fabeli Inserito: lunedì alle 14:41 Segnala Inserito: lunedì alle 14:41 Salve, Ho letto molte discussioni dello stesso tipo e mi sono fatto un'idea sulla possibile risoluzione al problema in oggetto. Quindi, volevo sottoporre in questo fantastico forum un quesito di applicabilità della mia soluzione e, soprattutto, confrontarmi su qualche soluzione tecnica. Innanzitutto, descrivo brevemente il mio problema: come capita a molti utenti che hanno un impianto FV, nelle ore centrali tra giugno e agosto, il mio inverter va in protezione per sovratensione. Ho fatto varie misurazioni con il tester (o voltmetro ad esser precisi). il mio inverter scatta intorno ai 258V. Quando in casa arrivo a 258V, sul contatore enel sono intorno ai 249-250V; La caduta di tensione (circa 8V) è abbastanza alta in quanto il mio contatore è in strada ed ho circa 70metri di distanza dal mio locale tecnico (dove ho installato l'inverter). Chiaramente il cavo montante è stato dimensionato opportunamente (ho una sezione di 12mmq per un 6Kw di impianto). Noto quindi che quando arrivo intorno ai 4,5Kw di produzione, l'inverter va in blocco per sovratensione. Leggo sul forum che questo problema è molto comune e difficile da risolvere. In effetti, seppure chiedessi una verifica al gestore, quest'ultimo non troverebbe mai la tensione di rete eccedente i 253V (tensione massima da regolamento) in quanto, il mio inverter stacca quando la tensione al contatore arriva a circa 250V. Quindi non ho speranze di poter far leva sul gestore. Pensando alle varie opzioni tuttavia mi è venuta l'idea di installare degli utilizzatori (nello specifico un climatizzatore per il freddo ed un boiler per acqua calda) che debbano partire solamente quando la tensione di casa supera una certa soglia (ad esempio 255V). In questo modo limiterei l'immissione in rete, facendo autoconsumo, e riuscirei ad aggirare il blocco dell'inverter (almeno nella maggior parte dei casi). E quindi vengo al mio quesito: Esiste un apparato adatto allo scopo? ES. un relé controllato in tensione oppure un contattore/interruttore controllato in tensione che attivi gli utilizzatori quando supero i 255V? Sapete fornirmi qualche suggerimento? Come utilizzatori, ho pensato ad un climatizzatore e ad un boiler per ACS a resistenza. Entrambi dovrebbero essere predisposti per funzionare con un contattore di consenso che ne abiliti il funzionamento quando il relé si chiude (cioè a 255V). Potete suggerirmi altre tipologie di utilizzatore che possono essere applicabili al mio caso? Vi ringrazio in anticipo.
reka Inserita: lunedì alle 14:47 Segnala Inserita: lunedì alle 14:47 e se quando si raggiungono i 250V il clima e il boiler sono in temperatura? perchè non vuoi sprecare quei kWh? te li pagano bene? a sto punto valuta l'inserimento degli accumulatori
fabeli Inserita: lunedì alle 15:21 Autore Segnala Inserita: lunedì alle 15:21 21 minuti fa, reka ha scritto: e se quando si raggiungono i 250V il clima e il boiler sono in temperatura? perchè non vuoi sprecare quei kWh? te li pagano bene? a sto punto valuta l'inserimento degli accumulatori E' sempre utile avere diversi punti di vista, ti ringrazio reka della risposta... provo a riflettere su quello che mi dici: In effetti se partiamo dall'ipotesi che ogni giorno di caldo e sole esterno ho questo problema, un climatizzatore mi sembrava l'opzione più plausibile. Anche perché se la mattina ci sono le nuvole o piove, il problema del blocco inverter non si pone ma neanche avrei bisogno di raffrescare casa. 🙂 Al pari, il boiler dovrei usarlo in estate al posto del più efficiente impianto di produzione dell'ACS (che mi terrei come opzione invernale). In qualche modo quindi questi KW li sto sprecando, o meglio non li sto utilizzando in modo efficiente! Se tu mi parli proprio di sprecarli OK, è vero che me li pagano una miseria ma sembra "eticamente" brutto accendere una stufetta elettrica in piena estate!! Per quanto riguarda le batterie invece, ho giù un accumulatore che, in effetti, nelle prime ore del mattino mi salva dai distacchi continui. Potrei aggiungerne altri sicuramente ma, a parte il costo non proprio irrisorio delle batterie, in inverno poi le avrei molto spesso poco cariche ... quindi anche quello sarebbe uno spreco enorme considerando che in inverno già quelle che ho fanno fatica a caricarsi!
reka Inserita: lunedì alle 15:53 Segnala Inserita: lunedì alle 15:53 il clima, il boiler elettrico ecc vanno benissimo ma non in funzione del non far andare in blocco l'inverter. è un'automatismo complicato ed inutile. ad esempio io nelle ore centrali faccio andare lavatrice, lavastoviglie e asciugatrice, le preparo e metto il ritardo in partenza quando esco la mattina.
Marco Fornaciari Inserita: lunedì alle 16:07 Segnala Inserita: lunedì alle 16:07 Il tuo inverter sta facendo semplicemente il suo mestiere, assieme alle altre cose, verifica che quando il serbatoio (batterie o carichi che consumano) che deve riempire è pieno smette di riempirlo. Se hai un esubero di energia prodotta hai solo due possibilità: aumentare la capacità delle batterie (ma torniamo al discorso del pieno) o accettare che venga buttata via, tanto non serve a nulla e nessuno. Giusto per informazione, anche le centrali di produzione se sono in esubero si arrestano. Mettere dei carichi inutili solo per consumare energia solare "inutile" non ha proprio nessun senso, e pure costa; adesso non incassi ma anche non spendi. La situazione potrebbe forse essere diversa se la produzione immessa in rete da FV fosse in trifase.
rob_nosfe Inserita: lunedì alle 20:00 Segnala Inserita: lunedì alle 20:00 Io capisco l'approccio di @fabeli soprattutto se, come intendo, ha un'inverter incapace di modulare. Però vorrei farvi ragionare sul fatto che da un punto di vista etico limitare un generatore a costo marginale zero (FV) oppure buttar via la sua energia nel modo più stupido possibile (reoforo) non fa differenza. Quindi io appoggio il suggerimento di @reka e come lui anch'io uso sempre le partenze ritardate degli elettrodomestici. Inoltre nei 6 mesi estivi scaldo l'acqua calda sanitaria con un boiler elettrico volgarissimo, con timer impostato al primo pomeriggio, tipicamente il momento in cui l'impedenza di rete va alle stelle causa riempimento degli accumuli FV e conseguente saturazione delle linee. E' un controsenso energetico, visto che scaldare qualcosa con l'effetto Joule è da barbari, ma una pompa di calore con COP 3 consumerebbe un terzo, gli altri 2 terzi l'inverter non li riuscirebbe ad esportare, e quindi chi me lo fa fare? Eticamente non va bene? E' vero in un mondo ideale, ma in questa realtà le due situazioni, come spiegato prima, sono equivalenti. Ovviamente tutto il ragionamento cade se parliamo di un generatore a costo marginale > 0.
fabeli Inserita: martedì alle 00:47 Autore Segnala Inserita: martedì alle 00:47 (modificato) Quindi anche tu @rob_nosfe usi un boiler come sistema di "limitazione" se nei mesi estivi lo usi per scaldare l'ACS.... cosa che vorrei fare anche io. Considerate che io ho una pompa di calore dedicata alla sola ACS. Questa chiaramente è molto efficiente e mi permette di risparmiare un bel po, soprattutto inverno. Se però devo sperperare energia, tanto vale che scaldo l'ACS con un boiler a resistenza in estate... così risparmio anche la pompa di calore e magari gli allungo la vita. Per il condizionatore invece il discorso è leggermente diverso, comunque raffrescare casa è qualcosa che torna utile (soprattutto in estate). Considerate che ad oggi non ho climatizzazione in casa quindi lo considero comunque un vantaggio. Tornando alla mia richiesta, ho visto che in rete si trovano dei cosiddetti relè di tensione che dovrebbero attaccare un contatto al superamento di una soglia superiore (o inferiore) di tensione. Tuttavia non riesco a capire se ne esistono anche dei tipo a contatto pulito. Inoltre non mi è chiaro se i relè in questione si disinnescano automaticamente quando la tensione riscende sotto il valore di soglia o se devo resettare manualmente il relè ogni volta .. grazie in anticipo per consigli. A presto Quote Modificato: martedì alle 00:48 da fabeli
fabeli Inserita: martedì alle 09:45 Autore Segnala Inserita: martedì alle 09:45 17 ore fa, Marco Fornaciari ha scritto: Mettere dei carichi inutili solo per consumare energia solare "inutile" non ha proprio nessun senso, e pure costa; adesso non incassi ma anche non spendi. Ciao Marco, devo purtroppo smentire quello che dici in quanto ci sono due fattori da considerare: 1) quando l'inverter stacca, non genera potenza per circa 5minuti quindi, ogni volta che stacca, in quei 5 minuti assorbo corrente dalla rete. Se consideriamo nelle giornate di sole, diciamo per 4-5ore stacca circa 4-5 volte/ora, abbiamo che a fine giornata ho preso dalla rete circa un paio d'ore di corrente che avrei potuto benissimo auto-consumare. E questo ovviamente mi rode un pchino. Se l'inverter fosse in grado di non sganciare del tutto ma, ad esempio limitare solamente la potenza immessa in rete, allora sarei pienamente daccordo con te. 2) Comunque ogni volta che stacca, l'inverter attiva un meccanismo di protezione. Quando riattacca (dopo circa 5 minuti), la potenza generata risale gradualmente. Questo tira e molla molto probabilmente alla lunga provocherà danni all'inverter o un logoramento anomalo dello stesso. Il problema quindi esiste ed è reale, altrimenti non sarei qui ad arrovellarmi per cercare una soluzione.
Simone Baldini Inserita: martedì alle 11:37 Segnala Inserita: martedì alle 11:37 Il problema esiste piu' o meno per tutti. Solitamente col tempo la situazione migliora, probabilmente automatismi del distributore adeguano le tensioni. Vari accrocchi personali possono aiutare ma alla fine credo che sia meglio insistere col distributore, è quello che deve garantire l'adeguatezza della rete.
Marco Fornaciari Inserita: martedì alle 11:58 Segnala Inserita: martedì alle 11:58 Il fatto che l'inverter stacchi e riattacchi gradualmente è necessario per garantire il sincronismo con la rete: la fanno anche le centrali di generazione. Con il FV domestico fare le pulci agli spiccioli di € fa solo perdere tempo e poi spendere di più. L'inverter è come tutte le apparecchiature elettroniche, è più facile che si danneggi se alimentato raramente. Purtroppo il FV domestico monofase ha un problema che Enel eviterebbe con assoluto piacere (ma politica e opinione pubblica la vedono diversamente, quindi omissis): è complicato da gestire e provoca squilibri sulla rete difficilmente gestibili. Stesso discorso per l'eolico e le piccole centrali idroelettriche. Tra l'altro per queste ragioni quandi si deva passare da rete a generatore e viceversa bisogn fare il buco di alimentazione ai carichi.
Simone Baldini Inserita: martedì alle 16:42 Segnala Inserita: martedì alle 16:42 (modificato) Il gestore della rete prende soldi e non solo dall'utente ma dallo stato, appunto per essere il gestore. Di conseguenza deve investire sulla rete elettrica al fine di permettere tutto questo. Nel piano di sviluppo ha circa 23 miliardi d'investimento per permettere l'integrazione delle rinnovabili. Il problema, come sempre, è che si è incentivato un sistema da fonte rinnovabile, senza pensare alle conseguenze, e ora stiamo rincorrendo le soluzioni con notevoli disagi. Modificato: martedì alle 16:42 da Simone Baldini
Dumah Brazorf Inserita: martedì alle 16:58 Segnala Inserita: martedì alle 16:58 20 hours ago, rob_nosfe said: Io capisco l'approccio di @fabeli soprattutto se, come intendo, ha un'inverter incapace di modulare. verificherei 'sta cosa, che lui non è installatore e potrebbe non avere neanche idea di cosa ha sotto il cofano.
click0 Inserita: martedì alle 21:20 Segnala Inserita: martedì alle 21:20 4 ore fa, Simone Baldini ha scritto: Il problema, come sempre, è che si è incentivato un sistema da fonte rinnovabile, senza pensare alle conseguenze, e ora stiamo rincorrendo le soluzioni con notevoli disagi. il problema: la rete non è nata in 10 anni... Verso gli anni 2000, la distribuzione ammetteva ancora , una capacita contrattuale "cumulata" di 3 / 4 volte la reale potenza di trasmissione, questo contando sul fatto che, era praticamente impossibile, avere tutti gli utenti di una determinata "zona" (sotto lo stesso trasformatore di media) in richiesta contemporanea (alla potenza nominale del proprio contattore). Poi si sono cominciati a diffondere i climatizzatori e li si è cominciato ad avere le prime criticità, i clima vanno tendenzialmente tutti assieme (caldo = tutti accesi), con una discreto assorbimento e in condizioni sfavorevoli ( temperature ambiente elevate) Poi sono arrivati gli impianti fotovoltaici Li peggio. Oltre al "tutti assieme", dalla base di 3 kw (assorbiti come potenza contrattuale), si è passati, oggi, a una base di 4,5 / 6 kw di fotovoltaico (se non 10 o 12kw) in immissione Gli aggiornamenti della rete esistente richiedono tempo e pianificazioni
Livio Orsini Inserita: ieri dalle 06:26 Segnala Inserita: ieri dalle 06:26 9 ore fa, click0 ha scritto: Gli aggiornamenti della rete esistente richiedono tempo e pianificazioni E soprattutto investimenti abbastanza elevati, cosa che non piace molto al gestore della rete.
fabeli Inserita: ieri dalle 10:14 Autore Segnala Inserita: ieri dalle 10:14 Signori/e, vi ringrazio per i vostri commenti. Tutti molto corretti ed ognuno a suo modo coglie in pieno lo stato di fatto di una infrastruttura inadeguata. Io nel mio piccolo sto facendo tutto ciò che serve per mettermi in condizione di richiedere al gestore un intervento sulla linea. Anche perché attualmente sulla mia linea ci sono soltanto io e figuriamoci cosa può accadere se domani i vicini di casa installassero anch'essi 6 o 10Kw di FV!!! Immagino già il disastro. Tuttavia, vorrei chiedere a qualche anima pia se potesse aiutarmi nella realizzazione della mia idea che ritengo comunque utile per i diversi scopi sopra esposti (incluso cercare di limitare il numero dei distacchi e raffrescare contemporaneamente casa). Posto di seguito schema di principio: il Contatto pulito del relé chiude il consenso al climatizzatore quando la tensione in input Vac supera i 250V Domande: 1) esiste un relé controllato in tensione di questo tipo? 2) i classici climatizzatori in commercio hanno il contatto di consenso? 3) mi sapete dare qualche riferimento di relé e climatizzatore che possa fare al caso mio? Grazie
Livio Orsini Inserita: ieri dalle 10:28 Segnala Inserita: ieri dalle 10:28 13 minuti fa, fabeli ha scritto: 1) esiste un relé controllato in tensione di questo tipo? Ci sarebbero i relè di tensione, ovvero è un normale relè che commuta quando la tensione supera una soglia impostabile. Non so se è disponibile un modello con soglia >=250 Veff
reka Inserita: ieri dalle 11:03 Segnala Inserita: ieri dalle 11:03 il problema è: dopo 5 min si riavvia l'inverter e il vclima si spegne o devi fare in modo che dopo il primo avvio il relè non lavori più? anche perchè mettere un clima inverter e farlo lavorare tipo on/off non so se gli fa bene. hai un monitoraggio dell'inverter per vedere quante volte succede il distacco e con che frequenza?
Simone Baldini Inserita: ieri dalle 11:18 Segnala Inserita: ieri dalle 11:18 Per attuare una soluzione come descritta fai prima ad usare sistemi domotici tipo Home Assistant, in sostanza monti climatizzatori smart dotati di wifi, monti un sensore di tensione, puoi anche mettere uno shelly che misura oltre tensione anche l'amperaggio, poi con delle scene ci fai fare quello che vuoi. Home Assistant lo puoi far girare su un mici pc o su un NAS.
reka Inserita: ieri dalle 11:43 Segnala Inserita: ieri dalle 11:43 ma poi, se il clima lo accendi a prescindere nell'orario in cui tende a staccare l'inverter non è più facile?
omaccio Inserita: 22 ore fa Segnala Inserita: 22 ore fa Ci sono svariati metodi per fare ciò che hai pensato: io ho messo un clima che si accende la mattina e adesso che è caldo va bene. Se vuoi automatizzare, per esempio solaredge lo fa in modo automatico con dei relè comandati dall'inverter stesso e programmati dall'app ma..costano 800 euro quindi forse vale la pena investire in uno shelly e con una discreta automazione su carichi prioritari o carichi PWM. Tutto sta in quanto vuoi spendere e quanto vuoi automatizzare. Per il resto come già sottolineato da altri utenti io non permetterei un dividendo degli utili se ci sono criticità... e direi che sulla nostra rete ci sono criticità rilevanti!!
Dumah Brazorf Inserita: 21 ore fa Segnala Inserita: 21 ore fa Con marca/modello dell'inverter almeno ci leviamo il dubbio che si possa settare qualcosa per limitare la produzione invece di fare continuamente spegni/accendi.
Stefaro74 Inserita: 17 ore fa Segnala Inserita: 17 ore fa 3 ore fa, Dumah Brazorf ha scritto: Con marca/modello dell'inverter almeno ci leviamo il dubbio che si possa settare qualcosa per limitare la produzione invece di fare continuamente spegni/accendi. Concordo parecchi modelli di inverter possono modificare la potenza d'immissione in base alla tensione di rete.
fabeli Inserita: 3 ore fa Autore Segnala Inserita: 3 ore fa Ciao, effettivamente se ci fosse un modo per limitare la Potenza massima direttamente dall'inverter sarebbe meglio. il modello è un Growatt SPH6000 ... sto cercando sul manuale Nel frattempo ho fatto un po di monitoraggio e mi risulta che lo stacco avviene quando l'inverter arriva a circa 4.0 - 4.3 kw se in casa non ho grossi carichi accesi. Insomma non sono molto lontano dal valore massimo di produzione che, seppure dichiarato di 6kw, tipicamente non riesce ad andare sopra i 5.5 neanche in pieno sole estivo. Quindi mi basterebbe limitare circa di 1kw. Se fosse possibile limitare solamente la potenza erogata verso la rete, sarebbe TOP!! Qualcuno conosce questo inverter?
Dumah Brazorf Inserita: 2 ore fa Segnala Inserita: 2 ore fa Forse puoi giocare con la modalità di lavoro LimitEsport.
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