Articolo

Linee guida interpretative sulla nuova EPBD

Il 30 giugno 2025, la Commissione Europea ha emesso note interpretative sulla Direttiva "case green" (EPBD IV), entrata in

vigore il 28 maggio 2024. Queste note, composte da tredici allegati, sono state pubblicate per supportare gli Stati membri nel recepimento della Direttiva entro la scadenza del 29 maggio 2026.

L'obiettivo principale della Direttiva è la decarbonizzazione totale del patrimonio immobiliare dell'UE entro il 2050, concentrandosi sugli edifici meno efficienti. I documenti interpretativi non modificano gli effetti giuridici della Direttiva, ma offrono una guida pratica, in particolare per le nuove disposizioni o quelle che hanno subito le maggiori modifiche.

Gli argomenti trattati dai tredici allegati sono i seguenti:
- Allegato 1 - Standard minimi di prestazione energetica per gli edifici non residenziali e percorsi di ristrutturazione progressiva degli edifici residenziali;
- Allegato 2 - Incentivi finanziari, competenze e barriere di mercatoe sportelli unici;
- Allegato 3 - Attestati di prestazione energetica e sistemi di controllo indipendenti;
- Allegato 4 - Passaporto di ristrutturazione;
- Allegato 5 - Banche dati per la prestazione energetica degli edifici;
- Allegato 6 - Scambio di dati;
- Allegato 7 - Edifici a zero emissioni;
- Allegato 8 - Energia solare negli edifici;
- Allegato 9 - Infrastrutture per la mobilità sostenibile;
- Allegato 10 - Sistemi tecnici per l'edilizia, qualità ambientale interna e ispezioni;
- Allegato 11 - Caldaie a combustibile fossile;
- Allegato 12 - Quadro generale comune per il calcolo della prestazione energetica degli edifici;
- Allegato 13 - Potenziale di riscaldamento globale del ciclo di vita dei nuovi edifici.

In questo Dossier vedremo di approfondire alcuni di questi documenti, cercando di evidenziare gli aspetti più rilevanti e che si
prevede avranno un maggiore impatto nel settore degli edifici.

Più nel dettaglio parleremo di:
- Nuovi requisiti minimi;
- Zero Emission Buildings;
- Attestati di prestazione energetica e sistemi di controllo indipendenti;
- Caldaie a combustibile fossile;
- Potenziale di riscaldamento globale del ciclo di vita dei nuovi edifici.

NUOVI REQUISITI MINIMI

La definizione dei requisiti energetici minimi per gli edifici rappresenta un elemento chiave della Direttiva EPBD. È infatti attraverso tali limiti e verifiche di legge che viene messa a terra la politica energetica sugli edifici, che può essere più o meno sfidante appunto in funzione degli indicatori e delle soglie che vengono stabilite.

L'articolo 9 della Direttiva è quello che definisce i criteri generali per la fissazione dei limiti da parte degli Stati Membri.

L'approccio della Direttiva è differenziato tra edifici residenziali e edifici non residenziali. Per i primi, la Direttiva e le relative linee guida orientative non chiedono di fissare requisiti minimi per singolo edificio, ma è previsto che vengano adottate politiche di ristrutturazione di modo da seguire un percorso di miglioramento delle prestazioni energetiche medie del parco immobiliare.

Per i secondi, ovvero gli edifici non residenziali, viene invece chiesto di fissare dei requisiti specifici (del 16% e del 26%). Tali soglie
possono essere interpretate come percentili di edifici con le prestazioni peggiori.

Ai vari Stati Membri è lasciato il compito di calcolare queste soglie. Tale calcolo chiaramente varia a seconda dei criteri di raggruppamento degli edifici. Le soglie possono infatti essere differenziate per tipologia di edificio, per zona climatica e anche, volendo per dimensione dell'edificio.

Un altro importante aspetto nella definizione di tali soglie per gli edifici non residenziali sono i dati di riferimento. Due sono infatti
gli approcci alla caratterizzazione del patrimonio edilizio:
a. dati sul patrimonio edilizio esistente e fonti di dati complementari;
b. campionamento statistico e raccolte di dati ad hoc.

Tali approcci potrebbero essere adottati anche in combinazione, ad esempio per categorie di edifici per i quali i dati statistici
mancassero o non fossero abbastanza robusti.

La scelta dell'approccio e dei dati statistici sono anche funzione del tipo di indicatore che si vuole utilizzare. Gli Stati membri pos sono scegliere di stabilire soglie nazionali per il consumo di energia finale o per il consumo di energia primaria. Le linee guida orientative non propendono per l'uno o per l'altro, ma riportanovantaggi e svantaggi di ciascuno.

Energia finale - vantaggi
- Incoraggia misure volte a ridurre il fabbisogno energetico, tracui la ristrutturazione dell'involucro edilizio, sistemi di riscaldamento efficienti e misure a basso costo per ridurre le perdite di calore nei sistemi di distribuzione del calore all'interno dell'edificio.
- È di più facile comunicazione in quanto è direttamente correlata alle bollette energetiche e al processo decisionale dei consumatori.

Energia finale - svantaggi
- Le misure relative alla decarbonizzazione dell'approvvigionamentoenergetico degli edifici e all'utilizzo di fonti rinnovabili in loco non sono riflesse dall'indicatore.
- Il confronto tra vettori energetici è più complesso.

Energia primaria - vantaggi
- Incoraggia un insieme più ampio di misure, tra cui sia quelle che riducono il fabbisogno energetico, sia quelle relative alla decarbonizzazione dell'approvvigionamento energetico degli edifici e all'utilizzo di fonti rinnovabili in loco.
- Permette un confronto diretto tra diversi vettori energetici.
- Si basa sullo stesso indicatore utilizzato per identificare le classi energetiche negli APE. Questo potrebbe facilitare il monitoraggio e i controlli di conformità.
- Indicatore consolidato nella Direttiva EPBD per esprimere la prestazione energetica degli edifici in base a diverse disposizioni (ad esempio, Edifici a Emissioni Zero, requisiti minimi).

Energia primaria - svantaggi
- L'uso di energia primaria può variare a causa di cambiamenti nel mix energetico e nei fattori primari, rendendone difficile il monitoraggio.
- È necessario tenere conto della riduzione dell'energia primaria attraverso misure sul lato dell'offerta.
- Più complesso da comunicare per i non specialisti.

Storicamente, nella legislazione nazionale in materia degli ultimi anni, si è sempre optato per l'energia primaria, ritenendo che i
vantaggi fossero più rilevanti degli svantaggi. Vedremo se tale scelta sarà confermata anche nel nuovo recepimento della nuova
Direttiva.

Parliamo ora di edifici residenziali.
Come abbiamo visto, per questa tipologia non sono richieste soglie specifiche da applicarsi sul singolo edificio. Viene fatto un discorso generale: il 55% di riduzione del consumo di energia deve essere raggiunto attraverso interventi di ristrutturazione sul 43% degli edifici con le prestazioni peggiori.

Occorre quindi intervenire in primis sugli edifici più energivori, poiché, in generale, gli edifici dalle prestazioni peggiori sono quelli che hanno il potenziale di risparmio più elevato e, molto spesso, su cui gli interventi hanno un miglior rapporto costi-benefici.

Gli Stati Membri sono quindi chiamati a definire una soglia per identificare tale insieme del 43% di edifici (residenziali) dalle prestazioni peggiori.

Le note di orientamento della Commissione, a tal proposito, raccomandano di classificare gli edifici residenziali nel parco edilizio del 2020 in base alla loro prestazione energetica,misurata in base al consumo di energia primaria (kWh/
(m²anno)).

Questa soglia può essere calcolata utilizzando il numero di edifici o la superficie totale.

Selezionando il numero di edifici o la superficie utile si possono identificare diverse porzioni del patrimonio edilizio residenziale, più piccole o più grandi. Quando si utilizza la superficie utile per identificare il 43% degli edifici con le peggiori prestazioni, si tiene
conto delle dimensioni dell'edificio, ma utilizzando il numero di edifici si può arrivare a una sovra rappresentazione degli edifici di piccole dimensioni (che potrebbero avere un potenziale diristrutturazione limitato).

ZERO EMISSION BUILDINGS

Continua nel PDF
Articoli tecnico scientifici o articoli contenenti case history
Energia e dintorni settembre 2025
Ultimi articoli e atti di convegno

Più di 50 anni di innovazione e tecnologia Made in Italy

Fondata nel 1972, Unical AG S.p.A. è oggi una delle realtà italiane più autorevoli nel settore del riscaldamento e della climatizzazione. Oltre...

Il Regolatore PID e la sua pratica Sintonizzazione

Metodo del Nino_Nano ... Ninetto_Nanetto Nel controllo di processo industriali, progettare e gestire l'impianto è un'impresa davvero notevole se non...

Eccellenza e innovazione quasi secolare

Mingazzini continua a essere un partner ideale per chi cerca soluzioni all'avanguardia, sostenibili e personalizzate, capaci di affrontare le sfide...

Nucleare: quel ritorno e quel consenso da ricostruire su nuove evidenze

Era il 1965 quando Mario Silvestri (1919-1994), accademico, fondatore dell'impiantistica nucleare in Italia e antesignano dell'insegnamento di...

Le proprietà di flusso di solidi particellari per processi avanzati ad alta temperatura ed elevata pressione

La comprensione delle proprietà di flusso e della capacità di solidi granulari di muoversi liberamente senza creare blocchi o flusso intermittente...

Elevion Group e AB per 5 nuovi impianti di biometano: riduzione attesa di 50.000 ton di CO2

Elevion Group, leader europeo nella fornitura di soluzioni end-toend per la decarbonizzazione e l'efficienza energetica, e AB, leader mondiale nelle...

Il sistema elettrico italiano: da privato a pubblico e da pubblico a privato

Perché l'energia elettrica in Italia costa di più rispetto ad altre nazioni europee

5 problemi di gestione del magazzino che possono essere risolti con i servizi di localizzazione indoor

La pratica di monitorare e dirigere le attività quotidiane di un magazzino è nota come Warehouse Management, ovvero la gestione del magazzino. Si...

Sistemi IoT e soluzioni integrate per la gestione intelligente dell'energia: il ruolo di DIGIPLUS nella transizione energetica industriale

DIGIPLUS presenta DIGISENSE, un ecosistema IoT modulare per il monitoraggio energetico e produttivo in ambito industriale, pensato per accompagnare le...

Linee guida interpretative sulla nuova EPBD

Il 30 giugno 2025, la Commissione Europea ha emesso note interpretative sulla Direttiva "case green" (EPBD IV), entrata in vigore il 28 maggio 2024....

La Nuova Energia inizia dal Controllo: Innovazione nella Combustione

Nel contesto della transizione energetica e delle sempre più stringenti normative ambientali, il controllo della combustione diventa un punto chiave...