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Inquinamento Nucleare Del Mare Da Plutonio - Cosa comporta secondo voi?


del_user_56966

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Volutamente Anonimo
Il vantaggio del torio è quello di essere autofertilizzante anche in campo termico.

Scusami Carlo, ma cosa significa?

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  • del_user_56966

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Carlo Albinoni

Reattore autofertilizzante (breeder) in parole povere significa che è caricato con un materiale fertile.

Diventa fissile bombardato da neutroni nel reattore stesso. Quindi si hanno in parallelo due processi, di fissione e di fertilizzazione.

Il risultato è una "combustione" nucleare più completa ed efficiente.

Normalmente i reattori autofertilizzanti sono anche veloci. Cioé non c'è il moderatore che rallenta i neutroni.

I reattori veloci (es Superphoenix) tuttavia hanno tutta una serie di problemi, per esempio una dinamica più veloce, e una generazione di calore più concentrata.

I reattori al torio hanno il vantaggio di essere autofertilizzanti ma in campo termico (neutroni rallentati tramite un moderatore). Di per sè sono quindi molto vantaggiosi, ma come mi dicono i miei amici esperti esistono altri problemi che devono ancora essere risolti.

http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucl...tofertilizzante

Modificato: da Carlo Albinoni
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Il torio è più abbondante in natura? be', l'uranio non scarseggia ancora e comunque il collo di bottiglia non è la materia prima, ma la lavorazione del materiale....

Da quanto si sente in giro (voci mai smentite) l'uranio si esaurirà, all'attuale ritmo, fra pochi decenni.

Se il nucleare venisse incrementato per ridurre il consumo di petrolio, le previsioni parlano di non più di 20-30 anni.

Se poi si aggiunge l'incremento del costo dell'attuale combustibile nucleare (negli ultimi anni mi pare sia aumentato di circa 10 volte), la mia sensazione è che anche la materia prima "uranio" sia un problema da non trascurare.

Poi, ti ringrazio per le delucidazioni fornite, ma dimostrano che non hai capito il senso del mio ultimo intervento.

Io ho solo illustrato, in modo volutamente vago e specificando pure che è ancora tutto da dimostrare, a cosa potrebbe portare la ricerca. Il riferimento era principalmente al rubbiatron, ma non necessariamente solo ad esso.

Di certo c'è che se si interrompe la ricerca, non si arriverà da nessuna parte. E l'ignoranza, unita all'incapacità, dei nostri politici, ci sta spingendo proprio in questa direzione, perché dover fermare l'attuale nucleare con un referendum (cosa che non sarebbe necessaria in caso di una pur piccola lungimiranza dei nostri politici), porterà inevitabilmente, purtroppo, ad un arresto della ricerca nel settore.

Comunque lo spegnimento del reattore è un non-problema. L'incidente di Fukushima lo ha dimostrato: il reattore si è spento benissimo. Tutti i guai sono legati al calore da decadimento, e questo problema ci sarebbe anche con il rubbiatron.

Si tratta di interpretazioni. Secondo quali parametri dici che i reattori di Fukushima sono spenti? Perché non stanno producendo energia elettrica?

Non mi pare l'interpretazione più corretta. Anzi, proprio guardando quanto succede, a mio avviso si potrebbe dire che un reattore nucleare NON SI SPEGNE MAI.

Succederebbe anche col rubbiatron? Non lo so, ma non è così che se ne parlava nei documenti che ho consultato io.

Le scorie hanno un tempo di dimezzamento molto più basso. Questo è vero, ma interesserà - forse - le future generazioni (le quali, forse, disporranno dei rettori di iV generazione, capaci di "bruciare" le scorie di oggi).

Si parla di un decadimento di 20-30 anni. Significa che, nel giro di 2-3 secoli, il materiale non sarebbe praticamente più pericoloso.

Non è poco, certo. Ma creare siti di stoccaggio in grado di durare 300 anni è pensabile. Lo stoccaggio per decine di migliaia di anni, come richiesto dalle scorie attuali, no!

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del_user_56966
Si tratta di interpretazioni. Secondo quali parametri dici che i reattori di Fukushima sono spenti? Perché non stanno producendo energia elettrica?

Non mi pare l'interpretazione più corretta. Anzi, proprio guardando quanto succede, a mio avviso si potrebbe dire che un reattore nucleare NON SI SPEGNE MAI.

Chiaro, tecnico e coinciso!! spiegazione che non lascia ombra di dubbi :clap::thumb_yello:

Modificato: da Aleandro2008
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Carlo Albinoni
Si tratta di interpretazioni. Secondo quali parametri dici che i reattori di Fukushima sono spenti? Perché non stanno producendo energia elettrica?

Non mi pare l'interpretazione più corretta. Anzi, proprio guardando quanto succede, a mio avviso si potrebbe dire che un reattore nucleare NON SI SPEGNE MAI.

Succederebbe anche col rubbiatron? Non lo so, ma non è così che se ne parlava nei documenti che ho consultato io.

Il Rubbiatron (ed altre idee simili, non è l'unico) è nato per garantire lo spegnimento, inteso come spegnimento della fissione, dell'attività neutronica. La fissione non è tenuta accesa tramite il processo a catena dei reattori tradizionali, ma tramite un acceleratore esterno, spento quello si spegne il reattore.

In un reattore tradizionale lo spegnimento di emergenza (SCRAM) avviene tramite l'inserimento completo delle barre di controllo. A Chernobyl non era avvenuto per il motivo che erano stati esclusi i sistemi di emergenza e di proposito le barre erano completamente estratte.

Mentre ha funzionato benissimo in Giappone.

Le ultime tragiche vicende hanno messo in evidenza che il vero problema è un'altro.

Se il combustibile fresco è poco radioattivo, il combustibile esausto o parzialmente esausto è fortemente radioattivo. E produce calore (grosso modo il 6% di quando il reattore è in funzione). Questo accade in ogni caso. Per circa un anno il materiale va raffreddato (anche se il grosso del calore è prodotto nelle prime settimane dallo spegnimento), pena il rischio di fusione delle barre e la perdita di materiale radioattivo (quello che è accaduto a Fukushima).

Dopo di che la radioattività è scesa ad un livello tale che il calore di decadimento non richiede un raffrddamento esterno.

Nei tuoi documenti vedi cosa si dice del calore di decadimento, se si dice qualcosa.

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Carlo Albinoni
Io ho solo illustrato, in modo volutamente vago e specificando pure che è ancora tutto da dimostrare, a cosa potrebbe portare la ricerca. Il riferimento era principalmente al rubbiatron, ma non necessariamente solo ad esso.

Certo.

Ma bisogna sempre distinguere fra:

- tecnologie oggi disponibili (come si dice in gergo "commerciali")

- tecnologie di cui si è dimostrata la fattibilità ma ancora non disponibili e che lo saranno fra qualche anno (es. i reattori cosiddetti della IV generazione)

- tecnologie ipotizzate di cui non si è dimostrata la fattibilità.

Giusto insistere sulla ricerca, ma non dimenticare che i tre alinea di sopra non possono essere confusi fra di loro.

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Marcello da Nettuno

Quanto scritto conferma il mio sospetto che sul nucleare esistono dei forti pregiudizi dettati dall’emotività, ovvero mi sembra che il rischio percepito sia molto più grave di quello effettivo.

Non sono un fisico, ma non mi sembra che basti una qualsiasi fuga di radiazioni per trasformare un territorio in una landa desolata destinata a restare senza vita per secoli..

Su Hiroshima e Nagasaki furono sganciate due bombe atomiche, ma a distanza di pochi anni le città sono state ricostruite e abitate.

L’isola di Bikini, sulle quale sono state compiuti una sessantina di esperimenti nucleari compreso il lancio di bombe all’idrogeno, dagli anni ’80 è tornata abitabile e oggi ospita un parco marino protetto dall’Unesco.

La zona intorno al poligono di Semipalatinsk, dove i russi hanno fatto esplodere qualcosa come 600 ordigni nucleari, è tutt’ora abitata. Certo, i casi di tumori sono ancora sopra la media, ma comunque ci vivono, e stiamo parlando di un posto dove sono esplose non una, ma centinaia di bombe atomiche!

La zona intorno Cernobyl è diventata una foresta rigogliosa che ospita una fauna abbondante, e gli abitanti stanno tornando.

Insomma, non voglio certo dire che le radiazioni fanno bene alla salute, ma nemmeno voglio cadere nella psicosi che associa il nucleare a morte certa.

I morti accertati a seguito dell’incidente di Cernobyl sono stati 65, e quelli presunti, che potrebbero ammalarsi nell’arco di 80 anni, 4000.

Per avere un termine di paragone, nel nostro paese muoiono OGNI ANNO 240.000 persone per malattie cardiovascolari riconducibili ad una cattiva alimentazione.

Perciò risulta evidente che la catena del Mac Donald è molto più letale di Fukoscima, Cernobil e tutti i test atomici militari messi insieme.

Allora, se il problema fosse veramente salvaguardare la salute dei nostri figli, si dovrebbe manifestare molto più energicamente nei confronti delle multinazionali del cibo-spazzatura che contro le centrali nucleari.

Come mai invece vedo casalinghe antinucleariste che rifilano l’happy meal ai loro figli?

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del_user_56966
Quanto scritto conferma il mio sospetto che sul nucleare esistono dei forti pregiudizi dettati dall’emotività,

Qui ti sbagli alla grande!

Il Popolo Italiano a già votato in tal senso anche se il referendum aveva dei termini ambigui su cui votare, ecco perché siamo qui!

se vedi molti dei miei post sono molto precedenti all'incidente in Giappone, quello conferma solo la teoria per chi era ancora dubbioso al riguardo!

caro Marcello il tuo post vela un sicuro interesse per il Nucleare, ma con tutti i discorsi che puoi fare su altre questioni ancora non sei in grado di portare

qualcosa a favore di questa tecnologia che sia effettivamente positivo, per adesso di sicuro c'è che:

Il Nucleare produce scorie in forte quantità e non smaltibili, dato che ancora non è risolto il problema di quelle poche che già abbiamo prodotto è da "immaturi" produrne altre!

Il Nucleare a un basso rischio d'incidenti di 7 livello ma quando accadono se ne perde il controllo e succede quello che è sotto agli occhi di tutti!

Il Nucleare non è economico quella è solo una bufala, ci costa da anni e dopo ci costerà ancora di più, costruzione, materie prime in continuo aumento, smaltimento a carico di altri stati ecc..

Il Nucleare da ultimo è solo un processo termico a basso rendimento, solo una minima parte dell'energia prodotto si trasforma in energia elettrica!

Il Nucleare può essere facilmente sostituito con altre fonti d'energia, solo che non c'è vero interesse in tal senso per chi vuole tenere sotto controllo l'energia per scopi economici,

da ultimo il nucleare produce quello che sta accadendo in Giappone, ovvero l'incidente in Giappone è più grave di quello in Ucraina dato che la quantità di popolazione

coinvolta in Giappone è molto superiore al primo incidente di livello 7 (Stampa Odierna).

In fondo a me delle tue statistiche non me ne frega proprio nulla!! se vuoi trovare una scusante col dire che si può morire in molti altri modi ti rispondo..

all'imprevedibile non si può porre rimedio ma se qualcuno tenta di creare una situazione nociva deliberatamente allora la musica cambia del tutto!

Modificato: da Aleandro2008
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E' abbastanza inutile discutere dei pro e dei contro se i dati non sono coerenti.

In realta' quello che si dimostra in tutte le affermazioni che leggo, e' che i dati di riferimento sui danni dovuti a problemi a centrali atomiche sono supposizioni e proiezioni nel futuro di tali supposizioni. Non sono mai dati consuntivi, perche' nessuno sa esattamente quando sia il momento del consuntivo.

Mi piacerebbe che qualcuno oggi mi desse i dati di consuntivo dei danni legati all'Icmesa, o magari vorrei sapere la realta' dei fatti sulla questione Union Carbide. Per carita' nulla contro le aziende in se', in quei casi ci furono situazioni di grande pericolo, ma differentemente ad una consizione come quella di oggi, un certo tipo di consuntivo a 20 o 30 anni si puo' fare.

L'altro problema che vedo e' che maggiore e' il problema che puo' coinvolgere un sistema, maggiore e' la riluttanza a fornire pubblicamente dati.

Nessuno dimentica che il problema di Cernobyl (vi ricordate che gli incidenti si chiamano problemi?) fu reso pubblico con giorni di ritardo, e introdusse il concetto di trasparenza politica in unione sovietica. Ma da cio' a sperare che ogni problema di livello inferiore a 3 sia comunicato alla stampa in modo chiaro e esplicito la strada e' assai lunga.

Per chi ritiene che le radiazioni alla fine possano pure abbronzare e far bene, chiedo come mai si sconsigli di fare piu' di una TAC all'anno se non costretti da mali importanti, o come mai chi si sottopone a esami PET debba stare poi distante da bambini piccoli per almeno 24-48 ore. Forse anche i piccoli non hanno diritto di abbronzarsi?

Parlare dicendo che l'aspetto tecnico non ha importanza e' un po' come andare al mercato a scegliere la frutta che non si mangera', o parlare di soldi che non si possederanno mai. Ogni ragionamento deve essere calato nel suo ambito e possibilmente con cognizione di causa.

Marcello, ognuno ha il preciso dovere di esprimere la propria idea, nota che dico "dovere" e non diritto, perche' il diritto si puo' esercitare ma il dovere si deve esercitare. Ma l'idea deve essere coerente con una logica, giusta o sbagliata che sia. E una logica e' sempre suffragata da fatti, mai da concetti non dimostrabili. Le supposizioni sono alla base delle cazzate.

Qui nessuno afferma che il nucleare sia da gettar via in toto, semplicemente dai dati di fatto in nostro possesso (e vedo con piacere che qualcuno li ha molto ben chiari, forse essendo un fisico..) appare evidente che il rischio e' estremamente elevato, troppo per poter considerare il nucleare al livello del termico o dell'idroelettrico, vuaoi perche' le nozioni sono insufficienti, vuoi perche' il nucleare e' molto piu' legato all'intemperanza, ignoranza, distrazione, o follia umana.

A conferma parziale (per me sufficiente..) di quanto affermo e' proprio la varianza dei dati a disposizione. Se per un incidente nucleare c'e' una scala di gravita', come per i terremoti, perche' questa scala non puo' dare un numero preciso, ma questo numero e' soggetto a variazioni legate alla comodita', al tempo che passa, alla paura, o alla politica? Perche' ancora non si sa come misurare un incidente atomico.

Un terremoto ha una scala, un'onda marina ha un'altezza, una frana ha dei metri cubi. Un incidente atomico non ha una scala osservabile, perche' l'incidente atomico non e' un delta di dirac, ma un fenomeno che puo' divergere, e il fatto che diverga non e' una informazione data.

Chissa' cosa sto dicendo...

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I morti accertati a seguito dell’incidente di Cernobyl sono stati 65, e quelli presunti, che potrebbero ammalarsi nell’arco di 80 anni, 4000.

Una sola domanda: com'è possibile credere a dati così ridicoli???

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del_user_56966
Una sola domanda: com'è possibile credere a dati così ridicoli???

il dato era incompleto i 65 morti erano solo quelli dell'incidente in se! quelli successivi non sono ufficialmente noti... ;)

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Volutamente Anonimo

Dunque.

Secondo me quando si parla di "nucleare" purtroppo si va nell'ambito delle "paure ataviche".

Essendo la radiazione invisibile e impalpabile questo da adito a scatenare tutte le paure possibili e irrazionali e rifugiandosi dietro la dietrologia.

E se devo aggiugnere, spiace vedere che questo accada in un forum "tecnico" composto da "tecnici".

Direi una cosa, credo che bisogna distinguere tra l'enerigia nucleare in genere e la proposta del nucleare in italia fatta (scusate se entro in politica) alla "Scajola" corrispondente a "in 3 anni prendiamo il kit dagli americani e abbiamo il nucleare cotto e mangiato".

Ogni fonte energetica ha i suoi pro e i suoi contro.

Il nucleare e' pericoloso? per dire quanto e' pericoloso dobbiamo secondo me confrontarlo con altre forme di produzione di energia.

IL nucleare in caso di guasti fa dei morti? bene, al momento ne ha fatti piu' o meno delle centrali idroelettriche? A leggere qui http://www.giorgiotemporelli.it/images/cpi...tridisastri.pdf non sembra che l'idroelettrico sia cosi' "sicuro".

Il nucleare in caso di guasti rilasca delle sostanze in ambiente che possono causare morti nel lungo periodo? bene, pero' questo dato me lo confrontate con i decessi da inquinamento tradizionale (smog e polveri sottili) e non mi pare sia messo tanto peggio.

Il nuclare produce delle "scorie" che vanno confinate per tempi atavici, bene, pero' il dato va confrontato con lo stoccaggio di materiali chimici pericolosi, e comunque sia, il problma delle scorie lo dobbiamo comunque risolvere per via delle scorie nucleari prodotte dagli ospedali, ceh saranno in numero minore, ma il problema c'e'.

Insisto, se "da tecnici" che si dovrebbe spaccare il capello in 4, si inizia a ragionare da "santoni" per cui,. . io conosco un rapporto segreto ceh mi dice che gli ufo sono gia arrivati, e me lo ha detto mio cuggggino, credo si vada poco lontano.

Non aspettiamoci scelte razionali da chi di tecnica e' all'oscuro.

Scusate lo sfogo, ma sto cercando di capirci qualcosa per avere una opinione migliore.

Modificato: da Volutamente Anonimo
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del_user_56966
E se devo aggiugnere, spiace vedere che questo accada in un forum "tecnico" composto da "tecnici".

si forse è proprio perché siamo i tecnici devi avere più paura, ti posso portare una lunga lista di esperienze negative vissute direttamente

da me nelle maggiori industrie Italiane, che so!! Safety shutoff valve tarate da "strumentisti" presi al bar che non avevano mai visto una valvola di sicurezza

prima che IO gli dicessi come si smonta, come si fa manutenzione e come si tara?... :o

Oppure di stecchini messi nei relè ausiliari per far marciare forzatamente i gruppi di raffreddamento di serbatoi con pericolo d'esplosione (in caso di riscaldamento del gas liquido)

o come prima della EMI nessuno sapesse che le trasmissioni RF danno molta noia alle barriere della catena di blocco di impianti AD-PE

e anche questo problema la scoperta tato e non il produttore... ;)

e di queste storie te ne potrei raccontare molte altre...

in Italia c'è una costante nell'uso della sicurezza, prima accade il disastro e dopo si cerca di porvi rimedio!

Se da esperto dovessi fare un analisi sui sistemi di sicurezza di una centrale penso che dopo 30 anni che faccio questo lavoro troverei sicuremente

una decina di falle che i più esperti teorici non hanno neppure previsto per mancanza di vera esperienza sul campo!

Ancora oggi (e non è una barzelletta) per un MOLTO noto cliente di un mio cliente continuiamo ad esportare impianti per il Petrolchimico dove

l'errore progettuale più volte segnalato è da anni che si ripresenta perché nella sede centrale gli schemi li fanno con la fotocopiatrice!!.. :rolleyes:

Ora tu ti sorprendi del fatto che in questo clima non ci si senta sicuri di far gestire una centrale Nucleare, be! ne abbiamo tutte le conferme derivate

da anni d'esperienza su impianti pur pericolosi ma sicuramente con problematiche molto molto inferiori!

Io personalmente mi sono trovato coinvolto più volte in incidenti industriali e personalmente quando tutti scappavano al contrario davo una mano

per spegnere l'incendio su impianti chimici AD-PE tramite gli estintori locali, per dire che io non ho paura degli incidenti su questo tipo d'impianto, quello

che non mi rassicura è mettere una tecnologia cosi critica in mano a persone che pensano solo al fattore economico, risparmio sui costi e sulla manutenzione,

oppure fare un ora di riunione sulla sicurezza a gente presa al BAR! cosi da sgravarsi il problema burocratico potendo sempre dimostrare di aver fatto del loro meglio!!.. <_<

Ditemi che il clima oggi è cambiato e ne ragioniamo, da quel che so io invece è solo peggiorato

e fino che non portate prove contrarie almeno si abbia la decenza di evitare ipotesi basate solo su teorie!

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Secondo me quando si parla di "nucleare" purtroppo si va nell'ambito delle "paure ataviche".

Essendo la radiazione invisibile e impalpabile questo da adito a scatenare tutte le paure possibili e irrazionali e rifugiandosi dietro la dietrologia.

E se devo aggiugnere, spiace vedere che questo accada in un forum "tecnico" composto da "tecnici".

Il fatto che questo accada in un forum tecnico, anziché dispiacerti dovrebbe farti riflettere.

Se guardi anche fuori da questo forum, vedrai che a favore del nucleare sono principalmente i politici, mentre i tecnici sono ben pochi, e almeno la metà danno pareri interessati.

Fai il paragone con l'idroelettrico, e non tieni in considerazione che, sommando tutti gli incidenti elencati nel documento del link (a proposito, molto interessante), si arriva sì e no alla metà del numero di vittime causate dal disastro di Chernobyl.

Questo almeno considerando le stime che sembrerebbero più attendibili, non certo la barzelletta dei 4000 morti in 80 anni.

Inoltre, anche nel caso dell'idroelettrico gli incidenti sono stati causati sempre da errori (colposi e/o dolosi) umani.

Gli avvenimenti, dall'inizio dell'era nucleare ad oggi, dimostrano che anche le centrali nucleari non sfuggono a questa logica. Vuoi per incapacità, vuoi per incuria, vuoi per interessi economici, la centrale nucleare sicura non esiste.

Poi, come è già stato più volte ribadito, incidenti di altra natura, anche quando causano un numero impressionante di vittime, passato l'evento si ricomincia a vivere.

Col nucleare questo non è possibile per un bel po' di anni e, oltre alle vittime immediate, ci sono quelle che muoiono negli anni a venire. E non dimentichiamo che nei conteggi, tra le vittime, si considerano solo i casi di morte.

E tutte le malformazioni, dove le mettiamo?

Ma, oltre alla faccenda pericolo, mi pare si sia più volte dimostrato anche che il nucleare risulta vantaggioso solo se si chiudono i conti dopo 30-50 anni di vita della centrale.

Prima non si raggiunge l'ammortamento (considera anche 30 anni di interessi del capitale investito per la costruzione), mentre dopo dovrai continuare a spendere per altri 50-100 anni per mantenere in sicurezza una cattedrale radioattiva che non produce più nulla (a Caorso ci sono ancora oggi 180 persone che lavorano per sorvegliare la centrale dismessa, e rimarrà comunque il problema stoccaggio scorie, che va ben oltre il secolo), oppure procedere con lo smantellamento totale, affrontando una spesa dell'ordine di 10 volte quella sostenuta per la costruzione (e c'è sempre il problema scorie).

Ecco, se la chiusura dei conti si fa veramente a fine vita della centrale (e non quando smette di produrre energia), il bilancio economico risulta di far segnare un passivo gigantesco.

Ma allora perché c'è chi vorrebbe investire nelle centrali? Semplice. Perché il debito lasciato per lo smantellamento non sarà affar suo, ma delle generazioni future!

Se invece che far tirar fuori a questi signori 5-10 miliardi di euro a centrale si chiedesse di mettere sul piatto anche i 50-100 miliardi necessari per il futuro smantellamento, sai come se la darebbero a gambe.

E non si deve trascurare, sempre da un punto di vista puramente economico, che l'incidente grave, per quanto raro, è pur sempre possibile.

Si valuta che il disastro di Fukushima costerà al Giappone 130 miliardi di dollari!!!

E si calcola che, l'inevitabile arresto (almeno temporaneo) dello sviluppo nucleare costerà alla Francia 10 punti di PIL.

Stime esagerate? Forse. Io non ho certo né i mezzi né le capacità per giudicarne la correttezza.

Ma sono sicuro che si parla comunque di cifre con molti zeri.

E queste cifre, per valutare la convenienza economica o meno dell'energia prodotta con l'attuale nucleare, non possono essere trascurate.

Vogliamo dare un'occhiata ai costi di una centrale?

link 1

link 2

link 3

link 4

link 5

link 6

link 7

link 8

link 9

link 10

Precisazione: non sono link scelti, ma semplicemente i primi 10 risultati, nell'ordine, di una ricerca con il solito Google di "costo costruzione centrale nucleare".

Ebbene, su 10 link solo il sesto sostiene che il nucleare sia economicamente vantaggioso.

Sembrano abbastanza concordi nel valutare il costo intorno ai 3000 euro per kW. E si parla solo dei costi di costruzione!!!

Solo questa cifra comunque è sufficiente per metterlo su costi tranquillamente paragonabili a quelli di un impianto fotvoltaico che, con il dovuto sviluppo, dovrebbero però scendere parecchio.

Se invece si considerano anche i costi di smantellamento e i costi di eventuali incidenti, risulta evidente come il nucleare sia, anche da un punto di vista esclusivamente economico, un enorme bidone.

Insomma, paure ataviche o dati?.

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Volutamente Anonimo
Se guardi anche fuori da questo forum, vedrai che a favore del nucleare sono principalmente i politici, mentre i tecnici sono ben pochi, e almeno la metà danno pareri interessati.

Secondo me questo tipo di informazioni sono credibili solo se uno le reperisce in convegni di specialistici.

Se stiamo parlando di cio' che passa la TV per me non sono credibili ne da una parte ne da un'altra.

Questo almeno considerando le stime che sembrerebbero più attendibili, non certo la barzelletta dei 4000 morti in 80 anni.

E quali sarebbero?

Se io ho un ente che dice circa 4000, e un altro circa 1'000'0000 forse sarebbe il caso di pretendere (come opinione pubblica) di avere dei dati certi, altrimenti (come opinione pubblica) ci scanniamo sul vago.

Io non ho la certezza che la cifra di 4000 sia corretta, tu hai la certezza che la cifra di 1'000'000 sia corretta?

E tutte le malformazioni, dove le mettiamo?

Concordo, ma queste sono "comparabili" con i danni da centrali tradizionali? (intendo danni da inquinamento).

Solo questa cifra comunque è sufficiente per metterlo su costi tranquillamente paragonabili a quelli di un impianto fotvoltaico

No, dai dati che si possono desumere il fotovoltaico non e' competitivo (allo stato attuale)

Una nuke con 3000€/kW produce circa 8300 kWh (con il 90% di disponibilità), 1 kW di PV a 6500€/kWh, produce in un anno 1300 kWh.

Se uno vuole sostenere che il nuke non e' convenviente economicamente non lo puo' paragonare al PV, che e' una delle forme di energia, si pulite, ma piu' costose.

Modificato: da Volutamente Anonimo
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del_user_56966
Solo questa cifra comunque è sufficiente per metterlo su costi tranquillamente paragonabili a quelli di un impianto fotvoltaico

Oltre alle tradizionali, mettiamo pure nel conto le nuove...

Geotermico,

Eolico,

e perché no! Idrogeno il fatto che non lo si sappia (o non lo si voglia) ancora sfruttare e solo una carenza momentanea...

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Carlo Albinoni
Se guardi anche fuori da questo forum, vedrai che a favore del nucleare sono principalmente i politici, mentre i tecnici sono ben pochi, e almeno la metà danno pareri interessati.

Devo smentirti. Se cerchi fra i tecnici con una specifica esperienza in campo energetico e nucleare, vedi che le opinioni mutano.

Vabbè, è ovvio.

Se io ho un ente che dice circa 4000, e un altro circa 1'000'0000 forse sarebbe il caso di pretendere (come opinione pubblica) di avere dei dati certi, altrimenti (come opinione pubblica) ci scanniamo sul vago.

Dati certi non ne avrai mai. Sono sempre dati che provengono dalla statistica.

Quanti decessi da tumore "in più" rispetto a quelli che ci sarebbero stati comunque?

Vi ricordo che, ahimè, buona parte di noi morirà di cancro. Anche senza radiazioni.

Comunque 4000 morti per me è una enormità comunque.

E molti di più gli ammalati che non moriranno, perchè per fortuna i tumori si curano e qualche volta si guarisce.

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Carlo Albinoni
Idrogeno il fatto che non lo si sappia (o non lo si voglia) ancora sfruttare e solo una carenza momentanea...

La termodinamica (termochimica) non è una carenza momentanea.

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Se stiamo parlando di cio' che passa la TV per me non sono credibili ne da una parte ne da un'altra.

La TV è tra le mie ultime fonti di informazione.

Se dessi troppo ascolto alla TV (magari al TG di Minzolini, che più passa il tempo e più assomiglia a Voyager), sarebbero altri i dati che avrei a disposizione.

Io trovo significativo che, su Internet, grosso modo la proporzione tra pro e contro nucleare sia di uno a dieci.

Chiaro che Internet non vuol dire Vangelo.

Anzi, è forse la fonte che più di tutte deve essere messa in discussione e filtrata.

Ma è libera (almeno per ora), non dominata dai potenti di turno, siano essi politici o gestori dell'energia.

Devo smentirti. Se cerchi fra i tecnici con una specifica esperienza in campo energetico e nucleare, vedi che le opinioni mutano.

Vabbè, è ovvio.

Appunto, è ovvio. Come chiedere a un petroliere cosa pensa del petrolio.

E comunque nemmeno tanto vero che i tecnici con conoscenze specifiche del settore siano tutti così favorevoli.

Dati certi non ne avrai mai. Sono sempre dati che provengono dalla statistica.

Viste le modalità dei decessi causati da inquinamento radioattivo (come anche da altre fonti di inquinamento) è impossibile avere dati certi.

Per quanto riguarda il disastro di Chernobyl, lasciando perdere quelle che sono esagerazioni da una parte (4000) o dall'altra (oltre un milione), le stime più ricorrenti parlano di 200-400 mila.

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del_user_56966
con una specifica esperienza in campo energetico e nucleare, vedi che le opinioni mutano.

Vabbè, è ovvio.

Ti rispondi da solo? meglio si fa prima... :lol:

La termodinamica (termochimica) non è una carenza momentanea.

Non hai capito! la carenza momentanea è l'accantonamento volontario dell'idrogeno da parte di grosse aziende...

certo non perché come inquinamento rende vapore acqueo questo sarebbe solo un bel fattore pubblicitario...

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Marcello da Nettuno

Scusate se ho dato l’impressione di essere un azionista di Areva.

Volutamente anonimo è l’unico che sembra aver compreso esattamente quello che volevo esprimere, e mi trovo completamente d’accordo con lui.

Non sono affatto favorevole al nucleare per partito preso, ma neanche voglio essere contrario per principio.

Semplicemente cerco di farmi un idea, e non avendo competenze specifiche, comparo i pareri di chi sembra saperne più me.

Il mio interesse per l’argomento nasce solo dal fatto che abito a 12 km dalla più vecchia centrale nucleare italiana, quella di Borgo Montello, che stà diventando di fatto un deposito per le scorie radioattive.

Devo vivere nell’angoscia o si esagera sui rischi?

Ho vissuto a fianco ad un inutile mostro o in qualche modo tutto questo è stato necessario?

E’ vero, gran parte della gente è contraria al nucleare e pensa che non sia conveniente; ha anche espresso questa decisione con un referendum.

Lo trovo comprensibile.

Ma da quando in qua si decide chi ha ragione su argomenti tecnici per alzata di mano?

Cosa vuol dire che “su 10 link solo il sesto sostiene che il nucleare sia economicamente vantaggioso” ?

Se digito la parola “fantasmi”, sui primi 10 link ben 9 sostengono l’esistenza dei fantasmi. La vogliamo considerare una prova anche questa?

Posso ritenere attendibile il parere di un antinuclearista che sostiene che l’idrogeno è una fonte di energia alternativa?

E’ perché invece non posso fidarmi del parere di un tecnico del settore perché è

“Come chiedere a un petroliere cosa ne pensa del petrolio”? Se lo stesso ragionamento fosse applicato alla medicina non si dovrebbe mai chiedere ad un medico quali medicine prendere, non vi pare?

Insomma sono e resto confuso. Speravo che in questo forum si discutesse di fatti, e invece vedo che prevalgono le opinioni.

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