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Mirko Ceronti
Ho capito.....alla fine trattasi di uno scongiuratore di survoltaggio..... <_<
Io penso che le aziende che ne traggono vantaggio, sono solo quelle che hanno la 250 Volt fissa, e quindi la 432 trifase al posto della 400 Volt
(A quel punto io però mi farei in giretto in cabina a manovrare il cambiotensioni del trasformatore aumentando il numero spire lato primario)
Se prendiamo ad esempio, il caso estremo dove nella rete ci sono 250 Volt (quindi ai limiti del contratto) e poi, con quell'affare li precipitiamo a 210 Volt, capperi son 40 volt in meno, per cui un carico che costruito per la 230, ne subisce 250, ed arriva mago Zurlì che glieli trasforma di botto in 210....eh beh chi si trovava nelle condizioni di averne 250, se ne accorgerà certamente...(30% in meno di consumo)
Se ho una lampada ad incandescenza (alogena) da 60 watt a 230 volt, gliene dò 250, ne svilupperà 70, la porto a 210 Volt e ne svilupperà solo 50 e quindi un 30% in meno di quando funzionava a 250 Volt, e non solo, si bruceranno anche molte meno lampadine, quindi un risparmio pure su questo fronte.
A questo punto si potrebbe obiettare che se bastano 50 watt di illuminazione, allora perchè si è installata una lampadina da 60 ?
Semplice, perchè la 50 non la fanno.
Capitolo industria e motori asincroni gestiti da solo teleruttore.
Vecchi motori come quelli che ho io in azienda, che dichiarano di targa 380 Volt, se gliene arrivano 430, ehi.....guadagnano in coppia certo (machissenefrega, se gliela facevano anche con 380 Volt) ma il consumo certamente ne risentirà al rialzo, e forse anche il motore con 50 volt in più potrebbe non gradire, anche se c'è sempre un margine di tolleranza.
Analogamente, se ho un motore moderno che dichiara di targa 400 Volt, e gliene dò 363 (poichè se quell'affare mi fornisce la 210 monofase, mi darà anche la 363 trifase) ehi....ricordiamoci che la coppia in un motore asincrono varia col quadrato della tensione, quindi occhio a sottrarre 40 volt ad un motore lasciando invariati gli Hz, poichè anche qui potrebbero esserci delle sorprese (dipende dalle applicazioni)
Diciamo che questo archibugio, trova gioco facile andando a sanare ferite da malagestione del valore di tensione, e se questo è ballerino, allora fa da stabilizzatore.
Agire sul cambiotensioni del trasformatore in cabina, va bene se la tensione è sempre regolarmente alta, ma se fluttua, allora potrebbe succedere (poi) di ritrovarsela troppo bassa.
Per cui se c'è stato investito qualcosa come 1 milione di euro, allora mi vien da pensare che la piaga da sovratensione in giro per l'Italia, è un morbo molto più diffuso di quanto avessi mai ipotizzato.
Loro dicono, che ciò che funziona con 220 funziona anche con 210...
Beh, questo è assodato, basta pensare a certe abitazioni che sono distanti dalla cabina di trasformazione, alle quali se mancano 10 volt, non è certo che si mettono a gridare alla "vergine stuprata".
Già mi piace meno la 363 al posto della 400 Volt.
Saluti
Mirko
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Mirko l' azienda di cui parlo non tocca la tensione, ma inseriscono un autotrasformatore elettromagnetico in serie al carico.Prima escono analizzano la rete generale, solo dopo costruiscono l'apparecchiatura dedicata. Cercano di ricostruire la forma d'onda della rete come alla consegna.

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Prima escono analizzano la rete generale, solo dopo costruiscono l'apparecchiatura dedicata.

Mi pare un metodo abbastanza parziale. Se non altro perchè fotografa la rete in un dato periodo....costruiscono la scatola magica di conseguenza...e se in futuro la rete cambierà la scatola magica sarà ancora utile....?

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Mirko Ceronti
Mirko l' azienda di cui parlo non tocca la tensione, ma inseriscono un autotrasformatore elettromagnetico in serie al carico

E su cosa agirebbe allora, se di autotrasformatore si tratta ?

Elettromagnetico ?

Ah....non ho dubbi infatti. :smile:

Non penso che un autotrasformatore possa funzionare su un principio diverso da quello dell'induzione elettromagnetica appunto.

E' un po' come dire che usano "acqua bagnata"..... ;)

Saluti

Mirko

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Alla fine se per fare un certo lavoro è necessaria una certa quantità di energia non risparmio nulla con un sistema che abbassa la tensione.

Gli unici risparmi veri e misurabili, sono quelli realizzati eliminando gli sprechi.

Se, ad esempio, devo avere una portata d'aria variabile e per ottenrla chiudo o apro una serranda, spreco energia quando ho bisogno di una portata bassa.

In questo caso diminuendo la tensione di alimentazione dl motore in funzione della portata richiesta, ho un effettivo risparmio.

Ma se devo riscaldare soffiando aria calda e riduco l'alimentazione ai resistori di riscaldo ed al ventilatore sicuramente non risparmio, ma rischio anche di spendere di più.

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Guarda per togliermi i dubbi ho appena telefonato alla ditta che ha brevettato il prodotto.

"signor oste, com'è il vino della casa?"

non è che sia un normale rifasatore

E' lo stesso dubbio che ho avuto io. :)

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oltretutto le fluorescenti compatte durano sempre meno

Le fluorescenti compatte sono un'altra ciofega inutile venduta sbraitando di eco, green e risparmio, quando poi si tratta di roba anche lì progettata con i piedi che defunge molto prima di quanto dovrebbe (nel senso che quel pastrocchio di alimentatore che ci mettono, dimensionato al pelo e senza nessuna possibilità di raffreddarsi visto che è sigillato dentro lo zoccolo, defunge molto ma molto prima che il tubo perda le sue caratteristiche).

Se per lampade fluorescenti intendiamo i neon, invece, è tutta un'altra storia.

Ho in sala una plafoniera a neon circolari dal 2004, e fino ad ora ho cambiato neon una sola volta.

Ed in sala la luce rimane accesa tanto... :)

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Ad ogni modo ragazzi che ci crediamo o no, hanno fatto pure la catena della Coop, la metropolitana di Milano, e l'aereoporto di Roma.

Un suo responsabile mi ha detto che hanno preso pure una commessa per IBM.

Staremo a vedere.

Modificato: da claudioram
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A me sembra davvero molto strano.

se le referenze sono a questi livelli, com'è che non ne parlano su tutti i giornali tecnici o non ?

E come mai che negli ambienti tecnici sono dei perfetti sconosciuti fino ad oggi ?

Nella società di oggi che fa notizia anche uno starnuto, una cosa di questo genere riempirebbe le trasmissioni di un sacco di reti televisive........bah.....

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Sì ma..... il giornale locale, riporta anche che è caduto un ramo su un tetto di una casa, ma se la cosa non ha avuto risvolti tragici, e si è rotto solo il camino, col cavolo chene parlano i nazionali.
Ma qui, addirittura di I B M si parla, cosa che dovrebbero essere loro perfettamente in grado di farsi da soli.
Per questo che appare strano, sia per motivi tecnici, sia per mancata ridondanza sensazionalistica dei fatti.
Un affare che fa risparmiare energia elettrica lo vorrebbero tutti, se ci fosse.

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Le fluorescenti compatte sono un'altra ciofega inutile....

E' stata la potentissima lobby dei grandi costruttori di lampadine che non potendo guadagnare molto sulle lampade tradizionali hanno convinto l'unione europea a vietarne la vendita così che il consumatore sia costretto ad usare lampade a scarca di gas che hanno il medesimo attacco. Ovviamente queste lampade costao 10 volte tanto. In teoria dovrebbero durare molto di più però non ti danno alcuna garanzia. Quelle vecchie, le prime, quelle che impiegavano qualche minuto per arrivare alla piena luminosità duravano veramente tanto. Le ultime in alcuni casi si rompono di 3" dalla prima accensione.

tebiamo presente che questi signori, i produttori di lampadine, già negli anni 20 si riunirono in una conferenza a Ginevra e si accordarono per limitare la durata delle lampadine a non più du 2000 ore.

Ad ogni modo ragazzi che ci crediamo o no, hanno fatto pure la catena della Coop,....

Io ricevo almeno 3 mailing giornaliere che segnalano tutte le innovazioni, contratti particoalri, etc. ma di questa apparecchaitura miracolosa non ho trovato traccia.

Ricordo di aziende che vantavano tra i clienti nomi altisonanti, poi son state condannate a far pubblicare rettifiche....

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Boh, anche io trovo strano averne sentito parlare solo sul forum e per caso...perchè ricordiamoci che il post è partito per commentare un prodotto di un'azienda che sta a Bergamo e si è arrivati ai loro fornitori (?) che in realtà sembra stiano cambiando il mondo....dal 1999...

Ho provato a guardare su street view e all'indirizzo indicato sul loro sito non esiste nulla...o meglio...esisteva un'azienda che produceva stufe che mi pare sia fallita (Unirossi)...e in parte un concessionario VW....Un'azienda così che fa pure produzione dovrebbe avere una sede tutt'altro che anonima.

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Premesso che gli Americani hanno brevettato l'HAARP quindi ogniuno e' libero di DEPOSITARE LE IDEE che vuole,

sfido chiunque a dire funzionava/non funzionava.

L'inteligens ha un costo di noleggio che eliminera' il risparmio ottenuto sottoalimentando le apparecchiature.
Piu' il consumo di questo abbassatore di tensione (regolatore e' un'offesa ai regolatori).
Aumenta la corrente al primario negli alimentatori a commutazione cosi' i componenti di ottimissima
qualita' degli ATX saranno felici di lavorare con una corrente maggiore di quella nominale.

Dal pdf inteligens:

contribuendo all'allungamento della vita di tutti gli apparati

Si infatti quello digestivo funziona bene. Il mio.

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Mirko Ceronti

L'unico beneficio lo può avere solo chi subisce dall'ente erogatore un immotivato survoltaggio.

Chi invece ha la tensione che è giusta (e gli attuatori progettati per essa) va solo a caccia di guai.

Un motore elettrico trifase da 400 Volt, alimentato a 360, che deve fornire all'albero 18 Kw meccanici, egli cercherà comunque di darceli chiamando a raccolta l'unica risorsa che a quel punto ha rimasto, ovverosia la corrente.

E siccome costei per mantenere la potenza meccanica necessaria dovrà crescere (visto che la tensione è calata di 40 Volt) si rischia di bruciare il motore.

Fine...

Saluti

Mirko

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così che il consumatore sia costretto ad usare lampade a scarca di gas

Costretto proprio no, ci sono le lampade alogene sempre con i soliti attacchi a vite ;)

Che poi i media abbiano dato la notizia con il deretano (come sempre) e molta gente babbea abbia capito che tutte le lampade a incandescenza si sarebbero vaporizzate dal giorno x lasciando spazio solo alle lampade a scarica, è un altro discorso...

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Costretto proprio no, ci sono le lampade alogene sempre con i soliti attacchi a vite

In teoria c'è la scelta, in pratica no visti i prezzi e l'offerta. Basta farsi un giro in un qualsiasi supermercato e guardare sugli scaffali. Vedi praticamente solo lampade a scarica di gas messe in bella evidenza con tutti i cartellini di classe energetica che spiccano. Se poi trovi le lampade alogene e confornti i prezzi con quelle a scarica, se non sei un amatore non le comrpi.

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Non so dove vai a fare la spesa tu :) io ho sempre visto le lampade a scarica e le lampade alogene, spesso come prezzi sono più convenienti quelle alogene, anche a parità di marca, specie quando si trovano i blister da due.

Poi che la maggior parte della gente sia inetta e sia convinta di risparmiare millemila euro al mese mettendo lampade a scarica anche nel frigorifero, è un altro discorso.

Mi viene in mente una tizia che ha tentato di convincermi che lei pagava meno di me di corrente perché aveva messo quelle lampade ovunque (e le cambiava ogni tipo due mesi nei posti dove l'accensione era più frequente).

Certo, il risparmio era senz'altro dovuto alle lampade.

Non al fatto che lei non ha il boiler.

Non al fatto che lei ha un televisore solo, io tre.

Non al fatto che lei e i figli sono a casa due ore al giorno per mangiare e poi vanno a letto, io molto di più.

Non al fatto che io il PC ce lo ho e lo uso parecchio mentre lei ha un portatile che accende cinque minuti al mese.

Non al fatto che io il forno lo uso, lei ce lo ha per bellezza.

eccetera, eccetera, eccetera.

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Mi pare un metodo abbastanza parziale. Se non altro perchè fotografa la rete in un dato periodo....costruiscono la scatola magica di conseguenza...e se in futuro la rete cambierà la scatola magica sarà ancora utile....?

A me sembra come la corazzata Potemkin :unsure:

Ad ogni modo ragazzi che ci crediamo o no, hanno fatto pure la catena della Coop, la metropolitana di Milano, e l'aereoporto di Roma.

Un suo responsabile mi ha detto che hanno preso pure una commessa per IBM.

Staremo a vedere.

Questa cosa mi convince ancora meno :lol:

In teoria c'è la scelta, in pratica no visti i prezzi e l'offerta. Basta farsi un giro in un qualsiasi supermercato e guardare sugli scaffali. Vedi praticamente solo lampade a scarica di gas messe in bella evidenza con tutti i cartellini di classe energetica che spiccano. Se poi trovi le lampade alogene e confornti i prezzi con quelle a scarica, se non sei un amatore non le comrpi.

Hanno un prezzo relativamente basso qua in zona, e fanno davvero un' ottima luce :lol:

E se devo fare una stima siamo ben oltre l' anno di vita per ogni lampadina :)

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Salve a tutti, specialmente a quelli che hanno partecipato a questa discussione.

Per quanto riguarda l' azienda di Vicenza venerdì prossimo ho un incontro con un commerciale accompagnato da un ingegnere che mi illustra tutto il loro progetto.

Fatalità questa mattina è passato un commerciale guarda caso proprio dell' azienda di Bergamo, sempre per gestione pulizia rete elettrica, e pure loro la settimana dopo Pasqua vengono con un commerciale accompagnato da un ingegnere.

La cosa mi interessa particolarmente, anche se ho molti dubbi sul risultato.

Tutte e due le aziende dicono che il preventivo per la progettazione dedicata è gratis.

Vi terrò informati.

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  • 3 weeks later...

Ciao.

Fatico a leggere il loro depliant, per i caratteri troppo piccoli.

Posso ipotizzare che si tratti di un sistema che forse fa la funzione per cui e' stato progettato, ma ho il dubbio che possa creare buchi di tensione in uscita. Chi ha esperienza di qualita' dell'energia sa che i buchi di tensione sono tra i peggiori difetti, che determinano guasti importanti ai carichi elettronici ed elettromeccanici.

Consiglio a chi intende acquistarlo di approfondire bene questo aspetto, per non ritrospevarsi a risparmiare 100 di energia e spendere 1000 per riparazioni e fermo produzione

Ciao

Mario

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  • 1 month later...

Anche se questa discussione è vetusta....riapro il Post...poiché mi è venuto in mente di cosa si tratta, perlomeno del principio su cui si basano questi "condizionatori di rete elettrica o consumo" ...da quello che mi disse il fantomatico rivenditore, si tratta di una specie di diodo zener, esso rettifica la sinusoide distrota dai carichi non lineari e dlale armoniche nel punto di installazione, in questo modo - la sinusoide rettificata - dovrebbe consentire maggiore efficienza energetica degli utilizzaotri.

La posto così come la ricordo, non è il caso di fantomatici condensatori di rifasamento, porta invece un altro nome ...di un principio fisico che ora non mi viene in mente.

Sarebbe interessante porvarlo con un analizzatore rete ...l'apparecchio di per sé non è costoso.

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Saluti a tutti.

Per quanto riguarda l' azienda di Bergamo non gli ho più visti ne sentiti.

Per quanto riguarda l' azienda di Vicenza ci siamo incontrati e sentiti più volte.

Devo dire che quella di Bergamo costruisce apparecchiature secondo me non per uso industriale.

Adesso vi spiego rapidamente il loro principio e brevetto,devo dire onestamente mi sono ricreduto sulla loro applicazione.

Ho avuto un lungo colloquio con il loro commerciale e soprattutto con un ingegnere donna portato nella nostra sede.

Loro in poche parole hanno sviluppato un principio totalmente elettrotecnico controllato dal' elettronica.

Costruiscono un autotrasformatore calcolato della stessa potenza del trasformatore di bassa tensione dello stabilimento interessato.

Poi creano diverse uscite sulla trifase del trasformatore diciamo una decina, ma non per alzare o abbassare la tensione,ma inserendo o togliendo i vari gradini con opportuni contattori.

La tensione viene fissata entro certi parametri in modo da avere nella macchina più lontana dello stabilimento una tensione accettabile non inferiore a 380V,

Mentre in quella più vicina la tensione non deve superare i 400V.

Cercano di creare il centro stella lato utente, il più uguale possibile al centro stella del fornitore di energia.

Questo centro stella lato utente, come sappiamo tutti, non è mai equilibrato, specialmente con le apparecchiature industriali di oggi giorno.

Questi cosa fanno,inserendo o togliendo il gradino fanno una sorta di adattamento del centro stella (adattamento di impedenza per capirci)

Si può arrivare a risparmiare fino a circa 5- 6 7- per cento dell' energia consumata che altrimenti verrebbe persa in calore.

Sono state fatte molte applicazioni in grosse industrie e prossimamente devo andare su una di queste per avere dei risultati attendibili e provati.

Attualmente dove lavoro, siccome dobbiamo fare dei grossi investimenti su macchine di produzione, non siamo intenzionati a spendere in quella direzione,ma più avanti la cosa potrebbe interessare. Per un trasformatore da 1250 KVA si arriva a spendere per la gestione anche 80 mila euro.

Buona serata a tutti.

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Non so cos'abbiano brevettato perchè il principio di lavoro è vecchio di decine di anni.

Sicuramente, se ben fatto, riesce ad ottenere una discreta regolarizzazione della tensione di rete, mentre per quanto riguarda la pulzia, se non ci sono filtri, è praticamente nulla.

In quanto al risparmio, la loro valutazione mi sembra alquanto ottimistica. Anzi in talune condizioni potresti anche consumare qaulche cosina in più perchè tutte le apparecchiature usate per effettuare la regolazione hanno rendimento <1.

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