Vai al contenuto
PLC Forum


Ricerca schema filtro


beonardo

Messaggi consigliati


  • Risposte 327
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

  • beonardo

    150

  • dott.cicala

    113

  • gabri-z

    34

  • Livio Orsini

    21

Top Posters In This Topic

Posted Images

Ulteriori prove con antenna attiva collegata radio a fet della quale vi avevo chiesto consigli in altra post il mese passato hanno dato risultati come quelli precedenti con radio con NE555.

Il link consigliatomi hriduce il segnale, mentre ho scoperto che avvolgento l'antenna filare tutta 3/4 mt (che è collegata alla porta della cantina) sopra una ferrite e posata vicino all'antenna attiva il segnale rimane costante e sembrerebbe addiruttura ridurre di pochissimo i rumori.

Non spaventatevi vi posto i mie lavori. Per l'audizione , piu avanti,  debbo impratichirmi anche sull'uso del cellulare. prima debbo costruire l'oscillatore , poi farò il filtro.

Grazie a tutti .

 

 

 

 

antenna attiva1.jpg

insieme 1.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi piacciono molto questi montaggi. Sono la vera essenza della sperimentazione hobbistica :thumb_yello:

 

Io nel frattempo, oltre a realizzare il filtro ed analizzarlo strumentalmente, ho svolto la prova più significativa:

La prova di ascolto.

 

Ho usato una radiolina anni 70 alla cui uscita auricolare ho collegato il filtro rappresentato nell'ultimo schema pubblicato.

 

La scoperta è stata quella dell'acqua calda.

Come tutti i filtri, ha una perdita di inserzione. Seppure funzioni, come hanno dimostrato le misure, se il segnale non c'è....non c'è e basta.

 

La natura di quei disturbi non hanno una frequenza specifica ma sono caratterizzati da un ampio spettro di frequenze.

Sia pur riducendone l'estensione, una parte di essi ricadrà comunque nella banda passante del filtro.

 

In sintesi, se prima c'era un nido di vespe, col filtro c'è un nido di mosche...ma sempre di ronzii si tratta 

Link al commento
Condividi su altri siti

Per ragguagliarvi ancora su queste mie continue prove nella ticerca della miglior condizione, tengo a fare una precisazione. Sin dalle prime prove fatte con questa antenna attiva, per mia 

asineria le ho fatte con antenna filare  collegata al variabile collegato al pin del Gate del BF245. Dopo la prova del link che non ha dato esito positivo m'è venuta l'idea di avvolgere

 l'antenna filare tutta 3/4 mt (che era collegata alla porta della cantina) sopra una ferrite e l'ho posata vicino all'antenna attiva il segnale è rimasto costante cosi l'ho staccata dal gate dove l'avevo inserita. E nei giorni a seguire ,dal momento che potevo udire dei segnali radio ho continuato a far prove veder di migliorare un'altra radio che abbiamo che ha 2 TR amplificatori di RF la bobina e a seguire un fet come rivelatore. Finito queste istruttive esperienze ho pensato di finire il lavoro inserendo il circuito lantenna attiva in un contenitore di plastica con relativa pila interruttore led ecc.

Mi succede però che nel frattempo mi si è spezzata la ferrite ed ora da 150 mmm è di soli 110 . Siccome non riesco piu a sintonizzare la stazione OM l'unica sui 900 Khz e avendo ricontrollato il circuito che non ha subito variazioni, avendo per piu sicurezza sostituito i due Fet senza risultato vi chiedo se puo essere perch via della ferrite.  Vi chiedo inoltre gentilmente se mi potete dare indicazioni sulla lettura delle tensioni nei vari punti del circuito.

Ringrazindo per la vostra pazienza vi saluto

Beonardo.

 

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Che disdetta! Le ferriti sono molto fragili, è capitato anche a me.

 

Se la ferrite si è troncata di netto, come spesso accade, puoi tranquillamente incollarla.

 

Se si è accorciata la ferrite è anche diminuita l'induttanza della bobina e quindi è aumentata la frequenza di risonanza.

Può essere che la capacità del variabile non sia più sufficiente per sintonizzare l'antenna a 900KHz.

 

Per riportarla "in gamma" esistono due possibilità:

 

1) Aumentare il numero delle spire

2) Aumentare la capacità del variabile

 

La seconda è la più facile, perché basta aggiungere in parallelo al variabile un condensatore da 100-200pF.

 

Le tensioni.....(Nel mio ci sono i 2N3819)

 

Sul gate di Q1 devono esserci zero volt.

Sul gate di Q2, dipende dalla posizione del trimmer e dalla tensione di alimentazione. Con 9v si devono avere tra zero e 4 volt circa

Sul Drain di Q2 circa circa 8V

Sul Drain di Q1, dipende dalla posizione del trimmer e dalla tensione di alimentazione. Con 9v si devono avere tra 4 a 8v

 

Con la ferrite più corta diminuisce anche la sensibilità.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Con la scusa di dover scendere a portare i rifuti casalinghi ho la moglie ai fornelli e ho fatto una puntata in cantina  a rilevare le misure sui Fet

Le tensioni.che ho misurato sui BF245

Ho collegato alla radio commerciale l'uscita dell'attiva e ho regolato ferrite, variabile e trimmer per la maggior intensità di segnale udibile.

Premetto che il punto di maggior intensità di segnale ( che c'è comunque), non è minimamente paragonabile a quella rilevata nei giorni scorsi dela quale vi ho parlato in modo entusiastico.

Sul gate di Q1 zero volt,  sul  Drain 4,7 V

Sul Gate di Q2, quando il trimmer si trova regolato affinche gli arrivi piu tensione. Con 9v in ingresso ho 4.4V

Sul Drain di Q2 circa circa 8,12V Su Source 4,7V

 

Avrei una domanda da farti sulle tensioni riguardanti i due primi transistor amplificatori RF di una delle due radio che sto utilizzo in queste prove ( che è quella nella foto su postata).

Ciò in quanto mentre nei giorni scorsi nel momento di relativa calma rumori RF e senza antenna attiva riuscivo ad udire voci e suoni ( in cuffia) dell’emittente sui 900KHZ , ora non più .

Per quest’ultima domanda (per la quale dovrei postare lo schema) debbo iniziare un’altra discussione ?

Scusandomi per i miei lunghi discorsi descrittivi e per l’insistenza delle mie domande ti (vi) saluto e ti ringrazio ,buona Domenica.

Beonardo(Loris)

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Tenendo conto dei diversi fet che hai usto, direi che le tensioni vanno bene.

Potresti aggiungere una resistenza e un condensatore per aumentare ancora un po' l'amplificazione. Le ho evidenziate nel riquadro giallo.

Cattu.JPG.d2b7bc517d44b03fa1af54fb7e84941e.JPG 

il resto del circuito non va modificato.

Per la radio, se pubblichi lo schema qui, possiamo capire meglio come integrare questa antenna attiva con il resto del ricevitore

Link al commento
Condividi su altri siti

Questo circuito l’ho postato in precedenza sotto il titolo (modifica circuito ricevitore OC)

Voi l’avete commentato e tu mi hai confermato le modifiche che chiedevo per la ricezione in OM.

Le ultime prove positive con l’antenna attiva le ho fatte con questo apparecchio, anche perché questo è munito di ampli ficatore e posso far ameno della cuffia.

Come dicevo riuscivo nei momenti piu propizi ai disturtbi locali ad ascoltarlo anche a distanza di tre o quattro metri con l’antenna ativa inserita. Mentre senza udivo il segnale molto molto debole.

Oggi ho di nuovo effettuato prove con radio su postata che monta l’NE555 con ascolto in cuffia ed ho constatato di nuovo la funzionalità dell’antenna attiva anche con ferrite accorciata.

Quindi la radio a Fet ha problemi che per caparbietà (con il tuo favore ) vorrei poter superare. Debbo pero riconoscere che la caparbietà nella vita mi è servita moltissimo.

 

Ecco lo schema con trascritte le tensioni e un commento riguardante le iiduttanze.

I dati della bobina diametro 32 800 spire presa 27°

 

https://s9.postimg.org/eycdewnjj/schema_test_con_tensioni.jpg

 

Ho effettuato anche prove con un autogneratore che avevo ereditato anni fa, marca AC 761 della DECO

Partendo a ritroso dal toccando il gate del Fet il suono in altoparlante è forte e limpido come la sirena.

All’ingresso della bobina (alla 27° spira) e sul variabile punto schema 4 limpido ma debole

TR2 sulla base suono forte ma con ronzio e fruscio sull’ emittore suono intensità e disturbo come sulla base.

TR1 Forte con solo ronzio

Altra nota con generatore telegrafico di nota lo regolo sulla radi commerciale sulla stazione rai, poi la spengo e regolando il variabile della radio in oggetto , quello dell’ antenna attiva, e la ferrite la nota si ode bene e forte .

Mi chiedo come mai la nota si e la stazione Rai che laltro ieri sentivo non riesco più?

Grazie a risentirci

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 2N3819!

Fu il primo FET che ebbi, me lo regalarono per essermi abbonato a CQ elettronica, ero giovanissimo allora.......

Link al commento
Condividi su altri siti

BUon giorno Livio , mi fa piacere averti risvegliato i ricordi di gioventu, uno tira l'altro . Vedi queste tue righe mi hanno portato col pensiero al negozio di Marcucci in via Fratelli Bronzetti , situato nello scantinato, agli OC 72 costavano 600 o 700 lire, alla Cinemeccanica dove lavoravo, che si trovava in via Compagnoni in zona negozio Marcucci ed alla mia prima radio reflex autocostruita. Con l'occasione mi sono accorto oro,ora che ho postato il numero di spire della bobina sbagliato lo retifico sono 80 avevo messo uno zero in più.

Ciao

Loris

 

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Prova a collegare l'uscita dell'antenna attiva direttamente a C6, dove ho evidenziato,  escludendo così i due stadi amplificatori

 

Spesso amplificare a larga banda, crea più problemi che non amplificare affatto.

 

image.png.4cf633feef0ba451162c186ef3d8456e.png

 

Come avevo già detto, questo circuito è poco adatto in presenza di forti disturbi. Il problema sta proprio nei due primi stadi amplificatori d'ingresso che amplificano a larga banda, quindi anche i disturbi. L'unico limite è dato dalla frequenza di taglio dei transistor.

Il valore di J1-J2 è poco importante. Il loro compito è quello di bloccare l'alta frequenza che se ne andrebbe verso la linea di alimentazione e a tale scopo basta 1mH.

Quello che è invece importante è che C2 sia montato vicino a J1 e che vada a massa per la via più corta possibile, preferibilmente dove va a massa R3.

Se ce ne fosse un altro dove J2 si collega al positivo e andasse a massa dove va a massa R6, sarebbe meglio.

 

Si potrebbe anche trasformare i due stadi a larga banda, in due stati sintonizzati, semplicemente sostituendo J1-J2 con due bobine da 180uH con in parallelo un compensatore

e tararle a 900KHz, magari trasformando uno stadio alla volta.

Link al commento
Condividi su altri siti

3 ore fa, beonardo scrisse:

Vedi queste tue righe mi hanno portato col pensiero al negozio di Marcucci in via Fratelli Bronzetti , situato nello scantinato,

 

Allora ricordi anche la GBC di largo Richini (Via Fesa del Perdono vicino alla Statale) o quella di Via Petrella. Li facevano lo sconto del 40% sul prezzo di listino.

Marcucci aveva anch i prodotti Lafayette e dei magnifici cataloghi. Ne devo avere in giro ancora un paio della fine anni 90.

 

La Cinemenccanica è un nome che mi dice qualche cosa, ma non riesco ad associalro ad un  ricordo preciso.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

il 12/2/2018 at 12:24 , dott.cicala scrisse:

Come avevo già detto, questo circuito è poco adatto in presenza di forti disturbi. Il problema sta proprio nei due primi stadi amplificatori d'ingresso che amplificano a larga banda, quindi anche i disturbi. L'unico limite è dato dalla frequenza di taglio dei transistor.

Il valore di J1-J2 è poco importante. Il loro compito è quello di bloccare l'alta frequenza che se ne andrebbe verso la linea di alimentazione e a tale scopo basta 1mH.

Quello che è invece importante è che C2 sia montato vicino a J1 e che vada a massa per la via più corta possibile, preferibilmente dove va a massa R3.

Se ce ne fosse un altro dove J2 si collega al positivo e andasse a massa dove va a massa R6, sarebbe meglio.

 

Si potrebbe anche trasformare i due stadi a larga banda, in due stati sintonizzati, semplicemente sostituendo J1-J2 con due bobine da 180uH con in parallelo un compensatore

e tararle a 900KHz, magari trasformando uno stadio alla volta.

Buona giornata a tutti

Non ho avuto molto temnpo oggi per le prove . Per prima cosa ho riicontrollato le saldature ripassandone qualcuna ,poi ho provato a collegare l’antenna attiva direttamente su sul condensatore C6 con esito negativo.

Il C2 è motato di fianco a J1 e è collegato direttamente a massa.

Se osservi la foto sopra con i componenti ti accorgerai che ho seguito pari, pari il disegno del circuito cercando di tenere abbastanza vicini i componenti. Potrei rifacendolo avvicinarli ulteriormente .

Poi sarà perchè ho ripassato le saldature , ma sono riuscito a risintonizzare la stazione RAI e riottenere I risultati positivi che ho postato in precedenza.

Mi sarebbe piaciuto potere farteli sentire , ma fra la loro registrazione con il telefonino e l’immissione nel computer debbo aspettare la disponibilità di mio figlio che non abita con noi.

La ferrite l’ho saldata e tiene , ma sono stato in discarica e da una radio ne ho ricuperata una seconda diametro 11mm e lunga 200mm.

 

Deto ciò io sono pronto a ricevere istruzioni per la modifica da te suggerita.

 

Però vedo che le due bobine per la modifica sono da 180uH.

Con l’utilitario che m’hai postato già ho fatto diverse prove per imparare ad usarlo ,m’è rimasto naturale effettuare calcoli rigurdanti la bobina dell’Antenna attiva che dovrebbe come da schema essere180uH, ma non sono riuscito a riscontrare una corrispondenza alla bobina da me costruita .

Infatti con 100spire diamtro interno 11.5 lunghezza 90 risultato uH13.9.

Oggi usando la medesima ferrite ho fatto un altro avvolgimento di 100 spire con filo diametro 0.3 ad orecchio l’intesita di ricezione mi pare uguale a quella 100spire filo diametro 0.85, cambia la posizione della ferrite che mentre con filo 0.85 l’avvolgimento si trova pressoche al centro con filo 0.3 bisogna estrarla per circa un quarto di lunghezza.

Siccome hai parlato di frequenza di taglio (che non sapevo cosa fosse ) ho navigato in rete per capire qualc’osa e mi sono inbattuto in questo schema che da ciò che ho letto (sulla banda stretta) mi par di intuire che il circuito mio potrebbe essere cosi modificato.

 

https://s17.postimg.org/pjooox8nz/2n2222_AF_banda_stretta.jpg

 

Sperando che non mi troviate troppo invadente , preparandomi a ricevere istruzioni ringrazo e vi saluto cordialmente

Loris

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Livio, a me Cinemeccanica ricorda quando da ragazzo andavo a innescare gli archi in patronato... con i carboni blindati che trovavo (forse corazzati, non blindati) (mah)

Link al commento
Condividi su altri siti

il 12/2/2018 at 12:24 , dott.cicala scrisse:

C

 

Siccome si sta parlando di Cinemeccanica MR. Fisica intendi per archi e carboni gli elettrodi della lantera della macchina di proiezione, cioè querlli deputati attraverso l'arco voltaico a crear luce ?

Mr. Livio può essere che il nome Cinemeccanica ti suggerisce qualche ricordo in quanto nei mie post degli anni addietro t'abbia scritto che nei lontai anni 60 ho lavorato C/O la Cinemeccanica.

Buoan giornata a tutti

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

il 12/2/2018 at 12:24 , dott.cicala scrisse:

C Potresti aggiungere una resistenza e un condensatore per aumentare ancora un po' l'amplificazione. Le ho evidenziate nel riquadro giallo.

 

image.png.451b7cf0c7f623f1b66846a54bfc91fd.png

Su condiglio del Dott -Cicala ho apportato questa modifica all'antenna attiva ed ho riscontrato un aumento del segnale come da lui previsto

L'antenna funziona benissimo

Mi domandavo come potessero due componenti ( per cosi dire freddi)esercitare una vunzione amplificatrice, Vi scrivo il mio pensiero che pongo a vostro giudizio

Ho pensato che il campo elettrico RF potenziato per cosi dire dalla bobina avvolta su ferrite una volta sintonizzato  per via gli impulsi che si creano attraverso le placche del condensatorel riversandoli sul gate.

Mi scuso per le eventuali castronate che ho scritto.

Ho un'ulteriore domanda da porvi. Cambiando il numero di spire della bobina l'antenna puo essere usata anche per le onde corte?

 

Ringraziando saluto tuti voi

Beonardo

 

Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, beonardo scrisse:

Mi domandavo come potessero due componenti ( per cosi dire freddi)esercitare una vunzione amplificatrice,

Semplicemente, con la resistenza abbiamo spostato il punto di riposo del fet. Per la radiofrequenza invece la resistenza è cortocircuitata dal condensatore che ha in parallelo.

La bobina non va vista da sola.

Con il variabile che ha in parallelo è un circuito accordato e quando si trova alla frequenza di risonanza fo la tensione ai suoi capi assume il valore Vmax. 

Siccome L ha un valore di induttanza fisso e C è un condensatore variabile, si ha un circuito di sintonia la cui frequenza di risonanza è modificabile agendo sul condensatore variabile.

slide_9.jpg.ad67b2b805c053406ae859cd4d8dc8da.jpg

 

2 ore fa, beonardo scrisse:

Cambiando il numero di spire della bobina l'antenna puo essere usata anche per le onde corte?

La ferite purtroppo non è adatta a funzionare a frequenze superiori ai 2-3MHz dove c'è poco da ascoltare.

Devi comunque diminuire sia le spire che la capacità.

A me piace ascoltare le stazioni costiere marittime che diffondono ad orari regolari i bollettini meteomar.

Ho usato quest'antenna per ricevere la frequenza di 2182KHz, ma i segnali sono estremamente deboli ed è necessario usare un ricevitore che possa rivelare le emissioni a portante soppressa SSB, quindi almeno un ricevitore a conversione diretta o un ricevitore a reazione.

Uno come questo

non necessariamente a valvole...

Cattura.JPG.676f42fe1bc581ccbf86c602637d3410.JPG

Lo si può fare anche a fet....ma a valvole mi piace molto di più.

Link al commento
Condividi su altri siti

il 12/2/2018 at 12:24 , dott.cicala scrisse:

Si potrebbe anche trasformare i due stadi a larga banda, in due stati sintonizzati, semplicemente sostituendo J1-J2 con due bobine da 180uH con in parallelo un compensatore

e tararle a 900KHz, magari trasformando uno stadio alla volta.

 

Ti ringrazio per le risposte. Una radio simile, ma per OM l'avevo costruita nei lontani anni 60 ed ancora in mio possesso, potrei riesumarla e trasformarla per Oc utilizzando lo schema della tua. ma certamente non  possiedo valvole con querlla sigla. Posseggo  circa un centinaio di valvole e mi par di ricordare che ne ho anche con zoccoli  ( quelli grossi , mi pare si chiamino octal) vedrò di fare una scernita e ti comunicherò le sigle di quelle piu idonee allo scopo confrontandole con il libricino. Comunque visto la carica che mi hai trasmesso con gli ottimi risultati ed i consigli vorrei prima effettuare la modifica su postata di sostituzione delle impedenze J1 e J2 con due bobine, e se i risultati saranno soddisfacenti rifarò il tutto con annesso allo stesso circuito la sezione antenna attiva. Visto che il valore è di 180uH, ti chiedo se gli avvolgimenti sono come  per l'attiva con nucleo affiancato da un compensatore  o sono in aria?

Ciao Grazie di tutto

Loris
 

Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, beonardo scrisse:

l'avevo costruita nei lontani anni 60 ed ancora in mio possesso, potrei riesumarla e trasformarla per Oc utilizzando lo schema della tua

Il mio schema utilizza un ottodo un po' difficile da trovare oggi e nel caso si trovasse te lo farebbero strapagare. Io l'ho usato perché già lo possedevo e volevo togliermi lo sfizio di vederlo in funzione.

 

2 ore fa, beonardo scrisse:

la modifica su postata di sostituzione delle impedenze J1 e J2 con due bobine

La scelta migliore che garantisce ripetibilità consiste nel sostituire  J1-J2 con due medie frequenze a 455kHz nucleo GIALLO. 

In queste MF il primario ha un induttanza regolabile fra 100 e 200uH e c'è già un condensatore da 180pF in parallelo.

Questo permette, semplicemente agendo sul nucleo, di sintonizzarla fra 830 e 1200kHz circa, quindi con una semplice taratura ad orecchio, la puoi accordare a 900kHz.  Il secondario lo lascerai inutilizzato.

Mi raccomando, sostituiscine una alla volta altrimenti la taratura ad orecchio diventa troppo difficoltosa.

 

Per ricevere le OC, guarda se ti piace questoRX.JPG.d93d3dbd6e4c3cd61b7db41d6b55f357.JPG

E' un micro-stadio rigenerativo. Magari riesco anche a ritrovarlo e aggiungere qualche info in più

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

il 12/2/2018 at 12:24 , dott.cicala scrisse:

Si potrebbe anche trasformare i due stadi a larga banda, in due stati sintonizzati, semplicemente sostituendo J1-J2 con due bobine da 180uH con in parallelo un compensatore

e tararle a 900KHz, magari trasformando uno stadio alla volta.

 

Grazie per la multipla sollecita risposta che mi permetterà di sperimentare con garanzia risultato i circuiti che hai postato. Ora però come dicevo sopra vorrei modificare al meglio quanto sperimentato della vecchia radio OC, quindi farò le modifiche delle impedenze , Mi par dìaver capire che delle bobine devo utilizzare solo il primo avvolgimento collegando i due capi al posto dell'impedenza e  agire sul nucleo?

Grazie

Buona domemnica.
 

Link al commento
Condividi su altri siti

il 12/2/2018 at 12:24 , dott.cicala scrisse:

Si potrebbe anche trasformare i due stadi a larga banda, in due stati sintonizzati, semplicemente sostituendo J1-J2 con due bobine da 180uH con in parallelo un compensatore

e tararle a 900KHz, magari trasformando uno stadio alla volta.

 

Oppure cosi ? Sono andato a vedere come erano gli stadi di MF invari schemi e mi sono permesso di ipotizzare questo tipo di modifica.

Ciao Grazie

modifica.jpg.7bd90ba5b6b7c146718e617897e23995.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo/a...