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PLC Forum


Difficoltà a trovare programmatori plc?


albertagort

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il 30/3/2019 at 06:58 , Livio Orsini scrisse:

Queste cose son sempre successe

 

Si Livio non lo metto in dubbio, quel che è cambiato nel frattempo è la frequenza, e non quella della rete elettrica :)

 

Se ai tuoi tempi un personaggio del genere rischiavi di beccarlo una volta ogni dieci o venti colloqui, ora (almeno qui) con le aziende piccole e medie tutto si riduce a:

 

- posso inchiappettarti con un apprendistato fasullo a max 800€/mese o magari anche nulla? cominci domani

- devo farti un contratto vero? mi spiace ma (inserire scuse a caso)

 

Competenze, esperienze, know how, sono tutte relative, tanto dopo i tre anni della pacchia degli sgravi dell'apprendistato ti rimandano comunque a casa con la scusa del criceto morto, alla peggio in quei tre anni ti fanno ramazzare il pavimento, chissene.

 

Mi viene in mente il mese scorso quando ho dovuto prendere il treno, alla stazione centrale di Mestre ho beccato due wannabe dell'alternanza scuola/lavoro, come citava il pass che avevano al collo, messe lì da Trenitalia per... ...premere al posto tuo il pulsante dell'elimina code. Lavoro altamente formativo insomma, immagino che inserendo nel curriculum una cosa così saranno tempestate di chiamate dalla Northrop Grumman, dalla Bombardier e pure dalla General Electric.

 

Con le aziende grandi forse il discorso cambia, ma per arrivare ad un colloquio con quelle, o hai già un nome conosciuto almeno fino ai confini svizzero-lombardi (ed in quel caso è il lavoro che cerca te e non il contrario), o conosci qualcuno già bene inserito che può portare avanti la tua candidatura, o ti procuri un blindato ed assalti la sede in stile SWAT, perché colloqui diretti non ne accettano e la speranza che estraggano il tuo curriculum e ti chiamino è praticamente la stessa di sbancare al gratta e vinci.

Modificato: da Darlington
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a proposito di scuse:

in questi anni, dopo aver fatto sempre colloqui pieni di brio, sorrisi, giri dei reparti, tarallucci e vino, in cui sembrava che io fossi la persona giusta, arrivato al Ral attuale ho sentito nell'ordine:

 

Non hai abbastanza passione (perchè uno per avere passione deve occuparsi di elettronica anche sul water)

Abiti troppo lontano (mezzora)

Le tue competenze sono superiori a quanto noi chiediamo (eh certo, non mi sono mai occupato di progettare impianti civili, immagina che fior di competenza posso avere)

Eh ma qui facciamo poco di progettazione elettrica, ti annoieresti (detto dal responsabile UT che era rimasto davvero sorpreso che io avessi una laurea...lui no)

Cè una novità, abbiamo risolto l'emergenza con una risorsa interna (e prima non c'èra?)

 

Mi chiedo...se vuoi darmi al massimo 1000 euro va bene, sta a me rifiutare. Se le mie competenze non valgono la cifra che chiedo, è sufficiente essere onesti e dire le cose come stanno.

Noto sempre un certo timore a far vedere che non si hanno (o non si vogliono spendere) le risorse economiche per assumere una data persona a un dato stipendio, come se ci si vergognasse di ciò. Quando inventarsi scuse ridicole è sicuramente più umiliante.

 

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6 ore fa, albertagort scrisse:

Noto sempre un certo timore a far vedere che non si hanno (o non si vogliono spendere) le risorse economiche per assumere una data persona a un dato stipendio, come se ci si vergognasse di ciò.

 

Anni fa feci un mese di "prova" presso un altro cialtrone di elettricista, era il primo impiego.

 

Inutile dire che già da subito le cose non andarono tanto bene visto che il cretino era convinto di aver a che fare con suo figlio o col suo cane, ma ahimé, allora ero giovane e pirla (ora non sono più giovane) e lasciai correre.

 

Il "bello" arrivò alla fine del periodo di "prova" quando attaccò la classica lagna dell'imprendidiota: eh non ho lavoro, eh non ho contratti, eh non so come dare da mangiare alla mia famiglia, eh domani chiudo tutto, eh se mi dai cinque euro per prendere il latte sei un amico... però c'era la proposta delle proposte, la soluzione a tutto: assunzione con lettera di dimissioni in bianco.

 

Rifiutai perché va bene tutto ma era un insulto pure per un giovane al primo impiego. Tra l'altro mentre frignava le calde lacrime sulla scrivania aveva la distinta d'acquisto per un XC90 nuovo, che riportava la data della settimana precedente. Col senno di poi risponderei con "oh, se sei preso tanto male da consolarti regalandoti un suv della madonna fai una cosa, regalane uno anche a me e vengo a lavorare gratis".

 

Io penso che il problema, "aiutato" anche dalle "brillanti" leggi sul lavoro dei governanti in carica fino ieri, sia che ci sono sempre meno imprenditori e sempre più imprendidioti.

 

L'imprenditore ragiona (o comunque dovrebbe ragionare) con la logica del: se questo mi costa x ma mi può rendere 1.5/2*x, allora il prezzo è giusto.

 

L'imprendidiota ragiona con la logica del: mi costa x? è troppo! voglio pagare x/2 avendo in cambio x/4. Se poi questo mi costa nel lungo termine x*16, chissene.

 

Questo non si applica esclusivamente alle "risorse umane" ma anche in generale a macchinari, lavori di manutenzione e quant'altro.

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7 ore fa, Darlington scrisse:

ma ahimé, allora ero giovane e pirla (ora non sono più giovane) e lasciai correre.

Questa è stupenda. Permettimi di rubartela😊

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10 ore fa, Darlington scrisse:

.. però c'era la proposta delle proposte, la soluzione a tutto: assunzione con lettera di dimissioni in bianco.

 

E una cosa doppiamente idiota.

  1. per le piccole aziende non è mai stato valido l'articolo 18 dello "statuto dei lavoratori". L'azienda può licenziare senza giusta causa, anzi può licenziare senza causa. Quindi quella persona avrebbe potuto licenziarti la sera stessa dell'assunzione o dopo un anno senza dare alcuna giustificazione.
  2. Se, puta caso, il dipendente registra la conversazione e poi fa un esposto-denuncia alla procura della repubblica, per il titolare dell'azienda son guai penali seri.

Tra i titolari delle piccole aziende oramai idioti che fanno di queste cose non ce ne sono (quasi) più.

Se sono dei veri delinquenti ti danno, brevi manu in contanrti una cifra x, poi ti consegnano una busta con scritto 1.5x o 2x e pretendono una firma liberatoria. Queste differenze servono per fare provviste di danaro contante non soggette a tasse e sconosciuto al fisco. Un piccolo guadagno ce lo ha anche il dipendente: se non sono idioti pagano tasse e contributi INPS sulla somma ufficiale, se li evadono verranno comunque beccati nel giro di qualche anno.

 

Purtroppo per decenni molti pseudo imprenditori hanno prosperato grazie al basso costo del lavoro ma, come sempre accade quando si basa la propria strategia solo sul prezzo, trovi sempre qulcuno che offre il medesimo prodotto ad un centesimo in meno.

Questi "prenditori" o si sono spostati in paesei come la Serbia o l'Albania, dove possono continuare con la loro politica di guadagbi facili basati sull'iper sfruttamento della manodopera, oppure ricorrono a vari mezzucci para legali per continuare a galleggiare ed a riempirsi le tasche.

 

 

Rimane il fatto, confermato anche il mese scorso, della mancanza di almeno 500.000 tecnici specializzati di cui la maggior parte sono figure legate al mondo dell'automazione.

Purtroppo, oramai , c'è la condizio sine qua non del titolo di studio; anzi sarà sempre peggio da questo punto di vista. Non basta più saper fare, ma è indispensabile qualche cosa che certifichi una base di conoscenze teoriche.

Per gli autodidatti, spesso molto più bravi dei tecnici certificati, lo sbocco ci può essere solo per conoscenza diretta; ci deve essere una "segnalazione" di qualcuno di cui l'azienda si fida.

 

Darlington, mi dispiace per te, ma se non trovi un sponsor che garantisce per le tue capacità professionali difficilmente riuscirai a trovare una sistemazione decente.

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4 ore fa, step-80 scrisse:

Questa è stupenda. Permettimi di rubartela😊

 

Fai pure, per dovere di cronaca la ho rubata anche io (da Davide Bianchi, sistemista olandese)

 

1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

Darlington, mi dispiace per te, ma se non trovi un sponsor che garantisce per le tue capacità professionali difficilmente riuscirai a trovare una sistemazione decente.

 

...che poi è la stessa cosa che dicevo a pagina 2 e che comunque è sottoinsieme di "raccomandazione".

 

Se non sei nel "giro" non hai speranze, per essere nel "giro" devi farti introdurre nel "giro". Mi sembrano i tagliapietre dei Simpson: diventi tagliapietre solo se sei figlio di un tagliapietre oppure se salvi la vita ad uno di loro.

 

A parte che credo valga pure per uno uscito dall'istituto tecnico a pieni voti (a meno che non si getti tra le braccia del primo che lo incastra con apprendistato e promesse faraoniche), ma l'ultimo che si è offerto di "sponsorizzarmi" è quello della ditta grossa che citavo sempre a pagina indietro, quella che dopo due mesi ancora era in forse per il colloquio e che poi ha preferito slurparsi della sana manodopera gratis.

Modificato: da Darlington
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1111 0011 1110

Sono d'accordo con il fatto che la disponibilità di programmatori PLC in gamba non è sempre così elevata.

Io ho iniziato un anno fa appena uscito da scuola, ovviamente la preparazione non era molta, ma ho trovato delle persone che hanno avuto una grande capacità nel formarmi (ed ovviamente io ho messo un grande impegno da parte mia) e di questo non tutte le aziende ne sono in grado.

 

La preparazione che si dovrebbe dare ai ragazzi è quella di "insegnarli ad imparare" ed a risolvere i problemi. E' chiaro che nel nostro lavoro si va incontro sempre (o quasi) a cose che si potrebbe non aver neanche mai visto o comunque cose nuove; potrebbe un novellino andare dal suo senior ogni qualvolta si presenti un nuovo problema?

 

Dopo aver appreso questa capacità, cioè dell'autodidatta, non mi capita più di dover andar dal mio collega più anziano a chiedere come e cosa devo fare… questo dopo poco meno di un anno, ma comunque in questo mestiere ci vuole una grande pazienza e grande volontà d'animo.

 

FG

Modificato: da 1111 0011 1110
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1111 0011 1110
il ‎27‎/‎02‎/‎2019 at 07:39 , Yiogo scrisse:

no, non sei estremo, anzi sei particolarmente diplomatico

la realtà è pure peggio, pensa che in una commessa abbastanza grossa devo ricostruire i commenti e i nikname e fornire una nuova licenza

un valore economico abbastanza ingenti perché i deficenti che sono subentrati al costruttore per un certo tempo invece che usare il sorgente dalla stazione ingegneria che era un computer in RAID con installato tutto avevano il perverso vizio di leggere tutte le volte il programma del plc e modificarlo, nel contempo avevano fatto sperire la stazione di ingegneria e l'avevano sostituita con un computer probabilmente comprato al Bennet che aveva una licenza craccata e non conteneva più i disegni

pensa che invevce che fare teleassistenza attraverso un VPN usavano TeamViewer "perché così non avevano bisogno del softaware installato sul loro"

fortunatamente la titolare attuale è intelligente e quando a preso in mano la situazione li ha cacciati

ma potrei raccontartene di tutti i colori, ho dato la tabella degli interfacciamenti ad una ditta che doveva fare un sottostema nell'ambito di un mio sistema di controllo e mi ha detto che "una cosa così complessa non serviva a nulla, bastavano due contatti

poi trovi quelli che dicono che nonsi può produrre in questo modo "perché il plc vuole controllare l'impianto con un altro criterio"

poi trovi gli analfabeti plateali che facevano i condomini fino ad ieri e si sono inventati che sono programmatori di plc, quelli che vengono sul forum con lo stesso aproccio degli impianti incivili

"devo fare tal cosa, cosa le norme mi obbligano a scrivere nel plc per ottenere il risultato ?"

"il processista mi ha detto che le due condizioni sono in OR, qualcuno mi spiega cosa vuol dire ?"

"ho progettato il quadro con ausiliari a 24 Vac perché le norme dicono così ma il venditore del plc mi ha detto che le schede sono 24 Vdc, cosa debbo fare ?"

"io, "per non sapere né leggere né scrivere" con il relè di sicurezza tolgo l'alimentazione al plc"  …. e ci riesci (a non sapere)

"il relè di sicurezza deve tagliare gli ingressi così il plc da solo taglia le uscite, perché se tagli le uscite solo il led si accendono lo stesso"

e ti garantisco che non sto inventando nulla, anzi sto domenticando qualcosa delle minchiate che ho sentito nella vita

 

D'accordissimissimo con te! Ora io sicuramente non ho una grande esperienza, ma ci sono volte in cui mi capita di fare collaudi con ingegneri che ne sanno palesemente molto meno di me... Il problema principale è che loro sono i clienti ed io i fornitori, mi sono trovato in situazioni in cui ho dovuto fare modifiche inaudite o sentire cazzate di cui sarebbero solo stati da sbattere al muro (e parlo di aziende anche abbastanza serie). Ora, la mia domanda è; queste persone hanno preso la laurea con i punti Solac? Come sono state prese a lavorare? Assumono gente random oppure è il livello medio di istruzione che è così basso da non avere altre scelte?

 

La cosa ancora più brutta è che, essendo un ventenne, devo restarmene il più possibile nel mio anche perché passerei per presuntuoso, ma vi giuro che quando questa gente insiste nel ripetere che una determinata cosa è come dicono loro quando invece stanno sparando boiate assurde non resisto nel tacere e gli faccio fare figure di m... incredibili 😂 

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14 minuti fa, 1111 0011 1110 scrisse:

 

La preparazione che si dovrebbe dare ai ragazzi è quella di insegnarli ad imparare ed a risolvere i problemi.

 

Purtroppo quasi mai la scuola insegna a ragionare anzi, spesso toppo spesso, insegna l'esatto contrario.

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Io ho una laurea in ingegneria,  cosa che spesso è controproducente per i discorsi che leggo sopra. È comune infatti fare l eguaglianza :

ingegnere="persona saccente che è capace solo di stare sui libri".

Io ho sempre dimostrato l esatto opposto, essendo io il primo che quando serve si mette in pancia sotto alle macchine a sporcarmi la faccia di olio e grasso, e a filettare un m10 con l avvitatore.. E come me tanti altri. 

Detto questo, un ingegnere non può avere competenze specifiche di programmazione plc, se non ha mai programmato. Come non può sapere nulla di elettrotecnica,  se non ci ha mai avuto a che fare nella realtà. 

Io ho fatto un esame di "tecniche dei materiali ", in cui si tratta ad esempio la struttura cristallina del ferro.  Non vedo l argomento da 3 anni e ovviamente al momento non ricordo nulla...poi magari se mi ci trovo a ragionarci sopra magari mi torna in mente. 

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12 ore fa, albertagort scrisse:

È comune infatti fare l eguaglianza : ingegnere="persona saccente che è capace solo di stare sui libri".

 

Se è comune, una ragione ci deve pur essere .:smile:

 

Si dice anche: "Un imbecille è solo un imbecille, ma se è anche ingegnere fa più danni".

 

Sono luoghi comuni, ma che hanno fondamenta che risalgono al tempo in cui di laureati in ingegneria ce ne erano veramente pochi, per cui anche i mediocri arrivavano a posizioni di responsabilità.

Oggi un maggior numero di laureati in ingegneria, anche con laurea triennale, permette una maggior selezione.

Poi il tutto dipende dalla persona, se è abbastanza umile da capire che se lavora da 2 mesi forse non è il caso che salga in cattedra, ed ascoltare i pareri di chi certi lavori li fa da decenni, anche senza alcun titolo di studio, diventa doveroso

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del_user_97632

Quello "in gamba" in genere non sta in strada, e capita poco spesso di trovare quello bravo quando serve. Si ci sono quelli poi che si fregano le risorse tramite l'amico che lo contatta, cosa che a me personalmente non piace troppo, ma perfettamente lecito.

 

Poi forse ci sono altri aspetti oltre a quelli tecnici,

 

l'entusiasmo, la passione, e la voglia di imparare, che a volte compensa mancanza di esperienza. Con l'entusiasmo e la voglia di studiare e ascoltare i vecchi maestri scavalchi monti a volte.

Poi c'e' l'educazione generale, che e' di fondamentale importanza per le relazioni con clienti fornitori e colleghi. Forse coi PLC non c'e' bisogno di essere gentili, ma devi pur relazionarti.

 

Dunque si puo' puntare sui giovani, ma questi 2 sopra sono ingredienti non semplici da trovare in un profilo giovane. Conosco gente che fa colloqui di continuo e fa molta fatica a trovare i minimi per partire, al colloquio arriva di tutto ....

 

Un'altra cosa da capire e' che a volte, se non si trova quello "giusto" "esperto" .etc si trovano dei giovani con poca esperienza, ma capaci di risolvere certi pattern complessi piu velocemente di uno che ha 30 anni di esperienza. Famosi "talenti" da ricercare, ma sono pochi. Chi fa colloqui lo sa bene, e' sempre una scommessa. Talvolta uno al colloquio non brilla ma poi si rivela brillante, talvolta e' l'esatto opposto, tanto fumo, e poi al lavoro,    vaporware .

 

 

 

Modificato: da _angelo_
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il 23/6/2018 at 20:40 , albertagort scrisse:

 

Mi sembra di capire che si cercano sempre di piu persone laureate,dove poi chiaramente manca la pratica,intendo il vivere in officina ,nel reparto di produzione,adesso molti programmi sono sempre piu lontani da chi poi li dovra’ riparare,da chi dovra’ metterci mano.Il compromesso migliore forse e’ veramente un mix di competenze che per chi fa selezione del personale non e’ facilmente comprensibile.

 

il 23/6/2018 at 20:40 , albertagort scrisse:

 

Mi sembra di capire che si cercano sempre di piu persone laureate,dove poi chiaramente manca la pratica,intendo il vivere in officina ,nel reparto di produzione,adesso molti programmi sono sempre piu lontani da chi poi li dovra’ riparare,da chi dovra’ metterci mano.Il compromesso migliore forse e’ veramente un mix di competenze che per chi fa selezione del personale non e’ facilmente comprensibile.

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il 23/6/2018 at 20:40 , albertagort scrisse:

 

Mi sembra di capire che si cercano sempre di piu persone laureate,dove poi chiaramente manca la pratica,intendo il vivere in officina ,nel reparto di produzione,adesso molti programmi sono sempre piu lontani da chi poi li dovra’ riparare,da chi dovra’ metterci mano.Il compromesso migliore forse e’ veramente un mix di competenze che per chi fa selezione del personale non e’ facilmente comprensibile.

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ivan.bortolin

Buongiorno,

io sono laureato in Ing. Elettronica e dopo 7 anni di lavoro nell'ambito della prototipazione rapida (gestisco sinterizzatori, FDM, etc.) ho deciso di tornare sui miei passi di studio e farmi un corso di 80 ore sui PLC Siemens S7 1200 e 1500.

Non ho alcuna esperienza ed oltre alla passione d'imparare (ho sborsato 400 euro per comprarmi un 1200 + 2 moduli 1223 per mettere le mani) non posso offrire molto.

È da due mesi che provo a cercare per cambiare lavoro ed anche con molta umiltà nelle pretese di RAL in cambio di formazione. Tutti annunci che ho letto, nella stragrande maggioranza chiedevano:

  • Almeno 5 anni di esperienza
  • Conoscenza di almeno 5 marche differenti di PLC
  • Disponibilità totale (ancora oggi mi chiedo cosa significhi)
  • Conoscenze informatiche (Java, .net, C++, Visual Basic) + ovviamente le cinque marche sopracitate di PLC
  • Massimo 35 anni di età
  • Programmatore plc junior con almeno 2 anni di esperienza

 

Ho fatto due colloqui di cui uno in una piccola azienda ed uno in una multinazionale

Il primo mi aveva chiamato per il secondo colloquio, ma mezz'ora prima mi chiama e mi dice che ha avuto un imprevisto e che ci sentiamo. Dopo tre giorni gli mando un messaggio per quando sarà disponibile: nessuna risposta.

 

Con la multinazionale, dopo 5 giorni mi chiama l'agenzia interinale dicendomi che da li a breve mi avrebbero chiamato per il secondo colloquio col direttore operativo. È da un mese che aspetto la chiamata.

 

Quindi da un lato confermo che spesso usciti dagli istituti tecnici o dall'università non si ha nessuna esperienza nella gestione dei PLC; purtroppo l'istruzione italiana è molto teorica e poco pratica. Dall'altra mi sembra che l'andazzo sia di trovare tecnici e operai superspecializzati e pagarli 1200 euro al mese; inoltre quando non li trovano piangere il morto sui giornali dicendo che non si trova gente. Pochissimi ho visto che sono disposti a formarti. Qualcuno sopra scriveva che spesso le aziende non possono "sprecare" risorse per formare il personale: se questa è l'idea aziendale della formazione, tanto vale che chiudano domani, intanto quello sarà il loro destino.

Modificato: da ivan.bortolin
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48 minuti fa, ivan.bortolin scrisse:
  • Almeno 5 anni di esperienza
  • Conoscenza di almeno 5 marche differenti di PLC
  • Disponibilità totale (ancora oggi mi chiedo cosa significhi)
  • Conoscenze informatiche (Java, .net, C++, Visual Basic) + ovviamente le cinque marche sopracitate di PLC

con queste caratteristiche io riterrei giusto un netto di almeno 2500 al mese.

 

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ivan.bortolin
36 minuti fa, albertagort scrisse:

con queste caratteristiche io riterrei giusto un netto di almeno 2500 al mese.

 

Non so neanche se lo trovi una persona con queste conoscenze... sono annunci veramente scritti a caso. In uno ho trovato che chiedevano anche conoscenza dell'HTML.... bha

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2 ore fa, ivan.bortolin scrisse:

ho deciso di tornare sui miei passi di studio e farmi un corso di 80 ore sui PLC Siemens S7 1200 e 1500.

Ripensaci

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3 ore fa, ivan.bortolin scrisse:

Ho fatto due colloqui [...]

Il primo mi aveva chiamato per il secondo colloquio, ma mezz'ora prima mi chiama e mi dice che ha avuto un imprevisto e che ci sentiamo. Dopo tre giorni gli mando un messaggio per quando sarà disponibile: nessuna risposta.

 

Con la multinazionale, dopo 5 giorni mi chiama l'agenzia interinale dicendomi che da li a breve mi avrebbero chiamato per il secondo colloquio col direttore operativo. È da un mese che aspetto la chiamata.

 

Uh-uh, un dejavù. Sono vicini. Maledetto Matrix.

 

Circa quattro anni fa un'agenzia interAnale mi contatta e mi spedisce a fare un colloquio nella loro sede di Pordenone (perché sebbene ne abbiano anche di molto più vicine? boh!). Ci vado.

 

Mi richiamano per dirmi che mi avevano fissato un colloquio col sedicente titolare della Cipperimerlo Impianti s.n.c.r.l.a.s. A Pravisdomini. Alle 19.30. Ci vado.

 

Il pisquano mi fa un terzo grado su cosa so fare, cosa ho fatto, cosa vorrei fare, colore preferito, cibo preferito, gusti sessuali, dov'ero il 9 ottobre alle 15.45, blah blah impianti, blah blah antennistica, blah blah domotica, blah blah industriale, blah blah io ti pagherei metà con l'interAnale e metà a nero (honesty), blah blah blah. In totale perdo più di un'ora a rispondere a st'altro pinguino, e dovevo ancora cenare.

 

Alla fine del colloquio la risposta? Ci devo pensare su.

 

Testa di ca**o, non ti ho chiesto se ti va di uscire a mangiare una pizza. Non sei il mio tipo. Non siamo in una discoteca e non ti sto rimorchiando. "Ci devo pensare su" è la risposta che t'aspetti dalla ragazza che approcci in un locale, alla quale non piaci ma che vuole dirti no senza però dirti no. Non di sicuro da uno che offre lavoro, rivolta verso qualcuno che è lì per un lavoro.

 

Inutile dire che a distanza di quattro anni sto ancora aspettando che il cretino finisca di "pensarci su", nel frattempo mi chiamò l'interAnale per chiedermi come era andata e me li mangiai vivi visto che mi avevano fatto perdere tempo e soldi di non uno, ma due viaggi distinti per poi mandarmi da un emerito idiota. Gli ho risposto che se il "target" di "posti" che proponevano era tutto così, avrebbero potuto anche risparmiarsi dal chiamarmi in futuro.

 

Gli stessi avrebbero dovuto propormi "un altro posto", inutile dire che pure di quel fantomatico posto sto ancora aspettando notizia?

 

Ah ma in compenso mi hanno inviato via mail un'altra interessantissima proposta. Per un posto a trecento chilometri di distanza. Su turni.

 

Avrei potuto rispondere che sarei stato interessato. Nel momento in cui avessero pagato loro le spese di viaggio per sostenere il colloquio.

Modificato: da Darlington
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Marco Fornaciari
2 ore fa, ivan.bortolin scrisse:

...

  • Almeno 5 anni di esperienza
  • Conoscenza di almeno 5 marche differenti di PLC
  • Disponibilità totale (ancora oggi mi chiedo cosa significhi)
  • Conoscenze informatiche (Java, .net, C++, Visual Basic) + ovviamente le cinque marche sopracitate di PLC
  • Massimo 35 anni di età
  • Programmatore plc junior con almeno 2 anni di esperienza

...

Di fatto sono richiese per abbassare la paga.

In 5 anni è impossibile conoscere 5 PLC a modo, e poi quali? Sorvolando sul fatto che 5 marchi significa almeno 20 modelli programmabili con almeno 13 SO diversi (o con caratteristiche diverse in base al modello).

Conoscenza di PLC in commercio negli ultimi 5 anni o negli ultimi 15-25? Fa una bella differenza!

Poi devi solo programmare (cioè convertire un flow chart in SW) o fare anche il progettista/colaludatore, anche qui fa una pesante differenza.

Uno che in 5 anni arriva a quegli obiettivi va pagato 3000 € al mese solo perchè è assunto, poi si iniza a contare le ore e le mensilità (13/14). Lo so è utopia, ma la pretesa di quella professionalità non avra mai risposta positiva. A quella domanda bisogna tutti rispondere seriamente chiedendo 36.000,00 € netti all'anno più indennità di trasferta e premi di produzione, almeno il no arriva da uno spiazzato.

In realtà quello che si vuole pagare (poco) è solo un servo disposto a tutto e che sia sempre velocissimo nonchè accodinsendente con il cliente, anche quando non ti permette fare il tuo lavoro. Ovviamente disposto a dimenticarsi di avere una vita propria e una residenza ben precisa.

 

E il bello viene adesso, entro la fine del 2020 saranno fornibili PLC programambili solo con SO più recenti: TIA, Sysmac Studio, RXlogic 5000, Codesys e suoi derivati.

Se non si è più smaliziati che aperti o esperti, diventa difficile per i programamtori più anziani entrare il questi mondi, allo stesso modo per i giovani risulterà complicato convertire vecchi programmi  o eseguire manutenzioni sui medesimi.

Sorvolando sul fatto che programmare un PLC con i nuovi SO serve circa il doppio del tempo di prima: bisogna strutturarsi tutto (spesso anche più volte nello stesso progetto) e pigiare ben più tasti della tastiera.

...

 

Purtroppo negli anni '90 si è abbandonata la formazione, per essere concorrenziali le aziende italiane hanno dovuto tagliare sui costi, e considerato che nel frattempo le necessita dell'amministrazione (leggi burocrazia non correlata alla produzione dei beni) è cresciuta a dismisura, il taglio è quindi avvenuto sulla formazione del personale tecnico, a tutti i livelli.

(Ci sono anche altre ragioni, ma qui è meglio sorvolare.)

Nello stesso tempo c'è stata una disponibilità infinita a basso costo di laureati, non importa se capaci, però si presentano al cliente come ing. o dott. ...

Non dobbiamo mai dimenticare una cosa, il 90% delle aziende italiane nel secolo scorso hanno avuto successo perchè non c'era concorrenza, ora ci fanno concorrenza anche dalla jungla. Nonostante le belle parole, solo poche sono veramente innovative con continuità, e posso vantare brevetti, cha alla fine portano commesse importanti e economicamente valide.

 

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Nicola Carlotto

Per capire le problematiche che ci possono essere nelle aziende bisognerebbe  gestirne una , li magari si capirebbero le motivazioni

dei piccoli e grandi imprenditori nel momento della scelta del personale da assumere .

Dopo la crisi del 2008 e' sopravissuto chi lavora bene e di conseguenza chi ha assunto personale competente, gli altri hanno chiuso.

Vi posso assicurare che ogni azienda cerca qualcuno che gli " risolve i problemi non che li crei ".

Per formare  un tecnico da zero a essere indipendente  ci vogliono 5 anni , questi cinque anni potrebbero essere iniziati

in anticipo se a scuola ci fossero insegnanti adeguati o aggiornati ,  dopo le superiori un ragazzo potrebbe essere gia' capace nell'uso

dei plc piu blasonati .

ciao

 

 

 

 

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36 minuti fa, Nicola Carlotto scrisse:

li magari si capirebbero le motivazioni dei piccoli e grandi imprenditori nel momento della scelta del personale da assumere

 

Non è che ci sia molto da capire, se vuoi pagare un tecnico specializzato al costo dell'ultimo galoppino: pensi che tutto ti sia dovuto e che la professionalità non sia un valore aggiunto per cui valga la pena pagare. I tuoi clienti possono fare lo stesso ragionamento e decidere di acquistare dall'estero ad un prezzo minore.

 

Oppure non puoi permetterti quel livello di professionalità (ma chissà perché possono permettersi sempre il macchinone, firulì firulà), e pretendi che sia "l'altro" ad abbassare le richieste.

 

Vorrei vedere uno dei "piccoli e grandi imprenditori" di cui sopra se qualcuno facesse la stessa cosa con loro, ossia richiedere loro il bene o servizio offerto pretendendo di pagare solo un terzo del suo prezzo o magari nulla.

 

36 minuti fa, Nicola Carlotto scrisse:

Vi posso assicurare che ogni azienda cerca qualcuno che gli " risolve i problemi non che li crei ".

 

Oh, che li cerchino non c'è dubbio, il problema è che li vorrebbero gratis

 

Anche io vorrei una Ferrari gratis ma non me la danno, chissà perché...

Modificato: da Darlington
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ivan.bortolin
11 ore fa, Marco Fornaciari scrisse:

 

E il bello viene adesso, entro la fine del 2020 saranno fornibili PLC programambili solo con SO più recenti: TIA, Sysmac Studio, RXlogic 5000, Codesys e suoi derivati.

Se non si è più smaliziati che aperti o esperti, diventa difficile per i programamtori più anziani entrare il questi mondi, allo stesso modo per i giovani risulterà complicato convertire vecchi programmi  o eseguire manutenzioni sui medesimi.

Sorvolando sul fatto che programmare un PLC con i nuovi SO serve circa il doppio del tempo di prima: bisogna strutturarsi tutto (spesso anche più volte nello stesso progetto) e pigiare ben più tasti della tastiera.

...

 

 

È un'aspetto che più volte ha sottolineato il docente del corso. Ora con TIA vai di SCL; sul tempo di programmazione è opinabile. I miei colleghi di corso abituati al KOP sono una scheggia nel fare gli esercizi, ma non appena passano all'SCL si piantano, mentre io che sono abituato alla programmazione strutturata vado più veloce e la trovo più intuitiva. Ovviamente ci vuole formazione. Non condivido che la scuola debba formare per questo o quel settore specifico, piuttosto dovrebbe dare l'opportunità agli studenti di fare corsi aggiuntivi a scelta. Resta comunque il fatto che sono talmente a corto di soldi che una licenza anche student del TIA Portal per una classe non se la possono permettere e le segreterie sono incapaci di intercettare le sovvenzioni per questo tipo di attività. Oltre a fatto che docenti di PLC sono come le oasi nel deserto...

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12 ore fa, Darlington scrisse:

Circa quattro anni fa un'agenzia interAnale mi contatta e mi spedisce a fare un colloquio

Io è dal 1984 che lavoro nell'automazione e di posti ne ho girati sia come esterno che come dipendente e di colloqui fatti da agenzie di ricerca di personale ne ho viste tante, la maggior parte pure di scarsa inaffidabilità o totale assenza di affidabilità.

Secondo me sono utili per ricercare gente che scodella nelle mense (e massimo rispetto per quel nobile impiego).

Se volete trovare davvero lavoro sondate i rappresentanti di automazione che conoscono tutti e pur di fare un piacere ad un cliente sono disposti a estendere contatti, oppure distributori di materiale di automazione.

Modificato: da pigroplc
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1 ora fa, pigroplc scrisse:

Secondo me sono utili per ricercare gente che scodella nelle mense

 

Secondo me neanche quello, a loro interessa solo avere una lista il più corposa possibile di gente iscritta. Che poi uno su mille alla fine ottenga un contratto (di due mesi) non è rilevante, l'importante è mostrare che loro hanno migliaia e migliaia di iscritti.

 

Infatti ciclicamente chiamano per chiederti di "presentarti in sede per aggiornare i dati"; io ciclicamente rispondo che non c'è un bel niente da aggiornare e sto ancora aspettando le loro fantomatiche proposte.

 

L'aggiornamento dati è un pretesto per dire "se non ti presenti e non firmi, l'iscrizione scade e le nostre liste saranno meno corpose"

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