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Addolcitore: chiarimenti circa il dimensionamento e l'uso


flat_eric

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Buongiorno a tutti,

sto ristrutturando una villetta che al momento utilizzo stagionalmente ma che potrei decidere di abitare a tempo pieno in futuro. Fra gli impianti che desidero installare c'è l'addolcitore, e vorrei alcuni chiarimenti in merito al dimensionamento e l'uso in generale. Ho letto già alcune discussioni sul forum ma desidero avere le idee chiare prima di guardare cosa offre il mercato.

 

Il mio nucleo familiare è composto da 4 persone ma specie nel periodo estivo capita di ospitare qualcuno (i suoceri o i cognati o amici) e facilmente si arriva ad essere in 8 sebbene per periodi non lunghi. Nei conti che sto facendo per dimensionare l'addolcitore sono propenso a scegliere una macchina che serva fino ad 8 persone; una volta regolata per rigenerazioni "a volume" sarà lei stessa ad aumentare la frequenza dei cicli quando c'è maggiore richiesta. Ho compreso bene?

 

Ho anche letto che però con la rigenerazione "a volume" è probabile che il ciclo di rigenerazione avvenga durante l'uso e dunque passi acqua non addolcita; mi chiedo, quanto dura normalmente un ciclo di rigenerazione?

 

Dato che il cloro precipita solo oltre una certa temperatura, ha senso portare acqua addolcita solamente a quegli elettrodomestici o impianti che producono acqua calda: caldaia e/o pompa di calore, lavatrice, lavastoviglie. E' corretto? Al più potrebbe magari avere senso un solo rubinetto di acqua fredda addolcita, da usare chessò per riempire il ferro da stiro o la pentola per la pasta (ammesso che sia sensato fare la pasta con acqua addolcita)?

 

Poichè come dicevo al momento uso la villetta solamente durante il periodo estivo, c'è qualche controindicazione a non utilizzare o usare davvero pochissimo l'addolcitore per i rimanenti 9 mesi? Bisogna magari adottare qualche accorgimento tecnico specifico?

 

Grazie in anticipo per i suggerimenti.

 

Roberto

Modificato: da flat_eric
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se metti l'addolcitore lo metti sulla linea principale che fa tutto, sennò metti apparecchi locali solo sulla produzione di ACS e sull'ingresso degli elettrodomestici che ne necessitano.

 

secondo me dovresti valutarne un paio e vedere se le loro schede e manuali ti chiariscono idubbi, chiedi all'idraulico che chiamerai che apparecchi monterebbe magari

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lo scopo principe dell'addolcitore è quello di ridurre (non eliminare) la formazione di depositi di calcare

i depositi di calcare si creano principalmente in tutti quegli apparecchi che vanno a scaldare l'acqua

per il resto dei dispositivi si valuta in base alla durezza di partenza

 

per il dimensionamento, la prima cosa da considerare, è il grado di durezza dell'acqua in partenza

da quello, poi si stabilisce la dimensione dell'addolcitore, andando a sommare anche i consumi

 

 

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1 minuto fa, click0 ha scritto:

lo scopo principe dell'addolcitore è quello di ridurre (non eliminare) la formazione di depositi di calcare

i depositi di calcare si creano principalmente in tutti quegli apparecchi che vanno a scaldare l'acqua

per il resto dei dispositivi si valuta in base alla durezza di partenza

 

per il dimensionamento, la prima cosa da considerare, è il grado di durezza dell'acqua in partenza

da quello, poi si stabilisce la dimensione dell'addolcitore, andando a sommare anche i consumi

 

 

Grazie delle risposte.

Si, questo mi è già chiaro. Anche il metodo di calcolo del dimensionamento mi è molto chiaro.

 

10 ore fa, reka ha scritto:

se metti l'addolcitore lo metti sulla linea principale che fa tutto, sennò metti apparecchi locali solo sulla produzione di ACS e sull'ingresso degli elettrodomestici che ne necessitano.

 

secondo me dovresti valutarne un paio e vedere se le loro schede e manuali ti chiariscono idubbi, chiedi all'idraulico che chiamerai che apparecchi monterebbe magari

Grazie anche a te. In effetti ho approfondito e anche fatto due chiacchiere con un installatore, e mi conferma che normalmente va installato in ingresso alla linea principale.

 

A questo punto mi resta solamente l'ultimo dubbio, ovvero se ci sono controindicazioni per un uso stagionale oppure accorgimenti tecnici da adottare in questi casi.

 

Nuovamente grazie ad entrambi

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come dicevo, per questa cosa dovresti guardare un manuale e vedere se prevede qualcosa, io mi informai per casa ma poi non ho fatto nulla e ho inserito solo un dosatore sull'ACS.

 

ricordo che alcuni addolcitori avevano il bypass integrato mentre altri no e quindi è meglio farlo realizzare.

 

secondo me basta chiudere la linea quando la casa è disabitata senza fare nulla, ma magari i manuali riportano qualche altra accortezza

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Alessio Menditto
Il 19/9/2023 alle 10:36 , flat_eric ha scritto:

Fra gli impianti che desidero installare c'è l'addolcitore,

L’addolcitore si monta se serve, il calcare precipita nei circuiti dove o c’è una resistenza, o dove c’è una fiamma, nel lato freddo non succede niente.

Se l’acqua non è durissima perché complicarsi la vita?

L’addolcitore richiede manutenzione periodica, sale, consuma un sacco di acqua a fronte di vantaggi limitati, la lavastoviglie ce l’ha compreso, la lavatrice può usare anti calcare, la caldaia può averne uno piccolo solo per lei a polifosfati e ogni tanto si può fare un lavaggio con acido.

Per il resto non fa tanto danno, si può sapere il grado di durezza della tua acqua?

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In una casa dove si usa l'acqua forse un mese non ha nessun senso la presenza di tale impianto (salvo avere acqua esageratamente dura) .

Un addolcitore, che è un insieme di valvole e voline, lasciarlo fermo vuol praticamente essere certi di andare in contro a blocchi, che sono anche piuttosto difficili da vedere da personale "non competente". 

Una soluzione contro tale blocchi è rigenerare a tempo, con consumi inutili e andando a complicarsi la vita. 

 

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4 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

L’addolcitore si monta se serve, il calcare precipita nei circuiti dove o c’è una resistenza, o dove c’è una fiamma, nel lato freddo non succede niente.

Se l’acqua non è durissima perché complicarsi la vita?

L’addolcitore richiede manutenzione periodica, sale, consuma un sacco di acqua a fronte di vantaggi limitati, la lavastoviglie ce l’ha compreso, la lavatrice può usare anti calcare, la caldaia può averne uno piccolo solo per lei a polifosfati e ogni tanto si può fare un lavaggio con acido.

Per il resto non fa tanto danno, si può sapere il grado di durezza della tua acqua?

Il fornitore dell'utenza idrica dichiara in bolletta 35 °F, ma non so quanto sia affidabile perché non l'ho mai misurata personalmente. In effetti fino ad oggi ho dato per scontato che per godere dei benefici di un'acqua addolcita (pochi accumuli di calcare negli elettrodomestici, migliore funzionamento dei detergenti etc.) bisognasse arrivare a 15 °F, e di essere comunque lontano da quel valore.

 

Inoltre dato che la ristrutturazione è profonda e interessa tutti gli impianti mi sembrava sensato "trattarli bene" sin dall'inizio. Ad esempio mi è stato riferito che l'accumulo del pannello solare termico soffre molto il calcare e rischi di guasto sono molto elevati. Ma anche le tubature ne gioverebbero, così come l'impianto termico.

 

In sintesi, ho sempre dato per scontato che l'addolcitore servisse.

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4 ore fa, click0 ha scritto:

In una casa dove si usa l'acqua forse un mese non ha nessun senso la presenza di tale impianto (salvo avere acqua esageratamente dura) .

Un addolcitore, che è un insieme di valvole e voline, lasciarlo fermo vuol praticamente essere certi di andare in contro a blocchi, che sono anche piuttosto difficili da vedere da personale "non competente". 

Una soluzione contro tale blocchi è rigenerare a tempo, con consumi inutili e andando a complicarsi la vita. 

 

Sicuramente l'abitiamo per almeno 3 mesi l'anno di continuo e inoltre ci passiamo i weekend a partire da fine aprile e fino ad ottobre. E poi stiamo valutando se lasciare la città e trasferirci lì per tutto l'anno (si trova in una località di mare a pochi km dalla città...); ma se fosse solo per questo naturalmente avrebbe senso pensare alla predisposizione per l'addolcitore ed installarlo se poi ci trasferiamo...

8 ore fa, reka ha scritto:

come dicevo, per questa cosa dovresti guardare un manuale e vedere se prevede qualcosa, io mi informai per casa ma poi non ho fatto nulla e ho inserito solo un dosatore sull'ACS.

 

ricordo che alcuni addolcitori avevano il bypass integrato mentre altri no e quindi è meglio farlo realizzare.

 

secondo me basta chiudere la linea quando la casa è disabitata senza fare nulla, ma magari i manuali riportano qualche altra accortezza

Si, al di là del bypass mi sorge il dubbio che ci siano ad esempio dei ristagni che se restano lì per molti mesi consecutivi poi danno problemi

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Alessio Menditto

Non ho detto non serve, il DL 31/2001 raccomanda valori di durezza compresi tra i 15-50 gradì francesi, quindi a 35 ci sei dentro, ma devi comprare ad esempio su Amazon il kit durezza acqua, insomma bisogna essere sicuri del valore, anche perché se lo monti devi per forza miscelare acqua dura con acqua addolcita, non puoi usare direttamente l’acqua che esce dall addolcitore, insomma deve essere una cosa fatta bene, in tutti i modi alla caldaia, al solare, alla lavatrice ecc deve arrivare per forza acqua lo stesso calcarea, l’acqua a grado zero è acida e mangia il metallo.

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Il 20/9/2023 alle 17:02 , flat_eric ha scritto:

Sicuramente l'abitiamo per almeno 3 mesi l'anno d

L'acqua a 35°F, comincia a essere dura. 

Ci potrebbe pure stare l'addolcitore

 

Quanta acqua consumate?

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Il 20/9/2023 alle 17:53 , Alessio Menditto ha scritto:

Leggi questo se ti vuoi rovinare la serata 

 

https://www.kalkotronic.com/faq/esistono-delle-tarature-per-laddolcitore/

Scritto da uno che vende un prodotto concorrente...
Da quando ho messo l'addolcitore i consumi sono scesi e il calcare non è più visibile, inoltre consumiamo molta meno acqua.

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ma come fai ad accorgerti della diminuzione dei consumi?

sui grandi numeri ok, ma un'utenza domestica secondo me non riesce ad avere un risparmio così alto da notarlo in bolletta.

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1 ora fa, reka ha scritto:

ma come fai ad accorgerti della diminuzione dei consumi?

sui grandi numeri ok, ma un'utenza domestica secondo me non riesce ad avere un risparmio così alto da notarlo in bolletta.

Perché ho solo la bolletta Enel ed è diminuita.

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è diminuita anche a me senza addolcitore, "la bolletta è diminuita" è un riscontro poco adatto in un forum tecnico..

 

secondo te mettendo l'addolcitore spendi meno in corrente per la lavatrice e ACS (boiler elettrico)? è vero ma secondo me non molto da notarlo in bolletta

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Dipende.

Per prima cosa l'addolcitore della lavastoviglie è disabilitato e, considerando l'utilizzo giornaliero, è un bel risparmio, ma, ove mai non ci fosse il risparmio,  vedere tutta la casa priva di calcare, mi fa molto piacere.😀

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Avevo aperto questo post con l'intenzione di chiedere alcuni chiarimenti circa l'installazione ed eventuali rischi in un'abitazione ad uso stagionale.

 

Vedo però che la discussione si è spostata verso la reale utilità di un addolcitore e l'effettiva esistenza di benefici tali da giustificarne l'acquisto; il che non mi dispiace, visto che quella che per me era un'assunzione scontata ("visto che rifaccio tutto l'impianto idrico allora ovviamente a che ci sono metto l'addolcitore") adesso è messa in dubbio.

 

Quindi la domanda a questo punto diventa: l'addolcitore porta davvero dei benefici almeno paragonabili al costo dell'installazione? Suppongo che non esista una risposta oggettiva si/no ma che dipenda da molti fattori a contorno, il primo dei quali è la durezza dell'acqua. Mi sembra ovvio che partendo da una durezza di 1000 °F (ammesso sia possibile, valore estremo scelto giusto per fare un esempio) l'addolcitore diventerebbe un obbligo mentre con una durezza di 0°F (so che non è possibile, è solo un altro esempio estremo) allora ci vorrebbe un apparecchio che faccia il lavoro opposto.

Magari ci sono altri fattori soggettivi oltre la durezza dell'acqua. Se si, quali sono?

 

Grazie

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Il 21/9/2023 alle 18:56 , click0 ha scritto:

L'acqua a 35°F, comincia a essere dura. 

Ci potrebbe pure stare l'addolcitore

 

Quanta acqua consumate?

Anche questa è una domanda a cui non riesco a rispondere con semplicità al momento.

 

Il consumo annuo è di circa 80mc ma questo include anche l'irrigazione del giardino che credo non abbia necessità di essere addolcita. Direi che per l'addolcitore sicuramente staremo nel consumo medio estivo di una famiglia di 4 persone, forse qualcosa in più perché in estate abbiamo spesso ospiti, quindi più docce, più accensioni di lavastoviglie e lavatrice... ma non saprei dare un numero esatto

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secondo me salvo acqua molto dura non vale la pena economicamente, per il resto dipende anche se sei abituato ad acqua addolcita o meno.. magari con un bel box doccia in cristallo la differenza si vede anche nella pulizia e per altr cose.

 

io penserei a un fitlro/defangatore e un dosatore per l'aCS (e lavatrice), magari lascerei solo la predisposizione per potercelo aggiungere in futuro senza troppo lavoro

 

 

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Alessio Menditto

Boh io non capisco perché si debba sempre ripetere le stesse cose…non si può andare a zero gradi francesi, si deve stare entro un range (a proposito, la prova di durezza REALE fatta col tester da pochi euro l’hai fatta? No, quindi stiamo parlando del nulla) di durezza per cui il calcare si crea comunque, sicuramente meno ma si crea, la lavastoviglie ha già il suo anticalcare, la lavatrice ha le sue pasticche che costano infinitamente meno dell’ addolcimento con tutto quello che ne segue, resta il punto sensibile della caldaia, che si può dotare di un suo addolcitore oppure ogni tanto fare una decalcificazione con acido.

 

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23 ore fa, click0 ha scritto:

A quanto te l'hanno tarato l'addolcitore? 

A che durezza finale? 

 

Non sapevo che la durezza cambiasse durante il corso dell'anno. Al centro di Napoli l'anno scorso è stata fra 32°F e 43°F. Non pensavo neanche di dover ogni mese controllare la durezza in ingresso e in uscita. Senza saperlo ho comprato un modello molto avanzato che mantiene sempre l'uscita a 7°F anche se varia l'ingresso, probabilmente, essendo collegato a Internet preleva i dati dell'acquedotto e si adegua, inoltre a differenza del mio amico il consumo di sale è nettamente inferiore circa 1/4. Tutto è diverso, anche i panni lavati in lavatrice, che ovviamente consuma meno corrente e meno sapone.
Ovviamente l'addolcitore costa un botto, ma ne vale sicuramente la pena.

Ce l'ho da un anno e mi chiedo come ho fatto a non comprarlo prima.

 

30 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Boh io non capisco perché si debba sempre ripetere le stesse cose…non si può andare a zero gradi francesi, si deve stare entro un range (a proposito, la prova di durezza REALE fatta col tester da pochi euro l’hai fatta? No, quindi stiamo parlando del nulla) di durezza per cui il calcare si crea comunque, sicuramente meno ma si crea, la lavastoviglie ha già il suo anticalcare, la lavatrice ha le sue pasticche che costano infinitamente meno dell’ addolcimento con tutto quello che ne segue, resta il punto sensibile della caldaia, che si può dotare di un suo addolcitore oppure ogni tanto fare una decalcificazione con acido.

 

Non sono d'accordo.

A Napoli la durezza è ai limiti di legge e ti assicuro che la differenza è tangibile. Tutti quelli che vengono a casa mia notano l'assenza di calcare dai rubinetti e dal lavello.

Per me che ho l'acs con pompa di calore è fondamentale avere l'addolcitore, altrimenti il boiler si riempe di calcare e in quel caso che fai?

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38 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Boh io non capisco perché si debba sempre ripetere le stesse cose…non si può andare a zero gradi francesi,

 

Chi ha scritto di andare a zero gradi francesi? Se ti riferisci all'esempio che ho fatto un paio di messaggi prima, era solamente un esempio estremo (avevo scritto chiaramente "so che non è possibile") che serviva a far capire che non è tutto bianco o nero.

 

Quote

(a proposito, la prova di durezza REALE fatta col tester da pochi euro l’hai fatta? No, quindi stiamo parlando del nulla)

Non l'ho fatta, l'abitazione è ad uso estivo e ci vado solo i weekend e nemmeno sempre, la farò nelle prossime settimane. Quindi si hai ragione, stiamo parlando del nulla.

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