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PLC Forum


Differenziale


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mi associo a Bellcar, infatti l'introduzione del differenziale (dispositivo abbastanza recente) è stata una "pezza" per sopperire alle mancanze di realizzazione (volute o meno) dell'impianto elettrico. Si può assicurare la protezione dai contatti indiretti anche senza differenziale!

Se ti riferisci ai sistemi TN sfondi una porta aperta, :rolleyes: ben diverso è il discorso del TT, nel qual caso la presenza del differenziale, si impone!

E penso con questo di aver interpretato anche il pensiero di bellcar, che nell'esempio citato, basta semplicemente guardare la potenza delle macchine citate e degli interruttori, non si riferiva di certo a un sistema TT.

p.s. la soglia differenziale considerata "alta sensibilità" è 1A

Grazie per avercelo ricordato, ci era sfuggito.... :P

Ciao, Benny

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Poi volendo essere precisi, ti stai riferendo ad un contatto diretto, hai toccato un conduttore attivo, in tale caso anche una buona terra non ti sarebbe stata di aiuto, che centra?

Diciamo che avrebbe potuto essere molto pericolosa......

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Diciamo che avrebbe potuto essere molto pericolosa......

Grazie CIA,

per averlo precisato, era proprio quello che intendevo.

Ciao, Benny

Modificato: da ing.bennyp
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facevo una riparazione inuna scatola di derivazione di un appartamento e distratto venni a contatto con il conduttore di fase sapete caso strano la terra era inesistente ebbene quel famoso differenziale ad alta sensibilita che prevede la 46-90 su immobili di costruzione antecedenti alla data del decreto mi salvo la vita

"normalmente", in situazioni come queste, il differenziale da 30 mA non interviene, perché non si raggiungono i 15 mA di elettrocuzione

si prende una "strizzata" molto forte, per 5 minuti si è un po' eccitati, ma finisce tutto lì (ma non provate!!!!!!!!!)

esperienza personale, dopo numerosissimi esperimenti

i veri rischi si hanno negli ambienti bagnati

In ogni caso, se gli impianti dovessero proteggere anche gli elettricisti distratti che toccano una fase, andrebbero realizzati diversamente, soprattutto quelli industriali ove tale "incidente" è molto più probabile.

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.....(ma non provate!!!!!!!!!) esperienza personale, dopo numerosissimi esperimenti....

Che fai CIA, ci dici di non provare e poi lo fai tu per esperienza personale? :P

Ciao Benny

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Come gia' detto in altri post, la protezione differenziale e' uno dei metodi ammessi dalle norme per la protezione contro i contati indiretti ma non l' unico e contro i diretti anche quelli ad alta sensibilita' sono poco piu' che una speranza; per gli impianti civili ben venga, negli industriali e' spesso improponibile.

Sottolineo e confermo in toto.

Nei sistemi TN si può realizzare un impianto "sicuro" anche senza differenziali (salvo in alcuni case dove è obbligatorio, vedi per es. alcune tipologie di locali ad uso medico).

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Sottolineo e confermo in toto.

Sarebbe inutile, ma sottolineo e confermo anche io! :D

PS. Ciao Ale, bentornato dalla lunga vacanza :P

Ciao, Benny

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Nei sistemi TN si può realizzare un impianto "sicuro" anche senza differenziali

Non tutti la pensano così.

Dato che i guasti reali hanno il cattivo gusto di non essere "franchi", cioé di presentare una impedenza di guasto imprevedibile e non trascurabile, tale per cui la protezione da sovracorrente potrebbe intervenire con un lungo ritardo, è comunque raccomandabile l'uso del differenziale (per es da 300 mA).

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in commercio ci sono differenziali di tipo aa? a qualcosqa servono

Ciao francescotiziano.

Non ho mai sentito parlare di diffrenziali di tipo aa, conosco quelli di tipo AC, A e B.

Aspetta, chiedo al mio amico CIA, il differenzialaio del forum :lol: "CIA ne sai niente"?

Ciao, Benny

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Sicuramente non sono definiti dalle norme, forse sono una denominazione commerciale, ma dubito, mai sentiti nominare.

Vi ricordate quando qualcuno aveva messo in commercio i cd DDDD ? ancora migliori dei DDD? :lol:

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Non tutti la pensano così.

Dato che i guasti reali hanno il cattivo gusto di non essere "franchi", cioé di presentare una impedenza di guasto imprevedibile e non trascurabile, tale per cui la protezione da sovracorrente potrebbe intervenire con un lungo ritardo, è comunque raccomandabile l'uso del differenziale (per es da 300 mA).

La Cei 64-8 art. 413.1.3.3 definisce chiaramente che il guasto deve avere impdenza trascurabile e considera, per determinare il tempo di interventio del dispositivo di protezione, non le correnti di guasto ma le correnti che provocano l'interruziona automatica del dispositivo di protezione entro tempi definiti. Nei sisremi TN con Uo=230V in condizioni ordinarie è richiesto che un guasto franco a terra sia eliminato entro 400ms (o 5s).

Se dovessimo considerare, invece, guasti reali di impdenza non sempre trascurabile sarebbero necessari dispositivi differenziali. ma di questo la norma non se ne occupa, anche perchè l'impedenza dell'anello di guastio sarebbe troppo aleatoria e mai definita. Chiaramente, per i circuiti terminali, di tipo luce ed fm o anche qualche utilizzatore fisso, è quasi sempre "buona tecnica" installare dispositivi differenziali, anche da 300mA, ma anche da 30mA se non sono utenze "critiche", ma , restando ciecamente attaccati alla norma, tali circuiti terminali, possono essere protetti anche solo da dispositivi contro le sovracorrenti a patto che siano rispettate certe condizioni (vedi sempre 64-8 art. 413.1.3.3) e con correnti di guasto di impedenza trascurabile. Inoltre impianti TN particolarmente estesi non sarebbero gestibili mediante l'utilizzo a tappeto di interruttori differenziali.

Il discorsi cambia nel caso di sistemi TT ove il differenziale è ptraticamente d'obbligo e ritardabile fino a 120ms.

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