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Perito Elettrotecnico (iti) e Tecnico Delle Industrie Elettriche Ipia


Savi-93

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Buongiorno a tutti, sono Savi, e sono uno nuovo nel Forum.

E' fantastico !

Comunque, scusate per la presentazione, ora vi posto sotto la mia domanda relativa al titolo:

Allora ...

Io ho appena finito la I dell' IPIA, indirizzo quello elettrico ed

elettronico; passato con la media del 8.

Aveva intenzione, fino a poco tempo fa, di farmi 5 anni di IPIA e diventare Tecnico delle Industrie elettriche.

Però, ho sentito poco tempo fa, che ci sono due scuole per lavorare nel settore elettrico:

- Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato, con il quale, dopo 5 anni, si diventa Tecnico delle Industrie elettriche, e con il quale, si svolgono mansioni un pò più di tipo manuale (il quale frequento io).

-Istituto Tecnico Industriale, con il quale, invece, dopo 5 anni, si diventa Perito elettrotecnico, e con il quale, si svolgono mansioni un pò più di tipo tecnico.

P.S. Ho sentito dire in giro che i Periti elettrotecnici, si "sporchino" un pò meno le mani e guadagnino di più ... Se è così, è ingiusto, secondo me.

(Faticano tutti e due allo stesso modo, o forse, i Tecnici delle Industrie elettriche pure di più, perchè studiano l'elettrotecnica già dalla I classe, invece i Periti elettrotecnici, si fanno prima il Biennio comune, e dopodichè, solamente in III inziano a studiare la Legge di Ohm (e intanto i Tecnici delle Industrie elettriche stanno a studiare i motori asincroni :angry:) ...

Siccome sono anche bravino nell' elettrotecnica (passato con 8,1) e sono ancora in tempo, non so se spostarmi, in terza, ed andare all' ITI, indirizzo quello di Elettrotecnica e Automazione (e poi io sarò già più avanti con gli argomenti dell'elettrotecnica, siccome loro inziano a studiarla solo in III, però ho paura, che se mi sposto di là, mi facciano un'esame di ammissione di chimica o biologia che io non ho mai studiato all'IPIA) ...

Io non sò, sono veramente confuso, spero che voi mi diate la risposta migliore per quale Istituto frequentare.

Grazie anticipatamente a tutti coloro che risponderanno a questo mio dilemma :lol:.

*Nota del moderatore*

PS. Non usare il carattere di colore rosso per tutto il post, è un pugno nell'occhio. Per ora te l'ho modificato io.

Modificato: da Benny Pascucci
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  • Benny Pascucci

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P.S. Ho sentito dire in giro che i Periti elettrotecnici, si "sporchino" un pò meno le mani e guadagnino di più ...

Questi sono retaggi del passato, oggi negli inzi di una carriera lavorativa vi è molto appiattimento sui titoli di studio , ingegneri compresi , più del semplice pezzo di carta , si guardano meriti o capacità , ,ma in ogni caso e putroppo come sempre "i santi in paradiso".

Tra IPI e ITI vi è una sostanziale differenza non tanto nelle capacità che sono soggettive (conosco diplomati IPI con maggiori potenzialità ed intelli genza di altri laureati)ma nelle forme legali di alcuni inquadramanti professionali.

Il diploma IPI , non ti classifica come perito ma tecnico , quindi puoi fare più o meno le stesse mansioni di un diplomato ITI , ma con la grossa differenza che non puoi iscriverti all'albo dei periti.

Ciao

Ivan

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Benny Pascucci

Ciao Savi,

benvenuto nel forum. :D

Riguardo alle domande che poni, in merito alla differenza tra i due percorsi di studio IPIA e ITI, credo di poter dire la mia a pieno titolo, in quanto negli ultimi venti anni sono stato docente di tutte le materie del comparto elettrico, sia all'ITI che all'IPIA.

C'è molta differenza tra le due figure: la più importante è quella che attiene alle mansioni. Il perito elettrotecnico, in effetti nella scala gerarchica, sta un gradino al di sopra del tecnico delle industrie elettriche. Infatti, sui vecchi diplomi la denominazione era: PERITO CAPOTECNICO ELETTROTECNICO.

Il perito, dopo due anni di tirocinio presso uno studio di ingegneria e dopo il superamento di un esame di Stato per l'esercizio della professione e previa iscrizione al Collegio, può progettare impianti elettrici....il tecnico delle industrie elettriche non può! :rolleyes:

Riguardo alla questione se sia o meno giusto che le retribuzioni siano diverse, io penso che la retribuzione debba essere, come ovvio, corrispondente alle responsabilità che attengono al ruolo svolto, e ovviamente il perito ha maggiori responsabilità del tecnico diplomato IPIA.

Io sono ingegnere e non ti nascondo che sui cantieri mi "sporco" spesso le mani, magari quando devo mostrare qual è il modo corretto per fare una determinata operazione. E' risaputo che il "capo" che si sporca al pari dei suoi sottoposti è più rispettato.

Riguardo al fatto che all'IPIA si studia l'elettrotecnica già dal primo anno, può essere un vantaggio e uno svantaggio. Infatti, e chi meglio di me può dirlo :( , è arduo far capire ai ragazzi, che sono a digiuno di fisica e matematica, alcuni concetti che sono fondamentali quali calcolo coi numeri complessi, campi rotanti etc etc....sapessi a volte cosa mi devo inventare per sopperire a queste lacune. :rolleyes:

Ovviamente ciò comporta che l'elettrotecnica che si fa nel corso del biennio dell'IPIA è all'"acqua di rose", tanto che al quarto anno si riprendono e si approfondiscono i concetti fondamentali.

Non fare l'errore di sentirti superiore allo studente del terzo anno dell'ITI per il semplice fatto che tu hai già fatto due anni di elettrotecnica e lui appena comincia, non è trascurabile il fatto che lui intanto si è dedicato allo studio della matematica, della fisica, della chimica, etc. Lo stesso errore lo commettevamo noi a ingegneria con i colleghi che si erano diplomati al liceo classico, ma venivamo puntualmente smentiti e talvolta battuti agli esami....questi studenti sono abituati a studiare e per il percorso di studio fatto sono abituati al ragionamento....

Ti ho dato tutti gli elementi che ti possono far fare una scelta oculata, non avrebbe senso la facessi io per te, dipende dalle tue aspirazioni.

Mi sento di darti solo un consiglio: sii più umile, lascia che siano gli altri a dirti che sei bravino, non commettere l'errore di definirti tale, le persone che ti valutano potrebbero interpretare questa affermazione in tutt'altro modo.

Auguri.

Modificato: da Benny Pascucci
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Mi sento di darti solo un consiglio: sii più umile, lascia che siano gli altri a dirti che sei bravino, non commettere l'errore di definirti tale, le persone che ti valutano potrebbero interpretare questa affermazione in tutt'altro modo.

Auguri.

Grazie mille Benny ...

La tua risposta sarà una che mi farà riflettere molto e con più attenzione a questo scelta.

Mi sei stato veramente d'aiuto ... Grazie.

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Adelino Rossi

La teoria viene studiata sui libri e con le moderne tecnologie informatiche disponibili ma l'esperienza la si acquisisce esclusivamente con esperienze dirette sul campo.

Le variabili tra la teoria e la pratica sono infinite, specialmente su impianti complessi.

Personalmente, in pensione dopo 42 anni di lavoro in ambiente industriale, posso dirti di essere sempre stato personalmente in prima linea quando le esigenze lo richiedevano.

Il sporcarsi le mani significa solamente poi lavarsele prima di prendere un caffè.

I consigli di benny sull'umiltà e sulla autovalutazione sono importanti.

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La teoria viene studiata sui libri e con le moderne tecnologie informatiche disponibili ma l'esperienza la si acquisisce esclusivamente con esperienze dirette sul campo.

Quando ero giovane e bello, ogni tanto, forse spesso, mi convincevo che la giusta decisione dei più grandi era solo fortuna. Ora sono diventatto.....ehm..più maturo e vengo guardato con gli stessi occhi. Ho scoperto che cos'è l'intuito professionale, il colpo d'occhio, l'inclusione nel mio cervello di tutte le variabili e la progressiva esclusione fino a mimizzare il proble a due o tre varianti.

Ma come fare a spiegarlo? Ecco ho scoperto l'america. Certe cose non si possono spiegare. Intuito? fiuto professionale? e quindi esperienza?.

Per i titoli di studio nel ns paese abbiamo fatto di tutto per fare confusione. Si comicio grosso modo con

-l'apprendistato dopo le scuole dell'obbligo per diventare elettricista. Sapevi fare e collegare un trasformatore.

-La scuola professionale di 3 anni IPSIA. Con la pratica diventavi elettrecista e sapevi anche che cosa era un Tr, dove si usava,come usarlo ma sopratutto sapevi il PERCHE'.

. l'ITIS di 5 anni, il tecnico, la figura professionale capace di gestire al meglio un gruppo di elettricisti, ma anche colui che progetta e fà perizie, ma anche il diretto collaboratore dell'ingegnere. Colui che organizzando gli operai raggiunge lo scopo prefissato dal progettista.

L'università. E quindi l'ingegneria. Di progetto, di ricerca, di insegnamento, di collaudo....

Portando a 5 anni l' IPSIA hanno fatto comfusione. Tant'è che la tua è una domanda frequente. Poi, ad ulteriore confuzione esiste la laurea breve, il diploma di laurea, la laurea junior....ma qui non mi pronuncio perchè....non ho capito nulla.

Consolati con il fatto che nelle piccole aziende dove il lavoratore è a stretto contatto con il proprietario i titoli di studio valgno poco e le capacità moltissimo. Puoi anche incontrare un non diplomato che sà il fatto suo. Ed ovviamente ci sono ambiti lavorativi dove taluni sanno solo e bene ....pararsi il c***o. Benvenuto nel modo del lavoro.

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Livio Migliaresi

;)

Ciao Savi e......benvenuto!!!!

Io, che non sono un tecnico e che poco mastico di queste cose, ho 'letto' il tuo messaggio in maniera 'diversa', e, faccio solo piccole considerazioni.

Lodevole per la tua 'verde' età il porsi il problema della tua formazione futura; i mass media non aiutano certo a capire e, mostrano troppo spesso i 'giovani' vuoti e poco motivati.

Apprezzo lo stile con cui ti poni, mi compiaccio per la proprietà di linguaggio e per la 'fluidità' del tuo discorso; hai accettato con umiltà e, signorilità e senso critico la 'reprimenda' (chiaramente fatta con affetto) che Benny ti ha rivolto.

Il senso del mio post: mi congratulo con te e, sono convinto che se continuerai ad avere tutta questa determinazione non avrai alcuna difficoltà a continuare in maniera brillante la tua carriera scolastica.

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Benny Pascucci
Apprezzo lo stile con cui ti poni, mi compiaccio per la proprietà di linguaggio e per la 'fluidità' del tuo discorso;
Quoto

hai accettato con umiltà e, signorilità e senso critico la 'reprimenda' (chiaramente fatta con affetto) che Benny ti ha rivolto.
Su questo dissento, non era assolutamente una reprimenda. Gli ho dato un consiglio, come l'avrei dato a mio figlio, tra l'altro ho un figlio della sua stessa età. Anche lui è bravino e tende ad esaltarsi e il proverbio che gli ripeto sempre è: "Chi si loda, si imbroda". Io avevo capito il senso del "bravino", ma non tutti capiscono e in futuro la cosa potrebbe creargli dei problemi, quindi meglio metterlo in guardia.

mi congratulo con te e, sono convinto che se continuerai ad avere tutta questa determinazione non avrai alcuna difficoltà a continuare in maniera brillante la tua carriera scolastica.

Questa conclusione la quoto in toto, corrisponde esattamente a quanto avevo pensato leggendo il post di Savi.

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  • 3 months later...

Ho postato la domanda mesi fa ... Avendo ottime risposte (come quella di Benny :lol:), certo, però ancora non ho deciso nulla ... Infatti, sono ancor più incasinato di prima ...

Vi prego, rispondete ... Gennaio di quest'anno devo già fare l'iscrizione per la III !!!

Allora ...

Io sto frequentando la classe II dell' IPIA, indirizzo quello elettrico ed

elettronico; sono passato (dalla I) con la media del 8,1.

Aveva intenzione, fino a poco tempo fa, di farmi 5 anni di IPIA e diventare così, tecnico delle industrie elettriche.

Però, ho sentito poco tempo fa, che ci sono due scuole per lavorare nel settore elettrico:

- Istituto professionale per l'industria e l'artigianato, con il quale, dopo 5 anni, si diventa tecnico delle industrie elettriche, e con il quale, si svolgono mansioni un pò più di tipo manuale (il quale frequento io);

-Istituto tecnico industriale, con il quale, invece, dopo 5 anni, si diventa perito elettrotecnico, e con il quale, si svolgono mansioni un pò più di tipo tecnico.

P.S. Ho sentito dire in giro che i periti elettrotecnici, si "sporchino" un pò meno le mani e guadagnino di più ... Se è così, è ingiusto, secondo me.

(Faticano tutti e due allo stesso modo, o forse, i tecnici delle Industrie elettriche pure di più, perchè studiano l'elettrotecnica già dalla I classe, invece i periti elettrotecnici, si fanno prima il biennio comune, e dopodichè, solamente in III inziano a studiare la legge di Ohm (e intanto i tecnici delle industrie elettriche stanno a studiare i motori asincroni trifase :angry:) ...

Siccome me la cavo in elettrotecnica (passato con 8,1) e sono ancora in tempo, non so se spostarmi, in terza, ed andare all'ITI, indirizzo quello di elettrotecnica e automazione (e poi io sarò già più avanti con gli argomenti dell'elettrotecnica, siccome loro inziano a studiarla solo in III, però ho paura, che se mi sposto di là, mi facciano un'esame di ammissione di chimica o biologia che io non ho mai studiato all'IPIA, oppure qualche argomento di matematica :() ...

Io non sò, sono veramente confuso, spero che voi mi diate la risposta migliore per quale istituto frequentare.

Grazie anticipatamente a tutti coloro che risponderanno a questo mio dilemma :lol:.

*NOTA DEL MODERATORE*

Savi poichè la discussione che hai aperto non è altro che un prosieguo di quella che apristi tempo fa, ho preferito unirle, per evitare risposte doppie. E' inutile aprire discussioni sullo stesso argomento, bastava postare nella vecchia discussione per tenerla viva.

Modificato: da Benny Pascucci
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la domanda che ti devi porre è: cosa voglio fare?

se la tua risposta è che vuoi "realizzare" gli impianti allora quello che stai facendo è un ottimo livello, ricorda che dovrai (come tutti) fare ancora molta gavetta, ma questa è un'altra storia, in questo caso il titolo di studio è molto relativo e anche la retribuzione non ha motivo di essere diversa tra perito o tecnico

Se la risposta é che vuoi "ideare" gli impianti allora lo Stato chiede di avere almeno il diploma di perito industriale e che tu sia iscritto all'albo teoricamente la gavetta è più lunga e meno remunerata, il tirocinio di due anni da un professionista non ha inquadramento di assunzione, e sopratutto chi progetta deve sapere cosa succede realmente e concretamente quindi (secondo me) almeno per un po di tempo deve "sporcarsi" (molto) le mani.

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Infatti, sui vecchi diplomi la denominazione era: PERITO CAPOTECNICO ELETTROTECNICO.

ciao Benny sul mio diploma c'è il medesimo titolo solo che l'ho conseguito solamente 2 anni fa... Sono vecchio?

Per Savi-93

Come già ti hanno suggerito gli altri dipende da quello che vuoi e soprattutto da quello che ti senti di fare, io li ho frequentati entrambi sia IPSIA che ITIS. Nel primo caso le varie materie vengono trattate in modo molto semplificato invece nel secondo approfondisci ulteriormente ogni tipo di materia (soprattutto, oltre alle materie d'indirizzo, la matematica e la fisica ti bastonano).

Auguri per una buona scelta.

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Visto che siamo in tema di "memories" cito un pezo della mia carriera scolastica che sembra centrare poco con questa discussione........ma !!!!!

L'insegnante di misure elettriche, dopo uno scrutinio di trimestre, mi chiamò in disparte e mi fece questa domanda: "Mi vuoi spiegare come c...o fai ad avere 8 in misure, 8 in elettrotecnica e 5 scarso in matematica?"

Questo solo a spiegare che a volte le materie tecniche ti entrano nella testa in un modo diverso e che nessuno mi venga a dire che l'elettrotecnica e le misure non c'entrano con la matematica!

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sul mio diploma c'è il medesimo titolo solo che l'ho conseguito solamente 2 anni fa... Sono vecchio?

Beh Paolo , un pochino si...................... :lol: :lol: :lol:

Modificato: da tesla88
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Siccome praticamente tutti voi siete già diplomati, al ITI o al IPIA, o adirittura, alcuni di voi sono ingegneri (Benny) ... E so che avete passato molte cose nella vita ... Vorrei chiedervi, sempre secondo voi, quale di questi 3 è meglio ? ...

1) Il prossimo anno (cioè in III) andare ad iscrivermi al ITI, indirizzo elettrotecnica e automazione;

2) finire la III qui al IPIA, cosichè, prendo il diploma di operatore elettrico e elettronico, e dopo, in IV iscrivermi sempre al ITI, indirizzo elettrotecnica e automazione;

3) continuare tutti e V gli anni qui al IPIA, e prendere il diploma di tecnico delle industrie elettriche ?

P.S. io per ora non ho nessun'idea di cosa fare, apparte quella di rimanere nel settore elettrotecnico ...

Comunque, sì, mi hanno già detto che al IPIA si fa soltanto 1/10 di quello che si fa al ITI, ed è per quello che vorrei trasferirmi al ITI ... Più si sa, meglio è ...

A me poi piace l'elettrotecnica, è questo, speriam, sia un vantaggio ...

Se passò poi passo lì, cercherò di alzare le maniche, e almeno passare con il 6 ...

Quale di queste scelte mi conviene ? 1, 2 o 3 ...

E poi per tutti (e soprattutto per Cipone) ma l'esame di ammissione per andare al ITI, com'è ? E' difficile ?

Modificato: da Savi-93
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Benny Pascucci

Ciao Savi,

ben ritrovato. Tutti quelli che mi hanno preceduto ti hanno dato consigli giusti per operare in modo corretto la tua scelta.

Se posso aggiungere il mio, credo che la scelta migliore sia la n.1, nonostante io insegni in un professionale devo ammettere, avendo insegnato in passato anche negli ITI, che il grado di approfondimento è superiore. Credo sia meglio la scelta n.1 poichè da quell'anno comincia la specializzazione vera e propria, infatti il primo biennio è formativo e comune a tutti gli indirizzi, dal terzo in poi partono le materie di indirizzo. Quindi credo sia meglio partire col piede giusto col programma di elettrotecnica, altrimenti rischi di fare il quarto con lacune in Elettrotecnica, TDP. sistemi.

Se passò poi passo lì, cercherò di alzare le maniche, e almeno passare con il 6 ...
Prenderai molto più di uno striminzito 6, lo intuisco dalla tua determinazione, dal modo oculato con cui guardi al tuo futuro, chiedendo umilmente a chi ne sa più di te.

Ti auguro ogni bene e ....in bocca al lupo per la tua scelta.

Modificato: da Benny Pascucci
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Prenderai molto più di uno striminzito 6, lo intuisco dalla tua determinazione, dal modo oculato con cui guardi al tuo futuro, chiedendo umilmente a chi ne sa più di te.

Speriamo sia così ... :unsure:

Ma per l'esame di ammissione ? Cosa mi potrebbero chiedere ? Ho sentito che chiedano di parlare su di un argomento a piacere (speriamo non biologia o chimica :() ...

E poi in caso non passassi l'esame d'ammissione ? Perdo un'intero anno scolastico ?

Modificato: da Savi-93
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Benny Pascucci

Solitamente l'esame di ammissione al terzo avviene sondando la tua preparazione sulle materie che non hai fatto al professionale. Per essere sicuro delle materie che dovrai affrontare ti conviene andare all'ITIS e chiedere in merito.

Nella malaugurata ipotesi di non superamento dell'esame di ammissione al III, poichè hai comunque l'ammissione al III IPIA ti riscrivi all'IPIA e non perdi nulla.

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concordo pienamente Con Benny.

Informati presso l'istituto ITI delle materie che non avevi all' IPIA sulle quali ti faranno l'esame facendoti dare i programmi didattici svolti gli anni precedenti. Dovrebbero essere solo chimica e biologia e non ti preoccupare che non ti mangiano !!! Serve solo una bella dose di buona volontà e impegno e si riesce a fare tutto.

Ancora i migliori auguri!!!

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Ciao Savi-93.

Io posso dirti qualche cosa a riguardo!!!

Frequento l'istituto professionale per l'industria e l'artigianato(ultimo anno di tecnico dell'idustrie elettriche),ma prima di prendere questa scuola frequentavo l'istituto tecnico industriale(elettrotecnica ed automazione).

A causa di un incidente di percorso e forse a pensarci bene anche ad un pò di menefreghismo ho perso un anno e così non pensandoci su due volte ho cambiato scuola!

Allora!!!

Ci sono cose che è giusto dire!!!

L'elettrotecnica che si fa al professionale non è assoluamente paragonabile a quella che si fa solo al primo anno di corso,ossia il terzo industriale..

Ci sono materie come ad esmpio Sistemi,Elettronica e T.D.P(tecnologia disegno e progettazione) che ad un professionale non si fanno, o se si in un modo molto più superficiale!!

Con l'istituto tecnico industriale dopo il diploma si hanno sempre più possibilità,lavorare presso società di progettazione nonchè d'impiantistica elettrica ed iscriversi ad una facoltà d'ingegneria con una preparazione molto più efficiente!!!

Ad esempio la facoltà d'ingegneria elettrica prevede esami di analisi matematica,chimica e fisica!

Chimica al professionale non si fa,quindi è chiaro che si parte svantaggiati.

Sia ben chiaro che anche il professionale non è male!!!

Vuoi essere un bravo perito o un bravo elettricista???

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daniele stefanini
Non fare l'errore di sentirti superiore allo studente del terzo anno dell'ITI per il semplice fatto che tu hai già fatto due anni di elettrotecnica e lui appena comincia, non è trascurabile il fatto che lui intanto si è dedicato allo studio della matematica, della fisica, della chimica, etc. Lo stesso errore lo commettevamo noi a ingegneria con i colleghi che si erano diplomati al liceo classico, ma venivamo puntualmente smentiti e talvolta battuti agli esami....questi studenti sono abituati a studiare e per il percorso di studio fatto sono abituati al ragionamento....

Quoto in pieno !

L´abilità di "saper ragionare" era l´asso nella manica di tanti liceali a Ingegneria (nel mio caso Ingegneria elettrica ) ! Lo svantaggio apparente di non sapere nulla di elettrotecnica (o il vantaggio apparente di credere di sapere tutto) si recupera (si perde) molto in fretta, specie ai ritmi universitari !

Gli istituti professionali non sono un pò datati oggigiorno ?

Daniele

Modificato: da daniele stefanini
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:unsure: ... Poi da me c'è un'altro problema ...

Siccome io frequento la II operatori elettrici e elettronici (sì, non avete sbagliato a leggere, dopo i III anni, da noi, si riceve il diploma di operatore elettrico-elettronico), e la frequento in una cittadina piccola, ahimè, la IV e la V non si trova qui da noi, ma bensì in una città più grande ...

E infatti, m'hanno detto, che se io finisco la III qui, e abbia voglia di iscrivermi in IV lì, debba sostenere un ESAME D'AMMISSIONE :huh: ?!?

Ma come, da quanto ne sappia, l'iscrizione da un IPIA ad un altro IPIA dovrebbe avvenire senza problema ...

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FattoreDiPotenza

Dai miei vecchi ed annebbiati ricordi scolastici , gli anni passano ahimè!

Nell' IPIA (IPSIA) ai miei tempi, si fà un'esame finale allo scadere del terzo anno.

L'esame ha due finalità.

Conseguire la specializzazione , se così si può chiamare scolastica di operatore elettrico od elettronico, mica te la regalano solo perchè hai avuto la pazienza di frequentare tre anni?

Avere accesso al biennio finale che si conclude con la maturità ed il titolo di tecnico delle industrie elettriche ed elettroniche.

Dai non ti scoraggiare , un maturato che sia IPIA o ITI , ha lo stesso diritto di accesso all'università , magari non la preparazione ma nessuno lo può negare all'iscrizione in facoltà.

Un mio carissimo amico , che approfitto per salutarlo "ciao Barlafus" Lui capirà sicuramente :lol: con in mano un diploma IPSIA , dopo una brillante carriera universitaria , lavora al CERN di Ginevra , come sperimentatore al nuovo progetto HLC (spero di averlo scritto giusto o mi spara).

Se nascerà un buco nero prendetevela con lui.

Modificato: da FattoreDiPotenza
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Benny Pascucci

Ciao Savi, hai fatto un po' di consfusione.....

Chiarisco.

Tu sei iscritto al secondo anno del corso comune Operatore elettrico elettronico, alla fine del secondo anno devi scegliere se voler frequentare il corso per operatore elettrico o per operatore elettronico, alla fine del III anno, previo superamento di un esame prenderai la qualifica di operatore elettrico o di operatore elettronico.

Con questa qualifica ti puoi iscrivere, senza sostenere alcun esame di ammissione ad un qualunque corso di Tecnico dell'industria elettrica ed elettronica che è il biennio post-qualifica dell'IPIA.

Dai non ti scoraggiare , un maturato che sia IPIA o ITI , ha lo stesso diritto di accesso all'università
Oggi è così, ma se passa la riforma Gelmini, :( i diplomati del professionale non potranno più iscriversi all'università, quelli dell'ITIS potranno iscriversi solo alle facoltà tecniche, i liceali possono iscriversi a tutte le facoltà. :ph34r: Modificato: da Benny Pascucci
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No, no ... Ho scritto bene ... Nella nostra scuola nei III anni non c'è la divisione fra elettrici ed elettronici ... Ma, infatti, dopo i III anni si riceve diploma di OPERATORE ELETTRICO-ELETTRONICO ...

E siccome la frequento in una cittadina piccola, ahimè, la IV e la V non si trova qui da noi, ma bensì in una città più grande ...

E infatti, m'hanno detto, che se io finisco la III qui, e abbia voglia di iscrivermi in IV lì, DEVO SOSTENERE un ESAME D'AMMISSIONE !!!

Modificato: da Savi-93
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Benny Pascucci
...dopo i III anni si riceve diploma di OPERATORE ELETTRICO-ELETTRONICO ...
La qualifica, non il diploma.

se io finisco la III qui, e abbia voglia di iscrivermi in IV lì, DEVO SOSTENERE un ESAME D'AMMISSIONE !!!
Non devi sostenere alcun esame, visto che hai la qualifica che è un titolo valido per iscriverti al IV anno di un qualunque professionale in Italia dove sia attivata la post-qualifica Tecnico delle Industrie elettriche ed elettroniche. Informati meglio Modificato: da Benny Pascucci
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