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Nuova Normativa Enel Dk5600


Mauro Dalseno

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Mauro Dalseno

Cosa ne pensate della nuova normativa ENEL DK5600.che rivoluzionera' il sistema di protezione nelle cabine elettriche MT private? In pratica bisognera' installare una adeguata protezione Omopolare direzionale nella maggioranza delle cabine elettriche e altri accessori con una fortissima incidenza dei costi per qualsiasi azienda privata abbia una cabina elettrica.Questo e' dovuto al fatto che entro poco tempo verra' rivoluzionato il sietema di distribuzione MT da neutro isolato a neutro collegato a terra mediante resistenza e bobina di Petersen. ;)

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se ho capito bene la protezione direzionale di terra diventa obbligatoria solo per linee in uscite lunghe

ma del resto quando da una cabina ricevitrice erano in uscita varie linee se si voleva lavorare bene si usava gia' la direzionale di terra invece che la omopolore

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La bobina di petersen è una reattanza variabile collegata tra il centro stella

della media tensione e la terra che in teoria dovrebbe smorzare essendo in

opposizione di fase la corrente capacitiva data dal guasto a terra di una

linea MT , il valore della corrente di guasto dovrebbe risultare piu bassa

con benefici per il dimensionamento ell'impianto di terra, in realtà i tempi

di permanenza del guasto comunicati da enel sono piu alti di prima

quindi non cambia molto da questo aspetto almeno questa è la mia impressione.

Nella nuova DK l'enel sembra piu preuccupata che in passato del fatto

che gli utenti siano piu selettivi rispetto a prima imponendo TA e protezioni

di prestazioni ben particolari e non accettando piu sezionatori sottocarico

con fusibili per trafo piccoli. Il relé direzionale è richiesto solo in certi casi

ma i relé omologati devono avere questa possibiltà in quanto in

futuro anche gli impianti che non lo richiedono potrebbe avere la necessita di

averlo

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Mauro Dalseno

In effetti la teoria dell'Enel e' quella di aumentare la selettivita' degli impianti e dovrebbe in pochi anni obbligare tutti gli utenti ad adeguarsi alla nuova normativa DK5600.......comunque anche dove non esistono linee lunghe diventera' abbligatoria l'installazione di un adeguato rele' omopolare (non direzionale) e chiaramente dove sistono sezionatori sotto carico a fusibili (Piccole cabine con un solo trafo) bisognera sostituire tutto e installare anche un'interruttore MT e vari accessori,collegato alla protezione omopolare.Questo purtroppo vera' a costare parecchie migliaia di euro ed e' un vero e proprio Businees.Il bello e' che ad'ascoltare i periti industriali piu' vecchi ho avuto la notizia che all'estero la Bobina di Petersen e varie viene utilizzata dai tempi della 2a guerra mondiale......Adesso da noi in pochi anni bisogna rivoluzionare tutto e in breve tempo con enormi disagi e costi per chiunque abbia una cabina elettrica. :(

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In effetti prima una piccola cabina che alimntava un trafo fino a 400kVA poteva essere alimntata

con un sezionatore con fusibili , il suo costo modesto poteva essere ammortizzato in poco tempo

grazie al minore costo dell'energia in mt. Comunque adesso a mio parere la situazione è ancora

in evoluzione e prima di fare un'installazione bisogna chiedere alla sezione enel responsabile

di zona che penso possa fare deroghe, infatti pochi giorni fà abbiamo messo in funzione

una cabina per nulla conforme alla DK5600 ma l'enel ha dato il permesso al cliente di farlo.

Bisognerà aspettare ancora per dare un giudizio definitivo, certo i costruttori gongolano, gli

interruttori con relé integrati avevano semplificato molto le cabine ora per le ricezioni non è piu

cosi

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  • 4 weeks later...

Qualche giorno fà siamo andati a vedere una cabina da

ammodernare in un grosso stabilimento proprio di fianco al

nostro capannone, qui c'era anche un incaricato dell'Enel

a cui ho posto alcune domande. Da quel che ho saputo qui nella

mia città (Piacenza) si possono ancora installare i normali

interruttori con relé integrati e infatti la cabina a cui

accennavo prima avrà come interruttore generale un Magrini

con un normalissimo VIP37P. Non mi spiego questa anarchia

che credo però finirà presto, tutti i maggiori costruttori di

protezioni si sono adeguati e presentano i loro relé omologati

Fir , Thytronic , Microelettrica hanno pronti loro relé che si

richiamano alla DK5600 la stessa Magrini ha una versione del

suo SEPAM abbinata a un suo toroide che lei stessa certifica

come conforme , anche i costruttori di TA si sono adeguati

e costruiscono TA con prestazioni di pochi VA in 10P30 e pesantissimi toroidi con prestazioni di qualche VA in 5P20.

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  • 2 weeks later...

Le proroghe a quanto mi è parso di capire sono state concesse

solo in alcuni casi nel compartimento di Firenze da cui dipende

anche l'Emilia , probabilmente quelle che io credevo fossero proroghe

dipendevano solo dal fatto che le cabine installate non risultavano

all'Enel come nuove , è una mia ipotesi. Allo stato attuale l'Enel

prima di dare tensione chiede un certificato dove si dice che il

relé di protezione è conforme alla sua direttiva , attualmente tutti

i costruttori di relé rilasciano una dichiarazione dove vi è scritto

che il relé stà per essere omologato presso un laboratorio abilitato e

nel caso non lo sarà ci si impegna a sostituirlo, così occorrerà montare

solo relé certificati, per la Fir ad esempio i campi di taratura

della DK5600 quando occorre solo il 50-51-51n possono essere ottenuti

con l'MX3AM30A ma tale relé non sarà certificato quindi occorre montare

il relè denominato MX3DK5600 , questo vale anche per gli altri costruttori.

Occorre presentare anche i certficati di collaudo dei TA e TV dove

si evidenziano le prestazioni degli stessi, per i TA le prestazioni richieste sono gravose mentre per i TV non c'è problema in quanto

tutti i TV con polo a terra da collegare a triangolo aperto per rilevare

la tensione omopolare anche se in versione antiferrorisonante quindi

con prestazioni ridotte hanno almeno 20-30VA in classe 3P (è richiesta la classe 6P). Il relé direzionale occorre quando ci sono linee in partenza

piu lunghe di 500 metri oppure si alimentano piu cabine di trasformazione,

comunque tutti i relé certificati hanno anche la possibilità del 67N

Nel caso si abbiano due o piu trafo da 1600kVA (15kV) o 2000kVA (20kV) in parallelo occorre

fare in modo che alla mancanza di tensione il loro reinserimento avvenga in

modo graduale , quindi in certi casi occorre montare dei relè che facciano anche funzione 27 e 59 per rilevare il black out , staccare i trafo

e dare poi avvio all'inserzione quando ritorna tensione avendo l'accortezza

di inserirne uno alla volta con un certo ritardo (ovviamente per farlo

in automatico gli interruttori devono essere motorizzati)

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Per completare quanto scritto ieri e ricollegarmi a quanto diceva Mauo Dalseno all'inizio

l'adeguamento alla nuova specifica dovrebbe riguardare i nuovi impianti , i rifacimenti

e le variazioni contrattuali quindi per ora non dovrebbe essere generalizzato

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  • 2 weeks later...

Un'altra conseguenza del cambiamento dello stato del neutro si è palesato

ieri. Una grossa ceramica presso cui anni fà avevamo installato una

cabina per un impianto di cogenerazione ha avuto la comunicazione che

deve modificare il tempo di intervento della massima tnsione omopolare

sul DV601. Questo comporta modificare il cablaggio in modo assai

significativo visto che lo sgancio

dell'interfaccia viene gestito con il relé cumulativo del DV601 o installare

un nuovo relé 59Uo mettendo in OFF tale soglia di intervento sul DV601

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  • 2 weeks later...

E' passato un pò di tempo dall'entrata in vigore della normativa

i valori tipici di taratura nella zona dove ci troviamo a

operare sono:

prima soglia di massima corrente 195-240A

con tempo di intervento da 0,5-0,8 secondi- seconda soglia

di massima corrente 640-700A con tempo di intervento 0,12 secondi

guasto monofasi su reti a neutro compensato (67.1) Io=2A Vo=6V angolo

fra V0 e I0 61-257° da tempo di intervento 0,15 secondi

guasto monofasi su reti a neutro isolato (67.2) Io=2A Vo=2V angolo

fra V0 e I0 da tempo di intervento 0,15 secondi 61-257°

guasto doppio monofase a terra I=150A t=0,1 sec.

relé di massima corrente omopolare Io=3A t=0,15sec.

Le reti a neutro compensato dovrebbero avere quindi una estensione

minore , almeno credo, di quelle a neutro isolato e quindi una maggiore

tensione omopolare che diciamo alimenta il guasto , le reti di

maggiore capacità dovrebbero avere tensioni omopolari molto basse

anche con correnti di guasto rilevanti.

Da un lato la DK5600 ha complicato la vita ma in un certo senso

è positiva (si fà per dire )perché ti costringe a studiare e a cercare di capire

le cose , ci sente sempre molto ignoranti e si è motivati a imparare

e approfondire argomenti nuovi

(prima la taratura di un 50-51-51N era relativamente

semplice e il direzionale si usava solo nelle interconnessioni

anche quando si facevano grossi impianti con cabine ad anello

lo studio di quello che erano le tarature e le selettività tramite fili pilota

e poi selettività logica lo faceva

l'ufficio tecnico della ditta costruttrice dei relé)

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  • 3 months later...

Praticamente quelli riportati nel mio precedente post sono

i valori di taratura consigliati da Enel con il documento

DK4452 , tutti i dipartimenti piu o meno vi si adeguano

a prescindere dalla collocazione geografica anche se vi sono

luoghi dove forse per l'inerzia culturale dei funzionari Enel

la direttiva DK5600 viene ignorata. I relé generali possono

essere tarati prima quindi senza conoscere i valori Enel

le uniche variazioni riguardano il 51N in relazione alla tensione

di esercizio e qualche scostamento nei valori di prima e seconda

soglia di massima corrente, comunque restando sotto con la taratura

ai valori tipici si puo essere tranquilli del fatto che essi andranno

bene anche se non si conoscono i valori precisi. Il direzionale invece

è sempre stato tarato secondo DK4452 e non ho ancora rilevato

dipartimenti che facessero effettuare scostamenti da tali valori.

La taratura del direzionale richiede una certa attenzione a secondo

del relé ad esempio per la Fir bisogna fare la differenza tra i due

angoli e dividerla per due per trovare quello che viene definito

il settore aggiungendo tale valore al limite inferiore o

sottraendolo dal maggiore si ha l'angolo Uo Io , per i relè della

Magrini è piu semplice basta ricordarsi di inserire gli angoli

al contrario di quelli definiti da Enel, la Magrini abbisogna

di 3 Ta in quanto la 51N per il doppio guasto si ottiene con la

sommatoria delle correnti, tale pratica a mio avviso non sarebbe

corretta con quanto affermato nella direttiva ma il toroide

associato permette tarature fino a 20A e comunque il tutto viene

dichiarato conforme e accettato dall'Enel. Molti progettisti ancora

ignorano quanto ci sarebbe da fare per essere in regola

oppure ne danno interpretazioni bizzarre e non plausibili

(non è raro spiegare a un progettista perché ci vogliono

i TV con il direzionale dopo molte rimostranze alla fine capisce) e fare capire loro le cose spesso

risulta molto piu arduo che tarare un relé

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Per chiarire quanto detto prima l'Enel definisce gli angoli del settore di intervento

mediante il primo angolo e il secondo angolo considerati in ritardo rsipetto al vettore

Vo ,quindi considerati in senso orario, un relé come l'S41 della Merlin Gerin considera

il stessi angoli in pratica in anticipo e per la taratura si ci dovrà comportare di conseguenza, relé

più tradizionali come quelli dell'Areva Fir MX3DK5600 o della Thytronic SSG definiscono il settore di

intervento attraverso l'angolo formato dalla bisettrice del settore stesso rispetto alla

tensione Vo e dalla sempiampiezza del settore. Il relé della Merlin Gerin con moduli

aggiuntivi si trasforma in un quasi Plc e può affrontare tutta la gestione dei carichi

prevista dalla normativa (bisogna avere una certa dimestichezza con la programmazione

che sinceramente io non ho , ma che chi frequenta il forum certamente ha, io

mi limito alla taratura pura e semplice)

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  • 3 weeks later...

Per chi si trovasse a dovere operare una taratura del direzionale

e vorrà evitare eventualmente di telefonare al proprio fornitore

di relé per chiarimenti posso lasciare i valori degli angoli da

inserire nei relè

67.1 neutro compensato angolo Vo Io 61-257

per i relé fir e thytronic settare Bisettrice Uo Io 159° settore 98°

per relé merlin gerin settare taratura direzionale tipo 3 (sui vecchi sepam c'era solo tipo 1 e 2) limiti 103-299

67.2 neutro isolato angolo Vo Io 60-120

per i relé fir e thytronic settare Bisettrice Uo Io 90° settore 30°

per relé merlin gerin settare taratura direzionale tipo 3 limiti 240-300

attualmente ho avuto modo di provare il relè integrato SACE PR521/DK

dichiarato conforme nel caso di utilizzo con 50-51-51N. Il relé è

integrato nell'interruttore VD4/R o HD4/R viene alimentato dai suoi

captatori come avveniva per il PR521 tradizionale, quindi si risparmia il

cablaggio dei TA, altro vantaggio la taratura è semplicissima

e chiunque riuscirebbe a farla , il PR521 tradizionale risultava

ostico ai piu, l'installatore che doveva farla da solo anche se corredato

di manuale ti telefonava sicuramente. Gli svantaggi sono la mancanza di led

di segnalazione sul relé conformi a quanto scritto nell'allegato PG, in

pratica visto che hai a disposizione dei contatti di segnalazione sei

costretto a cablare due lampade che segnalino l'intervento di massima

corrente e guasto a terra e di un pulsante di reset che agisce sul relé

per spegnere queste lampade, non capisco perché non si sono messi

dei led sul relé, comunque le inadempienze le compie anche la merlin gerin

che a causa del suo toroide leggero con pochissimo ferro demanda la

rilevazione del doppio guasto a terra alla somma dei 3 Ta , evidentemente

Abb e Merlin Gerin possono fare ciò che credono in una certa misura.

Merlin Gerin stà anche studiando dei nuovi captatori che rivoluzionano il

concetto di Ta e in pratica non saranno mai saturabili occorre verificare

se saranno accettati, piu dei dispositivi elettronici che dei veri e

propri Ta

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Mi sono giunte voci che qualche distretto dell'ENEL abbia dato scadenze "tassative" :( per adeguarsi alle nuove normative, qualcuno ne sa qualcosa???

Ciao

Grazie

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Per mia esperienza al momento ho notato che al contrario molti dipartimenti

enel sonnecchiano al riguardo e accettano tuttora soluzioni che non hanno

niente a che vedere con la loro direttiva

Le scadenze ufficiali sono dal 1 gennaio 2006 per le potenze maggiori di 500kW

e 1 gennaio 2007 per gli altri aquelle date si potra verificare se richiederanno

davvero l'adeguamento di tutti gli utenti oppure no

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In teoria la IV edizione della DK5600 dovrebbe tenere conto delle

decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas relativamente

alla qualità del servizio elettrico prese con la delibera n. 4/04

Uno dei punti stabiliva che le imprese distributrici dovevano presentare

una proposta che stabilisse i criteri di coordinamento delle protezioni

tale proposta dovrebbe essersi concretizzata nella iv edizione della

DK5600, all'articolo 30.2 la delibera pone due date che sono quelle

che ho citato nel post precedente perché i clienti MT si adeguino e

possano accedere agli indenizzi per cattivo servizio, questo viene

valutato in base al numero di interruzioni senza preavviso lunghe

che il cliente andrà a subire, il numero di queste interruzioni varia

a seconda ce l'area sia piu o meno ad alta concentrazione di abitanti.

Oltre i termini del 01/01/2006 e 01/01/2007 coloro che non si adegueranno sarenno tenuti a

pagare un corrispettivo o multa che dir si voglia di

cui non si è ancora stabilito l'ammontare. Invece per il gestore del servizio al punto 32.3 è stabilità la penalità per ciascuna interruzione in piu e dovrebbe essere calcolata in base alla potenza disponibile.

Il cambiamento dello stato del neutro aveva fatto emergere la necessità

di variare la seconda ed. della DK5600 che risaliva al 1994 con la

III edizione del febbraio 2003, la vicenda dell'autorità dell'energia ha portato dopo appena un anno a varare la IV edizione. Però attualmente ci sono zone Enel giustamente zelanti che se non ottemperi quanto stabilito

non ti danno nemmeno tensione e che pretendono giustamente tutta la documentazione necessaria , altre invece sembrano ignorare del tutto quanto è successo , la cosa ovviamente lascia perplessi, forse è solo una questione di burocrazia che si deve mettere in

moto e i tempi di reazione sono diversi da zona a zona. Anche l'adeguamento della rete sembra procedere a rilento visto che i

valori della corrente di guasto sono sempre quelli tipici dei sistemi a neutro isolato, solo nella zona del triveneto dovrebbe

essere generalizzato il passaggio a neutro compensato. La delibera dell'autority e il cambio del sistema del

neutro (da una pubblicazione enel si prevede con il neutro compensato una riduzione delle interruzioni lunghe del

15% di quelle brevi del 30% e di quelle transitorie del 50%) dovrebbe essere un vantaggio per il cliente che tuttavia

ha l'onere di doversi adeguare con costi importanti (nel caso occorra solo il 50-51-51N i costi sono decisamente

piu lievi rispetto alla presenza del 67N) , le date sono scritte nero su bianco ma visto cosa succede in Italia non mi

stupirei di proroghe o ripensamenti

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In tutto il Friuli e parte del Trentino le centrali Enel sono a neutro compensato dichiarano i 50 A di guasto monofase a terra, nel Veneto per la maggior parte ancora no.

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Il futuro dovrebbe riservare correnti di guasto a 40A con i 15kV e 50A con i 20kV con

tempi di permanenza maggiori di 10 secondi e tensione di contatto ammissibile di 75V

comunque è una situazione ancora pochissimo diffusa , ieri guardavo una cabina

+ quadro che dobbiamo fare in trentino (erogatore trentino servizi) e il neutro

è dichiarato ancora isolato nella lettera che mandano per la nuova fornitura

(120A - 1 secondo). Comunque visto il tempo così alto della situazione futura

il vantaggio per il dimensionamento dell'impianto di terra del cliente sarà

piuttosto limitato e non così notevole come sembrava quando si parlava di queste novità un

anno fà

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Il tempo di permanenza del guasto così alto pur riducendo i vantaggi

per il dimensionamento dell'impianto di terra dovuti alla corrente

di guasto cosi bassa permetterà agli enti distributori di avere ampie

possibiltà di attuare sistemi di selettività cronometrica che faranno

in modo di minimizzare i disservizi agli utenti che si troveranno alimentati

da linee con guasti. Già adesso con il neutro isolato si sono aumentati

i tempi comunicati di permanenza dei guasti in modo da favorirne l'estinzione senza intervento delle protezioni.

In pratica l'introduzione della DK5600 che è stata recepita anche da tutte le municipalizzate

e similari erogatrici di energia elettrica si stà rivelando per chi si occupa di media

tensione un evento epocale paragonabile , con le dovute proporzioni essendo la media

un settore piu di nicchia , a l'introduzione della 3° ed. della 64-8 o per chi come me

si occupa di quadri elettrici alla 2° ed. della 17-13 che presentava per la prima volta i

quadri AS e ANS

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Una cosa a cui molti non prestano attenzione riguarda i Ta , tutti si orientano sui Ta da 300A

con classe 10P30 come consigliato al punto 6.3 della DK (il 10P rappresenta la percentuale

di errore il 30 il fattore limite di precisione in pratica errore inferiore al 10% con 9000A), però

appena sotto si dice che nel caso non sia prevista da parte di Enel l'installazione in cabina primaria

un trasformatore AT/MT con potenza uguale o supriore a 40MVA i Ta possono avere classe di

precisione 10P15. Nel caso di cabine esistenti con TA in arrivo con rapporto alto é probabile

si riesca a soddisfare queste caratteristiche , occorre però informarsi presso Enel, qualora

i Ta fossero a posto da questo punto di vista occorre solo sostituire ,nel caso si ricada nel

caso di dovere avere solo 50-51-51N , il toroide e il relé con disagi ridotti e costi piu bassi,

prima di spendere soldi informarsi bene

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Altro aspetto particolare riguarda i valori massimi di taratura

in tempo e corrente di ciascuna soglia. Il tempo comunicato da

Enel è quello di eliminazione del guasto , cioé la somma del

tempo di intervento della protezione e del tempo di apertura

dell'interruttore. Quindi se dobbiamo impostare per la soglia

51.1 un ritardo di 0,5 secondi e per la 51.2 un ritardo di 0,12 secondi

tareremo il tempo di ritardo della protezione rispettivamente a

0,43 secondi e 0,05 secondi per conteggiare anche almeno un tempo

di 70ms dovuto all'apertura dell'interruttore. Tuttavia noto un'incongruenza

che si manifesta soprattutto quando i tempi di eliminazione del

guasto vengono fornite da municipalizzate. Queste ditte fornitrici di

energia elettrica hanno fatto propria l'intera DK5600 e anche nei loro

documenti relativi alle prescrizioni per l'allacciamento si riportano le stesse cose che si ritrovano nella documentazione Enel. Tuttavia

specie le municipalizzate e probabilmente qualche volta anche l'Enel riportano tempi di eliminazione del guasto che non possono

essere raggiunti con protezioni conformi a quanto scritto nell'allegato PG( per tale

documento il tempo di taratura di una protezione deve andare da 0,05 a 5 secondi)

infatti talune volte vengono richiesti tempi molto al di sotto dei 0,1 secondi , qualche municipalizzata addirittura richiede

50 ms , evidentemente se il solo tempo di apertura dell'interruttore è 70 ms è scontato che

tempi cosi bassi non possono essere raggiunti. Poi in genere i relé

possono arrivare a 20ms tra tempo di misura ed emissione del comando di

scatto, però una protezione che seguisse alla lettera quanto prescritto

nell'allegato PG potrebbe al limite avere un tempo di eliminazione del

guasto di 120ms pari a 50ms+70ms, allora perché richiedere tempi cosi

bassi?

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L'autorità per l'energia e il gas ha emesso

la delibera n.247/04 il 28/12/2004 per definire gli indenizzi ai clienti

finali. Di particolare interesse riguarda il fatto che si è tenuto conto

di requisiti semplificati per i clienti che hanno una potenza inferiore

ai 400kW. Probabilmente si è tenuto conto delle lamentele che sono arrivate

da parte di chi ha un solo trasformatore e possiede il solo sezionatore

sotto carico con fusibili. La delibera ha due allegati , in quello chiamato

A al punto 33.10 si consente di derogare nel caso si abbia un interruttore

di manovra con fusibili che alimenta un solo trafo inferiore a 400kVA con

la connessione MT in cavo tra il punto di consegna e il trafo MT/BT

non superiore ai 20metri. Si pone come condizione il fatto che il cliente

abbia stipulato un contratto di manutenzione con una ditta che preveda

una manutenzione ordinaria ogni 6 mesi e una manutenzione straordinaria

del sezionatore ogni tre anni. Probabilmente con questa delibera si mette

una pietra sopra al possibile adeguamento per le piccole cabine esistenti

con un solo trafo di piccola potenza (almeno io interpreto la cosa così)

, però viste le continue evoluzioni

non sottoscriverei al momento nulla di certo, sicuramente le piccole

cabine se nuove devono essere costruite secondo la DK5600 per quelle

esistenti tutto lascia prevedere che ci sarà una deroga e se sarà rispettato

quanto richiesto non sarà necessario alcun adeguamento

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