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Problema Termosifone Che Non Va


guillermo82

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ciao a tutti del forum ho il seguente problema,ho da poco dato una ristrutturata a casa e visto che c'ero in alcune stanze ho aggiunto dei termosifoni che ne erano sprovviste.

nel file allegato ho schematizzato l'impianto,che è molto semplice ora lo descrivo:

il riscaldamento di casa è generato da una termostufa della nordica mod melinda,da lì partono i 2 tubi (mandata e ritorno) che vanno in un vano all'esterno di casa(x un domani poter installare una caldaia,puffer ,pannelli ecc ecc) e da lì partono e vanno direttamente nella centralina da 3/4 dove l'acqua viene distribuita a tutti i caloriferi.

nonostante il freddo non sia ancora arrivato ,ho voluto provare l'impianto visto che anche la stufa è nuova ,ho notato che il termosifone posto più in basso nel vano scale non si riscalda per niente(la linea è molto lunga sono dovuto passare dal balcone con i tubi per evitare di rompere le scale).

ho provato anche a bilanciare l'impianto agendo sui detentori ma niente non si riscalda......funziona solamente si chiudo 4 termo al piano superiore.

ho pensato potesse trattarsi di aria nell'impianto,ma non può essere visto che l'ho spurgato diverse volte.

l'unico mio dubbio riguarda il circolatore della stufa(già impostato alla terza velocità) che forse per le numerose perdite di carico dovuti a raccordi e lunghezza tubo non ce la fa....

i tubi di mandandata e ritorno sono in multi da 26 e non presentano strozzature(se non nei raccordi 4 per mand e 4 per rit) stesso discorso per i tubi dei termosifoni che sono in rame da 12.

un'altra cosa provando la stufa ho notato che l'acua ci mette molto a riscaldarsi,come se la circolazione fosse troppo lenta e l'acqua di ritorno troppo fredda(non ho avuto tempo di misurare ma anche con la stufa accesa per 3 ore la temperatura non ha mai superato i 60 gradi......

non so più cosa pensare........ è come se la stufa sia sottodimensionata,ma non può essere perchè casa mia raggiunge a malappena i 75 mq e non è molto alta......

ora a voi i comenti

vi ringrazio in anticipo

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In genere quando un termosifone non va - neanche agendo su detentori e valvola di spurgo - il problema sta nella bassa pressione dell'acqua di circolazione o nella bassa pressione d'aria nel vaso di espansione della caldaia.

Tu però hai una termostufa, credo di 15 Kw di potenzialità (un pò pochini). il file allegato comunque non si vede

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se non sbaglio ci sono 8 termosifoni, che non sono pochi, se non troppi per una 15 kw

prova a chiudere 2 termosifoni, se gli altri ti salgono di temperatura si vede che la stufa è sottodimensionata.

3 ore e non arriva a 60 gradi non è normale, e il problema ti si crea sul termosifone piu lontano

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15 Kw per 75 metri quadri sono più che sufficienti anche qualora l'edifizio fosse di misera classe G .

Detto questo il tuo problema è qui:

(la linea è molto lunga sono dovuto passare dal balcone con i tubi per evitare di rompere le scale).

se poi i tubi che alimentano questo termo sono da 12 :toobad:

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Io sapevo che per determinare il giusto dimensionamento di una bruciatore bisognava calcolare i kw richesti dai termosifoni in toto.

Quindi la metratura centra relativamente perchè i termosifoni non sempre sono giusti per le metrature...a volte sonotroppi, a volte addirittura pochi.

Comunque, a naso, 15kw sembrano pochi anche a me...

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vitos casa mia è 95 metri ed ha 7 termosifoni....casa sua è piu piccola e ne ha 8

poi ovviamente bisogna vedere la grandezza dei termosifoni che non conosciamo e fare il calcolo apposta

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Quindi la metratura centra relativamente perchè i termosifoni non sempre sono giusti per le metrature...a volte sonotroppi, a volte addirittura pochi.

Comunque, a naso, 15kw sembrano pochi anche a me...

La metratura centra relativamente?? e coa vuoi che ci abbia messo in 75 metri quadri?? 1000 elementi in ghisa a 6 colonne?? Ok non sappiamo le dispersioni dell'edificio e in che fascia climatica ci troviamo ...Avete mai sentito parlare che le caldaie da 24 Kw , comunemente dette caldaiette, sono nel 95% dei casi sopradimensionate ....avete mai sentito parlare di pompe di calore della misera potenza di 6 Kw che soddisfano il fabbisogno termico di 100 metri....

Giusto per dirla tutta 15 Kw soddisferebbero anche un appartamento di 130 metri quadri senza il minimo affanno!!

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Xxxxbazookaxxxx

Scusate ma devo per forza di cose dare ragione a Vito,prima si dimensiona il loco poi si dimensionano le superfici radianti in base alla richiesta e se capita che le superfici radianti siano sovradimensionate allora per non buttare quello che come i radiatori è stato già comprato ed installato sovradimensioni il corpo scaldante,ma da come capisco almeno da noi questa settimana c'erano 25 gradi fino a punte di 30 quindi o la tubazione è troppo lunga e bisognerebbe anche sapere la sezioni oppure come penso c'e un malfunzionamento del circolatore,potrebbe anche essere una bolla d'aria in circolo quindi propendo per spurgare il circolatore e riprovare

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discussione già presente altrove...

ripropongo quanto detto altrove:

1. verificare se la prevalenza residua del circolatore è maggiore o uguale alla perdita di carico totale dell' impianto

2. verificare che la stufa stia effettivamente lavorando al massimo, cosa non scontata con stufe dotate di ventilatore di convezione e termostato aria. la bontà del pellet determina la potenza nominale del bruciatore.

3. pare non sia presente una valvola AC, contrariamente a quanto espressamente imposto da quel produttore.

4. se le verifiche precedenti sono positive, domandarsi della sufficienza dei corpi scaldanti.

intanto non si è vista, per esempio, nessuna misura di temperatura acqua...

per chi non lo avesse notato, quel giro stile raccordo anulare è realizzato con multistrato da 26, diametro interno 20, e rugosità tipica della plastica.

montare un generatore a biomassa con tubazioni di multistrato è sicuro al pari di percorrere tutta la A1 con la vecchia fiat 126...

la prima sicurezza termica in stufa sarà tarata ad almeno 105°C, e non vedo menzione di valvole di scarico termico tarate a 95°C...

Modificato: da antonioST4
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oppure come penso c'e un malfunzionamento del circolatore,potrebbe anche essere una bolla d'aria in circolo quindi propendo per spurgare il circolatore e riprovare

a maggior ragione dovrebbe tendere all' ebollizione, invece non sembra superare i 60°C

mi piacerebbe controllare la condensa in canna fumaria...

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In genere quando un termosifone non va - neanche agendo su detentori e valvola di spurgo - il problema sta nella bassa pressione dell'acqua di circolazione o nella bassa pressione d'aria nel vaso di espansione della caldaia.

ovvero?

...

approfitto dell' intervento per estendere a tutti un quesito:

quanto vale la pressione di aspirazione di un circolatore di impianto, e quanto è importante?

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In genere quando un termosifone non va - neanche agendo su detentori e valvola di spurgo - il problema sta nella bassa pressione dell'acqua di circolazione o nella bassa pressione d'aria nel vaso di espansione della caldaia.

ovvero?

mi accodo al dubbio.

[at]Antonio.

La pressione di aspirazione è importante in quanto , nota essa, possiamo determinare le perdite di carico del circuito.

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la pressione di aspirazione è una condizione di sicurezza per il circolatore: essa, quando corrispondente al dettame del costruttore, è la garanzia dell' assenza del fenomeno della cavitazione.

ha lo stesso "peso" di una misura che in sezione refrigerazione fa venire talvolta il prurito...

le perdite di carico del circuito si determinano a partire dalla portata in circolo, e dalla temperatura di lavoro; il circolatore e la sua prevalenza vanno scelti in subordine a quanto in precedenza.

non mi pare di aver letto della potenza nominale del sistema di emissione, e di una stima delle sue dispersioni; nulla possiamo dire, dunque, a proposito della prevalenza necessaria all' impianto...

qualcuno ha presente i raccordi del multistrato? ed il reale passaggio libero di alcuni di questi?

Modificato: da antonioST4
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Hai ragione ma conoscendo tale valore associato alla pressione di " spinta" , possiamo sapere le perdite di carico "reali del circuito" ovviamente questo in loco e nom in fase di progetto. In quanto alla cavitazione ti quoto.

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ecco, ora mi è chiaro il tuo approccio, più di prima.

d' accordissimo.

un' altra chiave di letture sarebbe conoscere temperature di mandata e ritorno, nonchè una stima della potenza totale di impianto.

si tratterebbe di entrare nel grafico attraverso l' altro asse...

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scusate ma se il problema fosse la linea troppo lunga, il problema dovrebbe essere su quel termosifone, ma gli altri si dovrebbero scaldare bene, e invece dopo 3 ore arriva a malapena a 60 gradi!

penso di piu che non lavori al massimo la stufa

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Il problema del termo che non scalda è dovuto , a mio avviso, alle perdite di carico presenti...per gli appena 60 gradi raggiunti dall stufa probabilmente non lavora alla max potenza...

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In genere quando un termosifone non va - neanche agendo su detentori e valvola di spurgo - il problema sta nella bassa pressione dell'acqua di circolazione o nella bassa pressione d'aria nel vaso di espansione della caldaia.

ovvero?

Mi sembra molto semplice, comunque a titolo esplicativo riporto una mia esperienza personale. I due termosifoni più lontani dalla caldaia (in senso idraulico, ovvio) non scaldavano per niente. L'assistenza autorizzata mi diceva di spurgare in continuazione, e che la caldaia era a posto, ma forse c'erano troppi radiatori. Mi volevano sostituire la caldaia con una più potente o, in alternativa, suggerivano di aumentare un pò la pressione di esercizio dell'acqua. Per qualche settimana ho seguito quest'ultimo consiglio, portando la pressione d'acqua a 1,5-1,6 bar, con discreti risultati (i termo erano parzialmente caldi) fin quando lo scambiatore primario ha iniziato a creparsi. Ho sostituito lo scambiatore primario, riportato la pressione ad 1 bar come prescritto: i due termosifoni nuovamente sempre freddi. Anche facendo vari tentativi sui detentori non si risolveva il problema. Alla fine mi è venuto di controllare la p di aria nel vaso di espansione, era 0,2 bar; l'ho portata ad 1 bar e da allora (sono passati due anni) i due termosifoni incriminati scaldano "una bellezza".

.per gli appena 60 gradi raggiunti dall stufa probabilmente non lavora alla max potenza...
che sia sottodimensionata, proprio non è possibile? Modificato: da adrobe
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che sia sottodimensionata, proprio non è possibile?

casa mia raggiunge a malappena i 75 mq e non è molto alta.

Ho dato una sbirciatina sul sito della Nordica da dove si evince le seguenti caratteristiche:

4,3-14,0 kW

potenza termica nominale

400 m3

m3 riscaldabili

390.png393.png

Dati Tecnici

ct7.pngm3 riscaldabili : 400 m3ct1.png

ct8.png Potenza resa al liquido : 3,0-11,4 kW

ct9.png Potenza resa ambiente : 1,3-2,6 kW

ct10.png Potenza termica nom. utile : 4,3-14,0 kW

ct11.png Potenza termica globale : 4,5-15,2 kW

ct16.png Rendimento : >91 %

ct17.png Consumo orario : 0,9-3,2 kg/h

Quindi adesso sappiamo che lato liquido la stufa dovrebbe dare,( e questo dipende sempre dalla bontà del pellet come ha descritto Antonio ed inoltre anche dalle temperature ricordando che tale prodotto effettua resa modulabile ) , 11.4 Kw che non sono pochini considerando la superficie quadra dell'ambiente . Se noti ha descritto che il termo che non riscalda è quello che ha la linea più lunga e per giunta composta da due miseri tubi da 12 i quali offrono elevata resistenza idrica in base alla portata che il corpo scaldante richiede.

Giusto un calcolo a spanne 11.4 Kw potrebbero soddisfare un volume ( e parliamo solo lato liquido ) di 330 metri cubi che dividendo per un altezza di 3 metri abbiamo 110 metri quadri. ;)

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Mi sembra molto semplice, comunque a titolo esplicativo riporto una mia esperienza personale

dunque il tuo vaso è passato da assorbitore delle dilatazioni termiche a compensatore di perdite di carico.

domanda: se il circolatore fosse stato sufficiente, la pressione normale, ed il vaso scarico, cosa sarebbe accaduto al tuo termosifone?

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nel frattempo attendiamo di conoscere la lunghezza delle tubazioni principali M.I. R.I..

il circolatore sembra congruo, dati alla mano;

a meno di qualche "errore" le cose dovrebbero funzionare...

il simbolo della fiamma è acceso fisso o lampeggia?

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il tuo vaso è passato da assorbitore delle dilatazioni termiche a compensatore di perdite di carico
mi spieghi che senso ha in termini termodinamici o fisici? Da ingegnere chimico non ho mai sentito parlare di contenitori "assorbitori" come se fossero ammortizzatori...poi in terminologia idraulica le perdite di carico non si "compensano", ma si "vincono" mediante maggiori prevalenze a monte...
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