ma in cambio acquisisco un potenziale cliente.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho appena smantellato l'impianto elettrico dell'appartamento di mio madre dove andrà ad abitare mia figlia. Fu il primo impianto elettrico della mia vita, siamo nel 1980. Non avevo la più pallida da dove iniziare ed iniziari facendo un salto alla stazione centrale di messina a comprare due manuali Hoepli. Quando chiesi un commutatore, sul manuale c'era scritto così, mi sentii rispondere che con i frutti Ticino basta mettere due interruttori. Il deviatore lo sapevo come elettronico: l'uso calssico che se ne fa sul frontale di uno strumento elettronico. L'invertitore mi fece impazzire.

Su consiglio del rivenditore andai sul classico; monnate contatore 6 mm2, linea prese 4 mm2, ecc..ecc..

Ho lavorato con nastro adesivo ed un cablaggio da fare schifo.Qualche linea partiva con un colore ed arrivava con altro colore.

Tubi strapieni.

Com'è finita? Nessuna traccia di bruciatura o sofferenza dei conduttori. ma il lavoro faceva schifo ugualmente.

Ed ora alcune domande:

Chi fa il controllo?

L'elettrecista che fece l'impianto? Ma se questi dice che c'è qualcosa che non va viene preso a pedate nel sedere dal cliente. E con ragione!

Controllare che cosa? Le tracce di condensa e di umidità nei corpi illuminanti? allora tanto vale offrirsi come fece Enzo cannavale nel film "Amici miei" "Scaldamento del letto con calore strettamente naturale: 1.00 lire"; "Guardare una punta della telenevola per poi raccontarla all'assente: 2000 lire".

E se non si controlla che succede? Bisogna quindi controllare che il cliente faccia controllare l'impianto elettrico. Come? facciamo la fila all'ASL con il libretto in mano? Qui entra in ballo Totò in "Siamo uomini o caporale" che faceva la fila con il libretto annonario dei clienti "Signora mia...dipende come gliele hanno fatto la fila...20 lire e non se parli più!"

Oppure vengono i vigili a casa? "Favorisca il libretto elettrico ed idraulico". Tiriamo in ballo Peppino De Filippo e Vittorio Gassman nel "Il mattatore" e per farsi rispettare" facite a faccia feroce!".

La commedia all'italiana rinasce alla grande.

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi

secondo me non farebbe male a nessuno se una volta all'anno un tecnico verifica il serraggio dei morsetti degli interruttori dei quadri ed esegue prove strumentali dei differenziali,

E quanto costerebbe questa operazione?

Quante persone sarebbero disposte a sottoporsi ad un nuovo "prelievo coatto di capitale" ?

Abbiamo già avuto una serie di innovazioni, accolte dal popolino con affermazioni del tipo: "non andava bene come si faceva prima?"........ "una volta c'erano due prese ed una lampadina"........ "ma io la televisione la vedevo bene anche prima"........ che dimostrano l'affiatamento tra cliente ed elettricista.

Se per fare questa operazione di controllo sull'impianto elettrico i dovessi chiedere 100, sicuramente dopo qualche minuto il cliente mi informerebbe che il tale lo fà per 99....

Link al commento
Condividi su altri siti

secondo me non farebbe male a nessuno se una volta all'anno un tecnico verifica il serraggio dei morsetti degli interruttori dei quadri ed esegue prove strumentali dei differenziali,

Per favore cerchiamo di essere seri e non spacciare per utili cose assolutamente assurde.

  1. Se i morsetti sono serrati correttamente non si allentano. Non siamo su un veicolo in movimento come un treno o un autobus. Gli apaprtamenti soggetti a vibrazioni significative hanno ben akltri priblemi dell'allentamento dei morsetti. In questo caso prima ancora della verifica dei morsetti è necesaria una verifica strutturale.
  2. Un interruttore differenziale ha un solo punto deble: rimanendo fermo per lungo in una posizione tende, come la maggior parte dei dispositivi a scatto, ad "indurirsi". Il pulsante di test serve proprio ad evitare questo blocco. E' sufficiente effettuare il test una volta al mese. E' vero che quasi nessuno fa questa operazione, però pensare di ovviare questo inconveniente con una ispezione obbligatoria annuale mi sembra un tantino esagerato.

Se vivessimo in un mondo ideale non sarebbe necessario avere DiCo., avere un libretto d'impianto per la caldaia a gas.

Ci sarebbereo ispettori pubbli ci qualificati che in modo automatico e, soprattutto gratuito, verrebbero periodicamente ad ispezionare tutti gli impianti domestici senza nemmeno farne richiesta.

Questo purtroppo non avviene in nessuna società, nemmeno in quelle socialmente più avanzate come quelle Svedese e Danese.

Da noi, dove purtroppo, la burocrazia pubblica è solo fine a se stessa e non da alcun servizio al cittadino, questo paventato libretto d'impianto porterebbe vantaggi solo a due categorie:

  1. Gli enti pubblici (Comuni, aree metropilitane, regioni), che potrebbero mettere lemani su nuovi danari dei cittadini.
  2. Le imprese del settore che si vedrebbero regalato un nuovo cespite obbligatorio.

Io posso capire che un'impresa impiantistica veda con favore una nuova possibilità di mercato, ma almeno si abbia il buon gusto di non spacciarlo per servizio al cittadino.

La commedia all'italiana rinasce alla grande.

Nino come non darti ragione?

Modificato: da Livio Orsini
Link al commento
Condividi su altri siti

per quanto ne so io...

primo,

la Prosiel o chi ha inventato sto libretto

non è nessuno in quanto non può legiferare in materia elettrica,

si tenga anche presente che il CEI non legifera, ma suggerisce delle Norme Tecniche,

che poi la legge 37/08 con la Dichiarazione di Conformità considera

un impianto a Norma se si seguono le Norme CEI,

ma nella stessa Dichiarazione di Conformità c'è la possibilità

di "Certificare" un impianto anche con altre normative.

secondo,

stesso ragionamento per le guide blù di TNE,

altro non sono che delle delucidazioni con degli esempi delle Norme CEI.

anche perché il "SIg" Carrescia, se non sbaglio, fa parte del comitato CEI 64-8

ed il figlio ha una delle prime aziende di "Certificazione degli impianti" periodici (2/5 anni).

Nata dopo la Diatriba con le ASL che erano i Controllori degli impianti.

conclusione,

probabilmente ci saranno varie pressioni sui legislatori per fare in modo che

il Libretto d'Impianto sia inglobato nella stessa Dichiarazione di Conformità in maniera che

sia di accompagnamento all'impianto eseguito.

Poi se un installatore la DI.Co.la fa pagare di più o la regala non sono problemi del Legislatore,

per cui agli installatori gli "tocca" adeguarsi.

per il momento è quello che so, magari nel frattempo le cose sono cambiate.

p.s. Legge 37/08 leggasi: Decreto Ministeriale

Modificato: da bumbo
Link al commento
Condividi su altri siti

remo williams

Nino,devo essere sincero,mi capita tutt'ora di ripensare alle castronerie che ho fatto e faccio...

Vedo che siamo tutti concordi nella inutilità di un altro faldone da archiviare.

Tutt'altro discorso sono,impianti ben più seri...

Link al commento
Condividi su altri siti

Microchip1967

Scusa ma a me la tua affermazione sembra un po' troppo drastica e un po' troppo pro domo tua.

Che manuutenzioni dovresti mai fare?

L'unica che ha senso è la verifica mensile degli interrutturi differenziali pigiando l'apposuto pulsantino di test, il cui scopo principale è evitare che il meccanismo tenda ad incepparsi.

Non vedo altro tipo di manutenzione preventiva.

Livio, ti dico le cose casistiche che trovo quando faccio le verifiche periodiche in impianti sottoposti a controllo.

1) morsetti dei quadri: quando li apro per eseguire le prove dei differenziali si provvede al controllo del serraggio dei morsetti: almeno il 50% fa ancora mezzo giro (assestamento del rame)

2) Batterie lampade emergenza: 9 volte su 10 dopo 2 anni sono da sostituire (autonomia non mantenuta)

3) manutenzioni fatte dal "primo che capita": cordine giuntate con nastro isolante (o conduttori di protezione attorcigliati alla barra)

Sulle abitazioni civili ogni volta che devo eseguire una riparazione è un dramma: da impianti con differenziali non funzionanti, a collegamenti fatti a m*****a da chi installa le cucine (tipo presa bipasso che 3 triple su cui vi è collegato forno, frigo, piano cottura e altro), a terre inesistenti o mal collegate, l'antennista che è passato con il cavo coassiale nelle prese di corrente (o peggio l'antifurtaro che ovviamente ha usato un cavo con isolamento insufficiente per il tipo di posa), alla lavatrice installata a fianco del piatto doccia perchè l'idraulico era comodo nel mettere gli attacchi...

Non ultimo, cambio delle condizioni d'esercizio (soprattutto adesso che ci sono in giro installatori di fotovoltaico che purtroppo spesso fanno lavori da galera)

sulla parte industriale fortunatamente qualche cosa si sta muovendo in fatto di "cultura della sicurezza", ma nel civile il marasma è totale.

Soprattutto con lo spuntare dei "fai da te" sono diventati tutti elettricisti.

Su una cosa siamo tutti d'accordo: mancano i controlli seri

Modificato: da Microchip1967
Link al commento
Condividi su altri siti

1) morsetti dei quadri: quando li apro per eseguire le prove dei differenziali si provvede al controllo del serraggio dei morsetti: almeno il 50% fa ancora mezzo giro (assestamento del rame)

Nei quadri di automazione di media dimensione, si arriva anche a superare tranquillamente il migliaio di morsetti, tra morsettiere verso il campo e morsetti degli apparati. Se il serraggio è stato eseguito in modo corretto non ho mai riscontrato la necessità di procedere ad un riserraggio dei morsetti, con alcuni decenni di esperienza nel settore. Tra l'altro i morsetti vanno serrati con una coppia ben precisa, non "alla morte" ed in funzione della forza dell'oparatore al giravite. Il guaio è che (quasi) nessuno usa giraviti dinamometrici.

Sulle abitazioni civili ogni volta che devo eseguire una riparazione è un dramma:.....

Gli impianti civili devono avere un documento che ne attesta la conformità o la rispondenza.

Se chi ha emesso un documento ha certificato il falso, non è un problema che si può risolvere con un altro certificato.

Link al commento
Condividi su altri siti

Microchip1967

Probabilmente la differenza è che in automazione la corrente sui morsetti è ben conosciuta e costante, in ambito civile è estremamente variabile (sia come intensità che come tempo) e questo porta alle problematiche riscontrate in ambito civile.

Per quanto riguarda la tua affermazione

"Se chi ha emesso un documento ha certificato il falso, non è un problema che si può risolvere con un altro certificato.",

chi ha mai detto tutto cio?

Se il libretto d'impianto (come d'altronde il libretto di uso e manutenzione che deve essere rilasciato insieme alla dichiarazione) richiede dei controlli specifici, chi poi le farà segnalerà l'eventuale problema o non conformità (nè piu' nè meno come il libretto dei tagliandi della vettura).

Mi sono già capitati casi in cui il cliente mi consegna una DDC palesemente falsa.In questo caso io gli segnalo per iscritto che quanto documentato non corrisponde alla realtà.Poi starà al cliente decidere come comportarsi.

Sto seguendo proprio in questo periodo il caso di 2 DDC palesemente false e il cliente (con perizia asseverata) si sta facendo sistemare a norme a zero spese da parte sua l'intero impianto

Da una parte mi dispiace per l'installatore (che ha fatto tutto molto alla leggera), ma dall'altro le condizioni erano tali da creare un reale pericolo.

Ed in tal caso io mi sono fermato ed ho avvisato il committente

per la cronaca il tutto è successo proprio perchè dovevo fare una manutenzione obbligatoria e prima di "prendere in carico" l'impianto ho eseguito un controllo tra quanto realizzato e quanto dichiarato.

Modificato: da Microchip1967
Link al commento
Condividi su altri siti

un conto e' un impianto falso un altro e' pensare di controllare inutilmente un impianto civile tanto per far guadagnare qualche ente.

se e' mendace la dichiarazione stai tranquillo che sara' mendace pure il libretto

quindi a cosa servirebbe se non a far spendere altri soldi?

Link al commento
Condividi su altri siti

Un'istruzione scolastica ed una buona pubblicità (Pubblictà Progresso) mirata a tutti gli ambiti della sicurezza è cosa buona ,santa e giusta. Lo stato non può accudire il cittadino in tutte le pieghe del vivere quotidiano, gli deve solo fornire l'struione adegata.

Dovrà poi essere il cittadino a colloquiare con le sue maestranze.

Io, e non solo io, vengo chiamato spesso nella nuova casa del cliente, o di suo filgio a guardare l'impianto elettrico perchè non si mai.

Poi va da sè che si tenta di indurre il cliente a" fornirsi delle nuove tecnologie che il mondo dell'home automation offre.." che tradotto vuol dire indurlo a scucire del denaro: la predisposzione per il fotovoltaico, la TVCC, ecc..ecc...

Così facendo non c'è nessuna regola da infrangere.

Non c'è nulla di più letale per una società che fare tante regole impossibili da rispettare, con il conseguente insegamento verso i bimbi che le regole si possono violare.

L'esempio concreto sono i diviti di sosta/parcheggio.

Una città non ha parcheggi.

Tutti parcheggiano dove capita.

Il sindaco fa mettere i segnali di divieti di sosta.

Tutti continuano a parcheggiare dove capita.

Si aggiunge la scritta "E' vietato sostare".

I parcheggi continuano a non esserci

Si aggiunge il "E' severamente vietato sostare".

Tutti continuano a violare la regola in danno all'educazione dei bambini, che sono tutto meno che scemi.

Il buon senso indica invece due soluzioni:

1) si creano nuovi parcheggi.

2) si eliminano i diviti di parcheggio.

Nel caso due i bambini non ricevono una cattiva educazione.

Moltiplichiamo l'esempio per tutte le regole stupide e ci accorgiamo della diseducazione che diamo ai bambini, che ascolatno, sentono, intuiscono, percepiscono.

Facciamo al contrario: poche e semplici regole da osservare e che si possono osservare

La diretta conseguenza è che sarà facile educare i bimbi al rispetto delle regole.

Link al commento
Condividi su altri siti

Non voglio convincere nessuno, ma ho a che fare con queste cose tutti i giorni, il problema non è tanto se l'impianto è sicuro o meno, la difficoltà è di educare la gente ad avere cura dell'impianto. Mi capita sempre più spesso di rivede impianti fatti e certificati da me dopo neanche un anno sono completamente manomessi perché magari hanno installato i condizionatori o perché il proprietario si ha aggiunto una presa, insomma per loro una volta che hanno la dico sono a posto per sempre.

Adesso io non so se il libretto può essere la soluzione giusta, quello che non si può negare e che la sicurezza elettrica delle case degli italiani lascia a desiderare e bisogna fare qualche cosa, magari anzi che criticare l'idea del libretto proponete qualcosa.

Mi dispiace che il problema del serraggio dei morsetti venga cosi sottovalutato e poco centra il serraggio con la giusta copia è una caratteristica dei metalli "morbidi" come il rame. Poi è vero che non viviamo in un mondo perfetto ma se non facciamo altro che lamentarci le cose non cambieranno di certo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Per quanto riguarda la tua affermazione

"Se chi ha emesso un documento ha certificato il falso, non è un problema che si può risolvere con un altro certificato.",

chi ha mai detto tutto cio?

Se l'impianto rispetta le regole dell'arte come prescritto dalla legge, e come è dichiarato dalla Dichiarazione di Conformità o di Rispondenza, non possono esserci gli inconvenienti che hai descritto e che dici di aver riscontrato.

Se ci son o quegli inconvenienti o l'impianto è privo di certificazione o la certificazione è falsa. Punto. E questo non ha nulla a che vedere con unìeventuale manutenzione.

Un'impianto elettrico domestico non ha nessuna necessitàdi un libretto di uso e manutenzione. Anche perchè l'uso.....è accendere e spegnere le luci e infilare una spina nella presa.

Io ti ho chiesto: quale manutenzione necessita un impinato domestico? ma tu non mi hai risposto se non citando esempi di impianti mal fatti, modificati malamente o altro.

Tutto questo non ha nessun rapporto con un'eventuale necessità di manutenziene.

La manutenzione può essere preventiva quando ci sono organi che si degradano con l'uso o con il tempo. Io non credo che sia il caso di un impianto domestico.

La manutenzione diventa indispensabile in caso di guasto, ma questo non ha nulla a che vedere con un'eventuale manutenzione a scadenze programmate.

Probabilmente la differenza è che in automazione la corrente sui morsetti è ben conosciuta e costante, in ambito civile è estremamente variabile (sia come intensità che come tempo) e questo porta alle problematiche riscontrate in ambito civile.

Assolutamente no.

Anzi negli apparati di automazione le correnti sono estremamente variabili e spesso sono impulsive.

Non ho mai saputo di manutentori che, ciclicamente, debbano provvedere al riserraggio dei morsetti dei quadri.

La manutenzione programmata o preventiva è limitata alla pulizia dei filtri aria (se si ricordano).

Mi capita sempre più spesso di rivede impianti fatti e certificati da me dopo neanche un anno sono completamente manomessi..

Ma questo non ha nulla a che vedere con la manutenzione!

Obbligare alla manutenzione perchè c'è chi manomette l'impianto sarebbe come pretendere che tutti i possessori di patente auto paghino un multa per divieto di sosta perchè c'è chi sosta in posto vietato e non viene "beccato".

Di questo passo invocheremo il ripristino della Santa Inquisizione.

Via cerchiamo di chiamare le cose con il suo nome: un eventuale libretto d'impianto è l'ennesima grassazione legalizzata.

Io capisco che chi ha un'attività impiantistica potrebbe trarne vantaggio, però si dovrebbe avere almeno la decenza di non arrampicarsi sui vetri per tentare di dimostrare che è un servizio utile al cittadino.

Mi dispiace che il problema del serraggio dei morsetti venga cosi sottovalutato e poco centra il serraggio con la giusta copia è una caratteristica dei metalli "morbidi"

Non sottovaluto affatto il problema del serraggio.

la coppia di serraggio c'entra, eccome se c'entra. C'entra così tanto che che negli apparati di buna qualità è ben specificata nei suoi valori minimi e massimi, solo che bisogna leggere le specifiche.

Certo che se si usano i mammut acquistati in confezione al brico non si trova certo scritto la copia di serraggio.

In quanto ai "metalli morbidi" non è nemmeno una leggenda metropolitana.

Prima di tutto bisognerebbe definire cos'è un metallo morbido, ed il rame non lo è in senso assoluto. E' si curamente più morbido della ghisa, ma è più duro del mercurio.

E' un metallo piuttosto duro, tanto duro che si sono realizzati armi ed utensili per la lavorazione delle pietre e del legno; sino a metà circa del diciannovesimo secolo era usato per corazzare la carena delle navi da guerra.

Ancora oggi, nelle costruzioni di barche di pregio, in legno, si usano chiodi e viti in rame.

Se il morsetto è serrato con la giusta coppia a temperaturatura ambiente, la coppia di serraggio non diminuisce nel tempo. L'unica causa possibile per avere una diminuzione della coppia di serraggio originale sono evnetuali forti vibrazioni, ma in questo caso c'è un problema a monte ben più grave. Sempre con riferimento ad un impianto elettrico domestico.

Tra l'altro proprio recentemente ho sostituto 2 prese magic in una scatola in casa mia. Le ho dovute sostituire perchè son stato costretto a menttere una di quelle immonde prese shuko. Ebbene i morsetti eran stati serrati dal sottoscritto nell'agosto del 1972, quando realizzai l'impianto. Non c'era nessun segno di allentamento ed in oltre 40 anni non mi è mai passato per la mente di andare a registrarne il serraggio.

Non credo che questo fatto sia un'eccezione, credo che debba essere la normalità.

Modificato: da Livio Orsini
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo/a...