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Caldaia A Legna O Termocamino Ad Acqua - quale scegliere? quale marca?


LionHeart

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Appena hai montato il tutto (puffer, apnneli e quant'altro)... fammi sapere come ti trovi.

La tua esperienza mi ha fatto riflettere sul termocamino... mi raccomando fammi sapere.

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Ho modificato, togliendo i "picchi" delle polemiche personali i messaggi #24 e #25.

Che Piero abbia un carattere ehemm..."fumino" è cosa arcinota, però alle volte esagera un tantino con la verve polemica.

Tra persone serie e civili, e sono convinto che Piero e Luigi lo siano, non si dovrebbe mai passare al fatto personale durante una disputa tecnica. E questa discussione è una disputa tecnica. Piero ha idee diverse da Luigi. O Piero convince Luigi con argomentazioni tecniche, o lo fa Luigi, oppure entrambi rimarranno sulle proprie posizioni. Gli altri leggono, esprimono eventuali pareri, si formano un'opinione.

Personalmente sono più sulle posizioni di Luigi, ma è una mia convinzione personale, non da moderatore.

Per completezza dell'informazione ricordo a Piero che le caldaie a legna, a combustione iperventilata, con fiamma inversa o diretta, sono certificate come impianti ecologici a risparmio energetico e godono dei benefici fiscali previsti dalla legge.

Ora Piero dirà che le leggi sono fatte da emeriti P....a con la P della Pirelli, però questa è la legge e forse un poco di verità e base scientifica c'è.

Se invece bruci legna in un bel caminetto o in una vecchia cucina economica ci sono molte più emissioni di polveri.

Però un bel caminetto acceso in una triste, fredda e uggiosa giornata invernale ti migliora non poco l'umore e, di conseguenza, la qualità della vita :)

Modificato: da Livio Orsini
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Qui si scrive che il metano è il combustibile ecologico e pulito. Ma l'emissione di CO2 non vi dice nulla? L'NOx il CO e altri particolari molto sconosciuti come li considerate?

Comunque, a costo di sembrare ripetitivo, la legna oltre all'emissione di polveri piu' o meno sottili non produce nel suo ciclo di vita nessuna emissione, cio' che assprbe nella crescita dell'albero ridà nella combustione. Come dice Livio, le caldaie di oggi sono ad alto rendimento e a basse emissioni, certo sarebbe meglio utilizzare questi combustibili in medio-piccoli impianti con un monitoraggio continuo delle emissioni, ma lo stesso discorso vale anche per il metano e gli altri combustibili.

Tornando allo studioso degli inceneritori (di cui non conosco i suoi trattati e le sue ricerche), il fatto d'incenerire ad alte temperature i RSU è solo per eliminare le emissioni di diossina e non certo per ridurre le dimensioni delle particelle prodotte. Gli studi come tutte le ricerche sono pultroppo pilotati da fattori non tecnici ma morali e personali. Si pensi per esempio ai danni prodotti dalle antenne dei telefonini, esistono molti studi che sostengono prove dei danni che producono ma ne esistono altrettanti e anchessi convincenti che ne sostengono il contrario. Quindi sostenere che vengono prodotte particelle infinitesimali di polveri non basta ma bisogna provarlo, e se fosse veramente così non mancherebbero fotografie e test. Inoltre che una particella possa "infilarsi" nelle nostre molecole mi sembra cosa da fantascenza, semmai radiazioni possono modificare il nostro DNA creando danni. Certo tutto è possibile ma tra il dire e il dimostrare la differenza è abissale. Poi mi è sempre sorto un dubbio, ma fumandosi una sigaretta quante polveri fini ci aspiriamo direttamente? E non ditemi che esiste il filtro!

Ciao

Simone

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L'impianto è in fase di completamento. Oggi ho finito l'impianto elettrico, ora manca il montaggio dei colettori solari sul tetto, e pochi altri collegamenti idraulici in casa (rimozione boiler elettrico etc) intanto posto qualche foto, poi appena sarà in funzione vi comunicherò le prime impressioni circa rendimenti consumi autonomia...

IMG_0001.jpg

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IMG_0003.jpg

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Bell'impianto!!! davvero... del resto se usi un macintosh di gusto ne devi avere per forza :D

che marca è la cadaia che hai preso?

Io ora come ora ho trovato un termocamino policombustibile che va sia a legna che mais e pellets con una tramoggia autoalimentante ad un costo decente. Non servirà il puffer. Credo di aver trovato quello che fa per me...ha i vantaggi del termocamino, e nessuno svantaggio legato all'autonomia, dato che va anche con i granulari... è veramente una bella trovata. Comunque fammi sapere... :)

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Ospite ANTONIOMANCA

anche Fleming, oppure Aldrin ai più non ricordano nessuno in particolare!!

tra elettronici ed elettrotecnici molto probabilmente anche la parola Tesla non fà venire i brividi e tremare le ginocchia a molti

sinceramente Montanari, devo convenire che attualmente è famoso come me, però chi sà mai......

comunque per i più curiosi, riporto:

L'Italia è quindi l'unico Stato europeo che finanzia l'incenerimento dei rifiuti.

Tutti gli altri Stati membri (Austria, Belgio, Danimarca, Germania)impongono ai gestori di inceneritori di pagare una tassa per ogni tonnellata di rifiuti bruciati, disincentivando l'incenerimento dei rifiuti”.

Dal Notiziario FIMMG - Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, maggio 2006

eventualmente molto interessante:

http://www.nanodiagnostics.it/FontiInquinamento.aspx?ID=2' target="_blank">

bruciare un qualsiasi materiale, legna compresa, non è mai stato e mai lo sarà un fatto senza conseguenze; dannose!

a Londra due secoli fà mica bruciavano aria e nemmeno petrrolio, e gli effetti si sono visti!

se in Italia ci scaldassimo tutti con legna, pellets (non pallets), carbone bricchetti vari e nocciolini di chissà quale più o meno strano frutto,........staremmo freschi!

cordialità

Antonio

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Il problema è che oggi ci sono pretese assurde e poco sensate. Mi viene da ridere nel sentire i vecchi raccontare la loro giovinezza senza riscaldamento, oggi lo stesso vecchio se per un guasto si ferma il riscaldamento (a 24°C in casa!) sono capaci di denunciarti perchè loro non possono rimanere al freddo e tantomeno i loro nipotini perchè sono piccoli. Quindi 40 anni fa' andava bene stare al freddo mentre oggi si puo' morire!

Visto che comunque la spazzatura esiste ed è inevitabile, dovremmo disfarcene in qualche modo e perchè non farlo ricavandone energia, se la continuiamo a seppellire da qualche parte rischiamo di provocare comunque dei danni alle falde acquifere e la lasceremo in eredità ad altri. Certo inquina ma io credo che pure seppellendola si inquini lo stesso.

Qualcuno comunque dovrebbe spiegarmi perchè bruciare legna si inquina di più che bruciare gas o gasolio. Io ho in gestione una RSA che dista qualche centinaia di metri dalla tangenziale est di milano, ebbene dovreste vedere lo stato dei filtri dell'UTA dell'aria esterna dopo solo una settimana che sono stati cambiati, e vi posso assicurare che in quella zona nessuno brucia legna per scaldarsi!

CIao

SImone

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bruciare un qualsiasi materiale, legna compresa, non è mai stato e mai lo sarà un fatto senza conseguenze; dannose!

Anche il freddo è dannoso.

Ogni combustibile può essere bruciato limitando gli effetti dannosi. La legna al contrario dei combustibili fossili rilascia in atmosfera la stessa quantità di CO2 che in precedenza la pianta aveva sottratto durante il suo ciclo di vita. Il combustibile fossile rilascia in atmosfera CO2 che era stato sottratto milioni di anni fà. In pratica bruciando combustibili fossili tendiamo a ricreare l'atmosfera di milioni di anni fa. Esistono altri aspetti da considerare:

La legna in genere viene tagliata e distribuita ai consumatori del posto; non necessita del dispendio di grosse quantità di energia (fossile) per essere tagliata e resa disponibile all'utilizzatore finale.

Tutti gli altri combustibili di origine fossile ma anche il pellets necessitano di una quantità di energia opulenta per essere prodotti e trasportati.

Per quel che riguarda le polveri, ricordo che il particolato viene comunque creato da qualsiasi attività antropica, e questo dalla notte dei tempi; quindi salvo metterci tutti sotto una campana di vetro siamo comunque destinati a respirare particelle microscopiche.

Per quanto mi riguarda l'impianto che ho progettato e assemblato brucia la legna tagliata dal bosco a poche decine di metri dalla casa; ha una combustione perfetta con temperature e rendimenti elevatissimi.

La magia della fiamma rovesciata:

Fiamma%20inversa.jpg

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Quoto. Mi parli un pò dei tuoi consumi?

Io ho stivato tanta legna quest'anno, ma nonè mai abbastanza. fammi sapere.

Modificato: da LionHeart
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X Toifel: ciao mi sono appena registrato e non conosco per niente come funziona la discussione, ma ho letto della tua progettazione di una caldaia a fiamma rovescia, dico bene? ok, sono interessato a capirne di +. sei un azienda? Sai darmi delucidazioni in +? Parliamone. Io brucio guscetti di pinolo e legna nella mia caldaia Marca FACI . Grazie Giuse

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L'anno scorso ho bruciato 130 quintali di legna, ma la termocucina ha rendimenti molto bassi, e poi non avevo il puffer.

Per il momento posso solo dirti che la nuova caldaia con poca legna, meno della metà del vano di carico, in tre ore a regime mi porta 1500l di acqua a 90° poi ho il ricircolo dell'acqua calda sanitaria che gira h24 ed i termo che si accendono a 21°; riaccendo la caldaia 24 ore dopo con il puffer sceso a 50°.

Ora però non fa testo dato che il freddo vero deve ancora arrivare.

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La foto la hai scattata tu oppure è presa da qualche sito?

Appena riesco ne posto anche io qualcuna della mia caldaia.

Io consumo circa 100-120 quintali l'anno con la caldaia Arca modificata da me.Considerando che la pagp 6 euro spendo dalle 600 alle 800 auro l'anno, che rispetto a qualsiasi altro combustibile non ha paragoni. A questo punto non mi importa piu' tanto di ridurre i consumi ma piu' che altro di ridurre la formazione di ceneri che sporcano lo scambiatore e mi fanno aumentare gli interventi di pulizia.

Io non ho accumuli, tutto il mio circuito idraulico comprenderà circa 150 litri d'acqua di cui 80 litri sono la caldaia a legna, ho solo un bollitore per l'acqua calda da 100 litri. Problemi di funzionamento non ne ho avuti se non in queste giornate che devo dosare la quantità di legna immessa altrimenti a causa delle lunghe soste la caldaia puo' spegnersi non riuscendo a riattivare la fiamma.

Ciao

Simone

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Visto che abitiamo nella medesima zona, quanti m2 di casa riscaldi?

Io l'inverno scorso, piuttosto lungo e freddo, ho consumato 120q-130q riscaldando un totale di >240m2.

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La foto l'ho scattata attraverso l'oblò che c'è sul portello inferiore.

La caldaia è una Unirossi, l'impianto ha una capacità di oltre 1500 litri che permettono di lavorare sempre a regime ottimizzando rendimenti e consumi, inoltre c'è sempre una scorta di acqua calda anche quando la legna si esaurisce. Ho potuto costatare che anche se il puffer dovesse scendere a 40°, accendendo la caldaia, l'acqua calda prodotta viene subito resa disponibile all'impianto senza dover attendere che tutto l'accumulo salga in temperatura.

Ho istallato anche il grupo Termovar, un dispositivo che integra un circolatore una valvola miscelatrice termostatica a tre vie ed una valvola di bilanciamento; il gruppo è istallato tra la caldaia e l'accumulo, fa circolare l'acqua dalla mandata al ritorno della caldaia in odo da mantenere il ritorno sempre sora i 60° man mano che la temperatura sale l'acqua viene inviata all'accumulo.

Che modifiche hai fatto alla caldaia Arca?

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Per Livio:

Io riscaldo due piani da 250 mq in totale ma sono divisi in 12 zone indipendentim che attivo a richiesta. Inoltre il mio impianto è ad aria (climatizzazione) ed ha un maggiore consumo. Il fatto che ho consumi inferiori ai tuoi è dovuto all'ottimizzazione delle zone.

Ciao

Simone

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Ciao a tutti. Grazie Toifel. Farò leggere al mio rappresentante e all'installato le varie modifiche che hai apportato, visto che sono a digiuno di queste cose. Mi stò impratichendo però.

Mi interessa la modifica sopra citata per ricircolare l'acqua a 60°. vorrei capire meglio. grazie Giuse

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Ciao a tutti.

Toifel: perchè non metti uno schema del tuo impianto ?

Noto, giustamente, molto interesse sull'argomento e personalmente non mi dispiacerebbe capire bene come funziona.

Cosa ne pensi ?

Ciao, Marco

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Ovviamente è uno schema semplificato, mancano i vasi di espansione (ce ne sono 3 due chiusi ed uno aperto) mancano tutte le valvole di intercettazione dei sicurezza e scarico termico, inoltre al puffer confluiscono anche una caldaia a gasolio ed una termocucina, tutte collegate come la caldaia a legna.

All'accenzione della caldaia a legna, la pompa del termovar inizia a girare, e la valvola miscelatrice fa circolare l'acqua in caldaia l’elemento termostatico del gruppo sente la temperatura dell’acqua circolante dalla caldaia verso il gruppo e comincia ad aprire a 72°C aprendo completamente a 84°C. Quando la temperatura raggiunge i 72°C, l’elemento termostatico apre e permette all’acqua di ritorno dall’accumulatore di miscelarsi con quella

proveniente dall’andata della caldaia, prima del ritorno in caldaia. La temperatura dell’andata determina la posizione di funzionamento dell’elemento termostatico, mentre una valvola di bilanciamento regola il flusso dell’acqua di andata all’interno del gruppo. La posizione di funzionamento dell’elemento termostatico determina la posizione di chiusura della valvola di bilanciamento. Raggiunti 78°C l’elemento termostatico comincia a chiudere la valvola di bilanciamento; questo provoca un maggiore flusso nel ritorno della caldaia. Raggiunti 84°C l’elemento termostatico è 100% aperto e la valvola di bilanciamento è 100% chiusa.

Tra il puffer e i termosifoni c'e un circolatore comandato dal termostato ambiente e dal quadro della caldaia, ed una valvola miscelatrice a 4 vie con volantino manuale per regolare la temperatura di mandata verso i termosifoni.

Schema%20impianto.jpg

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A chi interessa inserisco anche il mio schema che ha in parallelo anche la caldaia a gas.

A DX la batteria dell'UTA con valvola 3vie di regolazione, il bollitore è di 100 litri, la valvola 4vie motorizzata mi permette in automatico la gestione dell'esclusione di una o l'altra caldaia.

Vi metto anche qualche immagine dello SCADA che ho realizzato e che utilizzo per la gestione del tutto.

Modificato: da ennebienne
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è possibile accoppiare un termocamino ad acqua ad un puffer?

L' accensione della caladaia a legna a fiamma inversa è automatica?

Anticipatamente grazie.

Tekneri

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... noi siamo passati ad un bruciatore a biomasse, in pratica pellets/gusci/ etc. oltre a legna di pezzatura varia, di scarto o meno che sia. Il risultato è molto valido, va tenuto conto, però, che è sconsigliato spegnerla e farla andare troppo giù di temperatura. Il vecchio impianto a metano è rimasto come supporto/emergenza.

Abbiamo optato per un prodotto della Tatano. Certo i costi sia del bruciatore che dell'impianto sono rilevanti, anche perchè necessitavamo di uno scambiatore aggregato, optato per uno della SEM.

va tenuto anche conto che, bruciatori del genere, se alimentati a legna o simili, vanno puliti almeno settimanalmente, pulizia molto rapida, del resto, meno di 15 minuti.

Spendendo meno, i comfort è aumentato a dismisura.

Parlando di termocamini, ho visto in funzione uno della Vulcano, http://www.vulcanocaldaie.it/ e ne sono rimasto veramente impressionato. Certo non è affatto sofisticato, il tiraggio è "naturale, ma il risultato.........

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è possibile accoppiare un termocamino ad acqua ad un puffer?

Non solo è possibile, ma vivamente consigliato. La comodità conferita dal puffer è paragonabile ad un impianto a gas.

Considea che questa mattina alle ore 7:00 il termometro esterno segnava -5 ed io avevo i radiatori e la casa calda con il termostato ambiente a 22°. e la caldaia l'avevo accesa ieri dopo cena. L'anno scorso con la termocucina senza puffer in una situazione analoga consumavo la stessa legna e la mattina avevo la casa gelata.

L' accensione della caladaia a legna a fiamma inversa è automatica?

No si accende come un caminetto o una stufa, con la differenza che avendo il ventilatore che aspira dal basso, l'accenzione risulta molto più agevole. Se inoltre si ha l'accortezza di spegnere il ventilatore quando ci sono ancora delle braci ardenti, queste si riaccenderanno anche a distanza di molte ore semplicemente riavviando il ventilatore.

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grazie toifel.

Un altro quesito se me lo concedi: documentantomi sui termocamini ad acqua, vedo che i costruttori propongondo dei moduli scambiatori per il funzionamento in parallelo alla caldaia esistente, composti da uno scambiatore a piastre, due pompe, valvole e centralina.

Domanda: accoppiando il termocamino al puffer o alla cella termica, è possibile eliminare una pompa e lo scambiatore a piastre?

(come in un circuito solare a circolazione forzata, dove il circuito chiuso è riscaldato dal termocamino anzichè dai collettori solari).

Scusami se ho espresso il concetto in maniera avulsa

ciao

tekneri

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