Vai al contenuto
PLC Forum


Impianto appartamento: schema e vs suggerimenti


o0oinfoo0o

Messaggi consigliati

Buon pomeriggio a tutti.

Sono Stefano, nuovo utente iscritto oggi.

E' da tempo che lurko nel forum e devo dire che questa community è estremamente interessante e offre davvero molti spunti e consigli utili a chi si avvicina al mondo 'elettrico'.

e per chi come me cerca suggerimenti e consigli dettati anche da esigenze altrui.

L'elettricità non è il mio campo professionale; tuttavia ho avuto qualche incontro ravvicinato in passato, aiutando un amico che ha rifece l'impianto elettrico da se.

Toccherà anche a me a breve e per l'occasione ho raccolto materiale informativo, guide e consigli cercando di documentarmi al meglio per poi stilare un 'impiantino' adeguato alle esigenze.

 

Non vi tedio ulteriormente e vi mostro subito quello che credo di realizzare in allegato.

Intanto, posso dire che: l'appartamento è tutto su un piano (3 ed ultimo) di circa 90mq con un solo bagno e altri 3 ambienti.

Da quello che ho letto, le norme prevedono corrugati a partire da d20 ed è necessario lasciare il 50% di spazio residuo a fine cablaggio, al loro interno.
Cercherò pertanto di rispettare questi aspetti, oltre alla posa ad angolo retto ecc.

Non so la sezione dei cavi montanti ne la loro lunghezza, ne ho visto la zona dove sono installati i relativi contatori per sapere se è già presente un MT e di che taglia.

Tuttavia, nel frattempo vi allego lo schema del quadro di casa che ho stilato ( impianto dimensionato per supportare fino a 6kW+15% carico eccedente).

Inizialmente il contratto sarà da 3kW monofase.

 

Ho una perplessità per il MT generale: nel punto 1:

non vorrei infatti che il suo sovradimensionamento faccia scattare il MT a ridosso del contatore (che comunque per un impianto fino a 6kW non sarà oltre i 32A ) visto il contatto di 3kW iniziali.

Altra peprlessità è lo scaricatore.

Ho letto che normalmente va semplicemente ponticellato all'inizio di tutto l'impianto, ma vedo anche che in alcuni casi viene messo a monte di esso un MT dedicato.

Ha senso?

Per quanto riguarda i cavi unipolari che utilizzerò, utilizzerò almeno quello da 8 per le dorsali e per la terra e di non scendere mai sotto il 2,5 per tutto il resto.

Inoltre, vorrei usare i pettini di collegamento al posto di pezzi di cavetto, ma sinceramente non ho trovato materiale che spiegasse come vanno impiegati...

 

Vi ringrazio in anticipo e auguro buone ferie estive.

impianto_2.png

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 76
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

  • o0oinfoo0o

    33

  • reka

    15

  • ROBY 73

    10

  • Maurizio Colombi

    6

Top Posters In This Topic

Posted Images

Ciao o0oinfoo0oo meglio Stefano,

lo ammetto, non sono affari miei, ma.......

1 ora fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Toccherà anche a me a breve e per l'occasione ho raccolto materiale informativo.............

Lo sai vero che l'impianto dovrebbe essere fatto da un professionista del settore e che tu non potresti nemmeno fare le scanalature, anche se è casa tua? 

 

Comunque non importa e passiamo i tuoi quesiti:

1 ora fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Non so la sezione dei cavi montanti ne la loro lunghezza, ne ho visto la zona dove sono installati i relativi contatori per sapere se è già presente un MT e di che taglia.

Di solito non c'è nulla, comunque si parte da un minimo di 6mmq, fino agli eventuali 10mmq ed il magnetotermico di conseguenza da 32 a 50A

 

1 ora fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Ho una perplessità per il MT generale: nel punto 1:

non vorrei infatti che il suo sovradimensionamento faccia scattare il MT a ridosso del contatore (che comunque per un impianto fino a 6kW non sarà oltre i 32A ) visto il contatto di 3kW iniziali.

Vai tranquillo che in caso di superamento della potenza disponibile, interverrà sempre prima il contatore del fornitore (ENEL o chi per essa), quindi per ovviare al "problema" ti conviene prevedere un dispositivo per controllo dei carichi nel quadro.

Questo perché i classici magnetotermici hanno una curva di intervento maggiore rispetto all'elettronica del contatore stesso.

 

1 ora fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Altra peprlessità è lo scaricatore.

Ho letto che normalmente va semplicemente ponticellato all'inizio di tutto l'impianto, ma vedo anche che in alcuni casi viene messo a monte di esso un MT dedicato.

Ha senso?

Questo è un argomento per così dire "spinoso", una volta scelto lo scaricatore, segui le direttive del costruttore, non tutti sono uguali e non tutti vogliono la protezione a monte, prevedi anche i POP se vuoi.

 

1 ora fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Per quanto riguarda i cavi unipolari che utilizzerò, utilizzerò almeno quello da 8 per le dorsali e per la terra e di non scendere mai sotto il 2,5 per tutto il resto.

Non so se sia un errore di battitura, comunque non esiste la sezione da 8mmq, c'è il filo da 6 e 10mmq.

Ad ogni modo non vale nemmeno la pena esagerare per eccesso, di solito si calcolano le dorsali considerando un valore di 4Ax1mmq, quindi l'interruttore da 10A vorrà la sezione da 1,5mmq (il minimo della sezione utilizzabile per normativa), con l'interruttore da 16mmq dovrai usare un montante da 4mmq e così via.

 

1 ora fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Inoltre, vorrei usare i pettini di collegamento al posto di pezzi di cavetto, ma sinceramente non ho trovato materiale che spiegasse come vanno impiegati...

Ogni costruttore li fa, una volta scelta la marca degli interruttori, prenderai i relativi pettini, tutto qui, non serve alcuna prescrizione o spiegazione, basta infilarli nei morsetti e stringere le viti

Modificato: da ROBY 73
Link al commento
Condividi su altri siti

se hai intenzione di passare a 6kW puoi anche stare sul C40 in partenza dal contatore.

 

per gli scaricatori dipende dal produttore, attieniti alle sue istruzioni.

 

i pettini, visto che al massimo hai tre MT dopo un puro, lasciali stare.

 

sicuro di usare tutti differenziali tipo A e di mettere i10mA in bagno e cucina?

Link al commento
Condividi su altri siti

15 hours ago, ale112002 said:

Ciao, è una domanda off topic, che programma hai usato per disegnare lo schema?

Grazie. 

Ciao.

nessun programma. Ho copiato l'immagine dei dispositivi dal catalogo e ho usato paint.

:)

 

Link al commento
Condividi su altri siti

14 hours ago, ROBY 73 said:

Ciao o0oinfoo0oo meglio Stefano,

lo ammetto, non sono affari miei, ma.......

Lo sai vero che l'impianto dovrebbe essere fatto da un professionista del settore e che tu non potresti nemmeno fare le scanalature, anche se è casa tua? 

 

Comunque non importa e passiamo i tuoi quesiti:

Di solito non c'è nulla, comunque si parte da un minimo di 6mmq, fino agli eventuali 10mmq ed il magnetotermico di conseguenza da 32 a 50A

 

Vai tranquillo che in caso di superamento della potenza disponibile, interverrà sempre prima il contatore del fornitore (ENEL o chi per essa), quindi per ovviare al "problema" ti conviene prevedere un dispositivo per controllo dei carichi nel quadro.

Questo perché i classici magnetotermici hanno una curva di intervento maggiore rispetto all'elettronica del contatore stesso.

 

Questo è un argomento per così dire "spinoso", una volta scelto lo scaricatore, segui le direttive del costruttore, non tutti sono uguali e non tutti vogliono la protezione a monte, prevedi anche i POP se vuoi.

 

Non so se sia un errore di battitura, comunque non esiste la sezione da 8mmq, c'è il filo da 6 e 10mmq.

Ad ogni modo non vale nemmeno la pena esagerare per eccesso, di solito si calcolano le dorsali considerando un valore di 4Ax1mmq, quindi l'interruttore da 10A vorrà la sezione da 1,5mmq (il minimo della sezione utilizzabile per normativa), con l'interruttore da 16mmq dovrai usare un montante da 4mmq e così via.

 

Ogni costruttore li fa, una volta scelta la marca degli interruttori, prenderai i relativi pettini, tutto qui, non serve alcuna prescrizione o spiegazione, basta infilarli nei morsetti e stringere le viti

 

Ciao e grazie per la tua risposta.

So bene che non essendo un elettricista non sarebbe da fare, MA le condizioni dell'impianto sono tali che sono più che convinto che quello che ho intenzione di fare sarà tale da non farmi morire il primo giorno in cui metterò piede in quella casa.

Chiaro che, alla sua ultimazione, chiamerò un tecnico abilitato che farà le verifiche del caso e me lo certificherà (apportando le eventuali modifiche del caso se necessario ).

 

 

Non sono convinto che al superamento della potenza sia 'matematico' l'intervento tempestivo del contatore enel.

O meglio, il contatore può erogare una certa percentuale ( mi pare +10%) oltre la taglia prevista del contratto, per un certo periodo di tempo.

Quindi se (esempio) accendo forno lavatrice e asciugatrice e supero i 3kw oltre la soglia di tolleranza il sistema funziona fino a che il tempo limite non viene superato.

A quel punto scatta:

 

1 o il contatore (non il mio magnetotermico che è di 40A e che magari supporta benissimo)

2 o il MT subito a valle del contatore (che magari è di 32A) , costringendomi a scendere giù in cabina a riattaccare il tutto.

Comunque, mi sa che per rientrare nella normativa e soddisfare la futura richiesta dei 6kW devo forzatamente mettere il 40A come generale. Quindi amen.

Si il gestore di carico l'avevo già previsto, come indicato nell'immagine del quadro elettrico.

 

Per quanto riguarda il MT a monte dello scaricatore, al di la se ci va o no, quello che mi incuriosisce è il funzionamento: a che serve un MT a monte dello scaricatore?
Cioè, lo scaricatore DEVE rompersi proprio per evitare il passaggio di sovracorrente nel quadro di casa... il MT in quel caso, che funzione avrebbe?

 

 

Si errore di battitura, sorry, intendevo 6mmq.

Quello che desidero ottenere è un bassa caduta di tensione ( vorrei stare entro il 2% ); inoltre preferisco sovradimensionare di quel tanto che basta per stare sereno.

 

I pettini sinceramente non capisco come funzionino.

ad esempio

 

1 la montante entra dall'alto nel MT principale. L'uscita relativa è dal basso dello stesso.

2 a proseguire, la corrente in uscita del MT dal basso deve rientrare nella parte superiore del IDP: come fa un pettine (che è rigido ) a girare dal basso verso l'alto? 

 

Non escludo che io non abbia capito affatto come funzionino questi pettini.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

2 hours ago, reka said:

se hai intenzione di passare a 6kW puoi anche stare sul C40 in partenza dal contatore.

 

per gli scaricatori dipende dal produttore, attieniti alle sue istruzioni.

 

i pettini, visto che al massimo hai tre MT dopo un puro, lasciali stare.

 

sicuro di usare tutti differenziali tipo A e di mettere i10mA in bagno e cucina?

 

ciao e grazie per la risposta.

Si infatti DEVO restare sui 40A per il futuro passaggio a 6kW quindi lascerò quello che ho preventivato.

Per lo scaricatore ok capisco le istruzioni, però volevo capirne il senso :)

I pettini anche li sono perplesso su come 'funzionino' ( ho descritto poco fa la mia perplessità, magari se gli dai un occhio puoi darmi un quadro più chiaro ).

Perchè questa tua perplessità sull'IDP che ho inserito?

I 10mA sicuramente in bagno, per avere un livello di sicurezza più elevato (30mA mi sembrano comunque troppi sopratutto in quell'ambiente ).

In cucina c'è anche acqua ( frigorifero, lavandino ). Quindi direi che anche quello è un ambiente 'infimo' e merita attenzione.

Di tipo A perchè ritengo che con la 'digitalizzazione' deli elettrodomestici come frigoriferi, forni, microonde ecc ecc sia necessario 'alzare l'asticella' intercettando correnti più 'articolate' ( l'AC lo ritengo oramai superato ); quindi credo che IDP di tipo A siano più 'efficienti' in termini di sicurezza oggigiorno.

Magari se mi spieghi la perplessità che hai sollevato, mi aiuterebbe.

Grazie a tutti :)

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

36 minuti fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Ciao.

nessun programma. Ho copiato l'immagine dei dispositivi dal catalogo e ho usato paint.

:)

 

Grazie, hai copiato dal catalogo gewiss?

Link al commento
Condividi su altri siti

comunque il contatore è molto matematico nell'intervento, fino a 7,99kW ti ci fa stare anche per tre ore ma appena tocchi l'8 comincia il count-down e salta (mi pare 2 o 3 min) parlando di contratto da 6 che poi sarebbe 6,6.

 

l'installazione del SPD è molto precisa, soprattutto per la parte che riguarda la distanza sal PE e robe simili, la questione del magnetotermico invece è molto variabile da produttore a produttore che, a dire il vero, di solito richiedono una protezione con fusibile (infatti alcuni li hanno integrati) ma sopra un certo amperaggio che di solito è già raggiunto col generale e quindi non serve nulla.

 

i pettini sono comodi quando hai parecchi MT affiancati perchè ci infili quelli e ponticelli solo il primo morsetto al differenziale, ma se hai tre magnetotermici è inutile... hanno come controindicazione la rigidità, se tiri le viti tendono a far inclinare i moduli, quindi per far un bel lavoro devi avere un po' di malizia.

 

i differenziali da 10mA non sono obbligatori, io lo userei solo in piscina o vasca idromassaggio.. lo 0,03 è già sufficiente per evitare rischi. Sul tipo A ero scettico perchè per alcune linee è sprecato mentre per altre è meglio passare al F.. quindi va valutato caso per caso.

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

2 hours ago, ale112002 said:

Grazie, hai copiato dal catalogo gewiss?

 

Figurati.

Si ho preso qualche immagine dagli schemi dimensionali.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

1 hour ago, reka said:

comunque il contatore è molto matematico nell'intervento, fino a 7,99kW ti ci fa stare anche per tre ore ma appena tocchi l'8 comincia il count-down e salta (mi pare 2 o 3 min) parlando di contratto da 6 che poi sarebbe 6,6.

 

l'installazione del SPD è molto precisa, soprattutto per la parte che riguarda la distanza sal PE e robe simili, la questione del magnetotermico invece è molto variabile da produttore a produttore che, a dire il vero, di solito richiedono una protezione con fusibile (infatti alcuni li hanno integrati) ma sopra un certo amperaggio che di solito è già raggiunto col generale e quindi non serve nulla.

 

i pettini sono comodi quando hai parecchi MT affiancati perchè ci infili quelli e ponticelli solo il primo morsetto al differenziale, ma se hai tre magnetotermici è inutile... hanno come controindicazione la rigidità, se tiri le viti tendono a far inclinare i moduli, quindi per far un bel lavoro devi avere un po' di malizia.

 

i differenziali da 10mA non sono obbligatori, io lo userei solo in piscina o vasca idromassaggio.. lo 0,03 è già sufficiente per evitare rischi. Sul tipo A ero scettico perchè per alcune linee è sprecato mentre per altre è meglio passare al F.. quindi va valutato caso per caso.

 

 

 

Per quanto riguarda i differenziali, non saranno obbligatori a quella sensibilità ma ritengo che ALMENO il bagno meriti una trattazione 'speciale' sempre e comunque.

Pertanto non andrò oltre i 10mA.

Inoltre or ora leggo che le prese da 16A comunemente utilizzate ( schuko ad es. ) sono si dimensionate per supportare 16A ma NON continuativamente.

Pertanto devo rivedere i MT che avevo previsto in zona cucina passando da 20A a 16A ( altrimenti finisce male ).

Inoltre leggendo, è da prevedere una linea DEDICATA per eventuale piano cottura a induzione, da dimensionare con cavi di sezione 6mmq.

 

 

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

9 ore fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Chiaro che, alla sua ultimazione, chiamerò un tecnico abilitato che farà le verifiche del caso e me lo certificherà (apportando le eventuali modifiche del caso se necessario ).

So che c'è chi fa questi "giochetti", comunque se riesci a trovare chi te lo fa, buon per te, però.......

 

9 ore fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Non sono convinto che al superamento della potenza sia 'matematico' l'intervento tempestivo del contatore enel.

O meglio, il contatore può erogare una certa percentuale ( mi pare +10%) oltre la taglia prevista del contratto, per un certo periodo di tempo.

Quindi se (esempio) accendo forno lavatrice e asciugatrice e supero i 3kw oltre la soglia di tolleranza il sistema funziona fino a che il tempo limite non viene superato.

A quel punto scatta:

 

1 o il contatore.......

Il contatore, punto, non c'è altro, poi mi saprai dire quando proverai.

Comunque se hai previsto il controllo carichi è già una "cosa buona e giusta"

 

9 ore fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Per quanto riguarda il MT a monte dello scaricatore, al di la se ci va o no, quello che mi incuriosisce è il funzionamento: a che serve un MT a monte dello scaricatore?

Te l'ha già spiegato @reka, alcuni costruttori lo prevedono e altri no fino ad una certa dimensione, come già detto è un argomento "spinoso".

 

9 ore fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Quello che desidero ottenere è un bassa caduta di tensione ( vorrei stare entro il 2% ); inoltre preferisco sovradimensionare di quel tanto che basta per stare sereno.

Anch'io preferisco sovradimensionare, ma a volte esagerare non ha senso, se rispetti i 4A x 1mmq non avrai nessunissimo problema, poi il capocantiere sei tu.

 

9 ore fa, o0oinfoo0o ha scritto:

I pettini sinceramente non capisco come funzionino.

ad esempio

 

1 la montante entra dall'alto nel MT principale. L'uscita relativa è dal basso dello stesso.

2 a proseguire, la corrente in uscita del MT dal basso deve rientrare nella parte superiore del IDP: come fa un pettine (che è rigido ) a girare dal basso verso l'alto? 

Devi comunque fare dei ponti con un pezzo di filo che vanno dalla parte inferiore del differenziale generale a quelli superiori dei magnetotermici e comunque, come dice @reka per tre / quattro interruttori, "il gioco potrebbe non valere la candela".

Altrimenti se vuoi ci sono QUESTI DIFFERENZIALI della Schneider che hanno i quattro morsetti (ingresso e uscita) tutti verso l'alto, fatti apposta per l'uso dei pettini.

 

9 ore fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Perchè questa tua perplessità sull'IDP che ho inserito?

I 10mA sicuramente in bagno, per avere un livello di sicurezza più elevato (30mA mi sembrano comunque troppi sopratutto in quell'ambiente ).

In cucina c'è anche acqua ( frigorifero, lavandino ). Quindi direi che anche quello è un ambiente 'infimo' e merita attenzione.

Di tipo A

Anche qui stai esagerando per il valore di Idn di 10mA, nessuna normativa li prescrive se non per le vasche e docce idromassaggio, anzi rischi che ti saltino per nulla.

La classe "A" invece va più che bene, eventualmente "F" per eventuale pompa di calore, condizionatore e piano a induzione.

 

Poi come già detto, poi il capocantiere sei tu.

Modificato: da ROBY 73
Link al commento
Condividi su altri siti

oltretutto nemmeno le vasche idro o le colonna docce spesso richiedono lo 0,01A come differenziale..

 

nel tuo caso starei attento a creare un bell'impianto di terra visto che metti anche gli scaricatori.

Link al commento
Condividi su altri siti

16 hours ago, ROBY 73 said:

So che c'è chi fa questi "giochetti", comunque se riesci a trovare chi te lo fa, buon per te, però.......

 

Il contatore, punto, non c'è altro, poi mi saprai dire quando proverai.

Comunque se hai previsto il controllo carichi è già una "cosa buona e giusta"

 

Te l'ha già spiegato @reka, alcuni costruttori lo prevedono e altri no fino ad una certa dimensione, come già detto è un argomento "spinoso".

 

Anch'io preferisco sovradimensionare, ma a volte esagerare non ha senso, se rispetti i 4A x 1mmq non avrai nessunissimo problema, poi il capocantiere sei tu.

 

Devi comunque fare dei ponti con un pezzo di filo che vanno dalla parte inferiore del differenziale generale a quelli superiori dei magnetotermici e comunque, come dice @reka per tre / quattro interruttori, "il gioco potrebbe non valere la candela".

Altrimenti se vuoi ci sono QUESTI DIFFERENZIALI della Schneider che hanno i quattro morsetti (ingresso e uscita) tutti verso l'alto, fatti apposta per l'uso dei pettini.

 

Anche qui stai esagerando per il valore di Idn di 10mA, nessuna normativa li prescrive se non per le vasche e docce idromassaggio, anzi rischi che ti saltino per nulla.

La classe "A" invece va più che bene, eventualmente "F" per eventuale pompa di calore, condizionatore e piano a induzione.

 

Poi come già detto, poi il capocantiere sei tu.

@roby73

 

Ciao e grazie per il contributo.

 

perchè parli di 'giochetti'?

Se io entro in un appartamento e l'impianto non è a norma (intendo con le norme vigenti ad oggi ) devo forzatamente far mettere le mani ad un tecnico abilitato?

Vuol dire che se io entro in un appartamento che ha un impianto che magari 'tecnicamente' è a norma, ma è privo di certificazione non è sufficiente far 'visionare e testare' il sistema dal tecnico che poi certificherà il buon funzionamento e il rispetto delle vigenti norme?

Io la vedo un po come quando si porta l'auto a fare la revisione: l'auto magari ha 30 anni ma se RISPETTA le vigenti normative in termini di inquinamento, mica la devo sostituire: mi danno l'idoneità nel rispetto delle norme vigenti in merito.

Al massimo si sostituisce il pezzo che (butto li per esempio) provoca un inadempienza (la marmitta? la mancanza di catalizzatore e FAP?). Fin dove possibile per far rientrare il mezzo nel rispetto delle norme vigenti, appunto.

 

idem per un impianto elettrico, il tecnico che chiamo farà la revisione dell'impianto e se necessario apporterà le dovute modifiche ( non mi aspetterei nulla di straordinario se già ho cambiato fili e dimensionato a dovere, ecc ecc ) e rilascerà certificato relativo.

Io non credo sia un giochetto...credo sia un procedimento lecito e che non cerca di trovare  'escamotage' particolari.

Dubito anche che un tecnico 'smuri' i corrugati per verificare che soddisfino il requisito minimo ad oggi fissato a d20..

 

Nel fattempo vi allego il layout del quadro.

Avevo pensato a un 12x3 ma...forse già cosi è al limite? Che ne pensate?

In linea teorica, visto cosi sviluppato l'impianto è già quantificabile un numero di corrugati necessari?

 

@reka

Ciao.

Si verificherò anche il funzionamento della terra e vedrò com'è dimensionato.

Ho acquistato anche qualche strumento proprio per testare la funzionalità direttamente dalle prese e le proverò tutte una per una.

Domanda: secondo voi, posso eventualmente installare un MT subito a valle del contatore se non fosse presente?

In tal caso non credo io debba dire nulla all'ente fornitore, dato che intervengo a valle...corretto?

Poi dovrò verificare anche come sono dimensionati i montanti a partire dal quadro.

Quelli, se li reputo 'datati' e sottodimensionati mi sa che dovrò farli fare da un tecnico...perchè sarà un casino tirarli su dalla cabina condominiale fino all'appartamento..

 

Grazie ancora.

 

impianto_2.png

Link al commento
Condividi su altri siti

Microchip1967
5 ore fa, o0oinfoo0o ha scritto:

perchè parli di 'giochetti'?

Se io entro in un appartamento e l'impianto non è a norma (intendo con le norme vigenti ad oggi ) devo forzatamente far mettere le mani ad un tecnico abilitato?

Vuol dire che se io entro in un appartamento che ha un impianto che magari 'tecnicamente' è a norma, ma è privo di certificazione non è sufficiente far 'visionare e testare' il sistema dal tecnico che poi certificherà il buon funzionamento e il rispetto delle vigenti norme?

DM 37/08 art. 8 comma 1:

1. Il committente è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione straordinaria degli impianti indicati all'articolo 1, comma 2, ad imprese abilitate ai sensi dell'articolo 3.

+ art. 7 + art.15.

 

Se l'inpianto non ha la documentazione ed è stato realizzato prima dell'entrata in vifgore del DM37/08 (che sostituisce la oprecedente L46/1990) si puo' redigere, da parte di tecnico abilitato, una "dichiarazione di rispondenza" che sostituisce in toto la Dichiarazione di Conformità

Per impianti dopo il 2008 tutto cio' non è possibile.

Sono passati 30 anni dall'entrata in vigore di tali leggi.

Con la redazione della Dichiarazione di conformità l'installatore si prende la responsabilità in toto dell'impianto (sia civile che penale).

Se io vengo a casa tua e l'impianto è a posto posso solo rilasciare un certificato di veriica, che non sostituisce la dichiarazione di conformità/ Rispondenza.

Se tu ti fai l'impianto per conto tuo sicuramente se viene rilascata una dichiarazione di conformità/rispondenza chi la esegue commette falso in atto pubblico.

Purtroppo molti elettricisti non si rendono conto delle conseguenze della firma sui documenti e di quanto sia importante una Dichiarazione di Conformità completa di tutti gli allegati, che gli permette di dimostrare che cosa ha relamente fatto.Invece la maggior parte si limita al primo foglio firmato, non rendendosi conto che cosi' facendo non potranno mai dimostrare che cosa sia stato realmente realizzato e quindi non potendo dimostrare le eventuali manomissioni degli "smanettoni".

Ho qualche collega che sta ancora pagando di tasca propria questa leggerezza (1 per un principio d'incendio e un'altro per l'infortunio di una badante)

 

5 ore fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Io la vedo un po come quando si porta l'auto a fare la revisione: l'auto magari ha 30 anni ma se RISPETTA le vigenti normative in termini di inquinamento, mica la devo sostituire: mi danno l'idoneità nel rispetto delle norme vigenti in merito.

e qui' sbagli.L'auto è già stata omologata per poter circolare.Tu con la revisione non fai altro che verificare che siano mantenute le caratteristiche.La revisione inoltre certifica che al momento del controllo l'auto era a posto (ed infatti attualmente le revisioni vengono filmate)., ma non lo stato successivo il cui mantenimento è a tua carico

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
Unificata la formattazione del testo.
Link al commento
Condividi su altri siti

dov'è il contatore? se a più di tre metri il MT lo devi mettere adeguato alla linea che parte e da 6000A Icc   se la linea non è a doppio isolamento allora serve anche la protezione differenziale. (al gestore non devi dire nulla)

 

in questo caso puoi ridurre a 4500A il tipo di MT che hai nel quadro..

 

ti assicuro che quello richiesto dalle norme al giorno d'oggi è più che adeguato, fin troppo... (sezioni, correnti differenziali e Icc)

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Se io entro in un appartamento e l'impianto non è a norma (intendo con le norme vigenti ad oggi ) devo forzatamente far mettere le mani ad un tecnico abilitato?

Sì!

Poi che nessuno venga a controllare come stanno realmente le cose e tu possa fare quello che preferisci, quello è tutto un Italico discorso.

 

1 ora fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Vuol dire che se io entro in un appartamento che ha un impianto che magari 'tecnicamente' è a norma, ma è privo di certificazione non è sufficiente far 'visionare e testare' il sistema dal tecnico che poi certificherà il buon funzionamento e il rispetto delle vigenti norme?..........

Dipende da quanti anni ha l'impianto / appartamento / edificio, secondo il Decreto 37-08 (del 2008 appunto), vedi ad esempio QUI e ANCHE QUI, se l'impianto originale è antecedente al 27 marzo 2008 e non è stato oggetto di DI.CO (Dichiarazione di Conformità) può essere soggetto ad una DI.RI (Dichiarazione di Rispondenza), ma devi trovare chi ti rilascia il documento senza eseguire eventuali opere.

Ad ogni modo te l'ha spiegata bene @Microchip1967

 

1 ora fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Nel fattempo vi allego il layout del quadro.

Avevo pensato a un 12x3 ma...forse già cosi è al limite?

Se puoi piuttosto di spendere sui differenziali da 10mA, non lesinare sul quadro, vai pure di 54 moduli o addirittura 72 moduli (18x3 o 18x4), anche perché c'è da considerare la dissipazione del calore e se puoi tutti interruttori a 2 moduli.

 

1 ora fa, o0oinfoo0o ha scritto:

Domanda: secondo voi, posso eventualmente installare un MT subito a valle del contatore se non fosse presente?

In tal caso non credo io debba dire nulla all'ente fornitore, dato che intervengo a valle...corretto?

Devi installarlo! L'interruttore presente nel contatore NON garantisce una protezione della linea montante, o meglio non è il suo compito e lo dichiara anche l'ente che ti fornisce l'energia, (ENEL o chi per essa), poi che in caso di cortocircuito e/o sovraccarico salti ugualmente, quello è tutto un altro discorso

 

Modificato: da ROBY 73
Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi
5 ore fa, o0oinfoo0o ha scritto:

ma è privo di certificazione non è sufficiente far 'visionare e testare' il sistema dal tecnico che poi certificherà il buon funzionamento e il rispetto delle vigenti norme?

No, assolutamente NO!

Il "tecnico abilitato" è un normalissimo elettricista che visionerà l'impianto e rilascerà una regolare "Dichiarazione di rispondenza dell'impianto elettrico".

Ma attenzione, questa dichiarazione può essere rilasciata solo per impianti elettrici realizzati tra il 1990 ed il 2008 e basta, prima del 1990 non era necessaria nessun documento e dopo il 2008 "dovrebbe" essere automatico che l'installatore rilasci una "Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico".

 

E tutto questo perchè nessuno 

Il 9/8/2021 alle 12:10 , o0oinfoo0o ha scritto:

certificherà

mai un impianto elettrico, al limite lo dichiarerà conforme.

Ma per dichiararlo conforme dovrebbe averlo realizzato lui...

Link al commento
Condividi su altri siti

5 hours ago, ROBY 73 said:

Sì!

Poi che nessuno venga a controllare come stanno realmente le cose e tu possa fare quello che preferisci, quello è tutto un Italico discorso.

 

Dipende da quanti anni ha l'impianto / appartamento / edificio, secondo il Decreto 37-08 (del 2008 appunto), vedi ad esempio QUI e ANCHE QUI, se l'impianto originale è antecedente al 27 marzo 2008 e non è stato oggetto di DI.CO (Dichiarazione di Conformità) può essere soggetto ad una DI.RI (Dichiarazione di Rispondenza), ma devi trovare chi ti rilascia il documento senza eseguire eventuali opere.

Ad ogni modo te l'ha spiegata bene @Microchip1967

 

Se puoi piuttosto di spendere sui differenziali da 10mA, non lesinare sul quadro, vai pure di 54 moduli o addirittura 72 moduli (18x3 o 18x4), anche perché c'è da considerare la dissipazione del calore e se puoi tutti interruttori a 2 moduli.

 

Devi installarlo! L'interruttore presente nel contatore NON garantisce una protezione della linea montante, o meglio non è il suo compito e lo dichiara anche l'ente che ti fornisce l'energia, (ENEL o chi per essa), poi che in caso di cortocircuito e/o sovraccarico salti ugualmente, quello è tutto un altro discorso

 

1 hour ago, Maurizio Colombi said:

No, assolutamente NO!

Il "tecnico abilitato" è un normalissimo elettricista che visionerà l'impianto e rilascerà una regolare "Dichiarazione di rispondenza dell'impianto elettrico".

Ma attenzione, questa dichiarazione può essere rilasciata solo per impianti elettrici realizzati tra il 1990 ed il 2008 e basta, prima del 1990 non era necessaria nessun documento e dopo il 2008 "dovrebbe" essere automatico che l'installatore rilasci una "Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico".

 

E tutto questo perchè nessuno 

mai un impianto elettrico, al limite lo dichiarerà conforme.

Ma per dichiararlo conforme dovrebbe averlo realizzato lui...

 

ma se di opere non ne sono necessarie, perchè l'impianto risulta adeguatamente dimensionato e ben progettato, mi spiegate che cosa dovrebbe fare un tecnico?

cioè ripeto: se tecnicamente l'impianto risulta apposto come da normativa, non resta che rilasciare un documento dove si dice:

sono state riscontrate le seguienti caratteristiche ( verifica sezione dei cavi, verifica degli appositi sistemi di sicurezza e loro test ecc ecc con tutti i dati rilevati ) e fine.

l'impianto è stato realizzato da qualcun'altro, ma manca la sola 'certificazione' o qualsivoglia documento che ne attesti la conformità, previo le verifiche del caso appunto.

forse minimizzo io il discorso, però non trovo 'scandalosa' questa possibilità.

poi vabbè, capisco che si debba far lavorare altrimenti ognuno di noi fa il medico, il meccanico ecc ecc.

però quello che cerco di dire è solo che se l'impianto rispetta delle regole e funziona all'interno delle suddette regole, c'è poco altro da fare.

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi
37 minuti fa, o0oinfoo0o ha scritto:

non resta che rilasciare un documento dove si dice:

Il bello che quel documento non esiste!

E colui che lo rilascia "non dovrebbe" esistere... ma esistono le banconote false e chi le realizza! 

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao

premetto che noi italiani siamo maestri su queste cose, comunque dal mio punto di vista è una cosa fattibile.
 

Prendiamo ad esempio i vari collaudi di una qualsiasi opera, c’è un tecnico esterno che rilascia un certificato in cui si dice che, sia i calcoli realizzati dall’ing. sia la realizzazione della cosa, hanno rispettato le normative vigenti. Perché non dovrebbe esserci anche per l’impianto elettrico?

 

Il problema potrebbe esserci per i 6Kwh che prevedono il progetto a monte e l’elettricità dichiara che ha realizzato l’impianto come da progetto installando la componentistica ecc.

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi
4 ore fa, rubio2002it ha scritto:

Perché non dovrebbe esserci anche per l’impianto elettrico?

 

Semplicemente perché questa opzione non è prevista!

4 ore fa, rubio2002it ha scritto:

 

Il problema potrebbe esserci per i 6Kwh che prevedono il progetto a monte e l’elettricità dichiara che ha realizzato l’impianto come da progetto installando la componentistica ecc

Fino a quella potenza non serve progetto, oltre si.

Link al commento
Condividi su altri siti

Microchip1967
30 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Fino a quella potenza non serve progetto, oltre si.

 

non finiro' mai di ripeterlo.

Il progetto serve SEMPRE

Art.5 comma 1:

 Per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento degli impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettere a), b), c), d), e), g), è redatto un progetto. Fatta salva l'osservanza delle normative più rigorose in materia di progettazione, nei casi indicati al comma 2, il progetto è redatto da un professionista iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta mentre, negli altri casi, il progetto, come specificato all'articolo 7, comma 2, è redatto, in alternativa, dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice.

 

Cambia solo chi lo firma e le modalità di redazione

Se sotto i limiti dimensionali lo puo' firmare il responsabile tecnico e puo' essere redatto in forma semplificate, se oltre i limiti dimensionali va firmato da un professionista iscritto al relativo albo e deve essere redatto secondo la CEI 0-2

Attenzione: se si è sotto i limiti dimensionali ma nel luogo si applica qualche normativa specifica (esempio pericolo di esplosione e/o studio medico) l'intero impianto è soggetto a progettazione da parte di un professionista

 

5 ore fa, rubio2002it ha scritto:

Perché non dovrebbe esserci anche per l’impianto elettrico?

 

perchè per legge l'impianto elettrico deve essere realizzato da un'impresa abilitata.Questo fin dal 1990 (e non da ieri).

Il vero problema è che non ci sono controlli e i morti per folgorazione fanno poca notizia sui giornali

Paradossalmente sarebbe come dire che mi sono stampato una banconota da 500 euro e visto che l'ho fatta con tutti i crismi chiamo qualcuno della Zecca dello stato che mi rilascia un documento che mi dice che quello che ho stampato ha valore legale.....

 

Per assurdo un ingegnere puo' progettare casa sua ma non puo' installare neanche la deviata del corridoio

 

 

Chissà perchè queste cose sono molto piu' rare ad esempio nella distribuzione del gas... forse perchè al momento gli enti non ti aprono il contatore se non viene consegnata la DdC completa degli allegati obbligatori?

 

Modificato: da Microchip1967
Link al commento
Condividi su altri siti

21 hours ago, Microchip1967 said:

 

non finiro' mai di ripeterlo.

Il progetto serve SEMPRE

Art.5 comma 1:

 Per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento degli impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettere a), b), c), d), e), g), è redatto un progetto. Fatta salva l'osservanza delle normative più rigorose in materia di progettazione, nei casi indicati al comma 2, il progetto è redatto da un professionista iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta mentre, negli altri casi, il progetto, come specificato all'articolo 7, comma 2, è redatto, in alternativa, dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice.

 

Cambia solo chi lo firma e le modalità di redazione

Se sotto i limiti dimensionali lo puo' firmare il responsabile tecnico e puo' essere redatto in forma semplificate, se oltre i limiti dimensionali va firmato da un professionista iscritto al relativo albo e deve essere redatto secondo la CEI 0-2

Attenzione: se si è sotto i limiti dimensionali ma nel luogo si applica qualche normativa specifica (esempio pericolo di esplosione e/o studio medico) l'intero impianto è soggetto a progettazione da parte di un professionista

 

 

perchè per legge l'impianto elettrico deve essere realizzato da un'impresa abilitata.Questo fin dal 1990 (e non da ieri).

Il vero problema è che non ci sono controlli e i morti per folgorazione fanno poca notizia sui giornali

Paradossalmente sarebbe come dire che mi sono stampato una banconota da 500 euro e visto che l'ho fatta con tutti i crismi chiamo qualcuno della Zecca dello stato che mi rilascia un documento che mi dice che quello che ho stampato ha valore legale.....

 

Per assurdo un ingegnere puo' progettare casa sua ma non puo' installare neanche la deviata del corridoio

 

 

Chissà perchè queste cose sono molto piu' rare ad esempio nella distribuzione del gas... forse perchè al momento gli enti non ti aprono il contatore se non viene consegnata la DdC completa degli allegati obbligatori?

 

anche per l'impianto gas allora non si potrebbe toccare nulla in casa.

boh non so che dire.

comunque di paradossi ne esistono.. quindi amen ne prendo atto e farò come potrò.

 

tornando in topic:

una morsettiera, al posto dei pettini, potrebbe rendere il cablaggio più pulito all'interno del centralino?

lo chiedo perché magari, invece di fare entra esci tra i MT, potrei fare partire l'alimentazione da cavetti dedicati per ogni MT dalla morsettiera ad esempio.

che ne pensate?

grazie ancora e buone giornata :)

 

 

Modificato: da o0oinfoo0o
Link al commento
Condividi su altri siti

stesso discorso dei pettini, non e mica un quadro industriale.. hai pochi collegamenti per elemento, non vale la pena.. oltretutto coi morsetti vieni a creare una connessione in più.

 

se vuoi perderci tempo e fare un lavoro pulito usa i puntalini e fai i cavallotti misurati al millimetro invece che a occhio..

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo/a...