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Cuba: impianto quasi terminato ma il sistema è TN-C


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Il 8/3/2020 alle 21:06 , robcur ha scritto:

Un abbraccio e una sentita solidarietà a tutti quelli che vivono nelle zone rosse, da parte mia e di mia moglie, che a Roma, per il momento, stiamo vivendo una emergenza meno grave.

Non ho fatto in tempo a scrivere questa cosa, che subito è uscita la nuova normativa di restrizione per tutto il Paese 😂. Visto che ormai siamo tutti in zona rossa e ci troviamo chiusi in casa, ho dato un occhiata alle ultime discussioni del forum e ho trovato questa: 

https://www.plcforum.it/f/topic/264386-potere-di-interruzioni-interruttori-centralino-appartamento/

Ho pensato che prima di postare tutti gli schemi riassuntivi del mio impianto, era meglio chiedere una cosa, perché  questa discussione mi ha fatto pensare al mio DG che, come l'utente "zagabike", dovrò installarlo proprio sotto al Contatore e accanto al primo Quadro. Leggo che se il DG è molto vicino al Contatore, non deve essere inferiore a 6kA. Poi nei post ci sono scritte anche altre cose un po' troppo tecniche per me, per poterle riuscire a capire (come per esempio "desperado64" quando dice di prendere il valore ai capi del contatore misurato con strumenti certificati).

Dato che il mio DG ancora lo devo comprare, volevo sapere se anche io devo richiederlo con delle caratteristiche specifiche, oltre al fatto che sia un C50 3P e, se oltre a questo, devo avere altre accortezze anche nel momento di installarlo.

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Il 8/3/2020 alle 21:06 , robcur ha scritto:

Ciao Dario...Un abbraccio e una sentita solidarietà a tutti quelli che vivono nelle zone rosse,

Ciao robcur, grazie per le parole di solidarietà, molto gradite. In effetti qui da me la situazione si fa di giorno in giorno più drammatica. Ma passiamo alla tua domanda.

La scelta del potere di interruzione dipende dalla corrente di corto circuito Ic nel punto in cui viene installato il magnetotermico. La Ic è il valore di corrente che si avrebbe se immediatamente a valle del dispositivo si verificasse un corto franco (netto) tra le fasi (o tra fase e neutro) quindi, in sostanza, è la massima corrente possibile in quel punto. Dipende da diversi fattori quali, la distanza dal trasformatore e le caratteristiche dello stesso (potenza ecc), la sezione dei cavi che arrivano dalla rete. Perciò per scegliere il giusto potere di interruzione bisogna conoscere la Ic.

I 6KA previsti da noi valgono per le forniture monofase fino a 6KW (o forse 10KW ora non ricordo) semplicemente perchè ENEL dichiara che per quelle forniture la Ic non supererà mai i 6KA, anche se poi in realtà nella stragrande maggioranza dei casi il valore è molto più basso.

Perciò, nel tuo caso, è necessario che l'ente erogatore ti comunichi il valore di Ic in corrispondenza del tuo contatore oppure che qualcuno lo misuri con l'apposito strumento.

In alternativa magari qualcuno del forum che abbia esperienza coi trasformatori potrebbe (ma sottolineo il condizionale) ipotizzare il massimo valore possibile di Ic che il tuo trafo possa avere. Visto che il contatore si trova in prossimità del trasformatore la corrente di corto di quest'ultimo non sarà molto più alta di quella al contatore.

Modificato: da hfdax
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Ok, ho capito. Allora questo potrò saperlo solo stando a Cuba. Non so se questa estate riuscirò a terminare i lavori di ristrutturazione della casa (visto i soliti problemi di reperibilità dei materiali) ma, se dovessi riuscirci, mi dispiacerebbe non mettere in funzione il nuovo impianto elettrico per mancanza di questo DG.

21 ore fa, hfdax ha scritto:

In alternativa magari qualcuno del forum che abbia esperienza coi trasformatori potrebbe (ma sottolineo il condizionale) ipotizzare il massimo valore possibile di Ic che il tuo trafo possa avere.

Se non c'è nessuno che possa avere un idea di quale sia il massimo valore possibile del trafo, non so se una possibile soluzione potrebbe essere quella di comprare un DG che sopporti un valore molto alto, tanto da stare più che tranquilli. Dico questo non sapendo se ciò sia possibile o se anche i costi aumentano a dismisura in base alla capacità di resistenza del DG.

 

Un altra cosa che volevo chiedere è se dovrà essere solo MT oppure MT-Differenziale compatto come tutti gli altri interruttori delle varie linee che metterò nei due quadri (con l'unica differenza che questo, che serve per il DG, sarà un 3P)

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Secondo me la cosa più semplice è installare un trasformatore di isolamento appena il contatore con rapporto 1 a 1 della potenza interessata e creare l'impianto elettrico come un sistema tt adoperando differenziale e magnetotermici come sempre anzi, così ti fa anche da filtro per le scariche esterne ovviamente collega il trasformatore a terra e installa gli scaricatori e fusibili di protezione

 

Modificato: da Mauro 1983
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5 ore fa, robcur ha scritto:

Un altra cosa che volevo chiedere è se dovrà essere solo MT oppure MT-Differenziale

MT. I differenziali li hai già nei quadri.

 

5 ore fa, Mauro 1983 ha scritto:

un trasformatore di isolamento appena il contatore con rapporto 1 a 1 della potenza interessata

Almeno 10KVA :o

Modificato: da hfdax
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10 ore fa, hfdax ha scritto:

Almeno 10KVA :o

Non intervengo in questo vostro scambio di opinioni sul trasformatore perché, come sai, non ne ho la minima competenza. Invece, per questo suggerimento che “Mauro 1983” dà nella sua risposta:

15 ore fa, Mauro 1983 ha scritto:

... e creare l'impianto elettrico come un sistema tt adoperando differenziale e magnetotermici come sempre ...

mi rendo conto che lui, e sicuramente tantissimi altri, non hanno potuto rileggere la discussione si dall'inizio perché è lunghissima, si affrontano tanti diversi argomenti e, soprattutto, richiederebbe troppo tempo. Penso questo per il fatto che quel suo suggerimento noi lo abbiamo adottato si dall'inizio, modificando il sistema cubano e utilizzando anche i magnetotermici-differenziali che io avevo già comprato. Ma sicuramente “Mauro 1983” non lo sapeva e, per quello che ho spiegato, è anche comprensibile.

 

Io ho già preparato i passaggi essenziali della discussione che ci hanno portato alla realizzazione dell'impianto con i relativi schemi. Quando ho un attimo di tempo li pubblicherò così, oltre alla tua “certificazione finale” :superlol:, potrà servire anche a chi avrà voglia di intervenire, avendo in questo modo una visone completa di tutto l'impianto.

 

16 ore fa, robcur ha scritto:

... non so se una possibile soluzione potrebbe essere quella di comprare un DG che sopporti un valore molto alto, tanto da stare più che tranquilli. Dico questo non sapendo se ciò sia possibile ...

Invece questa ipotesi che avevo fatto non è praticabile?

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4 ore fa, robcur ha scritto:

Invece questa ipotesi che avevo fatto non è praticabile?

Per esserlo lo è ma... vale la pena? I MT con alto potere di interruzione costano parecchio di più. E poi quanto alto lo scegliamo?

Giusto per dare qualche valore indicativo molto a spanne.

10KA siamo intorno ai 100€

25KA "            "             200€

50KA facilmente passiamo i 300€

Io aspetterei di avere qualche parametro di riferimento.

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Avevo appena scritto quello che leggerai di seguito, mentre tu, contemporaneamente, mi hai risposto. Ho capito quello che dici. Io pensavo che per le abitazioni civili ci poteva essere un limite al quale non si andava e ci si poteva regolare su quello, ma da come ho capito può essere tutto relativo.

Comunque, visto che avevo già scritto tutto, te lo posto ugualmente per avere un idea di quello che avevo trovato nel catalogo della Gewiss, che è la stessa casa di tutti gli altri MDC che ho comprato (Magnetotermici Differenziali Compatti).

 

Questo era quello che ti stavo inviando prima di leggere la tua risposta:

Per quanto riguarda il DG, nella scheda tecnica del MT 3P C50 c'è scritto che il suo potere di interruzione 230V (Icu) è di 20kA, e nella riga accanto per la 400V (Icu) è di 10kA.

Non so se questo tipo potrebbe farmi stare comunque tranquillo dato che non so il valore Ic che arriva al contatore.

Questo è il link del MT

 XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Il rivenditore dove compro il materiale me lo mette 60 euro.

 

Per completare l'informazione, sono andato a rivedere la fattura dei miei MDC (Magnetotermici Differenziali Compatti) della Gewiss e ho visto che, a prescindere dall'amperaggio, sul foglio c'è scritto che sono tutti 6kA. Per esempio questo è il link del MDC C16 (anche se vedo che nella sua scheda tecnica c'è scritto 7.5kA)

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

 

Modificato: da Fulvio Persano
eliminato links commerciali
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2 ore fa, robcur ha scritto:

Non so se questo tipo potrebbe farmi stare comunque tranquillo dato che non so il valore Ic che arriva al contatore

Esatto. potrebbe essere più che adeguato come non esserlo. Dipende tutto dai fattori a cui ho accennato (trafo, linea ecc).

 

2 ore fa, robcur ha scritto:

sul foglio c'è scritto che sono tutti 6kA. ... (anche se vedo che nella sua scheda tecnica c'è scritto 7.5kA)

Se guardi bene la scheda tecnica riportavari valori riferiiti a differenti norme tra cui:
6KA a 230V è la corrente Icn, potere di interruzione in base alla norma di prodotto EN 61009-1 che vale per l'utilizzo in applicazioni domestiche e simili.

7,5KA a 230V è la corrente Icu come sopra secondo la EN 60947-2 che vale per le applicazioni industriali.

Detto in soldoni senza troppi tecnicismi lo stesso interruttore ha pitere di interruzione diverso in funzione di come viene utilizzato.

 

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Ogni volta che penso di essere arrivato alla fine di questa lunga storia per completare l'impianto, ne esce sempre fuori una nuova :(. Io lo so che, come mi dicono a Cuba, per avere una vita più tranquilla avrei dovuto adattarmi completamente alla loro “filosofia” del “meno peggio” fregandomene di troppe accortezze, così avrei risolto tutto con molta più facilità, maaaaaa …. non ce la faccio proprio 😂. Anche dopo 25 anni che frequento quel Paese e la sua gente, per quel che si può, provo sempre a fare le cose nel miglior modo possibile, anche se mi stresso un po' di più e devo spendere anche molti più soldi.

Scusami per questa premessa personale ma arrivo subito al punto.

 

Ti volevo far sapere che, riassumendo tutti i passaggi del mio impianto, avevo rivisto il tuo suggerimento per le due docce elettriche, dove mi consigliavi di mettere gli interruttori con un Idn = 10 mA e non di 30 mA, come invece sono tutti gli altri MDC (Magnetotermici Differenziali Compatti) che ho comprato per le altre linee, perché in questo modo sarei stato più sicuro, visto che abbiamo a che fare con l'acqua.

Per questo motivo oggi ho telefonato al mio rivenditore di materiale elettrico per chiedergli se la Gewiss li avesse, ma lui mi ha detto che i MDC da 10 mA non esistono, e quindi, per le due docce, dovrei mettere in protezione le loro linee con i MT e i differenziali puri.

Fortunatamente quello da 25A ha la Idn = 10mA, dico fortunatamente, perché è l'unico con quella caratteristica, mentre gli altri differenziali puri, con amperaggio più alto, sono tutti con una Idn maggiore di 10 mA .

Avendo poca esperienza sui costi degli interruttori, sono rimasto sorpreso quando mi ha detto che non me lo poteva mettere meno di 75 euro 😱. Io avevo il riferimento di tutti gli altri MDC che avevo comprato, e tra loro non c'era differenza di prezzo, da quello 10A fino a quello 32A, costavano tutti uguale, ognuno di loro 34 euro, avendo anche in un unico interruttore sia la funzione di MT che Differenziale. Per questo motivo sono rimasto molto sorpreso, perché io pensavo che, essendo solo un differenziale puro, venisse addirittura meno. Ma forse sarà così caro per il solo fatto che è un 10 mA.

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12 ore fa, robcur ha scritto:

Ma forse sarà così caro per il solo fatto che è un 10 mA.

Esatto. È una questione di mercato. Se ne vendono meno perciò costano di più.

Modificato: da hfdax
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Mi sono reso conto che con questa modifica degli interruttori andrò a occupare tutti i moduli del Quadro tranne uno. Quando ieri avevo sentito il rivenditore, lui mi aveva detto che se avessi avuto problemi di spazio, per le docce potevo mettere due MT compatti che occupano solo 1 modulo, aggiungendo di avere anche il vantaggio che tutti gli altri interruttori che già avevo comprato sono della Gewiss, e questa è l'unica casa che fa i compatti a 2P, mentre tutte le altre case, quelli a un modulo, li fabbricano solo a 1P+N.

Le due docce ce l'ho nel secondo Quadro che è da 24 moduli e prima, con i MDC, ne avevo occupati solo 19. Adesso, se comprassi i due MT normali occuperei 4 moduli in più e arriverei a 23, mentre i due nuovi differenziali puri occuperebbero i 4 moduli dove prima andavano i MDC.

In effetti penso che su un Quadro da 24 lasciare solo 1 modulo libero sia un po' pochino, e forse dovrei mettere quelli compatti. Giusto?

Non avendo esperienza in merito, mi domando, ma quelli compatti che occupano solo 1 modulo hanno le stesse identiche caratteristiche ed efficienza di quelli classici a 2 moduli? Li posso mettere tranquillamente per le docce elettriche a 220V che hanno un massimo assorbimento di 5400W/25A o sarebbero meglio gli altri "tradizionali"?

Per capire se tra loro c'è qualche differenza metto in copia i loro link:

 

Questo è il MT 25A a 2 moduli:

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

 

Questo il MT 25A compatto a 1 modulo:

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

 

Questo è il Differenziale puro 25A  Idn = 10mA:

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Modificato: da Fulvio Persano
eliminato links commerciali
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Ragionando su questo cambiamento degli interruttori per le docce elettriche, mi domandavo se poteva andare bene anche la soluzione che ora spiegherò. Ho pensato a questo, non solo per occupare meno moduli nel quadro, ma anche per contenere un po' i costi, visto il prezzo elevato del differenziale con Idn = 10mA (oltre all'impianto elettrico devo fare anche altri lavori di ristrutturazione), ma questo sempre se la cosa sia fattibile, altrimenti affronterò comunque la spesa, l'importante è che le cose vengano fatte bene.

Quello che avevo pensato era di mettere un solo differenziale e un solo MT compatto per tutte e due le docce. In questo modo, in uscita dal MT ci saranno 4 fasi (la tensione per le docce è 220V = F+F) due conduttori per ogni doccia.

 

1567818662_Interruttoridocceelettriche.jpg.bbb2ec7f148b427d908c61838d61cb59.jpg

 

Sono consapevole che in questo modo non si possono usare contemporaneamente le due docce con la resistenza per l'acqua calda, perché scatterebbero gli interruttori, dato che ogni singola doccia, al suo massimo consumo, arriva circa a 25A. Ma se in quei rari casi di usarle in contemporanea, in una delle due docce non si accendesse la resistenza e si usasse l'acqua a temperatura ambiente, il problema nemmeno ci sarebbe.

Oltre a sapere se questa soluzione sia possibile, rimango comunque con la domanda se questi MT compatti a 1 modulo, che avevo linkato nel post precedente, si possono usare tranquillamente per le mie docce elettriche. 

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47 minuti fa, robcur ha scritto:

Quello che avevo pensato era di mettere un solo differenziale e un solo MT compatto per tutte e due le docce. In questo modo, in uscita dal MT ci saranno 4 fasi (la tensione per le docce è 220V = F+F) due conduttori per ogni doccia.

Certo che puoi. E magari non scatta nemmeno usandole entrambe. I magnetotermici hanno una certa tolleranza. Il tempo di intervento dipende molto da quanto si supera la corrente nominale e per quanto tempo, ma è molto lasca. non mi stupirei se due persone riuscisero a farsi la doccia  contemporaneamente. Tieni conto che 25A è la potenza massima della doccia elettrica, ma all'interno ci sarà pure un regolatore che la parzializza. Non è detto che per fare due doccie calde a Cuba si debbano per forza usare 11KW costanti.

Proprio su questo forum, se cerchi, troverai una vecchia discussione in cui Mirko Ceronti (se non ricordo male) ha testato un MT da 10A scoprendo che non scattava nemmeno dopo un ora a 15A o simile.

Modificato: da hfdax
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Fulvio Persano

Ciao robcur.

 

Ti ricordo che

r) E' assolutamente vietato utilizzare questo forum come "vetrina" commerciale per la propria attività o per le attività commerciali in generale

 

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Ok, perfetto 👍. Mi dispiace di aver pubblicato quei link dei MT che ora vedo sono stati cancellati, ma non sapevo che non si potesse fare. Li avevo linkati solo per far vedere di quali parlavo e le loro schede tecniche. Non essendo un elettricista, non ho esperenza per valutare da solo se potessero andare bene per quello che mi servono, allora mi volevo fare consigliare mostrando quali erano.

Comunque grazie per avermelo fatto sapere.

 

Modificato: da robcur
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3 ore fa, hfdax ha scritto:

Certo che puoi. E magari non scatta nemmeno usandole entrambe.

 

Ma quindi quei MT 2P compatti a 1 modulo della Gewiss vanno bene, lo posso mettere tranquillamente sotto al differenziale? E il fatto che il differenziale abbia lo stesso amperaggio da 25A del MT non crea nessun problema? Domando questo perché di solito vedo sempre i differenziali che hanno un amperaggio un po' più alto dei MT a valle. Però, come ti avevo spiegato, con la sensibilità di 10 mA ci sono differenziali solo da 25A altrimenti lo avrei preso da 32A

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Il differenziale deve avere una corrente nominale inferiore o uguale alla In del magnetotermico a monte o in alternativa alla somma delle In dei magnetotermici a valle. In questo caso a valle hai un solo magnetotermico che ha la medesima In del differenziale perciò va bene. Io pero li invertirei, magnetotermico a monte e differenziale a valle, così il differenziale risulta protetto completamente anche nei confronti di guasti interni al quadro che, benchè rari, non sono impossibili.

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3 ore fa, hfdax ha scritto:

Io pero li invertirei, magnetotermico a monte e differenziale a valle ...

Non sapevo che si potesse fare. Quelle poche volte che mi è capitato di stare davanti a un quadro elettrico, mi è sembrato di vedere sempre i differenziali prima dei magnetotermici e allora pensavo che si dovessero posizionare per forza in quel modo.
Comunque, se ho capito bene, invertendoli  e mettendo il magnetotermico a monte, i 4 coduttori della fase, che andranno ad alimentare le docce, in questo caso usciranno a valle del differenziale e non più del magnetotermico. Giusto?

 

3 ore fa, hfdax ha scritto:

... così il differenziale risulta protetto completamente anche nei confronti di guasti interni al quadro che, benchè rari, non sono impossibili.

Con questo che hai detto non ho capito bene se, nel quadro, posso posizionare i due interruttori dove voglio (logicamente uno a fianco a l'altro e nella seguenza di cui sopra) oppure, per proteggere il differenziale, dovrò posizionarli alla fine del quadro, dopo tutti gli altri magnetotermici-differenziali, in modo che il differenziale delle docce risulterà l'ultimo interruttore dei 18 che ci saranno, e in questo modo potrà evitare conseguenze da possibili guasti interni al quadro.

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1) giusto.

2) la posizione non è infuente puoi metterlo dove vuoi. in genere i dispositivi si posizionano in base a come sono collegati per non avere grovigli di fili nel quadro ma anche alla praticità d'uso.

In casi rari può accadere che si verifichi un corto tra i fili nel quadro ma è difficile. Se il differenziale è a monte e il corto avviene tra il D e il MT, il D si può danneggiare facilmente. Dunque visto che non cambia nulla ai fini del montaggio tanto vale metterlo a valle così risulta protetto dal MT. Ma è più che altro un accortezza.

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Ok. Ti ringrazio che ogni volta che rispondi approfondisce l'argomento trattato. Mi ci ritrovo molto con il tuo modo di spiegare le cose. 👍
Scusa se ne approfitto anche per rifarti la domanda che in mezzo alle altre forse ti è sfuggita: il MT 2P a un modulo di cui ti avevo parlato, ha la stessa efficacia di quelli a 2 moduli, per la protezione sulle docce elettriche?

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Tecnicamente si. Ovvio che essendo più piccolo non mi aspetto la stessa robustezza e durata  di un 2 moduli, ma le prove di tipo che devono superare, le norme di produzione e le caratteristiche tecniche sono le stesse.

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Scusami tanto Dario se in continuazione ti sottopongo a miei quesiti, ma questo riguarda un punto importante che è il nodo tra PEN - Neutro - Collettore e infine il DG.

Quando su questo argomento avevo postato il mio schema e tu mi avevi dato l'Ok, non mi ero reso conto di un particolare che ho notato solo adesso, e che sta nello schema di frabala postato nella prima pagina della discussione. Nel suo schema c'era già una differenza, ed era quella di aver fatto passare il PEN nel Contatore (lui lo indica con la N di neutro si dall'inizio), ma di questo ne avevamo già parlato, dicendo che a Cuba, sicuramente, non me lo avrebbero permesso.
Io non sono in grado di capire quale dei due differenti schemi possa andar bene (magari tutti e due), però preferisco far notare le differenze.
Intanto posto i due schemi, così è più facile capire dov'è la differenza.1510384304_Schemafrabala.jpg.a047231415560f07eb27a7b637a23a63.jpg

 

1485340040_SchemaTN-C-S.thumb.jpg.dbc82b2237e1097aeaa5e58c314de498.jpg

 

Se nello schema di frabala il PEN non passasse nel Contatore, noi lo vedremmo andare direttamente nel DG (MT Generale 3P) e poi nel Collettore. Da quel punto si separa in Terra e Neutro e, quest'ultimo, insieme alle due fasi, andrà ad alimentare il quadro.

Invece, nel mio schema, abbiamo fatto andare direttamente il PEN al Collettore per separarlo in Neutro e Terra, senza farlo passare prima nel DG. A quel punto, insieme alle due fasi, sarà il Neutro che andrà al DG e non più il PEN come invece è nell'altro schema.

 

Riassumendo la differenza tra i due, è che nello schema di frabala, il PEN passa prima nel DG e solo dopo va al Collettore per essere separato in T e N.

Nel mio schema il PEN non passa mai nel DG, ma va direttamente al Collettore, e da lì parte invece il Neutro che va a collegarsi al DG.

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Io lo farei passare nel DG prima di arrivare al collettoore. Per farlo il DG dovrebbe essere a 3Poli. In questo modo a DG aperto avresti la certezza che il tuo impianto è completamente sezionato dalla rete e quindi totalmente privo di tensione.

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Il 18/3/2020 alle 09:29 , hfdax ha scritto:

Per farlo il DG dovrebbe essere a 3Poli.

Per il DG già si era deciso di comprarlo a 3P. Come puoi vedere nel mio schema, invece del PEN ci passava il Neutro che partiva dal Collettore.

 

Il 18/3/2020 alle 09:29 , hfdax ha scritto:

Io lo farei passare nel DG prima di arrivare al collettore........ In questo modo a DG aperto avresti la certezza che il tuo impianto è completamente sezionato dalla rete e quindi totalmente privo di tensione.

Prima che tu mi rispondessi con questo suggerimento, mi era tornato alla mente quello che a inizio della discussione si era detto a proposito del PEN e sul fatto che questo non si doveva passare mai negli interruttori. Allora avevo pensato che la tua risposta sarebbe stata quella di prendere per buono il mio schema, dove il PEN andava direttamente al Collettore. Ma mi sono subito ricordato che un argomento simile l'avevamo affrontato tempo fa, però in quel caso riguardava il Contatore e non il DG, e il dubbio era proprio se si poteva far passare il PEN nel Contatore oppure no. E allora mi sono andato a rileggere la tua risposta che avevi pubblicato in un post che è all'inizio di pag. 6.

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