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Di.co E Variante V3


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Maurizio Colombi
Perchè, qualcuno ha detto questo? Non lo ha detto neanche il normatore,

Lo ha detto eccome! E anche chiaramente!

Forse volevi dire sei prese in un punto presa

NO NO, volevo proprio dire sei punti presa, o meglio il normatore ha detto (anzi scritto) che le prese TV in ambienti quali soggiorno, camera da letto, studio e cucina devono avere accanto la predisposizione per 6 prese energia. Eventuali prese TV in altri ambienti devono avere accanto almeno una presa energia.....ho solamente "toppato" la parola predisposizione ed è qui che casca l'asino (inteso come normatore, o come utente finale, o come installatore)

D'altra parte, ufficializzare dei livelli prestazionali vuol dire dare indicazioni precise in merito a quantità e tipologie di prodotti

Si, si può ufficializzare tutto, magari cadendo nel ridicolo: cosa ce ne facciamo di una presa TV senza presa di corrente?

Quanti installatori non mettono una presa di corrente sotto all'interruttore vicino alla porta?

Quanti installatori non mettono l'interruttore vicino alla porta?

Cosa si intende per 4 , 5 , 6 , linee? Io come minimo ne realizzo 4 / 5 anche in bilocali......

E poi continuando, ci sarebbe da scriverne un libro........noi dobbiamo pagare una cozzaglia di gente a scrivere, ma soprattutto a decidere se è giusto o non giusto fare le cose che la stragrande maggioranza degli installatori (onesti) sta già facendo da almeno dieci anni.......MA VA LA'

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Come possiamo dire che l'impianto elettrico è ad "alte prestazioni" solo perchè ha una presa di corrente vicino alla presa del telefono?
Perchè, qualcuno ha detto questo? Non lo ha detto neanche il normatore,
Lo ha detto eccome! E anche chiaramente!

Abbi pazienza, ma non è prprio così; le alte prestazioni (che hai inserito tra virgolette) non si ottengono solo (come hai scritto) adeguando un numero di prese, ma installando i componenti e i servizi prescritti dal livello 3

NO, volevo proprio dire sei punti presa
La V3 parlando di punto presa, intende il punto di alimentazione di una o più prese all'interno della stessa scatola.

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o meglio il normatore ha detto (anzi scritto) che le prese TV in ambienti quali soggiorno, camera da letto, studio e cucina devono avere accanto la predisposizione per 6 prese energia. Eventuali prese TV in altri ambienti devono avere accanto almeno una presa energia

A me risulta che almeno a un punto tv di ogni stanza ci deve essere la predisposizione per 6 prese mentre negli altri punti tv può bastare un solo punto presa e non fà distinzione tra gli ambienti.

E poi continuando, ci sarebbe da scriverne un libro........noi dobbiamo pagare una cozzaglia di gente a scrivere, ma soprattutto a decidere se è giusto o non giusto fare le cose che la stragrande maggioranza degli installatori (onesti) sta già facendo da almeno dieci anni.......

Siccome nel nostro paese ognuno può fare quello che vuole, con questa variante hanno voluto mettere dei puntini da rispettare. :)

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del_user_56966
Per punto presa, nella variante, sta a significare la scatola, la linea, un supporto e con almeno una presa e forse la placca di rifinitura....e non la quantità di prese nella stessa.

diciamo che il giorno dopo che usci la 46/90 io avevo già la lettera A e la lettera B... ma poi in verità facendo un lavoro parallelo che non riguarda

direttamente questo tipo di predisposizioni non mi soffermo su questi "particolari" da quello che si sente alle presentazioni pero mi sembra che abbia

più ragione Maurizio, non parlano di predisposizione ma di presenza dei moduli...

nel livello 3 si evidenzia...

Per ogni locale, ad esclusione di quelli sotto elencati in Tabella, (ad es. camera da letto, soggiorno studio, … )

8 m² < A ≤ 12 m² fino a 5 prese

12 m² < A ≤ 20 m² fino a 8 prese

20 m² < A 10 fino a 10 prese

e non mi sembra che si intenda come predisposizione... hai qualche riferimento "leggibile on-line" in merito... :blink:

...forse per ridurre l'utilizzo pericoloso di prolunghe o ciabatte non idonee?

Attenzione a fare queste affermazioni... le prolunghe e le ciabatte sono tutte marcate come conformi per l'uso e anche IMQ... quindi non si può fare una norma

che affermi anche tra le righe il contrario... ;)

Inoltre lasciami spiegare perché secondo me la DI.CO e la Variante sono direttamente correlate all'efficienza energetica dell'impianto!

L'impianto è unico!

L'installatore elettrico è unico!

Il cliente è unico!

Quindi TUTTE le normative e leggi che si applicano in questi casi sono di base correlate tra loro e non possono contraddirsi tra loro,

se applicando la 64-8 Variante 3 a una abitazione che deve essere certificata come Classe B volessi inserire un livello di dotazione 2

esisterebbe un contrasto normativo in quanto per la EN15232 serve l'automazione domotica mentre per il livello 2 della 64-8 non è richiesta.. :o

Adesso visto che nella realtà dei fatti la prima osservanza da prendere in considerazione a livello legale è la normativa Europea..

non capisco un affermazione basilare della norma del CEI.. ovvero questa:

Il livello 3, oltre alle dotazioni previste, considera l’esecuzione dell’impianto con integrazione domotica e, per essere considerato domotico, deve gestire come minimo 4 delle seguenti funzioni:

anti intrusione,

controllo carichi,

gestione comando luci,

gestione temperatura (se non è prevista una gestione separata ),

gestione scenari (tapparelle, ecc,)

controllo remoto,

sistema diffusione sonora,

rilevazione incendio (UNI 9795) se non è prevista gestione separata,

sistema antiallagamento e/o rilevazione gas.

Cosa significa che ne devono essere presenti almeno 4????

Per l'anti intrusione esistono delle norme precise e quindi passi..

per il controllo carichi normato cosi non si intende nulla.. secondo quale norma si deve eseguire il controllo dove sono le specifiche attuative..??

anche per la gestione delle luci detta cosi non sembra molto esaustiva, se il progettista/installatore non tenesse di conto della classificazione energetica l'impianto potrebbe

risultare a norma da un lato e fuori norma dall'altro quindi la regola dell'arte per la legge non sarebbe comunque perseguita!

gestione temperatura (se non è prevista una gestione separata ), anche in questo caso come scindere la classificazione energetica?... la rilevazione

della presenza è direttamente collegata all'impianto di termoregolazione e a sua volta di illuminazione..

Quindi se progetto correttamente devo poter inserire entrambi in un contesto di rilevazione presenza, mettere tre sensori uno per la termoregolazione, uno per l'illuminazione

e poi magari scelgo anche la sicurezza e dovrei mettere anche quei sensori... mi sembra del tutto fuori dalla regola dell'arte... :o

sistema antiallagamento e/o rilevazione gas con che criterio si afferma che un allagamento è al pari di una fuga GAS?

entrambi sono funzioni di sicurezza non di confort, almeno la predisposizione dell'impianto del Gas dovrebbe essere un obbligo non un consiglio!

In ogni caso terminata l'analisi della variante e scelto per esempio questi 4 impianti...

anti intrusione,

controllo carichi,

gestione scenari (tapparelle, ecc,)

sistema diffusione sonora,

mi ritroverei in pieno contrasto con le Direttive Europee che riguardo agli impianti da prevedere nelle nuove costruzioni

che mi obbligano di base a prevedere:

° Il Controllo di emissione

° Il controllo della temperatura dell'acqua nella rete (mandata e ritorno)

° Il controllo delle pompe di distribuzione

° Il controllo Intermittente della generazione e/o distribuzione

° Il Controllo del generatore

° Il controllo sequenziale di differenti generatori

° Il controllo di mandata aria ambiente

° Il Controllo mandata aria nell'unità trattamento aria

° Il Controllo sbrinamento recupero calore

° Il raffrescamento meccanico gratuito

° Il Controllo di temperatura di mandata

° Controllo Umidità

° Controllo in base alla Presenza

° Il controllo della luce diurna

° Il controllo delle schermature solari

° Il controllo centralizzato per l'utente

Adesso se dovessi prendere un titolo alla volta vedrei che per svolgere correttamente le richieste previste per la certificazione

e in ogni caso per ottenere un impianto con elevate prestazioni d'efficienza devo implementare necessariamente anche:

il controllo carichi,

la gestione comando luci,

la gestione temperatura nei vario locale ed eventualmente coordinata con l'impianto termico

Quindi il totale degli impianti da implementare per ottenere un Impianto in regola con la 64-8 V3 con la scelta di sopra e in regola con la Classificazione Energetica

dovrebbe avere questi requisiti:

anti intrusione,

controllo carichi,

gestione scenari (tapparelle, ecc,)

sistema diffusione sonora,

+

il controllo carichi,

la gestione comando luci,

la gestione temperatura nei vario locale ed eventualmente coordinata con l'impianto termico

che sono 7 impianti su 9... :o

oppure qualcuno pensa che si possa eludere la EN15232 a favore della Variante 3 (se si sarebbe meglio fare una valutazione più profonda..)

poi rimane il problema tecnico/attuativo... di come fare per coordinare la parte termica e d'illuminazione quando queste due sono da prevedere come integrate!?

La dizione della 64-8 V3

per essere considerato domotico, deve gestire come minimo 4 delle seguenti funzioni:

è giusta se per impianto domotico si intende un impianto generico, mentre è fuori direttiva se intende la stessa identica cosa che l'Europa intende per Automazione Domotica

converrebbe prima identificare il significato della sigla "Domotica" in quanto mentre la EN15232 da una definizione precisa e puntuale con tanto di esempi progettuali

mi sembra che qui la 64-8 V3 ne sia del tutto carente...

quindi visto che come cliente finale mi aspetto un domani un impianto efficiente e sicuro ritengo che per essere a regola d'arte questo sia:

elettricamente sicuro e efficiente

efficiente dal punto di vista energetico

il fatto di avere un sistema di distribuzione audio oppure di scenari luce al tal fine è irrilevante queste semmai sono predisposizioni

che si possono fare ma che sono soggettive della persona/famiglia che vi torna ad abitare...

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Lasciamo perdere i tipi di lavorazioni e età che uno ha perchè ci si può sempre incappare in qualcosa di non chiaro.

Per quanto riguarda

pero mi sembra che abbia

più ragione Maurizio, non parlano di predisposizione ma di presenza dei moduli...

nel livello 3 si evidenzia...

CITAZIONE

Per ogni locale, ad esclusione di quelli sotto elencati in Tabella, (ad es. camera da letto, soggiorno studio, … )

8 m² < A ≤ 12 m² fino a 5 prese

12 m² < A ≤ 20 m² fino a 8 prese

20 m² < A 10 fino a 10 prese

e non mi sembra che si intenda come predisposizione

Ti stai confondendo tra predisposizione del punto presa a servizio di un solo punto tv, che deve essere da 6 posti, con la quantità di punti prese relative agli ambienti.

Attenzione a fare queste affermazioni... le prolunghe e le ciabatte sono tutte marcate come conformi per l'uso e anche IMQ... quindi non si può fare una norma

che affermi anche tra le righe il contrario...

Hai perfettamente ragione, ho inserito erroneamente il termine "non idonee" senza riflettere. :thumb_yello:

Inoltre lasciami spiegare perché secondo me la DI.CO e la Variante sono direttamente correlate all'efficienza energetica dell'impianto!

Perfetto,....secondo me invece, vedendola separatamente, non ha nessuna attinenza....anche se riflettendo sulla tua spiegazione mi fai sorgere dei dubbi.

Cosa significa che ne devono essere presenti almeno 4????

Per l'anti intrusione esistono delle norme precise e quindi passi..

per il controllo carichi normato cosi non si intende nulla.. secondo quale norma si deve eseguire il controllo dove sono le specifiche attuative..??

anche per la gestione delle luci detta cosi non sembra molto esaustiva, se il progettista/installatore non tenesse di conto della classificazione energetica l'impianto potrebbe

risultare a norma da un lato e fuori norma dall'altro quindi la regola dell'arte per la legge non sarebbe comunque perseguita!

gestione temperatura (se non è prevista una gestione separata ), anche in questo caso come scindere la classificazione energetica?... la rilevazione

della presenza è direttamente collegata all'impianto di termoregolazione e a sua volta di illuminazione..

Quindi se progetto correttamente devo poter inserire entrambi in un contesto di rilevazione presenza, mettere tre sensori uno per la termoregolazione, uno per l'illuminazione

e poi magari scelgo anche la sicurezza e dovrei mettere anche quei sensori... mi sembra del tutto fuori dalla regola dell'arte...

sistema antiallagamento e/o rilevazione gas con che criterio si afferma che un allagamento è al pari di una fuga GAS?

entrambi sono funzioni di sicurezza non di confort, almeno la predisposizione dell'impianto del Gas dovrebbe essere un obbligo non un consiglio!

In ogni caso terminata l'analisi della variante e scelto per esempio questi 4 impianti...

anti intrusione,

controllo carichi,

gestione scenari (tapparelle, ecc,)

sistema diffusione sonora,

Su questo sono d'accordo anch'io.....ma già lo avevo riportato su questa discussione in un post precedente. :(

Modificato: da opeletta
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Carlo Albinoni
Attenzione a fare queste affermazioni... le prolunghe e le ciabatte sono tutte marcate come conformi per l'uso e anche IMQ... quindi non si può fare una norma

che affermi anche tra le righe il contrario...

Sì, ma c'è anche un limite massimo alla potenza da riespettare (per esempio 1500 W per un adattatore), e c'è la proibizione ad usarne uno nell'altro.

Cose che non viene quasi mai ripettato dall'utente.

Avete mai visto i venditori di elettrodomestici che regalano l'adattatore Schuko MAX 1500 W in abbianamento alla lavatrice la cui potenza è superiore a 1500 W ?

Questo a prescindere da prodotti fuori norma, modificati o autocostruiti non sempre a regola d'arte.

Evitare la necessità di prolunghe e multiple, riduce anche le conseguenze di un utilizzo spesso improprio

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del_user_56966
Evitare la necessità di prolunghe e multiple, riduce anche le conseguenze di un utilizzo spesso improprio

si ma se guardo l'uso tipico che se ne fa si nota che alla ciabatta spesso sono collegati...

alimentatori per cellulari, impianti stereo nel senso di vari oggetti... TV, decoder, DVD ecc.. quindi tutti apparati di basso profilo energetico,

se poi volessimo dirla tutta (qualche impianto lo fatto anche io... :lol: ) le prese per quante tu ne metta non sono mai nel posto dove servono...

quindi rischi di mettere 6 prese sulla parete dove poi ne viene usata una sola per allungare la disponibilità al mobile che vi sta davanti e ne rende

improbabile l'uso semplice e continuativo..quindi non è solo un problema di quantità e disponibilità ma soprattutto di capirne la corretta posizione per

l'uso successivo.. se la presa è fuori posto verranno sempre usate le ciabatte per sopperire alla scomodità d'uso... :)

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Si, ma...si, ma...ancora dubbi atroci?

E' stato imposto un certo quantitativo minimo di punti presa/luce, circuiti ed altro proprio per poter permettere all'utente finale di avere meno situazioni a rischio e meno disservizi.

Questo vuol dire che l'installatore ha previsto il giusto quantitativo e disposizione dei punti di utilizzo degli impianti valutando anche la disposizione dell'arredamento ipotetico, poi se tu vuoi spostare un'apparecchiatura in un altro posto non previsto ne sei responsabile della modifica che realizzi....intanto l'installatore ti ha realizzato un'impianto a supporto di tutte le apparecchiature utilizzabili e che ti permette di non utilizzare altro materiale(prolunghe, adattatori, ciabatte, lampade di emergenza, ecc)sul proprio impianto.

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del_user_56966

Si Roberto ma la sicurezza non si fa scaricando l'installatore delle sue responsabilità

ma solo prevenendo che gli incidenti accadano!

mi spiace ma se applico la regola del buon padre di famiglia (la stessa che potrebbe applicare qualsiasi valutatore)

la norma non è esaustiva rispetto alle normali condizioni d'utilizzo nella pratica, le multiple verranno sempre e comunque utilizzate per motivi

pratici d'uso e posizione,

Quello che è grave è che nessun "normatore" si sia ancora accorto che le prese Schuko da 16A entrano in molte delle normali prese da 10A

causando problemi di surriscaldamento della stessa presa (fino alla fusione nel caso di carichi discreti) e che in questa modalità la protezione

di terra è invalidata!... forse sarebbe opportuno che tra le due prese esista un interblocco di sicurezza no?.. :rolleyes:

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la sicurezza non si fa scaricando l'installatore delle sue responsabilità

ma solo prevenendo che gli incidenti accadano!

Purtroppo prevenire il 100% non è possibile...ma così siamo più vicini.

Per quanto riguarda la spina schuko esistono 2 modelli, una è da 10A per apparecchiature a doppio isolamento e quindi senza contatto di terra e l'altra classica da 16A con terra.

Se poi l'utente, forzando energicamente, la inserisce in una presa da 10A non ci si può far niente, bastava istruirlo...ecco perche hanno voluto inserire nella dichiarazione di conformità un modulo con la descrizione per l'uso e manutenzione dell'impianto stesso.

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Aleandro, tutto quello che scrivi in relazione alla sicurezza e all'efficienza è sacrosanto.

Ma la V3 non potrà mai soddisfarti, perchè parla di altre cose; le prestazioni.

E' vero che è un unico impianto e che questo deve essere più o meno prestante, sicuro e più o meno efficiente.

Ora

-la V3 si occupa di chiarire i livelli prestazionali (quacuno sarà contento di come sono stati chiariti, altri no...)

-Altre norme si occupano di chiarire gli aspetti legati alla sicurezza

-e altre ancora quelli legati all'efficienza energetica.

E' vero che la V3 non entra nei particolari parlando di impianto domotico; dice che per ottenere un certo livello prestazionale ci vuole una certa integrzione domotica; e qui la V3 si ferma. Da qui in poi si applicheranno alre norme che regolamenteranno più in dettaglio gli aspetti legati alla domotica.

In definitiva, non serve parlare di sicurezza in un argomento riguardante la V3, il normatore non l'ha concepita per aumentare il livello di sicurezza (anche se le sue prescrizioni aumentano effettivamente la sicurezza), ma (lo ripeto) per fare in modo che l'impianto elettrico sia un valore aggiunto e non un costo.

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del_user_56966
In definitiva, non serve parlare di sicurezza in un argomento riguardante la V3, il normatore non l'ha concepita per aumentare il livello di sicurezza (anche se le sue prescrizioni aumentano effettivamente la sicurezza), ma (lo ripeto) per fare in modo che l'impianto elettrico sia un valore aggiunto e non un costo.

Ok, sono con te, ma quando si fa una valutazione normativa dato che questa applicazione poi nella realtà dovrà convivere con

quanto già richiesto da altre norme in merito, e dato che queste sono di più ampio respiro visto che sono di carattere Internazionale che anche il CEI è chiamato a recepire

e di cui deve tener di conto nelle stesura di altre norme...

parlare di "Domotica generica" in semi contraddizione con quanto già previsto dalle altre norme mi sembra almeno discutibile,

andiamo per ordine!

PRIMO - Oggi se faccio un progetto per legge devo considerare di farlo tenendo conto della Direttiva europea sul risparmio energetico (sono previste anche sanzioni in merito!)

SECONDO - quindi per dare valore aggiunto all'immobile dovrò progettare il mio impianto di illuminazione secondo la normativa EN15232

TERZO - adesso mi trovo una norma prettamente Italiana che mi mette a scelta se fare un sistema che chiamerei "Domotica di ampio respiro" visto che include argomenti che

con l'automazione domotica sono solo legati perché parenti stretti ma non essenziali per la definizione stessa...

Se come già fatto sopra fare una valutazione diventa difficile per lo stesso progettista, far coincidere l'esigenza di implementare le richieste

che servono per l'ottenimento della certificazione Energetica (per esempio di una classe _B) che ricordo in quel caso è una certificazione obbligatoria,

con la scelta dei 4 tipi di "Domotica" che consiglia la V3...

Allora secondo me era meglio se anche la V3 avesse recepito in pieno la EN15232 facendovi riferimento esplicito e per l'ottenimento del livello tre fossero stati richiesti almeno 4 punti

tra quelli che si dovranno comunque progettare per l'efficienza energetica (e quelli secondo la classe scelta non sono mai opzionali)

e altri a scelta tra quelli opzionali già citati nella V3...

messe in ordine di apparizione io progettista posso prendere le decisioni con più coerenza...

adesso sapete cosa sta avvenendo nella realtà!

semplice, molti stanno seguendo la V3 progettando l'impianto con una "Domotica generica" senza tener di conto della normativa sul risparmio energetico

e spacciano involontariamente (spero) case in classe D/C per abitazioni con efficienza energetica in classe A (tra l'altro molto difficile da ottenere)..

questa è frode!... e sapete da dove deriva questa confusione?

proprio dalla mancata chiarezza in merito che esprime la 64-8 V3 quando indica in modo generico cos'è richiesto realmente quando si consiglia un impianto di "Domotica"

non c'è che dire bel lavoro complimenti!... ;)

Modificato: da Aleandro2008
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In un convegno si è parlato proprio che ci potrebbe essere, a breve, una revisione proprio nello stabilire in modo più chiaro i punti per i livelli 2 e 3.

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del_user_56966
In un convegno si è parlato proprio che ci potrebbe essere, a breve, una revisione proprio nello stabilire in modo più chiaro i punti per i livelli 2 e 3.

Ok, allora per prima cosa come vi è richiesto recepite al 100% la EN15232,

considerate che l'esigenza e quella di risparmiare energia, quindi la Domotica standard a livello Europeo è già definita

dalla F1C fino alla F58A (supervisione compresa)

e poi tutto quello che la comunità non chiede si può anche normare singolarmente...

il consiglio è quindi quello di valutare a fondo che ciò che è già previsto come Automazione degli Impianti (termine più corretto per una norma)

sia come obbligo di legge nazionale che Regionale... per esempio valutare se la V3 ha qualche contrasto con leggi attuative regionali tipo queste...LINK

e poi normare tutto ciò che può essere normato solo come livello normativo Italiano... non era molto difficile!... ;)

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Ok, sono con te, ma quando si fa una valutazione normativa dato che questa applicazione poi nella realtà dovrà convivere con

quanto già richiesto da altre norme in merito, e dato che queste sono di più ampio respiro visto che sono di carattere Internazionale che anche il CEI è chiamato a recepire

e di cui deve tener di conto nelle stesura di altre norme...

parlare di "Domotica generica" in semi contraddizione con quanto già previsto dalle altre norme mi sembra almeno discutibile,

andiamo per ordine!

PRIMO - Oggi se faccio un progetto per legge devo considerare di farlo tenendo conto della Direttiva europea sul risparmio energetico (sono previste anche sanzioni in merito!)

SECONDO - quindi per dare valore aggiunto all'immobile dovrò progettare il mio impianto di illuminazione secondo la normativa EN15232

TERZO - adesso mi trovo una norma prettamente Italiana che mi mette a scelta se fare un sistema che chiamerei "Domotica di ampio respiro" visto che include argomenti che

con l'automazione domotica sono solo legati perché parenti stretti ma non essenziali per la definizione stessa...

Se come già fatto sopra fare una valutazione diventa difficile per lo stesso progettista, far coincidere l'esigenza di implementare le richieste

che servono per l'ottenimento della certificazione Energetica (per esempio di una classe _B) che ricordo in quel caso è una certificazione obbligatoria,

con la scelta dei 4 tipi di "Domotica" che consiglia la V3...

Allora secondo me era meglio se anche la V3 avesse recepito in pieno la EN15232 facendovi riferimento esplicito e per l'ottenimento del livello tre fossero stati richiesti almeno 4 punti

tra quelli che si dovranno comunque progettare per l'efficienza energetica (e quelli secondo la classe scelta non sono mai opzionali)

e altri a scelta tra quelli opzionali già citati nella V3...

messe in ordine di apparizione io progettista posso prendere le decisioni con più coerenza...

adesso sapete cosa sta avvenendo nella realtà!

semplice, molti stanno seguendo la V3 progettando l'impianto con una "Domotica generica" senza tener di conto della normativa sul risparmio energetico

e spacciano involontariamente (spero) case in classe D/C per abitazioni con efficienza energetica in classe A (tra l'altro molto difficile da ottenere)..

questa è frode!... e sapete da dove deriva questa confusione?

proprio dalla mancata chiarezza in merito che esprime la 64-8 V3 quando indica in modo generico cos'è richiesto realmente quando si consiglia un impianto di "Domotica"

non c'è che dire bel lavoro complimenti!...

bravissimo alen vedo che la mia esperienza in merito sulla confusione generata dall v3

te la sei fatta tua.... :thumb_yello: :thumb_yello:

e comunque sono d accordo con te.......

sarebbe ora che gli installatori iniziassero a preoccuparsi della en15232 che è stata recepita dal cei come 205-18

e fare l impianto SEGUENDO QUESTA COME PRIMO PARAMETRO

poi si deve seguire anche la 64 8 v3 come dotazioni anche se a me in qualche caso mi sembrano ancora poche.....

tipo il numero dei circuiti in un appartamento di livello 3

ma questa è un altra storia... sarà che a me piace MOLTO sezionare......

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Ok, allora per prima cosa come vi è richiesto recepite al 100% la EN15232,

Sicuramente è una direttiva che si può applicare solamente ai livelli superiori e non a livello base...quindi per questo non è attinente al post di apertura.

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del_user_56966
Sicuramente è una direttiva che si può applicare solamente ai livelli superiori e non a livello base...

Assolutamente no!

la EN15232, come classe Standard indica la Classe C nulla di cosi complicato come si pensa...

mentre la classe D per l'impiantistica in Europa mi sembra proprio da considerare obsoleta e quindi fuori norma!

la vogliamo mentalmente recepire sta norma oppure ci giriamo ancora intorno con mille discorsi...

tanto se la 37/08 te la passano ma la certificazione Energetica no!... la casa non la puoi più vendere ne affittare e neppure

ti concedono più l'agibilità... tanto vale prenderne coscienza prima di avere il problema!... ;)

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tanto se la 37/08 te la passano ma la certificazione Energetica no!... la casa non la puoi più vendere ne affittare e neppure

ti concedono più l'agibilità

Per adesso non risulta niente di veritiero....potrebbe essere una condizione futura ma che nel frattempo ci saranno state altre varianti o norme in merito all'adeguamento......comunque ti ricordo che si sta andando OT.

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Per adesso non risulta niente di veritiero....potrebbe essere una condizione futura ma che nel frattempo ci saranno state altre varianti o norme in merito all'adeguamento......comunque ti ricordo che si sta andando OT.

forse nella tua regione è cosi...

dove opero io Cioè Emilia Romagna e Toscana.......

la certificazione energetica è obbligatoria per tutti gli edifici......

quindi la en 15232 è obbligatoria se vuoi dare piu valore al tuo edificio........

poi se non la segui automaticamente quando fai un rogito ti viene consegnato un bel fogliettino con scritto

CLASSE D EN 15232 "edificio non efficiente energeticamente"

te lo dico perche sono sicuro in quanto ho acquistato casa da poco e me lo sono trovato fra le mani dal notaio.......

se non ci credi te lo posto pure......

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del_user_56966
comunque ti ricordo che si sta andando OT.

Ok, ma se dobbiamo rispondere non si chiude mai... :lol:

poi se non la segui automaticamente quando fai un rogito ti viene consegnato un bel fogliettino con scritto

CLASSE D EN 15232 "edificio non efficiente energeticamente"

e Iacopo ha avuto fortuna, in altre regioni l'autocertificazione non è più consentita! quindi fai tu!... ;)

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del_user_56966
e me lo sono trovato fra le mani dal notaio.......

se non ci credi te lo posto pure......

me lo posti.. mi piacerebbe vedere un atto ufficiale con quella dicitura...

diciamo che dopo aver speso dei bei soldoni per una falsa "classe A" (non a norma EN15232) trovarsi

per le mani un foglio del genere la prima cosa che fa un cliente è chiamare l'avvocato... :lol:

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tanto se la 37/08 te la passano ma la certificazione Energetica no!... la casa non la puoi più vendere ne affittare e neppureti concedono più l'agibilità

Ma per favore non facciamo del terrorismo stupido! :angry:

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