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Benny Pascucci
io per questo lavoro gudagnero solo 600 € ( solo manodopere escluso spese), al SUD e cosi altrimenti non mangi.
Con 600 euro non ci paghi neanche le spese di un avvocato....se vuoi un consiglio esegui il lavoro come ti è stato consigliato dai più, disconnettendo la terra dalla tubazione idrica e porandoti un conduttore, anche esterno fino ad un pozzetto che andrai a creare giù al marciapiede.

Solo in tale caso avrai fatto un lavoro a regola d'arte, diversamente rischi di apparenere alla congrega degli elettricisti (?) che ti hanno preceduto, e in caso di incedente starai in buona compagnia.

Anche io sono del SUD, ma non ho mai accettato qualcosa che andasse contro la sicurezza....in tal caso, credimi, è meglio digiunare.... ;)

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Caro Benny,

La terra non l'ho mai connessa alla tubazione ho solo chiesto se era possibile senza avere un impianto di terra adeguato.

Io ho fatto di meglio ho inviato una lettera raccomandata intestata al condominio tutto, dove spiego che ho eseguito dei lavori di ripristino impianto elettrico dell'inquilino M........ . M........ e che non e possibile effettuare la certificazione di conformita in quanto tale condominio non risponde alla legge 46/90 e il suo regolamento di attuazione DPR 447/91 la quale prevede la creazione di un circuito di messa terra da parte del condominio. Qualora sarà effettuato tale impianto di terra sarò contento di rilasciare tale certificazione alla condomino M....... M.........

ciao e grazie a tutti.

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non risponde alla legge 46/90

la suddetta legge è stata sostituita dalla 37/08, penso tu la conosca benissimo sarà stato solo un errore di battitura

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Benny Pascucci

Caro Michele, nel primo post scrivi:

Massa (non disponendo di un pozzetto di massa abitazione del 1955 piano secondo) collegata all'impianto idrico.

Ora con questa massa posso fare la dichiarazione di conformità alla regola dell'arte ( Norma CEI 23 - 51).

Ora scrivi:

La terra non l'ho mai connessa alla tubazione ho solo chiesto se era possibile senza avere un impianto di terra adeguato.

Boh...è connessa o non è connessa all'impianto idrico, indipendentemente da chi ha fatto il collegamento?

Secondo me hai fatto un po' di confusione sulle norme e sulle leggi in vigore....:rolleyes:

Prima parli di una

conformità alla regola dell'arte ( Norma CEI 23 - 51).
Non capisco cosa c'entri la CEI 23-51 con la dichiarazione di conformità. visto che la CEI 23-51 riguarda: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare... :rolleyes:

adesso riporti in vita la 46/90 e il suo regolamento di attuazione......

Se hai scritto così nella raccomandata, mi dispiace, ma ti sei fatto un autogol.....

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Benny,

Io per fare la dichiarazione di conformità, devo fare in modo che l'impianto rispondi per prima alla legge 37/08 (che ha sostituito la 46/90), non avendo un impianto di messa a terra, il mio impianto non può corrispondere a tale legge, quindi le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione ( Volgarmente parlando il mio centralino ) non sono attendibili, perché se nel caso non dovesse funzionare il differenziale, non ho il dispersore …..

Mi sbaglio, se mi sbaglio vorrei delle delucidazioni in merito….

ciao

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Io per fare la dichiarazione di conformità, devo fare in modo che l'impianto rispondi per prima alla legge 37/08

Si in quanto la 46/90 e' stata abrogata e sostituita dalla 37/08

quindi le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione ( Volgarmente parlando il mio centralino ) non sono attendibili,

In realta' le prove di verifica da seguire sull'impianto (e non solo sul quadro di distribuzione ) sarebbero quelle prescritte dal 64-14: (e le norme in essa richiamate tipo 64-8, 64-12 etc etc)

La cosa paradossale e' che se l'impianto in questione fosse stato precedente al 1990 e dotato di sezionamento, protezione alle sovracorrenti ed interruttore differenziale non superiore a 30 mA , teoricamente ne sarebbe stato possibile certificare l'adequatezza alla 37/08 anche senza impianto di messa a terra.

Ovviamente essendo stato oggetto di rifacimento per avere la conformita' necessita di impianto di messa a Terra.

In pratica fintanto che era vecchio poteva(probabilmente) essere riconosciuto adequato alla legge, oggi non piu'.

Ciao

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  • 2 weeks later...

Per usare la tubazione dell'impianto idrico, come dispersore, dovresti chiedere prima, il permesso all'acquedotto, che non ti darà mai, e poi siccome il palazzo è antecedente 1990, non hai l'obbligo dell'impianto di messa a terra,ma solo l'inserimento nel'impianto elettrico di un differenziale.( anche se l'impianto e stato rifatto)

Così facendo potrai compilare benissimo la di.co, scrivendo in un allegato, che il palazzo necessita di un impianto di messa a terra, perchè sprovvisto.

Nessuno, potrà accusarti di nulla.

comunque scollegherei subito il cordino g/v dalla tubazione idrica, senza un pozzetto con dispersore.

La tubazione idrica, deve essere collegata solo, ad un nodo EQP.

Modificato: da gianpy74
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siccome il palazzo è antecedente 1990, non hai l'obbligo dell'impianto di messa a terra,ma solo l'inserimento nel'impianto elettrico di un differenziale.( anche se l'impianto e stato rifatto)

perche'? la legge prescrive:

Gli impianti elettrici nelle unità immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990

si considerano adeguati se dotati di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti

all'origine dell'impianto, di protezione contro i contatti diretti, di protezione contro i contatti

indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non

superiore a 30 mA.

ora l'impianto e' stato rifatto quindi la messa a terra diventa difatto obbligatoria

Ciao Paolo

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Benny Pascucci
è un escamotage (non so se si scrive così).
Sì, sì...si scrive così e visto che ci sei, consigliagli pure l'escamotage per evitare il carcere qualora da tale "consiglio a non fare" dovesse scaturire un incidente elettrico a qualche malcapitato. :unsure:

Secondo me, anzichè ricorrere a escamotage, è meglio seguire il buon Locatelli, quello di "fa le cose per bene", quindi fare l'impianto di terra!

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Cari ragazzi io non ricorrerò a nessun escamotage, come detto precedentemente io ho mandato una lettera a tutto il condominio,

dicendo che non è possibile rilasciare la di.co perchè anche se il mio impianto nell’unità abitativa è fatto a regola d’arte ma non rispondere alla 37/08 perché il condominio non ha un impianto di messa a terra a norma di legge. Inoltre ho chiesto al condominio di adeguare l’impianto alle normative e leggi vigenti eseguendo l’impianto di messa a terra per evitare spiacevoli incidenti.

Ho spiegato inoltre che l’impianto di messa a terra non può essere collegato alle tubazioni idriche per i motivi trattati nella nostra discussione. Tutto periscritto, firmato e datato, con R.A.

Ha dimenticavo, mi sono rivolto ad un mio amico Legale che mi ha detto che per come ho agito non incorro in nessuna sanzione civile e penale, proprio perché la mancanza non è mia ma del condominio al quale io ho fatto presente il problema, le motivazioni e le legislazioni vigenti.

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