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Un Trasmettitore Con Una Valvola (Ecl86)


sx3me

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Mauro Dalseno

Aggiungo anche io una domanda, scusate se con il tablet non riesco a quotare... Mi sembrava peró che per ottenere una modulazione in AM perfettamente sinusoidale e con una percentuale di modulazione di alto livello, il sistema migliore fosse quello di modulare l' alimentazione della valvola finale con un trasformatore di modulazione (come giá avete indicato) e che gli altri sistemi sono di basso livello. Intanto che ci siamo non converrebbe inserire uno stadio finale per avere qualche decina di Watt in antenna come ulteriore progetto da inserire magari in una nuova discussione?

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Amici scusatemi ma ho una curiosità.

Per lo HiFi capisco che, avendo i tubi una distorsione esclusivamente sulle armoniche pari, il suono sia più gradevole di quello con ampli a semiconduttori.

Però non riesco a vedere nessun vantaggio nel costruire ed usare Radio Ricetrasmettitori a tubi.

Posso capire forse il gusto del recupero di vecchi apparati, una sorta di antiquariato elettronico. Però rifare ex novo queste cose mi lascia un po' perplesso.

Io ho un vecchio oscillatore AM a valvole, della scuola Radio Elettra.

Potrei rimetterlo in funzione perchè è originale ante anni '60. Così se riuscissi a mettere le mani su di un vecchio AR18, nonostante dita e occhi sentano il peso dei decenni di uso, cercherei di farlo funzionare.

Scusate io vedo questa passione un po' come chi, appassionato di auto o moto d'epoca, si ricostruisce in casa una gilera "disco volante" o una "balilla coppa d'oro". Un conto è restaurare un prodotto originale, altro è rifarlo ex novo.

Intendiamoci, la mia non vuol essere assolutamente una critica, è solo una curiosità: capire quale è la motivazione di questa passione.

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La valvola si spompa se sovra alimentata.....

Esistono vari modi per modulare in Am uno stadio finale. Se si usa la modulazione serie, il tubo modulatore deve essere della stessa potenza di quello del finale modulato. Per potenze elevate un tubo costa di più di un trasformatore e inoltre va considerato il suo esaurimento e quindi la sua sostituzione, Il trasformatore costa meno e non si esaurisce.

Come trasformatore di modulazione, nel caso di modulatore con valvola, non si può usate un ferro qualsiasi. Minimo deve avere la stessa impedenza richiesta dalla placca del modulatore, poi non si deve saturare a causa della corrente continua che alimenta la placca, inoltre deve avere una banda passante tale per cui possa riprodurre lo spettro audio....

La soluzione più semplice è quella di usare un trasformatore di uscita per la valvola scelta. Nel caso della PCL86 deve avere un'impedenza di 7K e sopportare almeno 60mA.

Se non si vuole usare il trasformatore, o si modula in serie al catodo o si modula in parallelo alla griglia schermo (volendo si può modulare anche la griglia controllo).

Modulando lo schermo,in assenza di modulazione, sulla griglia schermo ci sarà la massima tensione e quindi la valvola genererà il max segnale rf, in presenza di modulazione, la tensione di schermo seguirà l'andamento del segnale BF, non potendo aumentare oltre la tensione di alimentazione (il potenziale di schermo) potrà solo scendere, da qui la definizione di modulazione negativa. Per avere modulazione positiva di schermo si ricorre a trucchetti algebrici riguardanti la tensione di schermo in assenza di modulazione, la tensione di placca e il segnale modulante del quale si usano solo le semionde positive....Tutto ciò però porta la valvola a lavorare....come va di moda dire oggi.....OLTRE....i suoi limiti.....di conseguenza la sua durata si riduce notevolmente.

Per il lineare.....diciamo che per qualche decina di watt....con i semiconduttori che ci sono in giro oggi, come ad esempio gli NMOS usati negli alimentatori ecc ecc...tipo IRF640 e simili, è decisamente antieconomico utilizzare i tubi. Per qualche centinaio di watt o più, allora, visto il costo dei finali RF e la disponibilità nel surplus di svariati tipi di tubi metallo-ceramica, allora la cosa ha un senso ancora oggi....però si tratta di realizzazioni con un buon grado di difficoltà e pericolosità.

Ad esempio, una 4cx350 la si trova nuova a 15€, lo zoccolo a 30€, può tirar fuori almeno 300W in 70cm.....però ha bisogno di un alimentatore che fornisca almeno 1.2kV e capace di erogare picchi da oltre 500mA.....non è cosa da poco.....

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caro Livio, hai perfettamente ragione.

Per me l'unico scopo è....la conoscenza di una tecnologia passata....in secondo luogo, il divertimento e in ultimo...aver ereditato un migliaio di valvole nuove e altrettante usate, che coniugate allo spirito dell'autocostruttore che non butta via niente.....

Poi c'è il fattore estetico: la valvola è un capolavoro di bellezza.

Il fattore psicologico: si accende, arrossa, si scalda, è viva....computo..ergo sum.

Non c'è nostalgia....

In alcuni casi, valvola batte ancora semiconduttore.

Prova a fare un alimentatore che eroghi da 0-1000V, uno a valvole e uno a semiconduttori....Quante protezioni servono a quello a stato solido per evitare che alla prima scarichettà saltino i regolatori? Sono sempre efficaci le protezioni?

Direi di no, altrimenti non mi spiegherei i guasti su inverter di ultima generazione di costruttori leader tipo siemens,abb, ecc. (sarà che fanno anche i pidocchi su certe scelte progettuali e non contemplano tutto e sperano che il guasto si verifichi a garanzia scaduta).

Per un hobbista, in determinati frangenti, la valvola è soluzione preferibile al semiconduttore.....

Siamo degli eletto-paleontologi. ;)

Poi c'è in corso un fenomeno...negli ultimi tempi...in alcune gamme om, specialmente la domenica mattina c'è chi va in aria con vecchi tx a valvole modulati in am.....niente di diverso dall'ennesimo raduno di fiat 500....

Siamo un po' dei paleontologi dell'elettronica....

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"Mi sembrava peró che per ottenere una modulazione in AM perfettamente sinusoidale e con una percentuale di modulazione di alto livello, il sistema migliore fosse quello di modulare l' alimentazione della valvola finale con un trasformatore di modulazione (come giá avete indicato) e che gli altri sistemi sono di basso livello."

Mauro, hai perfe3ttamente ragione, e anche Livio!

Tuttavia a Livio rispondo che per chi non ha mai preso la scossa è impossibile capirla, quindi giocare con le valvole e' comunque una esperienza tecnologica che ha una valenza (a parte la scossa...).

Uno dei problemi della nostra epoca è, per me, il fatto di dare per scontato cio' che abbiamo nelle mani, senza chiederci come sia venuto fuori.

Dai un telefono a disco in mano a un ragazzino e non sapra' telefonare, ma la tecnologia che c'e' dietro ha fatto funzionare gli orologi per cinquecento anni..

Mauro, come dice Cicala, tanta potenza RF, tanta potenza BF se vuoi modulare 100% di placca.

Gli altri sono surrogati che semplificano, specie la modulazione di G2, ed in fondo per un OM la fedelta' dell'audio è un plus relativamente essenziale.

DOMANDA: chi ricorda la 7360? quella era alta fedelta'!

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Io non so cos'è il 7360...però ieri leggevo una junk-new sul corriere dove il telefono con combinatore a disco veniva definito come...telefono a rotella.....

Anche nell' HI-FI ci sono molte fissazzioni. Un buon ampli a MOSFET suona bene quanto un valvolare.

In un blind-test svolto con un super-audiofilo convinto, è emerso che l'audiofilo non è riuscito a capire quando suonava un ampli in classe A a valvole e quando suonava un IC- tda7850 con finali a mosfet.....integratino da 4€, ma ha distinto chiaramente il suono del tda7850 da quello del tda7264 con finali bjt....ovvio che i risultati non sono assoluti perchè il campione dello "studio statistico" era limitato a 1 soggetto.....

Però sto tizio ha un orecchio veramente fino, in un ampli diceva di sentire una distorsione che io non sentivo, poi effettivamente la distorsione era presente e l'oscilloscopio l'ha visualizzata....

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caro Livio, hai perfettamente ragione.

Per me l'unico scopo è....la conoscenza di una tecnologia passata....in secondo luogo, il divertimento e in ultimo...aver ereditato un migliaio di valvole nuove e altrettante usate, che coniugate allo spirito dell'autocostruttore che non butta via niente.....

No, no,non voglio aver ragione o torto, la mia è pura curiosità. Cercare di capire quale molla scatta per farsi un valvolare.

Anch'io non butto via niente, nemmeno mio fratello; così, con entrambi giunto oramai ben oltr le 65 primavere, abbiamo il seminterrato più una rimessa esterna, pieni zeppi di cose che non si buttano perchè potrebbero servire o perchè..... semplicemente dispiace.

Così mio fratello ha una collezione di martelli, accette e picconi; poi ha tutti quelgi strumenti che i barbieri non usano più compresi quegli spruzzatori in ottone con pompetta di gomma usati per profumarti al termine del lavoro. :smile:

Io ho ancora un centinaio di valvole, compresa una WE17 nuova di zecca, metallizata con zoccolo a vaschetta che non so se mai potrò mpiegarla per qualche avoro.

Ho ancora dei diodi Ge OA85 e transistore al Ge gloriosi e funzionanti. Ho un ampli stereo, autocostruito con una serie apposita al Ge della Philips, montato su fonovaligia dito LESA, i rst del mio meccano.

Ho i manuali ed i libri di assistenza per frigo, cucine e lavatrici, di mio padre e risalenti agli anni '70-'90 ( un po' ne ho dati a Diomede Corso ;) ).

Però, però ..... mettermi a progettare un trasmettitore a tubi, se non si parla di qualche kW dove il tubo è insostituibile o quasi, proprio non ci penso. Ma questa è la mia filosofia, non è ne migliore ne peggiore delle vostre, è solo differente.

Tuttavia a Livio rispondo che per chi non ha mai preso la scossa è impossibile capirla, quindi giocare con le valvole e' comunque una esperienza tecnologica che ha una valenza (a parte la scossa...).

Paolo ho ancora le "belle" sensazion che mi procurava l'alimentatore della eterodina Wandell und Gottelman quando, dopo averla aperta ed alimentata mi veniva la bella idea di giralrla senza spegnerla. Va bene che ero giovane e pirla, ma in un laboratorio professionale (metrologico della FACE) certe pirlate non si dovrebbero fare. :lol:

vedi bollettino tecnico Geloso nr 96

Altra azienda storica milanese sparita. Me la ricordo bene, uscendo da Milano a metà di corso Lodi sulla destra. Fu la prima azienda a cui feci domanda; forte di una lettera di presentazione del preside della scuola (Istituto Radiotecnico A. Beltrami) mi presentai e fui subito spedito da un ingegnere pirlotto (di cui non dico il nome anche se lo ricordo ancora) che mi trattò come un mendicante e schifato mi sbattè via perchè dovevo ancora fare il militare. :(

Modificato: da Livio Orsini
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vabbe', alti e bassi della tecnologia e della vita...

Ma il calore delle valvole e' segno di vita, non di morte! te pensa, una valvola fredda e' una valvola che non va, un transistor che scotta, e' un transistor defunto... hahaha

Ingiustizie della vita.

P.S. ci siamo cosi' messi a parlar di valvole, che il fondatore del topic si e' bruciato...

P.S.2 chi ricorda cosa accadde durante il primo Desert Storm, quando la Collins torno' in auge con i suoi apparati a valvole (anzi, se ricordo bene, nuvistor), che non soffrivano delle continue scariche elettrostatiche dovute allo sfregamento della sabbia sulle antenne?

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il fondatore c'è....solo che è UTC/GMT+6 :whistling: .....

...non conosco la storia alla quale ti riferisci.....ma ricordo bene il 40673...che si fulminava solo a guardarlo....e costava un occhio....e non era poi così silenzioso....quando riuscivo a non bruciarlo....avevo fatto anche un prova mosfet...che bruciava il mosfet. Facevo il test e tutto era ok, poi nello smontarlo bastava che qualcuno usasse l'accendi gas anche a 1km di distanza e....si bruciava....fu così che il mio pre antenna diventò attenuatore.....lo sostituii con una EC88, aggiunsi una piattina per il filamento e iniettai i 160v sul coax.....funzionò per 20anni....fino a che traslocai.

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se ricordo erano quelli senza diodi, che ti davano col filo di corto fra i piedini... terribilissimi.

Il problema del desert storm era che il vento del deserto alzava tanta sabbia in ambiente secchissimo. lo strisciamento della sabbia sulle antenne creava elettricità statica che si ripercuoteva sugli stadi di ingresso, mai pensati per situazioni del genere. E per un certo periodo tornarono fuori i 390URR

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quando la Collins torno' in auge con i suoi apparati a valvole (anzi, se ricordo bene, nuvistor),

La Collins costruì dei ricevitori che ancor oggi costituisconi un paradigma, un termine di paragone. Ottima circuitazione e meccanica raffinata. Già perchè quando devi usare variabili isolati in aria, commutatori multivie e multiposizione, telai metallici e scatolotti di segregazione e schermatura, per non parlare delle "scale parlanti", se non sai progettare e fare la parte meccanica la tua radio vale meno di niente.

Lo stato solido ha costituito la vendetta finale degli elettronici (animale superiore) sui meccanici (animali inferiori) :P . Così come la microinformatica ha contribuito all'estinzione della razza inferiore dei ragionieri (purtroppo sondiventati dottori commercialisti e ogni tanto rescono ancora a spadroneggiare :wacko: ).

I nuvistor sono stati gli ultimi fuochi di una civiltà decadente destinata all'estinzione (la frase non è mia ma di un articolista di Costruire Diverte di cui non ricordo il nome).

Questa discussione mi ha qausi fatto dimenticare l'età anagrafica e mi ha riportato indietro ai miei 15 anni. (azz..... 55 anni fa :wacko: ).

Modificato: da Livio Orsini
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P.S. ci siamo cosi' messi a parlar di valvole, che il fondatore del topic si e' bruciato...

eeeh... più o meno... mi emoziono a leggere tutto :smile:

il fondatore c'è....solo che è UTC/GMT+6 :whistling: .....

in effetti... con la testolina son li... fisicamente sono sempre UTC+1 :lol:

e poi se non me ne uscivo con il fatto dell' AM il topic si fermava daiiii :thumb_yello:

Ho capito il fatto dello spompamento della valvola, ma in caso, a me che la modulazione sia negativa non mi frega più di tanto, mi basta che chi stà con una radio in AM mi riceve correttamente e stop, quindi poi si potrà pensare a come fare a modulare la griglia, mo faccio una cosa alla volta, vediamo prima se riesco a farlo funzionare in CW devo trovare innanzitutto i condensatori per il pi-greco, e poi si vede il resto :worthy:

ma al posto delle VK200 posso avvolgere un pò di filo su di una bacchettina sottile di ferrite??

Modificato: da sx3me
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Ho capito il fatto dello spompamento della valvola,..

I tubi purtroppo son come gli uomini: con il passare delle ore di funzionamento si "spompano". :(

Per gli uomini è anche peggio, si spompano anche se sono inattivi. :wacko:

L'esaurimento del tubo è dovuto al fatto stesso che per funzionare il catodo deve emettere elettroni, a lungo andare non è più ingrado di emetterli. Se gli aumenti la corrente di placca fai emettere più elettroni al catodo, quindi si esaurisce prima.

Quando ero molto giovane, al sabato mattina andavo alla "fiera di sinigallia" che era (è) un celebre mercatino dell'usato di Milano. C'eran due banchi che vendevano i tubi che IBM cambiava periodicamente. Già perchè allora i calclatori funzionavano a valvole. IBM aveva brevettato un bellissimi accrocco. Si trattava di un doppio triodo, montato su di uno zoccolo noval, sotto lo zoccolo c'eran tutti i resistori ed i condensatori di speed up, per realizzare un flip-flop, tutto poi terminava in uno zoccolo noval maschio ed era racchiuso in un cestello metallico a forma di "U" rovesciato; la darte tonda fungeva da maniglia.

Ogni tot ore sostituivano tutti questi gruppi e li vendevano a prezzi di rottame ad azziende specializzate. Finivano sui banchetti di surplus dove per due o trecento lire compravi un pacco di materiale che conteneva almeno un paio di questi "gioiellini".

I tubi andavano avanti, magari a prestazioni un poco ridotte, per ancora 300-400 ore che per un poveraccio di ragazzotto senza soldi era una gran pacchia. :smile:

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Negli schemi ho indicato le vk200 solo perché sono facilmente reperibili, ma non è necessario usare proprio quelle. Io non le compro nemmeno, recupero solo i nuclei, perché avendo i nuclei poi bastano 2-3 spire.

Servono solo come chokes, cioè come impedenze di blocco della rf, per evitare che la rf si "scarichi" sull'alimentazione. Non è necessario nemmeno che abbiano il nucleo, ma senza nucleo=più spire.

Si possono costruire con filo smaltato da 0.2-0.3mm su supporto da 5mm - se c'è il nucleo, dovrebbero bastare 3-5 spire, se non c'è il nucleo serviranno almeno 30 spire. Devono poter sopportare almeno 50mA e avere un'impedenza minima di 1mH.

Si possono usare tutte quelle bobinette che si trovano negli alimentatori, nei tv, nei filtri, nelle lampade...

L'importante è che abbiano un impedenza tale che non possano mai risuonare alla frequenza di lavoro del tx o di qualche sua armonica.

Per il circuito di uscita, non è necessario ricorrere al P-greco anche se questo permette un miglior adattamento e quindi maggior trasferimento di rf, ma si può anche usare il metodo degli schemi precedenti, così si risparmia un variabile, a maggior ragione se poi il tx è a frequenza fissa - quarzato . Si giocherà con il link di uscita per il miglior trasferimento facendolo scorrere sul'avvolgimento primario e magari variandone le spire. Dovrà essere realizzato con filo vulgaris da 0.25 mmq....per il massimo trasferimento è indispensabile che sia......di colore rosso!

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stò cominciando ad arrangiare un telaietto per montare il tutto...

DSCN1292.jpg

come sembra?! :)

A chi indovina dove l'ho preso ci regalo una birra :D

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Fulvio Persano

Ciao.

sembra la carcassa di un autoradio

Dovrebbe essere un lettore CD/DVD di un PC fisso

Con l'interruttore sul fianco ? Non credo proprio.....

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L'interruttore l'hai messo tu?

In questo caso ribadisco la mia prima risposta:p, carcassa di un lettore di supporti ottici, potrebbe non essere necessariamente di un PC, ne ho visti uguali montati su console e lettori video-audio vari.

Pensandoci bene potrebbe trattarsi anche del telaio di un lettore floppy.

Modificato: da sandroz84
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eeeeh ma se rispondo mo si svela il gioco :P

allora mi sa che la birra però la pagherà chi non solo non ha indovinato, ma ha, seppur involontariamemente, deviato la giusta risposta ;):thumb_yello: ... Fulviooooooooo :whistling:

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Mauro Dalseno

Bellissimo Sx3me, vedere il lavoro che piano piano va avanti è un grosso spunto per altre persone che vogliono realizzare il tuo TX :clap::thumb_yello:

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