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Caldaia A Legna O Termocamino Ad Acqua - quale scegliere? quale marca?


LionHeart

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Se ci fosse qualche utente del forum in possesso di una caldaia a legna che volesse raccontarmi un pò la sua esperienza, la marca di caldaia, i consumi. Sono molto combattuto fra caldaia e termocamino ad acqua.

Sicuramente a legna per quanto mi riguarda, però sono indeciso fra le due cose... .!

oppure qualcuno che mi dica FERMATI!! NON FARLO!!

Insomma comparare un pò le varie esperienze.

Grazie.

Modificato: da LionHeart
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vai con la caldaia. io ne ho una da circa dieci anni( è un po grezzona ma all epoca erano quelle che giravano)

scaldi bene e riesci afare tutto con quella se è dimensionata adeguatamente. se la prendi a fiamma inversa dovrebbe avere una buona autonomia.

il termocamino lo vedo più come integrazione a impianti esistente

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io ho il termocamino jolly mec, ero piu' per la caldaia ma la mettero poi, visti i problemi di canna fumaria che mi costringono a pesanti lavori edili ( praticamente devo sfasciare mezza casa )

il termocamino e' in "parallelo" ad una caldaia a metano

l'unica cosa e' che sicuramente la cadlaia a legna, sopratutto quelle di adesso a fuoco rovesciato, hanno una resa maggiore del termocamico

e sopratutto una autonomia decisamente piu' elevata, anche 6 ore

nel termocamino aggiungi legna anche ogni ora....

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prova a chiedere ma mi sembra che sopra i 30Kw di potenza della caldaia si è obbligati a fare un progetto e a sottostare a delle norme; il camino che ha luigi non supera tale potenza

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I tanto decantati Jolly-Mec hanno l'autonomia così ridotta?

che robe...

Io non ho intenzione di prendere un termocamino italiano... non hanno quasi mai certificazioni o comunque non mi fido... preferisco qualche modello straniero, dove li usano da anni.

So che col termocamino la durata e inferiore, tuttavia, anche con le caldaia alla fine, non è che la cosa sia meglio (se parliamo di legna) a meno che uno non prenda una caldaia molto più potente del necessario, ma a quel punto aumentano i consumi, anche se aumenta l'autonomia.

Il termocamino è un investimento che faccio in casa (anche se ci sono da fare molti lavori per sistemare la canna fumaria) e anche se alla fine ci sono dei costi addizionali per lavori di muratura, preferisco effettivamente avere un camino.

Ho trovato un termocamino col rendimento al 90 per cento.

Comunque vi saprò dire.

Io pensavo di metterlo in parallelo con pannelli solari.

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So che sopra i le 30.000 Kcal le caldaia devono essere messe fuori... proprio per questo i maggiori produttori di camini li fanno da 29.900.

Inoltra in italia c'è anche la bellissima regola additiva: in pratica si sommano i vari dispositivi che generano calore in casa e se superi le 30.000 kcal devi fare la cosa fuori o far fare una perizia che ti iscrive non so dove... quindi avere caldaia a gas e termocamino è comunque fuori legge... ma che ci si deve fare?

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lion, la cosa e' molto complessa, nel senso che se tu avessi in un unico locale tutti e due i generatori di calore le potenzialità si sommano....

il trucco e' averli in duen locali differenti ....

taglio corto con le nurmative altrimenti andiamo a parlare di centrali termiche...e via di seguito

se vogliamo fare un paragone nel campo elettrico legge 46/90... progetto si progetto no in ambito industriale, la soglia e' quella dei 200 m2 rispetto ad una unità lavorativa

il discorso 30.000 Kcal / 35 KW e' un po la stessa cosa

il mio termocamino e' un 24.000 Kcal, dove lo ho messo adesso non avevo spazio per un 30.000

per fare un vero e proprio ragionamento, però, bisognerebbe prendere in considerazione molti fattori, ovvero.....

ognuno di noi che risponde ad un posto mette a disposizione la propria esperienza e le proprie conoscenze. Per dire con sicurezza pero' "quello rende meno, questo di piu', quello e' bello quello no...." bisognerebbe fare alcune distinzioni....

Lion tu mi dici che pernsavi di metterlo in parallelo ai pannellli solari..... ma cosa il caminetto ?

non credo, a meno tu viva nel deserto del sahara......

forse intendi per la produzione di acqua calda sanitaria..ma non per il riscaldamento

dubito infatti che con i pannelli solari ottieni acqua calda a 80 gradi in mezza stagione da usare per il riscaldamento

se fai lavorare il caminetto sotto ai 60 gradi...lo incrosti solo e non rende niente...sono due cose completamente differenti

mi lascia anche un po perplesso il rendimento del caminetto al 90 per cento.....mi sembra un po tanto

cioe' lo riempi di legna tot chili con tot potere calorifico e ne trai tot acqua che alzata di temperature di un delta t - 10 % di perdite ?.......sono dubbioso in merito

il migliore rendimento, sia caldaia che caminetto, secondo me lo si ottiene facendo come fanno molti, cioe' la caldaia la si cerca di installarla in un locale tipo autorimessa o lavanderia, in maniera che il calore disperso, per quanto poco sia, ti serve di inverno per fare asciugare i panni stesi dentro casa....

il caminetto lo metti in una determinata stanza e proprio in quella stanza metti le valvole termostatiche al radiatore, in maniera che l'ambiente circostante lo scaldi per irraggiamento dei vetri e delle parti in metallo, ed il resto della casa con l'acqua calda prodotta : il locale dove e' installato, appena diventa tiepido, non "consuma" l'acqua calda prodotta perche' le termostatiche chiudono da sole il calorifero

Ma forse ancora prima il ragionamento e' : che cosa uso per scaldare la casa ? ci sto tutto il giorno a casa ? mia moglie e' casalinga o vive con noi la nonna ? io parto da casa alle 6 del mattino e torno alle 20 ?

il caminetto potrà rendere tantissimo, ma se non c'e' nessuno in casa che gli mette la legna....

il discorso autonomia caldaia invece lo puo' sfruttare a pieno chi ad esempio lavora vicino casa ed a pranzo torna : riempi bene il focolare e ottieni 5 o 6 ore di autonomia come niente

Personalmente la mia scelta verso il caminetto, mia scelta personale, oltre a non potere mettere la caldaia, è stata quella di avere a disposiziome molta legna praticamente gratis

quando i bambini erano piccoli piccoli mia moglie stava a casa e ci badava lei : adesso che i bambini vanno a scuola e lavoriamo tutti e due, in settimana non accendiamo praticamente mai, ci affidiamo alla caldaietta a metano

il sabato o domenica, o nelle feste, o nei giorni di riposo di mia moglie invece diamo fuoco alle polveri.....a no, quella era la presa della bastiglia, diamo fuoco alla legna !

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Se guardi vecchi post ne trovi uno sul mais dove si parla anche di legna.

Ad oggi ho trovato legna di segheria (scarti lunghi 4 mt) esiccati a 6 euro/quintale.

Considerando le ultime evoluzioni dei prezzi sia del gasolio che del metano, io spendo circa il 1/4 rispetto al metano quindi lo consiglio a tutti anche il termocamino.

Ciao

Simone

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ilmotoredel2000

Io ho installato da 2 anni un termocamino della EDILKAMIN e devo dire che mi trovo benissimo. In parallelo ho lasciato il vecchio impianto a gasolio, del quale non ho avuto più bisogno.

Per l'acqua sanitaria ho il classico boiler elettrico e lo scambiatore a piastre sul termocamino.

La commutazione tra i due dispositivi la faccio mediante due elettrovalvole bistabili.

L'unico inconveniente è che essendo la mattina il camino freddo devo utilizzare il boiler elettrico che accendo tramite un progarmmatore orario.

Per risparmiare ulteriormente sull'energia elettrica starei pensando di fare la seguente modifica e su questo vorrei un parare.

Vorrei mandare l'uscita dello scambiatore all'ingresso del boiler, in modo da alimentarlo prevalentemente con acqua calda in modo da ridurre al minimo l'intervento della resistenza del boiler ed avere comunque una riserva di acqua calda in un ambiente coibentato. Pensate che possa funzionare?

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rimango allibito .....

parlano tutti di inquinamento, di polveri sottili

chiudono le citta' al traffico ....

poi non e' neanche vietato bruciare la legna

( vi rendete conto quanta polvere produce la combustione della legna ? enormemente piu' di un vecchio diesel ! )

E' UN'INDECENZA !!!

possibile che non ci sia qualcuno intelligente e lo vieti ?

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Piero, a dire il vero è vietato eccome. In Milano esiste il divieto d'utilizzo della legna per il riscaldamento. L'ecezzione viene fatta se tale combustibile proviene dall'industria come scarto, vedasi il pellet, il cippato ecc... Comunque l'indecenza non è l'uso della legna per scaldare la propria abitazione ma bensi' l'uso delle centrali termoelettriche a olio combustibile o peggio ancora a carbone!

Comunque a parte le polveri sottili (che comunque non rimangono in sospensione in eterno nell'atmosfera ma si integrano con il ciclo vitale) la legna è ad impatto zero, come piu' volte dimostrato, con cio' non vuol dire che non inquini all'atto della combustione ma semplicemente che nel ciclo di vita è ad emissione zero, assorbe tanta CO2 quanta ne produce (varrebbe lo stesso anche se la si lasciasse marcire nel bosco).

Una persona veramente intelligente si porrebbe un'altra domanda, perchè si permette di utilizzare energia elettrica per scaldare? perchè si spreca gas metano per scaldare quando lo si puo' utilizzare per avere un prodotto a piu' alto potenziale entropico?

Ricordiamoci che l'anno passato siamo stati a rischio gas metano, la così detta fonte pulita.

Sono pienamente daccordo nel proibile l'uso della legna da ardere, ma non nel vietare l'utilizzo di fonti rinnovabili quali appunto gli scarti di produzione che comunque andrebbero smaltiti. Per esempio io sono a favore dei termovalorizzatori, certo inquinano ma non meno di una discarica eterna, e poi si creerebbe lavoro, energia e si ridurrebbe la dipendenza da fonti promarie.

Ciao

Simone

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Ci si rende perfettamente conto delle tematiche ambientali, e sono a conoscenza di tutto quello che avete detto. Il vero problema è che non ci sono alternative presenti sul mercato per avere una fonte di calore invernale che sia scissa dal sistema del metano, che comunque è destinato a finire. Ci sono i sistemi robur, i sistemi rotex, caldaie ad alto rendimento, pannelli solari per integrazione riscaldamento, pompe di calore, riscaldamento geotermico... c'è persino la caldaia a idrogeno!!! ma quando si fanno i conti con la realtà di acquisto, per fare fronte ad una esigenza, si parla di costi impensabili per un singolo utente e comunque molto spesso, si rimane legati al metano... la legna e i combustibili vegetali rimangono l'unica alternativa ( se qualcuno ne ha altre ce lo dica!!). :lol:

Siccome la nostra società non ha intenzione di prendere nel breve periodo decisioni che possano davvero risolvere i nostri problemi di utenti finali, che utilizziamo prodotti fossili per combustione, inquinanti e destinati a finire, che aumentano di prezzo inverosimilmente ogni anno, un singolo utente cerca di arrangiarsi.

Questo forum è uno strumento preziosissimo, dove le esperienze di ciascuno diventano di tutti. E' bello che si parli anche di ambiente. Io sto cercando di fare in modo che chi ha conoscenza nel campo di termocamini e caldaie a legna mi racconti della sua particolare esperienza, per capire e valutare insieme quali modelli preferire, quali inconvenienti affrontare... :)

Poi sinceramente io vorrei la caldaia a idrogeno... ma non me la vendono :angry:

Oppure vorrei una fonte per l'energia elettrica che sia rinnovabile... ma costa troppo l'impianto...

Modificato: da LionHeart
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chiudono le citta' al traffico ....

E si questo fa parte della demagogia tutta itliana, massimizzata da certi cosidetti verdi :angry: . Chiudere al traffico sarebbe anche una cosa buona se esistessero alternative, ma forse allora non sarebbe necessario.

C'è una trasmisisone RAI, REPORT, una delle poche che è degna di un pubblico servizio, che l'anno scorso ha mostrato come in Germania, con un'oculata politica del controllo dei riscaldamenti (temperature, sprechi, etc) negli edifici pubblici e privati, con un'oculata gestione dei mezzi pubblici, in una città come Monaco di Baviera (non un villaggio) non è necessario bloccare il traffico privato. Non ci sono code, ingirghi e quant'altro. La qaulità dell'aria non sarà pari a quella di un villaggio di montagna in estate, però è sufficientemente tollerabile.

Sono pienamente daccordo nel proibile l'uso della legna da ardere, ma non nel vietare l'utilizzo di fonti rinnovabili quali appunto gli scarti di produzione che comunque andrebbero smaltiti. Per esempio io sono a favore dei termovalorizzatori, certo inquinano ma non meno di una discarica eterna, e poi si creerebbe lavoro, energia e si ridurrebbe la dipendenza da fonti promarie.

Le caldaie a fiamma inversa producono pochissime scorie solide: bruciando >100kg di legno producono <2kg di scorie. Ovviamente la quantità è funzione del tipo di legno, dell'umidità e di altri parametri.

Ci sono ancora impianti di riscaldamento domestico che funzionano a carbone o a olio pesante; Se non altro bruciare legna, anche in un camino, si produce solo CO2 in quantità equivalente a quella necessaria a produrre la quantità di legna bruciata: 1kg di legno ==> 1kg di CO2 ==> 1kg di legno. Le ceneri dipendono dalla quantità e qualità di sali minerali asorbite dall'albero durante la crescita. Le polveri sottili prodotte da una caldaia moderna sono molto limitate, molto meno di quelle di un autobus o di un autocarro.

Non Parliamo poi delle centrali elettriche a carbone o a olio combustibile che, oltre al particolato, riversano tonnellate di CO2, anidride solforosa e altri gas.

Il vero scandalo è proprio la disincentivazione della produzione combinata di calore ed energia elettrica, l'uso di pompe di calore con serpentine in pozzo, le discariche (magari all'estero) e via elencando.

Modificato: da Livio Orsini
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Certo se io ho un bosco non vedo il motivo per cui qualcuno possa vietarmi di farmi la legna per riscaldarmi. Diverso è se devo andarmela a comprare, io punterei piu' sullo scarto che esiste e in quantità sufficiente per molte famiglie. Ricordiamoci che non esiste solo legna, ma tutti gli scarti dell'agricoltura quali noccioli, gusci, ecc.. L'ideale sarebbe creare delle microcentrali termiche e distribuire il calore per un limitato numero di abitanti. Il così detto teleriscaldamento stenta a decollare perchè non si ha beneficio economico nell'averlo anzi forse costa di piu'. Se si optasse per centrali a "biocombustibile" si otterrebbero enormi benefici quali il riutilizzo di scarto, l'impiego di personale, il costante controllo delle emissioni.

L'idea del vecchio TOTEM non è mai stata voluta promuovere da nessun governo, ma questa sarebbe la soluzione a breve termine per darci un pochino di respiro. La tecnologia esiste, l'italia ne ha bisogno, l'italia puo' utilizzare questa alternativa dell'uso del gas, ma i politici la ignorano e continuano a promuovere cause perse senza speranza concreta di un futuro. Il decentramento della produzione di energia elettrica è una alternativa di immediata realizzazione, non servono infrastrutture oltre a quelle già presenti, non servono investimenti da parte dello stato, serve solo la volontà di dire da oggi chi installa un microcogeneratore puo' cedere la corrente alla rete elettrica a andare in compensazione e avere uno sgravio fiscale sull'investimento.

Ciao

Simone

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Quoto in pieno sia Livio che ennebienne, aggiungo solo (dopo averci lavorato... :ph34r: ) che la microgenerazione con biomasse è di una logica impeccabile: le grosse centrali a biomasse già costruite o in costruzione avranno parecchia... fame, e si dovrà portare il combustibile da molto lontano, annullandone i vantaggi. Camion che vano e vengono, stoccaggio (e deterioramento) delle biomasse per speculare sui prezzi etc .

I megasistemi sono solo al servizio della logica economica dei venditori di corrente ed al governo che ci mangia, non ai cittadini.

Il rovescio della medaglia è che un piccolissimo produttore potrebbe non avere abbastanza soldi da investire nella depurazione dei fumi, ma chi ci garantisce che una grande centrale sia effettivamente controllata?

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scusatemi, rimango un tantino allibito dalle affermazioni di Piero , non me ne voglia assolutamente..

rimani allibito ? ma stiamo scherzando ? e' una indecenza ? i mestieri più vecchi del mondo sono due : la prostituzione e...scaldarsi con la legna !

non giriamo attorno al problema : la prossima alluvione che ci sarà metteranno sotto accusa l'abbandono delle montagne e i terreni incolti che non trattengono più l'acqua : il prossimo incendio devastante diranno alla TV che e' colpa dell'abbandono delle montagne dove nessuno tiene piu' pulito il bosco

Personalmente taglio la legna dei miei boschi e la brucio : sono due anni che non taglio niente e "vivo" di rendita ( nel senso della legna) perche' mi hanno espropriato un pezzo di tera per un canale e l'enel ha "pulito" le piante sotto una sua linea a 30 KV

quindi pur essendo la legna mia ho solo dovuto portarla a casa, perche' gli alberi erano gia stati abbattuti

altra grana : ho un terreno che confina con un corso d'acqua, la comunità montana locale ha ORDINATO il taglio di una fascia di 6 metri di alberi, per evitare che le prossime alluvioni se li portino contro i ponti e facciano tappo ..... sull'ordinanza c'era scritto che o tagliavo io oppure tagliavano loro e vendevano loro la legna.....

e io cosa faccio ? mi scaldo con il metano che e' piu' pulito ? e regalo la legna agli altri oppure lascio che i boschi si "sporchino" nel senso della mancata cura ?

certo, le nostre città sono piu' pulite con il metano...peccato che per venderlo a noi in russia ed ai confini della polonia muoiano dal freddo, è bastato vedere l'inverno scorso, quando scarseggiava, giusto per farlo aumentare di prezzo

adesso vi scandalizzo ulteriormente : io l'albero di natale lo faccio vero, lo scelgo e lo taglio nella mia proprietà, previo la classicas fascetta che compro dalla forestale . Ma lo faccio solo perche' in uyn bosco non è normale avere alberi ogni metro........

lo scempio lo fa chi taglia tutti gli alberi di una zona unica, lascia il deserto dietro di se...ma tagliare ogni tanto e pulire fa solo bene al bosco.

comunque non tergiversiamo dall'argomento principale, che era considerare i pro ed i contro del fatto di bruciare legna, visti dal lato del rendimento energetico.

io ho consigliato alcune soluzioni e sopratutto alcune considerazioni dal lato autonomia

se vogliamo rimanere in tema con il forum, ricorderei a chi vuole installare un termocamino od una caldaia a legna , sopratutto se si trova in zone che sono soggette ad improvvise interruzioni di corrente, di dotarsi di un gruppo di continuità per fare funzionare la o le pompe di circolazione

nelle comuni caldaie a metano o gasolio, la mancanza di corrente non provoca altro che lo stratificarsi nella parte alta della caldaia di acqua molto calda, ma il generatore di calore ( bruciatore ) si vferma automaticamente

non vale lo stesso discorso per i generatori alimentati a combustibile solito ( legna o carbone ) dove la mancata installazione degli apparecchi a norma di legge ( valvola a scarico termico e valvola di massima presione ) puo' trasformare in tragedia il fuoco amico......

esistono anche caldaie a legna che hanno una valvola di introduzione di acqua in apposita serpentina per raffreddare la struttura in caso di eccesso di calore

non e' il massimo dal punto di vista tecnico, nel senso, immaginate cosa succede a delle piastre di ghisa a temperature superiori a 90 gradi quando gli immettete acqua a 10 gradi.....

IL bello di avere u ngruppo di continuità permette di continuare a fare circolare l'acqua nei corpi scaldanti ( termosifoni) e cosi' diminuire la temperatura del generatore di calore. Se il black out e' lungo, alllra tanto vale non aggiungere piu' legna e lasciare spegnere da solo il fuoco

se torna la luce in fretta, il rendimento sarà ottimo, perche' riprenderà a circola e acqua calda senza che il generatore ne abbia persa ( un classico e' l'intervento della valvola a scarico termico e il successivo intervento del sistema automatico di riempimento dell'impianto tramite riduttore di pressione e valvola di non ritorno : come sicurezza è comunque fondamentale fare uscire l'acqua eccessivamente calda e reimmetere di fredda )

scusate se sono stato lungo.....e se ci sono errori......

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Ospite ANTONIOMANCA
io sono a favore dei termovalorizzatori, certo inquinano ma non meno di una discarica eterna, e poi si creerebbe lavoro, energia e si ridurrebbe la dipendenza da fonti promarie.

giusto per avere anche altro su cui riflettere:

Stefano Montanari, ....ricercatore modenese ,,,,, ha studiato gli effetti sull’organismo delle particelle inorganiche prodotte da tutti i tipi di combustione, dalle bombe all’uranio impoverito alle centrali elettriche ad oli pesanti e a carbone cosiddetto pulito, dai motori d’automobile con gli pseudofiltri antiparticolato fino agli inceneritori costruiti secondo le BAT (Best Available Technologies, vale a dire le migliori tecnologie disponibili).

La scoperta è che quelle particelle sono capaci di entrare con grande facilità nell’organismo, fino al nucleo delle cellule, e di provocare tutta una serie di malattie, alcune forme di cancro comprese, senza che esistano meccanismi biologici capaci di eliminarle. E più queste sono piccole, più penetrano e più guai fanno.

Gli inceneritori producono quantità immense di questa roba, trasformando rifiuti grossolani e puzzolenti, ma non dannosi, in oggettini micidiali. Il trucco sta nell’innalzare la temperatura d’esercizio dell’impianto in modo da produrre particelle così piccole da sfuggire alle centraline di controllo (quelle arrivano a vedere le particelle di 10 micron e gli inceneritori moderni fanno polveri molto più fini) e da far sembrare l’aria pulita, quando, invece, è piena di sozzura molto più aggressiva per la salute che non le vecchie PM10.

Dopo la pubblicazione e pubblicizzazione delle ricerche a Montanari è stato sfilato l'utilizzo delle attrezzature per i suoi studi, tra cui il microscopio che gli permette di analizzare così approfonditamente i simpatici residui della combustione; una colletta di uomini comuni forse permetterà al soggetto di acquistarne uno nuovo!

mah!

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Stefano Montanari, ....ricercatore modenese ,,,,, .....

Ma oltre a questo Montanari c'è qualche altro scienziato serio e competente che conferma queste teorie?

A me non risulta ma potrei sbagliarmi.

E' vero che c'è sempre il primo e che, a volte, trascorre parecchi tempo prima altre ricerche confermino i risultati, però ci sono troppi catastrofisti in circolazione...

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Ritornando all'argomento cito la mia esperienza sul riscaldamento a legna:

Ho da una decina di anni una termocucina che scalda i radiatori ed un boiler elettrico per l'acqua sanitaria. Il rendimento della termocucina è forse inferiore a quello di un termocamino mentre l'autonomia è praticamente uguale. I problemi di questa soluzione sono fondamentalmente tre:

1) Il vincolo di trasportare enormi quantità di legna dalla legnaia a dentro casa nel mio caso oltre 70 kg al giorno, alla lunga una fatica disumana soprattutto quando piove o nevica o non si stà bene di salute.

2) L'autonomia ridotta a poche ore con picchi di caldo indesiderati e freddo alla mattina e quando non c'è nessuno in casa.

3) Quotidiana estrazione delle ceneri con conseguente polvere in casa.

Esasperato da questo stile di vita settecentesco, quest'anno ho fatto un impianto nuovo costituito da Puffer combinato da 1500l caldaia a fiamma inversa, e pannelli solari per integrazione ed uso estivo dell'acqua calda sanitaria. Al puffer ho fatto convergere anche la vecchia termocucina. Stò assemblando il tutto in questi giorni quindi non posso ancora dirvi come funziona il tutto. Nel locale caldaia ho predisposto anche un'area adibita allo stoccaggio mensile della legna in modo da non dover più movimentre giornalmente tutto quel peso.

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dicesi puffer il serbatoio di accumulo

ovvero serbatoio dotato innanzitutto di una ottima coibentazione, realizzata con materiale morbito tipo lana di vetro racchiusa in una custodia tipo "giacca a vento" che si monta dopo averlo posato in opera, oppure un isolamento di tipo rigido, come schiuma o simile

altri particolari hanno diaframmi all'interno per migliorare la distribuzione del calore e non stratificare nel caso di alte portate e con tubi ingresso-uscita vicini

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*******************

se uno brucia metano, gasolio, "cosa qualsiasi" deve farlo in un oggetto apposito, completo di ogni sicurezza

pensa l'assurdo, se rucio metano devo controllare emissioni, tiraggio, efficenza, sicurezza .... tutto per un combustibile assolutamente pulito

se il sig tale bruciasse metano in casa, dentro un camino, andrebbe di corsa in galera con gran festa di tutta l'umanita'

la lagna e' esantata .... che strano .... uno dei combustibili piu polverosi sia nella manipolazione che nella combustione E' ESANTATO DA OGNI CONTROLLO !!!

Il primo pirla puo' costruire due muri, con un tubo sopra e' bruciarci quel ca**o che gli pare

vuoi bruciare la legna ?

fallo in un sistema industriale, con bruciatori di avviamento a gas, sicurezze, analisi dei fumi, analisi della combustione, analisi dell'efficenza ed ogni altro atto

DOVUTO !!!

DEL RESTO, IN QUESTO SPECIFICO MODO, mi va assolutamente bene che si brucino i rifiuti, anzi, gradirei che ci fosser molti piu' cogeneratori a rifuiti

ma molto grandi, molto efficenti, e molto controllati

non riesco a capire perche' consideri una grana che ti ordinino di tagliare i tuoi alberi se dannosi alla comunita'

vorresti essere pagato per tenere pulita casa tua ???

non so se la cosa ti fa piacere o ti sconvolga ................

ma che tu abbia tagliato UN ALBERO per natale ... non mi tocca minimante

Modificato: da Livio Orsini
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***************

prima cosa : il mio commento il mestiere più vecchio del mondo era un chiarissimo riferimento al fatto che la legna si brucia da sempre ! allora Piero, vai a tappare tutti i vulcani, che emettono zolfo ed inquinano , oppure metti in cima al vesuvio una sonda per il controllo della temperatura dei gas...

perchè non fondiamo oltre all' ANCC ( associazione nazionale controllo combustione ) anche una ANCC2 ? associazione nazionale controllo caz...te ) ?

secondo : se ti senti un ecologista esaltato perchè ti scaldi a metano, sappi che non sono io che inquino con la legna.....ma in tutto il mondo ci sono schifezze chimiche e non alle quali la legna...fa ridere : poi, se hai un attimo, vai da tutti i popoli veramente poveri, e spiegagli che non devono bruciare la legna, perche' inquinano, digli di rimanere nella miseria piu' totale al loro freddo, perche' se non hanno i soldi per il metano...sono fatti loro ma non devono sporcarti l'aria che tu respiri

terzo : rispondi senza nemmeno leggere il contenuto dei post precedenti : io ho ribadito più volte che il mio parere personale a favore della legna, mio parere personale, te lo ripeto per la terza volta, mio parere personale è positivo anche perche' in questo particolare periodo, per le cause del taglio legna forzato, ho la materia prima gratis . HO anche dato dei pareri tecnici, oltre che personali, in quanto il forum è nato per questo : ho fatto l'esempio dell'albero di natale tagliato per descrivere come comunque il taglio della legna , fatto in maniera intelligente, serva alla cura del bosco ( e a scaldarsi ). Quindi per te devo tagliare e poi lasciarla li a marcire, perche' come dici tu , è uno dei combustibili più polverosi nella manipolazione....

quarto : mano a mano che arrivavano altri post ho sempre dato il mio parere tecnico, che da qualcuno è stato apprezzato, così come quando posto io un argomento qualcunoi mi risponde, non mi sono fermato alle critiche personali

**************************

Modificato: da Livio Orsini
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