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Grazie per quest'ultime risposte. Per i nostri esperimenti questa settimana mi devo fermare ho bruciato uno dei due avvolgimento del motore cappa, l'ho smontato e riavvolto manualmente, devo rimontare il tutto e sto cercando el forum motori  conferme per i collegamenti. Non chiedo info qui in quanto mi par d'aver capito non sia conforme a regolamento.

Inoltre sono giorni di va e vieni per necessità  famigliari.

Rimiro la scheda che mi hai inviato sopratutto nella precisione delle saldature,  ma la utilizzerò in ascolto dopo le prove avanti menzionate.

Grazie ciao

Loris

 

 

 

 

 

 

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  • 3 months later...

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Salve amici, ciao Stefano dopo parecchio tempo ho ripreso Per usare un linguaggio CB a trabaccare. Facendo riferiento all'ultimo post ,problema cappa risolto.

Ora chiedo gentilmente a una spiegazione (tipo sitema pratico) del circuito oproposto da Stefano e qui sotto riportato.

Inoltre chuiedo come mai la bobina ha cosi poche spire.

Grazie Ciao.

 

 

 

 

 

 

rx_beonardo.thumb.jpg.a85eddf4a1be048c6a47626dcb398b3f.jpg

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Ciao e ben tornato!

La bobina ha poche spire perché è dimensionata per le onde corte.

Ho fatto un salto indietro tra i messaggi e ho trovato la descrizione che avevo dato a suo tempo. Per non ripetermi la riporto qui sotto.

il 2/12/2018 at 18:41 , dott.cicala scrisse:

Qui la reazione è di Drain e ciò permette di avere due avvolgimenti separati per la bobina ed evita la seccatura della presa intermedia.

L1 è composta da 8 spire di filo da 0.4 su supporto plastico da 6mm.

L2 è avvolta sopra L1, ed è composta da 2 spire dello stesso filo: Deve poter scorrere su L1.

La mobilità di L2 evita di dover trovare la posizione più adatta per la presa intermedia del precedente circuito ed ha lo stesso effetto.

C10 è un variabile da 200pF max e si occupa di regolare il grado di reazione ma è opzionale perchè ciò si può ottenere semplicemente spostando L2, ma se c'è è più comodo.

J1 è un'impedenza di blocco. La si può realizzare con un centinaio di spire su supporto plastico, oppure da una 10 di sipre su nucleo di ferrite o usarne una già fatta da almeno 500uH.

Quando la reazione innesca, il circuito deve gorgheggiare come un usignolo oppure ululare come un lupo e non ronzare come un moscone o gracidare come una rana o potpottare come un furetto.

Inoltre:

1) la condizione di innesco si mantiene per una ristretta gamma di frequenze sintonizzate e spostando la sintonia è necessario ritoccare la reazione, ecco perchè è comodo avere il C10.

2) Ottenuto il fischio si dovrà diminuire un poco la reazione, fino alla sua scomparsa ma fermandosi subito non appena cessa, altrimenti se la reazione non avviene il circuito si comporta come un ricevitore ad amplificazione diretta e avrà scarsissima sensibilità, se la reazione è troppa il circuito si comporterà come un oscillatore e non sarà possibile ricevere alcuna stazione.

 

Collegamenti cortissimi per tutto ciò che è interessato dalla RF

 

Se la reazione non innesca, invertire fra loro i capi C-D

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  • 2 weeks later...

Saluto tutta la compagnia ,grazie per la risposta, dunque la prima prova del nuovo circuito OC non mi da risultato positivo

gentilmente pongo qualche domanda:

 

Dove si inserisce l’antenna?

 

Chiedo consiglio per procedere nel tentativo di arrivare a farlo funzionare e do lettura delle varie tensioni rilevate.

tensione di  ingresso 9V

 

Gate 0 v , Drain 7.3v, Source 4 v, Catodo varicap 0.55v la tensione in questo punto ruotando potenziometro non varia

 

IL'ultimo componente in out è il  condensatore da 4,7mF  sul polo positivo registro 3v

 

Ho eseguito prova con inserimento segnale audio ponendolo in ingresso su  R1, sul Gate, sul Drain e sul Source il segnale arriva in altoparlante forte.

 

Siccome sul precedente OC rigenerativo (funzionante) il segnale audio se posto in ingresso di R1 non passa.

chiedo delucidazioni.

Per comodità di lettura ,r1615586275_secondoOCcontensioni.thumb.png.7a2802d141ae160c497c7ba4ee4b48dd.pngiporto le tensioni sullo  schema stesso qui sotto postato.

Ciao Grazie

 

 

 

 

 

 

 

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Dimenticavo di dirti che ho eseguito diversi test facendo uso dell'oscillatore universale inserendo una bobina con in parallelo un variabile.

Con il ricevitore della Grundig del quale ti ho parlato nel messaggio. Sintonizzavo il segnale da lui emesso sulle frequenze fra gli 8 e i 10.5 Mhz e ho testato

l' OC Rigenerativo Con il radioutilitario ho costruito  bobine di vari diametri  sia di nucleo che di filo, ma con medesima induttanza, a piu prese, ne ho potuto consatare le variazioni e gli spostamenti di frequenza.

Con buona soddisfazione sono passato al secondo circuito di cui sopra ..

Grazie

Ciao

 

 

 

 

 

 

 

 

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10 ore fa, beonardo scrisse:

Dove si inserisce l’antenna?

L'antenna si può collegare in due modi.

1) tramite un condensatore da 100pF collegato al capo B di L1

2) Realizzando un altro avvolgimento (link) di un 3-4 spire avvolto partendo sempre dal capo B

10 ore fa, beonardo scrisse:

Gate 0 v

La tensione sul Gate si misura sempre rispetto al source. Se su quest'ultimo hai 4 volt significa che il gate si trova a -4v.

 

10 ore fa, beonardo scrisse:

Catodo varicap 0.55v la tensione in questo punto ruotando potenziometro non varia

Deve variare altrimenti significa che, se tutto il resto è stato montato correttamente, hai montato il varicap al contrario e quindi è polarizzato direttamente. In questo caso succede quello che succede ad un qualsiasi diodo polarizzato direttamente: Superata la tensione di soglia entra in conduzione e la tensione ai suoi capi rimane costante.

 

10 ore fa, beonardo scrisse:

L'ultimo componente in out è il  condensatore da 4,7mF  sul polo positivo registro 3v

corretto

10 ore fa, beonardo scrisse:

Ho eseguito prova con inserimento segnale audio ponendolo in ingresso su  R1, sul Gate, sul Drain e sul Source il segnale arriva in altoparlante forte.

In tutti e due i circuiti dipende da dove inietti il segnale.

Se prima di R1 cioè ai capi della bobina, allora il segnale non passa perché per la bassa frequenza la reattanza della bobina è talmente bassa che è un cortocircuito e fuga a massa tutto il segnale.

Se dopo R1, cioè direttamente sul gate, il segnale passa perché R1 e il condensatore che ha in parallelo hanno reattanza talmente alta che non fanno passare il segnale verso massa.

9 ore fa, beonardo scrisse:

Dimenticavo di dirti che ho eseguito diversi test facendo uso dell'oscillatore universale inserendo una bobina con in parallelo un variabile.

Con il ricevitore della Grundig del quale ti ho parlato nel messaggio. Sintonizzavo il segnale da lui emesso sulle frequenze fra gli 8 e i 10.5 Mhz e ho testato

l' OC Rigenerativo Con il radioutilitario ho costruito  bobine di vari diametri  sia di nucleo che di filo, ma con medesima induttanza, a piu prese, ne ho potuto consatare le variazioni e gli spostamenti di frequenza.

Con buona soddisfazione sono passato al secondo circuito di cui sopra ..

Grazie

Ciao

Ottimo.

Modificato: da dott.cicala
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Inserendo il segnale audio  in ingresso su  R1 (sul punto B della bobina),  il segnale arriva in altoparlante forte.

 

Siccome sul precedente OC rigenerativo (funzionante) il segnale audio se posto in ingresso di R1 non passa.

chiedo delucidazioni.

E' appunto questo che non capisco :Il circuito in quel ( R1 o B si voglia indicare)punto è uguale al OC rigenerativo e il segnale nell'OC rigenerativo i inserito non passa, mentre in questo nuovo circuito invece passa.

Non è che per induzione passa sulle due spire e entra dal drain?.

Grazie ciao

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ma il capo A della bobina è a massa?

Se misuri fra A-B dovresti avere zero ohm e se A e a massa è difficile che rimanga un minimo di segnale.

Se però il FET è vicino all'innesco l'amplificazione è elevatissima e può amplificare anche un segnale debolissimo.

E' il principio sul quale si basa il ricevitore reflex.

Il segnale BF viene reiniettato in ingresso al FET (o al triodo)  che di conseguenza  amplifica anche la BF.

Un bel circuito che varrebbe la pena di sperimentare, nato non tanto per le sue prestazioni ma per risparmio conseguente all'uso di una valvola in meno e alla relativa tassa che ad ognuna veniva applicata.

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Il capo della bobina è a massa? SIII!

 

La misura fra i capi A e B di L1 con bobina inserita nel circuito, misuro zero ohm, eppure se inserisco il segnale in B esso arriva sostenuto in altoparlante.

 

Ho inserito il condensatore da 100 Pf al capo B di L1

iniettando il segnale audio in ingresso antenna in altoparlante giunge più affievolito rispetto a quando lo inserisco sul punto Bdella bobina.

NB: con cursore tutto verso massa il segnale inserito fuoriesce in altoparlante con maggior sonorità.

 

In assenza d’antenna (sono in cantina) in altoparlante si ode leggero ronzio , all’inserimento di uno spezzone di filo di tre metri si inseriscono forti disturbi uguali a quelli del sintonizzatore professionale, che in casa riceve benissimo ma giu in cantina solo rumori.

 

La gamma OC del Grundig in mio possesso mi consente una scala da 6 a 18 Mhz , al momento la coppia bobina e variabile che ho inserito sull’oscillatore universale mi consente un segnale fra 10,5 Mhz e 6.5 mhz.

Potrebbe essere che siamo fuori sintonia con l’attuale bobina montata sul ricevitore?

 

Ecco qui sotto le misure rilevate correttamente:

La misura fra Gate e Source con puntale positivo sul Gate segna meno 0/ meno 0.2

Fra Source e massa Potenziometro tutto a SX 1,63V tutto a DX 6.25

In D sempre ruotando il potenziometro varia da 6,57 a 8,34

Sul catodo del varicap sempre ruotando il potenziometro varia da 7,96 a zero e idem sul centro del potenziometro.

Nella foto non si nota il Variabile da 200PF ma c’è

ruotandolo non avviene nessuna variazione se non che si odono in certi posizioni alcuni leggeri fruscii

 

 

Ciao

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DSCN1442.JPG

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Mi scordavo di dirti che le prove sono state eseguite con varicap bb112 quelli in mio possesso che ho usato anche nelle prove precedenti per l'OC rigenerativo senza risultato positivo.

Misurando far i due capi con l'hometro danno misure come un diodo e li ho inseriti nel circuito in modo corretto.

Il tuo varicap per paura di scassarlo, lo inserirò solo se mi dirai che le rilevazioni dati su citati ci diano sicurezza .

Ciao Grazie

Loris

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Questa sera che precede la S. Pasqua mi son lasciato andare è ho bevuto un po' di rosso...e quindi ho le idee un po' annebbiate :superlol:

 

Non mi spiego come possa passare il segnale a meno che non sia stato prelevato dall'oscillatore universale, che con le ultime aggiunte è diventato un oscillatore modulato. Se fosse così, allora è corretto che il segnale passi.

 

Provata la bobina sull'oscillatore universale, una volta montata sul ricevitore ci sarà sì qualche differenza, ma non enorme.

 

Invece il condensatore variabile da 200pF su quest'ultimo ricevitore, ha un valore troppo alto.

Non mi ricordo più dove, ma avevo scritto che per abbassare la capacità del varicap era necessario sostituire il condensatore che ha in serie con uno da 100pf o meno.

 

In ogni caso, se lo colleghi come da schema non rischi di bruciarlo perché, anche se collegato al contrario, la  R4 limiterà la corrente a valori di sicurezza.

 

La tensione di gate del fet la si può misurare solo con un multimetro che abbia alta impedenza d'ingresso.

Siccome c'è una resistenza da 1M, se usi un tester normale da 20Kohm/volt la misura verrà sbagliata.

Con un tester normale è meglio misurare la caduta di tensione sulla R di source. Col fet collegato come a schema la tensione di gate sarà 

esattamente quella misurata sulla R di source invertita di segno.

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Questa mattina mentre cenerentola cucinava l’arrosto ho fato altri due test al nostro circuito.

Che forse ti daranno ulterirore possibilità di riflessione sul non funzionamento.

Premetto che ho ricontrollato per l’ennesima volta i collegamenti e sono come da schema.

Il segnale audio è iniettato dal questo Audiogeneratore AC 761 che ho ereditato nel 1980 del quale posto qui sotto la foto.

Tu dici:

Non mi spiego come possa passare il segnale a meno che non sia stato prelevato dall'oscillatore universale, che con le ultime aggiunte è diventato un oscillatore modulato. Se fosse così, allora è corretto che il segnale passi.

L’oscillatore universale autocostruito lo uso con l’inserimento di una bobina e condensatore variabile in parallelo per generare un suono su una determinata frequenza con il GRUNDIG che nel mio caso posso variare fra i 10,5Mhz ed i 7 circa.

Questo metodo mi ha consentito di verificare il funzionamento dell’OC rigenerativo in cantina dove non arrivano segnali AM.

E di conseguenza lo uso per testare questo nuovo circuito.

In risppsta alla tua qui sotto:

Provata la bobina sull'oscillatore universale, una volta montata sul ricevitore ci sarà sì qualche differenza, ma non enorme.

La L1 da 8 spire inserita da sola nell’oscillatore universale non oscilla su nessuna frequenza OC provata da 6 a 18Mhz, ma neppure sulle medie ,lunghe e MF .

Ho voluto per L1 sperimentarne una di 60 spire su diametro 5 che provata sull’oscillatore oscilla sui 7 Mhz . Con questa bobina il segnale che immetto in antenna si ode, ma debolissimo, lo sento forte dal gate in poi , idem inserendolo in B, mentre con L1 da 8 spire il segnale inserito in antenna e sul gate si ode con volume notevole .

Le stesse prove con medesimi risultati le ho fatte inserendo un segnale audio prelevato da una radiolina.

Ancora con L1 8 spire come inserisco un’antenna in altoparlante si odono quell’infinità di rumori che non consentono l’ascolto AM in cantina ad una radio normale, questi rumori variano in piu o meno alla rotazione del potenziometro.

Ciò non avviene con L1 60 spire quando inserisco l’antenna si sente solo il crac di contatto della pinzetta.

Con un tester normale è meglio misurare la caduta di tensione sulla R di source. Col fet collegato come a schema la tensione di gate sarà  esattamente quella misurata sulla R di source invertita di segno.

Non capisco bene ,ti elenco le misure che ho effettuato

La misura fra Gate e Source con puntale positivo sul Gate segna meno 0/ se inserisco l’antenna va a meno 0.2

 

Fra Source e massa Potenziometro tutto a SX = 0 V, tutto a DX 4.27V , mentre al congiungimento di R5 al positivo del condenstore C9 la lettura si rovescia: potenziometro tutto a SX 4.27 V tutto a DX 0 V

Positivo su S e negativo sul catodio varicap, ruotando il potenziometro da meno 2 a piu 0.5

Fra Gate e catodo varicap da meno 1.6 a 0

Fra Drain e catodo varicap da +8,37 a meno1.3

 

 

Invece il condensatore variabile da 200pF su quest'ultimo ricevitore, ha un valore troppo alto Il Variabile è il C10 e nello schema è dato per 200PF , l’ho sostituito con uno da 100, ma i risultato non cambia.

Non mi ricordo più dove, ma avevo scritto che per abbassare la capacità del varicap era necessario sostituire il condensatore che ha in serie con uno da 100pf o meno.

Intendi il C1 che nello schema è indicato per 10nano?

Mi spiace di non poter essere piu sintetico

Ciao Grazie

In bocca al lupo!

Loris

 

 

DSCN1445.JPG

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  • 2 weeks later...

Tornando a quella bobina con poche spire....Mea Culpa!

Ho riletto quanto avevo scritto e ho notato che mi son dimenticato di specificare sia sullo schema che nel testo, che il supporto sul quale è avvolta deve essere dotato di nucleo ferromagnetico regolabile.

 

Il numero di spire dipende dalla permeabilità magnetica del nucleo, ma difficilmente è nota quando si lavora con materiale di recupero.

Solitamente viene stimata ad occhio analizzando il circuito dal quale lo si recupera.

 

Senza il nucleo la bobina dovrebbe oscillare oltre i 40MHz.

 

E' tuttavia possibile realizzare questo trasformatore RF (L1-L2) anche su di un supporto senza nucleo che abbia diametro 20mm (altrimenti verrebbe troppo lungo) avvolgendo per L1 una 50 di spire e per L2 circa 1/4 o 1/5 delle spire di L1.

 

C10, che è il variabile di reazione,  può anche non esserci ma per comodità è meglio che ci sia.

 

In sua assenza la reazione si regola variando la distanza fra L1 e L2. Per questo motivo avevo scritto che L2 deve poter scorrere sul supporto.

 

Siccome però la reazione va regolata durante la ricezione ogni volta che ci si sposta di frequenza, è più comodo che C10 sia presente.

 

Montate le bobine, visto che dalle prove che hai svolto sappiamo che il resto funziona, si pone il comando di sintonia a metà corsa,

se C10 è presente va regolato anch'esso a metà corsa e

 

avvicinando L2 a L1 si deve innescare la reazione, quindi in altoparlante si deve sentire un forte fischio che deve scomparire allontanando L2.

 

L2 va bloccata provvisoriamente dove si manifesta il fischio ed agendo su C10 si deve riuscire a farlo cessare.

 

Se questo fischio non si manifesta mai, bisogna provare ad invertire fra loro i collegamenti dei capi di L2.

 

Se il fischio non è netto bisogna aumentare L2 di qualche spira. 

 

Se non si riesce a far cessare il fischio ma solo a ridurlo, bisogna allontanare un po' L2 da L1.

 

A questo punto si deve agire sul comando di sintonia e si deve verificare che dal minimo al massimo sia sempre possibile innescare la reazione ritoccando C10.

 

Trovata la posizione di L2 dove si riesce a controllare bene la reazione tramite C10 anche modificando la sintonia,  lì la si può bloccare definitivamente.

 

Il circuito di sintonia vero e proprio è composto da L1, dal diodo varicap e da C1

 

La capacità è data dalla serie fra quella del varicap e quella di C1

 

Per la gamma OC, solitamente il condensatore variabile non supera mai i 100-150pf.

 

Se usi il BB112 che arriva a oltre 500pF dovrai ridurre la capacità equivalente agendo sul valore di C1 portandolo a 220pF o meno.

 

Per la gamma OM servono invece tutti i 500pf del BB112 quindi C1 deve essere molto alto (10...100nF vanno bene)

 

Stesso discorso per L1-L2

 

Considerando la regola empirica che L2 deve essere 1/4 o 1/5 di L1

 

per le OM potresti usare l'antenna in ferrite già fatta, di quelle che si usavano nelle radioline.

Solitamente avevano i due avvolgimenti già fatti,(devono essere indipendenti) in ogni caso potresti usare l'avvolgimento con molte spire in qualità di L1 ed avvolgerci sopra una 20a di spire per L2 che può essere realizzata anche con filo sottile isolato in plastica.

 

Se invece le avvolgi su supporto plastico senza nucleo allora per L1 serviranno molte spire, anche oltre le 100.

 

Per le OC invece è meglio usare un supporto con nucleo e realizzare dalle 8 alle 20 spire per L1. (in base alla frequenza che vuoi ricevere)

 

Un esempio di come devono essere realizzate L1-L2 per la gamma OC lo puoi trovare nel ricevitore che ti ho mandato.

Quelle bobine su supporto plastico con nucleo dovrebbero essere dimensionate (ora non ricordo esattamente) per i 40m o gli 80m

cioè 7MHz oppure 3.5MHz.

 

In quel ricevitore inoltre è presente il BFO per ricevere la SSB ed è governato da un doppio diodo varicap BB204 che puoi anche prelevare per altri esperimenti in sostituzione del BB112.

 

 

Di un ricevitore a reazione come questo,trae in inganno la semplicità del circuito, ma la sua messa a punto 

è abbastanza critica, specialmente le prime volte.

Imparati i trucchi del mestiere diventa una passeggiata.

Per impararli però...bisogna sudare un pochino, ma senza fatica non c'è soddisfazione 

L'importante è non scoraggiarsi mai.

:smile:

 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato: da dott.cicala
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  • 2 weeks later...

Grazie per l'esauriente pronta risposta.

Per la bobina oscillatrice ho trovato un supporto con nucleo diametro 5mm. Con il radioutilitario (su bobine in aria)  inserndo i dati della bobina

8 spire xcon diametro 6 filo 0.4 mi da un'induttanza di 0.4 . Ho fatto i calcoli per  diametro 5 medesima induttanza (4) mi dice 10 spire filo 0.4

Sono nel giusto?

'Realizzerò anche quella su diametro 20mm

Siccome mi pare piuttosto difficoltoso far scorrere sul primo il secodo avvolgimento preferisco far uso del variabile .

In questo caso il secondo avvolgimento lo posso affiancare ho debbo avvolgerlocomunque sopra il primo?

Caio Grazie

Loris

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il 14/5/2019 at 13:51 , beonardo scrisse:

8 spire xcon diametro 6 filo 0.4 mi da un'induttanza di 0.4 . Ho fatto i calcoli per  diametro 5 medesima induttanza (4) mi dice 10 spire filo 0.4

Col radioutilitario puoi calcolare con approssimazione accettabile l'induttanza delle bobine senza nucleo.

Il valore ottenuto va moltiplicato per la permeabilità magnetica del nucleo che per la ferrite assume valori tra 1800 e 2100.

 

Questo però se la bobina fosse avvolta interamente sul nucleo.

 

Per le bobine avvolte su supporto con nucleo regolabile la faccenda si complica perché per la nostra bobina

la lunghezza del nucleo e dell'avvolgimento sono una frazione della lunghezza del supporto.

 

Lo scopo è quello di ottenere appunto un valore di induttanza regolabile in funzione di quanto il nucleo si inserisce nell'avvolgimento.

 

L'andamento è quadratico dato che l'induttanza varia col quadrato del numero di spire.

 

il 14/5/2019 at 13:51 , beonardo scrisse:

Siccome mi pare piuttosto difficoltoso far scorrere sul primo il secodo avvolgimento

Qui c'è un esempio di come si può realizzare la bobina, Deriva da un altro ricevitore che ho presentato qui ma il concetto è il medesimo

 

image.png.59d8c3e854002bddb8850d521fa42aaf.png

 

 

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Ma nel nostro schema la bobina me la davi per

il 2/12/2018 at 18:41 , dott.cicala scrisse:

Qui la reazione è di Drain e ciò permette di avere due avvolgimenti separati per la bobina ed evita la seccatura della presa intermedia.

L1 è composta da 8 spire di filo da 0.4 su supporto plastico da 6mm.

L2 è avvolta sopra L1, ed è composta da 2 spire dello stesso filo: Deve poter scorrere su L1.

Ora dal disegno sopra hai cambiato diametri e spire , coma mai?

Ciao

Loris

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E' cambiata perché è di un altro ricevitore che puoi vedere qui

 

è solo per darti un'idea di come può essere realizzata in molti modi diversi

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Allora sulle 8 spire avvolgo  un foglietto di plastica che possa scorrere e sopra di esso le due spire di razione ?

Grazie ciao

 
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Scusa ,ma ho ancora alcune domande in merito alla bobina con nucleo che ho approntato utilizzando una ricuperato da vecchio apparato

Trovando difficoltà nel tener ferme e unite le due spire di L2 durante negli eventuali spostamenti in fase di collaudo, le ho avvolte su di un tubetto di gomma che scorre abbastanza aderentemente sulla L1.

il foro del tubetto di gomma della L2 è 7,1 mm il suo esterno è 8 : Essendo le spire di L2 avvolte su Diametro 8 e quindi non aderenti alla L1  funzione ugualmente ?

 

Domanda riguardo queste tue spiegazioni che riporto qui sotto:

(C10, che è il variabile di reazione,  può anche non esserci ma per comodità è meglio che ci sia.

In sua assenza la reazione si regola variando la distanza fra L1 e L2. Per questo motivo avevo scritto che L2 deve poter scorrere sul supporto.

Siccome però la reazione va regolata durante la ricezione ogni volta che ci si sposta di frequenza, è più comodo che C10 sia presente.)

 

MI domando : siccome ho previsto l'utilizzo il C10, la L2 non posso avvolgerla fissa all'estremo superiore della L1 o avvolgerla fissa sopra le ultime due o tre spire della L1?

Ciao Grazie

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1 ora fa, beonardo scrisse:

MI domando : siccome ho previsto l'utilizzo il C10, la L2 non posso avvolgerla fissa all'estremo superiore della L1 o avvolgerla fissa sopra le ultime due o tre spire della L1?

 

Qualsiasi posizione è buona purché permetta al circuito di controllare la reazione.

1 ora fa, beonardo scrisse:

Essendo le spire di L2 avvolte su Diametro 8 e quindi non aderenti alla L1  funzione ugualmente ?

Non importa se non aderisce perfettamente, può essere anche più larga. Quello che conta è che, una volta trovata la posizione migliore dove è possibile regolare la reazione con in variabile, venga bloccata con un po' di colla o di cera o con nastro adesivo.

 

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Ciao a tutti, Ciao Stefano

Rifatto una seconda bobina , il nucleo di regolazione l’ho tolto da una mediafrequenza di una radiolina, il diametro è perfetto e si avvita agilmente nel tubetto di plastica.

Come già detto nei precedenti post le prove le faccio in laboratorio in cantina facendo emettere il segnale dall’oscillatore . Verifico la frequenza sulla scala parlante del grunding.

 

Siccome in un post precedente (se ho ben capito)mi avevi detto che se non si otteneva reazione bisognava provare C1 scendendo anche a 10 Pf .,come C1 sono partito da 10PF sino a provarne gradatamente altri fino a 50PF

 

Con 50 PF ed un C10 che dalle dimensioni valuto sia 150 + 150 ho fatto prove inserendo una sezione e poi anche tutte e due in parllelo.

L’oscillatore è a 60 cm dal ricevitore . Ruotando il potenziometro non si ode un fischio di innesco, ma forti vibrazioni, sfregolii,che regolando il potenziometro  scompaiono  e si ode il suono emesso dall’oscillatore.

 

Giocando fra C10 e potenziometro riesco ad eliminarne alcuni. In queste condizioni riesco a sintonizzare segnali da 6mhz sino a 10mhz non oltre.

 

Durante le prove ho inserito come antenna un filo lungo 7/8 metri steso sopra le tubazioni del dell’impianto di riscadamento che corrono in cantina e come terra la solita porta di metallo.

Mi sono accorto che il segnale è più udibile e con meno disturbi con una filare da 4mt nello stesso spazio di prova.

Ancora per caso mi si è scollegato il filo d’antenna ed è rimasto attaccato solo uno spezzone da 10cm ;Ho constatato che in questa condizione si attenuano di parecchio i disturbi con una regolazione certosina si riesce ad ottenere un segnale pulito . Mentre lo stesso che si ode nel ricevitore grundig si porta i disturbi del luogo.

Tempo permettendo provero gradatamente ad aumentare il valore di C1

PS : Mi sono accorto or ora che la L2 nello schema è posta all'inizio di L1 , mentre io l'ho posta alla fine. Dovrò rifarla inquanto i fili li ho tenuti corti e sino la non ci arrivano.

 

Poi ti farò sapere.

Ciao

Grazie

 

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Cosi dicesti riguardo l’impedenza:

J1 è un'impedenza di blocco. La si può realizzare con un centinaio di spire su supporto plastico, oppure da una 10 di sipre su nucleo di ferrite o usarne una già fatta da almeno 500uH.

 

 

Ciao Stefano

Cosi dicesti riguardo l’impedenza:

J1 è un'impedenza di blocco. La si può realizzare con un centinaio di spire su supporto plastico, oppure da una 10 di sipre su nucleo di ferrite o usarne una già fatta da almeno 500uH.

 

Ora La bobina diametro 20mm 50 spire con secondo avvolgimento 23 spire l’ho costruita col medesimo principio della prima, con le 23 spire che scorrono sopra le 50, pur riuscendo a sintonizzare il segnale emesso dall’oscillatore agendo su L2, variabile e potenziometro non sono arrivato all’innesco del fischio o gorgheggio come hai scritto in precedenza.

Cosi andando a rileggermi i tuoi post per cercarvi eventuali miei errori o dimenticanze ho notato che in un primo post, mi suggerisci l’uso di un’impedenza di 500mh , mentre alla mia domanda sull’utilizzo di una Geloso 555 o 557 (che da tabella Geloso sono rispettivamente 0,1 e 3 mh ) mi dici che vanno bene.

Ora la 555 corrisponde ad una resistenza di 30 Ohm mentre la 557 di 60 Ohm

Mi chiedo se questa grande differenza di 440 ohm non sia imputabile al mancato innesco.

Anche perché dici almeno 500mH

In attesa dei tuoi preziosi consigli ti saluto

Loris

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22 ore fa, beonardo scrisse:

Anche perché dici almeno 500mH

Non so dove l'ho scritto .... In ogni caso il valore di quella impedenza non ha nessuna influenza sull'innesco della reazione, ma serve solo come impedenza di blocco della radio frequenza  verso l'alimentatore e qualsiasi valore sopra i 100 micro Henry va bene.

 

Andrebbe bene anche l'avvolgimento di un qualsiasi trasformatore.

 

Quello che determina l'innesco della reazione è l'accoppiamento fra L1 e L2 che lo si ottiene variando la distanza o variando il numero di spire della bobina di reazione L2.

 

Se non ottieni la reazione, prova ad invertire fra loro i collegamenti di C-D  di L2.

 

Se la reazione non innesca il ricevitore potrebbe funzionare comunque come ricevitore ad amplificazione diretta ma avrà poca sensibilità.

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Buona Domenica a tutti voi ,Ciao Stefano

Se cambio la lunghezza del filo d'antenna per ricevere sulla medesima frequenza devo risintonizzare con spostamenti notevoli di L2 e C10. Perchè?

Le prove con L1 Diametro 20 continuano in quanto mi sono accorto che per L2  avevo avvolto 23 spire anziche 10 o 13

Ciao

Grazie

 

 

 

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14 ore fa, beonardo scrisse:

Se cambio la lunghezza del filo d'antenna per ricevere sulla medesima frequenza devo risintonizzare con spostamenti notevoli di L2 e C10. Perchè?

 

Perché un ricevitore a reazione, quando la reazione è innescata si comporta anche come trasmettitore, quindi irradia una parte di segnale rf, che è quello che usa per il battimento.

Se da una parte si hanno i vantaggi che con l'innesco della reazione sia la sensibilità che il fattore di merito del circuito risonante e quindi la selettività aumentano notevolmente, si ha anche lo svantaggio che viene irradiato dall'antenna il segnale generato localmente, col rischio (ormai remoto) di disturbare la ricezione a qualcun'altro.

 

L'antenna ha una sua induttanza e capacità che variano con le dimensioni fisiche dell'antenna stessa e inserite nel circuito modificano anche quelle del circuito risonante, quindi la frequenza si sposta.

 

Per evitare tutto ciò e specialmente di re-irradiare il segnale generato con l'innesco della reazione è necessario aggiungere uno stadio separatore, come quello qui sotto, che va innestato tra antenna e dove la colleghi ora. Questo stadio, oltre che funzionare da separatore, esibisce anche una buona amplificazione.

 

 

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Modificato: da dott.cicala
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