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INGEGNERE ELETTRONICO TRIENNALE SENZA FUTURO


nicobi83

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Un consiglio: se lavori in una ditta che NON ti da garanzie di assunzione regolare (vedi cocopro,"poi vedremo", "volemise bene") e te ne capita un migliore,non ci pensare 2 volte.

Puoi stare certo che a parti invertite non si farebbero alcuno scrupolo.

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beh al 1° colloquio nell'azienda metalmeccanica è stato tutto abbastanza "informale", mi voleva conoscere e capire quali capacità lavorative ho (soprattuto riguardo l'uso del cad) e non abbiamo approfondito fino alla questione del contratto di lavoro...anzi nemmeno una parola su stipendio..

 

logicamente a seconda del tipo di contratto che mi verrà proposto mi adeguerò...

 

però logicamente, se uno mi propone un tempo indeterminato (che attualmente dovrebbero essere stati semplificati e meno onerosi per chi li farà) senza se e senza ma, anche se non è il lavoro dei miei desideri, prima di licenziarmi volontariamente anche per il lavoro desiderato o + remunerativo, qualche pensiero prima lo farei...;)

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aggiornamento:

 

nulla di fatto...(d'altronde me l'aspettavo, dal momento che nel sito i profili che cercano attualmente sono agli antipodi del mio c.v. ...)

 

han detto mi terranno in considerazione se nel prossimo futuro avranno esigenza di altro personale per altri tipi di mansioni...

 

vabbè, almeno c'ho provato e mi hanno conosciuto...

 

peccato però, ho intravisto qualcosina di quel che realizzano, è interessante...

 

adesso farò le ultime telefonate lunedì mattina, e se non ci saranno riscontri positivi al 99%, vada di meccanics stavolta....almeno percepirò di nuovo uno stipendio.

poi si vedrà...

 

grazie a tutti dei consigli/aiuto.

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Da quello che ho capito i contratti a tempo indeterminato di adesso sono molto diversi da quelli di prima. Sono meno onerosi per chi li fa proprio perché possono licenziarti come e quando vogliono... 

Se posso permettermi, il fatto di scegliere un lavoro per il tipo di contratto non ha più senso secondo me, perché come dice Livio non ci sono più posti sicuri, anzi fossi in te sceglierei solo in base al tipo di lavoro. Fregandosene del contratto

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Nel caso pessimo ti pagano un'indennità pari a 24 mensilità sulla base dell'ultimo stipendio, ma è un caso puramente teorico.

Quando scadranno gli incentivi, temo, ci sarà un fiorire di licenziamenti liquidati con 3 - 6 mensilità.:angry:

 

L'unico modo per avere il contratto veramente a tempo indeterminato è fare in modo che l'azienda abbia veramente bisogno di te e che la tua professionalità si difficilmente sostituibile.

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e ti pareva...

me lo dicevo, vedi che quando inizio un lavoro poi saltano fuori tutti a telefonare o mandare mail...

 

ed infatti, lunedì mattina mi trovo una mail dove mi cercano...questa non è un'agenzia, è proprio una ditta che ha "beccato" il mio c.v. non so dove e mi ha proposto un colloquio; cercano un disegnatore per quadristica ed automazione da come mi par di capire...

 

oggi invece chiamata da un'agenzia per un'annuncio dove mi ero candidato (e dove cercano un elettronico per inserirlo nel laboratorio a non so fare che tipologie ti test o cosa)

 

va beh, per ora andrò a sentire cosa mi raccontano / propongono, poi si vedrà...

 

ma svegliarsi e contattarmi prima no?:wallbash:

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una cosa che ho dimenticato di chiedere ai "veterani ed esperti" in lavoro, e la risposta potrebbe tornare utile anche all'autore del topic (visto che ci siamo sentiti per mail e mi ha fatto una domanda "simile" -in realtà la sua è un pò + impegnativa in previsione di un eventuale trasferimento abitativo vero e proprio in altra provincia-):

 

ho verificato ed ho all'incirca 40 km di strada verso l'azienda che mi ha contattato direttamente (da fare con mezzo proprio, non vi sono mezzi pubblici o se ci sono hanno orari "impossibili").

fingiamo che mi facciano delle proposte interessanti su tipo di contratto ecc, e che il lavoro sia effettivamente di mio interesse.

inutile dire che non mi conviene tornare a casa per la pausa pranzo.

non credo che la ditta in questione abbia la mensa.

 

io, fortunatamente, fin'ora ho sempre lavorato vicino casa e quindi sempre fatto pausa pranzo a casa (tranne qualche rara eccezione quando si andava a qualche corso o in cantieri lontani).

 

quindi la mia domanda a voi "esperti" è:

 

quali richieste meglio fare all'azienda? meglio chiedere dei "buoni pasto" da usare in qualche trattoria/ristorantino della zona lavoro?

meglio chiedere un "plus" in busta paga?

o meglio chiedere dei rimborsi spese?

 

e in questo caso visto anche la distanza si può (/deve) chiedere anche un rimborso / plus per le spese di trasporto?

 

 

 

grazie per le risposte/aiuto, ma non ne so proprio nulla a riguardo...

 

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:blink:

ma come scusa? perchè?

 

avrei una buona spesa in + tra mangiare via e di carburante no? a spanne direi che mi "volano" via 160 euro mensili per i pranzi (facciamo il caso di pranzo normale a 8 euro se va bene...

poi facendo proprio i conti della serva mi vien fuori sui 100 euro di carburante (euro + euro -)

 

fanno circa 260 euro mensili che devo già pensare come sfumati dalla paga mensile...

 

ho sempre sentito dire da gente che conosco che quando lavoravano lontano da casa avevano buoni pasto, o spese pagate...

 

boh...

 

ok che dal prendere zero mensili ad andare anche a 900/1000 euro tolte le spese "vive" sarebbbe già un grande passo, però...

 

vabbè, tanto inutile mi fascio la testa prima di romperla..devo ancora avere il colloquio...

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Livio Orsini

Bisogna valutare le condizioni complessive.

Comunque si può sempre chiedere, nel caso non ci fosse la mensa (cosa che tutte le aziende oramai tendono ad eliminare) se sono previsti "buoni pasto" spendibili in qualche esercizio in loco o se, almeno, c'è un locale attrezzato con scaldavivande e tavoli. Molte piccolo aziende mettono a disposizione simili attrezzature; basta un locale dotato di un paio di tavoli, un micro onde, magari ci si mette anche il distributore automatico di bibite e bevande calde.

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Che riconoscano le spese di trasporto e pranzo è pura utopia, se non si tratta di ruoli ad alto livello.....altrimenti la valutazione è semplice:

Se il luogo di lavoro è troppo lontano, si declina l'offerta. Se non si è nelle condizioni di poterla declinare...la si accetta...sperando in tempi migliori.

 

Se mai, chiederei se c'è una mensa, quanto costa ecc ecc. Se ti chiamano, sanno da dove vieni e dovrebbe stare a loro avanzare una proposta equa.

 

Purtroppo è più facile per chi cambia lavoro e si allontana, se contattato da azienda interessata, che gli venga proposto un contributo spese, per chi invece è momentaneamente libero, l'opzione è sempre..... o la minestra o la finestra.

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Quote

ma come scusa? perchè?

 

avrei una buona spesa in + tra mangiare via e di carburante no? a spanne direi che mi "volano" via 160 euro mensili per i pranzi (facciamo il caso di pranzo normale a 8 euro se va bene...

poi facendo proprio i conti della serva mi vien fuori sui 100 euro di carburante (euro + euro -)

Chiedere è lecito, ma non lo puoi certo pretendere.

Se sei ancora in fase di trattativa, piuttosto cerca di trattare sul compenso.

Per risparmiare sui pranzi poi si può sempre ritornare alla vecchia, e oramai in disuso, gavetta.

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Mah..... se ad un forum come questo chiedi solamente se ti spetterebbero 100 o 200 euro in più..... Questo è uno spreco di risorse! Per carità ogni domanda è lecita, ma mi sembra un reality... Scusa eh.

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beh, chiedere è lecito e rispondere cortesia...se non ti va di rispondere fai a meno....

se uno non è "esperto e vissuto" nel campo, può anche domandare no? tanto per farsi un'idea...

 

 

comunque...

 

sempre + convinto che le agenzie fan solo perdere tempo....fatto strada per nulla. e tra l'altro con una stessa agenzia a 10 km, noooo, mi hanno convocato in quella a 25 km di distanza (dove tra l'altro causa cantieri per nuova strada c'è un traffico e casino bestiale che ci si impiega un buon 20' in + del normale...): telefonicamente avevo chiesto se potevano "ricevermi" in quella + vicina, ma hanno risposto di no. però all'inizio colloquio, mentre la tipa guardava il monitor e leggeva l'ho sentita nominare l'altra sede (+ vicina) e dire "bon cancelliamo"...<_<

 

 

 

per il colloquio nell'azienda lasciamo perdere anche questo va......(e son stati loro a contattarmi, non io che ho risposto ad un loro annuncio: hanno letto il mio c.v. chissàdove e mi han contattato per una mansione specifica)

io ci son andato + per curiosità/restare nel precedente settore (ma leggermente diverso e meno "ampio") e vedere se mi offrivano qualcosa di sicuro e uno stipendio almeno pari al precedente..ma....

 

infatti è vero il detto o la "minestra o la finestra" citato qui sopra...

 

però se mi chiami perchè ti serve una persona per un lavoro che già so fare (e lo sai, che è scritto ben bene sul c.v.), ed al colloquio ti dico che conosco bene il software e lo so usare da anni, mi offri un contratto di n mesi "di prova" e mi proponi pure una paga al netto inferiore a quel che percepivo prima....? con la "promessina" di una eventuale futura crescita... o di un nuovo ritorno a bazzicare in giro in cerca di impiego...:huh:

considerando poi che sapevano anche quanta strada ho da fare (in pratica 2 ore per 80 km circa in una giornata lavorativa tra andata-ritorno), e che devo ovviamente pranzare fuori casa (altra spesa) non hanno minimamente accennato ad eventuali rimborsi.

 

quindi già paga netta meno di 1000, togli pure altre 150 almeno di "spese"....

ok che è sempre meglio del zero di adesso, però va mica bene che ste aziende ci sguazzino sulle sfighe altrui!

 

solo alla mia domanda se hanno la mensa: "mah si abbiamo uno stanzino con fornetto tavolino e sedie, bla bla bla..."

 

insomma tante belle parole e gentili ma a fatti veri lasciano a desiderare...

mi han detto che mi chiameranno per una risposta, ma se sarà positiva (anche se dubito, credo abbiano capito la mia espressione quando si è parlato dei soldoni, quelli veri) penso proprio che declinerò!

 

credo che la loro tattica sia di tenere qualcuno di nuovo (già pratico del mestiere richiesto) per n mesi con contratto a termine, pagandolo poco, per fronteggiare la previsione di un eventuale picco di lavoro...poi al termine del contratto/picco lavoro saluti e baci "ci spiace ma..."

mi immagino già la filastrocca strappalacrimenn

 

e poi i nostri genitori/nonni hanno lottato per anni per i diritti/dignità dei lavoratori...e questi sono i risultati!

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Che riconoscano le spese di trasporto e pranzo è pura utopia, se non si tratta di ruoli ad alto livello....

 

 

ecco, questo mi pare prioprio un controsenso...

 

cioè ad uno con un ruolo di alto livello (quindi lauto stipendio) vanno a rimborsare tutto, mentre del misero impiegato che sia a 2 km o a 40 non gliene frega niente a nessuno e gli danno lo stesso misero stipendio di quello che apre il cancello di casa e si trova a lavoro?

 

:wacko:

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io sono stato sempre del pensiero e mi sono comportato di conseguenza, a prescindere dalla prima trattativa di sopravvivenza e di acquisizione del posto, per primo si lavora, dando al meglio le proprie attitudini, si cerca di capire le esigenze del posto di lavoro e le eventuali migliorie da apportare con il proprio contributo, dopo di che si può iniziare una trattativa sul miglioramento salariale e/o trattamento di confort/aiuto,

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Livio Orsini
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cioè ad uno con un ruolo di alto livello (quindi lauto stipendio) vanno a rimborsare tutto,

 

E' la legge della domanda e dell'offerta.

In genere per livelli di elevata professionalità la concorrenza è tra i datori di lavoro per accaparrarsi le prestazioni della persona, non viceversa.

Se tu fossi l'unico in grado di fare un certo lavoro che interessa ad un decina di aziende, potresti metterti all'asta e sceglierti le migliori condizioni.

 

In  quanto al lauto stipendio, per un tecnico non è mai lauto.

Se consideri il tempo impiegato per formarsi, con i relativi sacrifici personali, le responsabilità che immacabilmente derivano da un lavoro ad elevata professionalità, il tempo che si deve dedicare al lavoro ed al amntenimento della professionalità, ne risulta uno stipendio quasi sempre inadeguato.

Certo percepire 2500€ netti/mese più alcuni bonus, come, ad esempio, l'auto aziendale può sembrare per chi percepisce solo 1000€ netti/mese, una cifra enorme, ma non lo è se si considera bene il tutto.

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È la legge domanda - offerta.... Ma tu cosa sai fare? Sai fare gli schemi elettrici? Sai dimensionare i componenti?

Ma perché non accetti questo lavoro e intanto conosci questa azienda ed il suo ambiente... Intanto rimani con un occhio alla ricerca di un impiego migliore.... Poi al limite tra n mesi se non ti rinnovano il contratto ricomincerai... 

Ti prepari il pranzo e te lo riscaldi in azienda, costo zero! 

 

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in ambito automazione industriale , che sia sviluppo , ricerca , service o revamping ....se vali qualcosa ti prendono , sempre .

Il problema per un giovane è quello di maturare una minima esperienza che gli permetta di dimostrare un minimo di preparazione .

Arrivi e il giorno stesso ti chiedono di metterti al pc con 2000 connessioni vpn , barracuda, cisco etc  etc e ti devi collegare con un cliente che non sai nemmeno chi sia per risolvere un problema di fermo che nel 90% dei casi si tratta di un contatto che da allarme dall'inverter, o una fotocellula che non funziona o un filo staccato .

Il progetto contiene 6-7 plc con 60 azionamenti di vario genere , livello 2 etc .

Se sei sgamato ed hai esperienza consolidata sudi un pro freddo ma poi respiri e con calma arrivi al punto e risolvi il problema .Nessuno ti corre dietro e  nessuno ti insulta .

Parli col cliente e gli dai sicurezza parlando poco , bene e professionalmente in grado .Giri di qua ,cerchi i layout , chiedi al capo o a qualche collega e riesci a far cacciare qualche informazione tra una telefonata e l'altra perchè sai gia cosa stai cercando .Ci vuole calma e pazienza .Se sei giovane e/o senza esperienza inizia a venirti il mal di pancia, sudi freddo , ti cachi addosso e vai in panico , come e' giusto che sia . in ogni caso devi rubare il mestiere come si diceva un tempo. 

Non basta saper girare nei menu ed utilizzare gli strumenti del sw di programmazione , ci vuole esperienza e dedizione .Purtroppo al giorno d'oggi si corre e basta e ci si esaurisce e quasi nessuno investe sui giovani che se vogliono lavorare devono rischiare dicendo di saper fare e poi .... tra notti insonni ed incubi saper fare il lavoro .Io seguito questo percorso ....

Il contratto non te lo rinnovato se non dai un minimo di sicurezza e non dimostri un minimo di autonomia. E' un mestiere cosi .

Ad alti livelli quando lavori in un'azienda come ditta esterna , e ti sentono parlare di cose tecnologiche , se sai il fatto tuo dopo 2 ore ti chiedono di lasciare l'azienda che ti paga per passare direttamente da loro , ti pagano , ti danno la carta , l'auto etc e le palle non te le rompe nessuno .

Non timbri nessun cartellino , vai e vieni e fai un po quel che ti pare , l'importante è che assolvi i tuo incarichi che sono fondamentali e vitali per l'azienda che ti paga .E in automazione industriale le cose funzionano cosi , almeno per me .

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...no dico.....non ti sembra di aver esagerato un tantinino? :superlol:

 

Se un impianto di quelle dimensioni è fermo....col cavolo che ti lasciano tranquillo a cercare la soluzione...perché di solito equivale a...centinaia di persone ferme o che si fermeranno a breve e tanti tanti soldini che volano in mancata produzione...ogni secondo.....e contratti di service h24 con tempo di reazione <0....lo devi sapere prima che si sta per staccare il filo....con l'automazione sensi-predittiva.......

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l'importante e' rimanere tranquillo e sereno altrimenti vai in panico e fai solo azzate .

Io metto i tappini di gomma nelle orecchie ;)

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Sembra un po' choosy questo ragazzo eh?

 

Se non lo chiamano si arrabbia, se lo chiamano tardi si arrabbia, se è vicino...se è lontano...se c'è la mensa o se non c'è.....

 

Quote

Ti prepari il pranzo e te lo riscaldi in azienda, costo zero! 

 

ed è anche una soluzione ragionevole! Ma può bastare anche un panino....per "campare" la famiglia mi era capitato un lavoro a "80Km al giorno" e per arrivare in orario...dovevo uscire talmente presto che nemmeno i prestinai erano aperti... a pranzo mangiavo un panino fatto col pane del giorno prima...conservato in un sacchetto di plastica affinchè rimanesse morbido...altro che menu lavoro a 8 euro.....

Quote

Io metto i tappini di gomma nelle orecchie ;)

io metto il casco

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